Self-government Dopo la sicureua e la sclf•llWslcry, la tcr,.a '\..'.Onclizioncdella libertà è il sclf-go1Jcn,mcnt: l'uomo sicuro contro il caso e l'arbitrio e signore di sl:, anima e corpo, deYe sentir<:. di non csscrt: 1111 mero ente passi\·o nella società cli cui (! membro, 111.c'l un coefficiente ed un contributore nclfa detern1i11az:ìo11epr6grcssi va del le condi,io11i clclla vita comlllle. Ecl il sclf-goverml'11l non dt:Y'essere solo a1n1uiuislralivo o politico; Ùc\·'cs~c.re <..nche industriale. Il concetto del rispetto alla personalità implica che anche 11ella fabbrica lutto audrà meglio in ogni senso odia misura in etti ognuno 11011 laxorerà solo per f,:r profitto o guadagua.rsi da ,·i\'ere al miuimo co::.to1 ma ~nche e sopratutto per cs.p1i1nere sè stess.o, per yocazione e per servire i suoi :--imili, per senso di responsabilità Yerso di e~:--i, sì che il n10tfro economico sia sempre più dominato dall'etico e l'impresa divenga uel -sno ~~petto spidt.uale una coimpre$a di libere i11izt:lli,·c org:1niz.z.ate secondo le loro capacità g-eran..·hieamc11te in vista della resa d'un clalo sen·izio. .$cc11fity, selj- mastery, sel/-go--vcn1111ent, sono le tre C'ondizioni indisp2nsabili della libertà e basta rifkttcrc come esse, pur negli stati più CYoktl, sono ancora so1o infantilmente realizzate, ~pccie le ultime due, per ,·edere come il 1ibe,::?li:;mo, luuge dall'aYer fatto il suo tempo, t: a11cor.1 solo nella sua infanzia nella stessa Jnghiltc1ra, o\·e pure fin dall'inizio del secolo XIY es~, per quanto applicato in termini pre• ·:.:a.'~ntc •:n1.te negafrd non fu mai concepito in tennini csclush.:amente negatiYi; come mostra l'adozione di leggi ·sulle fabbriche fin dal 1802. E que:::te tre condizioni nella misura in cui sono simultanemuente td. organicamente realizzate, approlla110 a quella spontanea combinazione del principio della libera carriére o-it·verte ai1,x lalents ccn quello della spontanea subordinazione dei meno ai più dotati di iniziatiYa c.reatrice che i: la condizione del massimo cli produtti- ,·ità di valori non solo ecouomici ma d'ogni genere. Cn1. società è tanto più ricca e anche moralmente sana, quanto più i suoi adatti hanno aperta la Yia ad emergere con1e duci naturali degli altri in ogni campo. E nel corso del :-.:IX 1'I11ghilterra 1 specie mediante l'aumen-.._ to di popolazione reso possibile dall 'avYeuto tlel moderno industrialismo è diventato il paese nel mondo a cui più è necessario avere una élite po1itica ed economica. capace di misurar'si vittoriosamente contro ogni altra. Il Partito Liberale L'Inghilterra non può sperare di poter mantenere in crescente co·11i.fort le sue popolazioni· che ancor crescono con tanto vigore, che se ha una élite di intrapreuditori e cli commercianti capaci di espandere i suoi mercati in tutto il n1oùdo nonostante il sorgere sempre cli nuovi e più formidabili concorrenti per terra e per mare. l; cbi è degno di appartene1·e a tale élite non lo può dire che il continuo esperimento) donde la necessità ad t1l1 tempo e la fecondità del libero scainbio: esso è richiesto a un tempo a creare il massimo buon mercato e a rinnovare l'élite dei creatori di ricchezza d'ogni, genere. Nei secoli s,corsi il liberalismo fu per essa una necessità pre\·alentemente politica e religiosa; essa lotta,·a per la sua. indipendenza contro autooraz-ie militari continentali; ora esso è anche una necessità economi'ca, che a su.:'l \·olta per altro feconda quella politica e culturale. E l'organo della coscienza cli questa necessità è il partito liberale, il quale la difende ad u.n tempo contro i conser,atori è còntro i socialisti. Esso ba i,1 comune coi conservatori il principio della suprema importanza. della iniziativa indh·idua1e, ma ne differisce nell1essere av\·erso a tutte le !onne cli mouopolio, che per l'appunto tale iniziati\·a inceppano e impediscono che essa .si diffonda in tutti gli strati sociali. D'altra parte esso ha i!]l.comune coi socialisti 1'insoddis[azione di fronte allo stato attuale cli cose e a quanto sancisce esplicitamente od implicitamente, il privileglo di una o più classi sul1e altre; ma ne diffedsce nel ritenere che l'organiz1...2zione socialistaJ sia nella sua forma collettivista. 1 sia nella sindacalista 1 neUa municipale non meno che ne11a statale 1 aggra\·a invece di sanare i mali che pretende guarire in quanto comprime inYece ài nutrire e stimolare l 'iuiz.iativa indi\-;duale, che in nessun paese, per le ragio.ni già dette, è d'importanza tanto grande co1ne in J11gbilterra. Esso non è a. priori av\·erso ad ogni co11trol10 statale o municipale o a gestioni collettive di servizi pubblici o d'indust1;e, ma. dtiene che h1 linea di massima è sempre possibile ed è preferibil'e elaborare fonne di e.on- . tTollo statale che stimblano ed espandono invece di comprin1ere l'iniziativa privata e che è possibile correggere le innaturali e nocive iuegu.a.- glianze sociali e reclamare alla società e allo Stato, come sodi taciti d'ogni imprresa1 la parte che loro spetta, mediante l'imposta; purchè questa non passi i limiti oltre i quali sru·ebbe indebitamente scoraggiata l'accumtùazione cli nuovo capitale. E queste considerazioni di massima bastano a spiegare perchè i liberali inglesi sono co~vinti che il loro partito non è come sul contmente destinato a sparire schiacciato tra i conservatori e i socialisti.. In Inghilten-a il liberalismo è una forr..a reale, perchè basato sul1'esiste111.,adi un~ gran p~rte della popolazione 1 che non può vivere elle clcli'esistenza d'un forte e crescente .commercio d'esportazione e perchè basato sull'eLA RIVOLUZIO:::-;E LIBERALE 53 sisteJ17,.acli una classe media num<:ro:--a,indipc.nde11te clallo Stato e moralme11lc alimcnbntcsi alle t.radi1,io11isevere del puritanismo, pur se non più legaL~ ai dogmi teologici cli questo. li parlito liberale è l'espressione politica della parte più numerosa e intraprendente delle <-lassi medie e di molta parte delle operaie, che sarcbbc:rn vitalmente danneggiate da uu riton10 nl p1·otezionismo, non importa se nazionale od imperiale, non meno che da una legislazione so<:"1:1listache rendesse l'Ing-hilterra inetta alla co11corrc11r..acon le 11azio11i rivali. Siccome è impossibile il ritorno al protc·zioui~mo e siccome iu Jnghilterra anche più che altro\·c le resistenze :11 socialismo sono tenaci e non è possibile che questo riesca iu Ing-hillerra Yislo che falll iu paesi economican1cnte e politicamente meno e\·oluti 1 la sopravvive111.a del libcrali~mo si può dire certa, per eliminazione delle <lue altre altcrnalh·e. Sia il protc-.doni~mo sia il socialismo presuppongono società capaci cli bastare a sè stesse e quasi stazionarie; laddove l'Inghilterra n~ basta a sè stessa nè è vicina ad essere demograficameuf:e staz.ionaria; f.Oio ji liberismo economico, che è un.a speciale mani fcsblzione del liberalismo integrale convie11cad una società eminentemente dinamica come l'inglese. l'avvento dei Laburisti al potere L'an·euto al potere dei laburisti dopo le ultime elezio11i non smentisce ma conferma questa tesi. Strettamente parlando i laburisti - che del resto ~0110ben lungi dal rappresentare un gruppo omogeneo d'interessi e i.µi credo dogmaticamente socialista - non sono al potere perchè non hanno maggioranza. indipendente prop1·ja; ma solo in 11,Jficio, con l'appoggio dei liberali. I consen·atori restano pur ora il partito pili forte (258 voti) e bastano cla soli a sconfiggere i labmisti (192 vot'i) se i liberali si astengono dal votare (157). I laburisti nou possono governa.re che nella mìsura in cui attua.no dfonne che so110 nel programma sia dei liberali che dei labll.'I'isti; il momento in cui tentassero set::ie riforme socialiste sarebbero battuti in Parlamento sia nel paese da liberali e conservatori riuniti .. Sono al potere indiYiclui professanti idee socialiste, ma le idee socialiste non sono al potere; anzi non ue furono mai tanto lontane. E· non è pu.nto certo che anche gli individui vi rimarranno a lungo. In caso di una se.rie di scioperi in industrie fondamenta.li, il Governo labudsta, che è l'espressione di uu partito che .dipende finanziariamente dalle Trade U1rions~ non potrà mantenersi neutrale ed i111pa.il:ziale. chl(endere even,. tna1mc:-ntel'int1eresse sociaJe contro quello di una o più categorie cli 1a\,oratol'l che sconfessa .ndo queste; e non potrà mostrarsi parziale verso di ql'..este che proYocando la coalizione dei voti liberali e cmiservatori in Parlamento e una eventuale Yigorosa reazione a destra del paese nelle future elezioni generali. E ad ogni modo esso non potrà rimanere al potere e compiere una funzione degna dei meri liberali, senza scontentare più 'presto di quel che si creda l'ala estrema. In un caso come nell'altro una scissione dell'elemento moderato dall'estremo è probabilissimo a non lontana scadenza, col risultato che si fonde1~àcon l'ala sinistra dei liberali, nel mentre l'ala moderata cli questi andrà a feconc1are il partito corn,ervatore e a 1·a.fforzarvi -i liberisti contro 1 protezi~uisti. I clue estremi - l'estrema destra dei 811ri da ·11iorire e l'estrema sinistra rimarrebbero eosì praticamente neutra.1.i:zo.atie di fatto si ritornerebbe al dualismo tradizionale dei partiti. Questa pare a molti l'ipotesi più probabile. Vi sono però molti altri dell'opinione che almeno per un pezzo occorre rassegnar~i ai tre partiti e che la. cosa non è senza i suoi molti vantaggi. Due o tre partiti? Il sistema dei due partiti ha certo il pregio ines1limabile di uon lasciar libertà di scelta a una Corona che 11011 sapesse essere impartiale; di prepara.re nello Stato :Maggiore dell'opposizione cli oggi il Gabinetto cli domani, di reucl'e.Techiare peE corpo elettorale le cliffereiw..edi ptmti d'i ,,ista tra Ministeriali ed Opposir.lone; di render chiare le responsabilità.; di obbligare l'opposizione alla moderazione e alla. critica costruttlva col metterle di fronte il 1iscllio d'esser chi.amata alla proYa; e di educare gli elettori a capire la. questione su cui sono eve1.1tual111entechiamati a fase da arbitri. :'\la questo sistema è, p,iù o n1eno, la dittatura d'una maggioranr..a.1 mantenuta. da quella del Gabinetto, spesso a sua volta dsolventesi in quella del Primo '.Ministro, che ha spesso in tasca la 1ninaccia d'un decr~to di scioglimento• è un sistema in cui la necessità del.la disciplina cli partito va a scapito cllel'indipendenza di carattere e di1ve<lu.te.. Col sistema dei tre partiti, specie se appoggiato a11a proporzionale) dovrebbe esser possibile ovviare a questi inconvenienti che sono to1lerabili solo come alternative a tw governo personale. Non v'è nulla di assurdo nel pensare che sia possibile avere tu1 Governo omogeneo1 anche se non di maggioranza., capace di guidare un Parlamento pure non potendo più dominarlo come un padrone .. Si supponga ad esempio 1 un governo laburista che p1·oponga la nazionalizzazione delle miniere di carbo11e. I liberali possono Yotare la presa in consideraz.ione del progetto ad hoc, perchè c011dividono coi labtuisti la dissod.disf-azione con lo stato attuale. ì\'la poi in terza lettw·a possono t01irsi ai conservatori nel mettere il Goven10 laburista. 11el dilemma d,i tinuncirere ad og,1i miglioran1e11.tose insiste sul suo progetto, che satebbe bocciato, ovv~- ro d'accetta.re l'alternatirn liberale - ad esempio quella di un acqui lo staLale delle miniere da affiltar~i poi a,Jatte condizioni a varie compagnie pri \·ate - - che anche i consc..--n.-atorisarebbero costretti a prckrirc alla socialistica. In caso accetti l'alternativa lilx-rale si avrebbe lll1 passo innanzi ottenuto con la ccoperaz;ione di tutti. In gc:no·c (; ovvio che r,,J si ~tc.·ma dei tre partiti ht disciplina rim:irrebbc necessaria per ]e questioni rli 111.assinw,ma jn questioni di dettaglio sarcbbevi a.%ai più <.>eca.i;ioncper 1n.anifestazionj utili d'iniziativa individuale. L'essenziale sarebbe che da un lato il c;abindlo non si dimettesse per oglli voto ostile CJl a11zi che esso accettassr.:- in questioni non di pri11dpio1 i consigli e ]e iniziati,·e parlame11tan; e d'altro lato che l'cpr,05izione non ponesse questioni di fiducia pel gusto di anelar al potere invece di altri, sibb~-ne solo quando le pmposte o gli atti del Governo sono o paiono vitalmente pericolosi o quando si è certi cli poter far meglio. li sistema dei partiti potrebbe cosi se:nr..ache sia necessario rinunciare al priu cipio dei Gabinetti omoge11el, portare a una più effettiva sovranità del Parlam..ento senza punto porta.re a maggiore instabilità. Ogni partito al potere senza maggioranza indipendente sarebbe messo nella. necessità di cercar la propria forza e gloria -in un programma capace di attirargli i rnti or cli questo or di quell'altro partito d'opposizione. I, le responsabilità e i pu.nti cli vista resterebbero per gli elettori, egualmente distinti: il corpo elettorale rimarrebbe l1'u1timo arbitro. Ognuno \·ede come, se esiste, nelle relazioni tra i tre partiti, un codice d'onore in virtù del quale 1 senza bisogno d'intrighi di corri.doio1 un partito può contare sui Yoti d1un altro in virtù dei punti convergenti nei loro programmi e può esser certo-che l'altro non gli darà lo sgambetto pel mero gusto <li sostituil'glisi, - il sistema dei tre partiti può inaugurare una fase più evoluta cli regime 1;arlamentale. Alla dittatura delle mag- .....gioranze, pe,r quanto liberamente elette, diverrebbe possibile costituire, c01ne base di go...-erno, il consenso libero, attuantesi alla luce del sole1 tra partiti i cui idealiJ per quanto divergenti 1 non escludono punti pratici di convergenza. L'esperimento laburista è importante percbè ci dirà se la moralità politica inglese è alta al punto da pennettere di superare il sistema dei due partiti sen1.a cadere nel coalizionismo 1cioè nei GaBinetti misti e negH i..ntrighi tra gruppi per diYiclere le spoglie del potere. L'imperialismo della libertà In ogni caso Eugland - e 0011 questo simbolo indichiamo 11011 solo l 'Inghilte1Ta nel senso più ristretto della parola, ma, seguendo l'autorità de1 Seeley, tutta la mole britannica che dall'impulso organizzatc.-re inglese trasse le. sue origini - si erge oggi nel mollclo coine Ìa più grande espressione storica dello spirito di libertà e come una espressione che dice che questo spirito è più vivo Che ma.i. Dopo aYere· nel corso di quattro secoli contribuito nel abbattere direttamente O indirettamente tutte le autocraz.ie militari europee; dopo aYet'e disseminato il mondo di nazioni libere e dt hbere istituzioni ed aver protetto con la ,U,~ talassocrazia l'emergere ad indipendem.~ r,ur di tante nazioni rimaste fuor del monrlù di Hngua inglese, pur oggi essa guida, pur oggi nd mt-ntre accecle al Governo dell'Impero il partito che in particolare modo esprime le a- ,:;pirw~ioni del1a cl2.sse operaia e che per rnez.zo di r1ucsto accesso 1 o Stato va diventando anche più che già non fosse quando Burke in parole immr,rbli lo definl < una compa.rtecipaziooe in ogni. art.e, sdc1na e forma di saviezza.•· Pill che mai essa e il mondo nato dal suo seno splendooo . in fulgido contrasto con un continente devastato da guerre e da rivoluzionj, abitato, tranne che in poche oasi, da popolazioni stanche od imb,Jli deliziate da dittature di avventurieri pio che mai c-s<a splende - dopo Roma cbe diede al mondo l 'unilà e l'ordine nella i:,ace imposta dall'alto - come colei che dà al mondo unità etl ordine sulla base ddla libertà e de1la resJ)OllSabilità. La gu<:rra mondiale e 1a \.--it.toriamondiale s.ono state più che mai il trionfo dei germi d'ideali <la essa di~s~-minati di qua e di là della 1Ian.ica, cl qua e di là clagli Oceani nel corso di molti secoli : sono state il trionfo del principio Hberale sul! 'autocratico e sull'oligarchico, del principio cidle sul militare, del servizio che è perfetta libertà sulla mera volontà cli poten7,a ed ef.ficien7..a1 non importa -;e d'indh·idui, classi o nazioni. Gli stessi nazionalismi ed imperialismi che spiran fuoco e fiamme contro questi principii e, inc.onsci d 'e-sere la bancarotta della capacità politica dei popoli che li tollerano, se ne proclamano il superamento 1 sono come minus,coli insetti para.ssitici formi.colanti sulla cresta delle onde di una immensa marea ]iberale che dura da quattro secoli ; che ba testè toccato il suo più alto Ji,·ello fin qui e nonditnento già suscita ,;_ sioni d-i nuo\·e altitudini che è necessità attingere o perire! Xon istanchiamoci di proclamarla questa grande verità storica recentissima che la guerra fu il fallimento dei principi e dei metodi più cari alla spuria scienza politica del nazionaUascismo e il trionfo dei principii che essi bestemmiano perchè sono in.degni e incapaci di capirli ! Xon istanchiamoci di proclamarla perchè dall'irritante mal tollerato contrasto rinasca la Yergogna e la vergogna renda inutile all'Italia la Xemesi che colpisce coloro cui la Yergogna non basta a conYertire. Se1 per dirla con Schiller, la storia' è il giudizio di Dio1 essa ha già proclamato che il solo imperialismo che essa e Dio eh<>. la dirige consentono è, direttamente o indiret-- tamcnte, in misura che cresce col ritmo delle Yalanghe, l1imperia1ismo della libertà. _.\....,GELOCRESPI. Bibliografia. Ramsay :\Iuir - A Sliort History oj the British Commou.ceal th. - Libcralism. and fodustry. - The Xe--.n Liberalism. Hobhouse - Liberalism. Hearn:-.hand - :\-ational selj g,r..:enz.ment. Pollard - l'arliamcnt. V. IL MOVIMENTO OPERAIO I Sindacati I1 movimento opel'aio pm vecchio e potente del mondo sta atlra versando una crisi che solo parzialmente è da porsi in relazione colla depressione economica che colpisce l'Inghilterra. Da quattro anni un quinto della classe lavoratrice è disoccupata. o occupata con orari i:idotti; i quadri delle Unioui sono discesi da più di otto a poco più di cinque milioni; le casse sono esauste dopo i troppo prolungati sussidi. Si aggiunga la lotta che ancora permane tra __il vecchio unionJ.smo corporativista specie degli operai specializza.ti e il nuovo unionismo dei non specializr..ati; gli attriti e le dispute continue per la " clemarcazrioue », particolarmente gravi in un pc"Jiodo cli trasfonn.a.zione delle organizazioni di « 1nestiere » in organizzazioni di « industria li ; 1e difficoltà per la fusione (a·malgama:tion) di Tra,.. de-U-nio-ns similari che si impone anche per fronteggiare l'analogo processo che si svolge nel campo padronale. Questi però sono tutti fattori transeunti. Fate che la pressione della crisi si allenti e la molla riscatterà col Yigore antico. Invece la più intima crisi che rode i1 colosso sindacale britru1uieo, e che dai più non è avvertita, è la. crisi cl 'una cnonne forza in potenza cui m.ancauo gli stnunenti d realizzazione, l'innesto per una azione durevole ed efficace specie sul terreno ecouom.ico. Sta nei limiti ferrei che il movin1euto cli resist.en,.a incontra in regime capitalistico. Superati i quali, sia pur poco, inten·engono quasi au.tomaticamente forze naturali (evasione di capitali, emigra.z.ion~ cl'industrie, introduzione di macchine 1 disoccupazione; concorrema ... ) e artificiali (cioè non propriamente econemiche - il fascis1no in parte ne costituisce un esempio) a ,;stabilire il turbato equilibrio. La possibilità di n1ig1iornmenti nelle cònclizioni materiali della classe salariata organizzata che in un primo periodo si dimostrano veramente bnpone:nti dietro lo stimolo della 1~ga1 Yanno• graclatameute riducendosi col perfezioua.rsi del meccanismo unionistico. La lega conserva, sì1 la importantissima fu_nzione cli perpetuamente adeguare i salari agli aumentati profitti e cooto della Yita e sopratutto all'aumentato cliYidendo nazionale; ma appare im·ece quasi del tutto impotente a mutare stabilmente la quota relati-·.:a a remuneraz-ione del la\·oro nei confronti della quota relati ,·a a remunerazione dei possessori di capitale. Iu una parola : il moYirnento sindacale difficilmente può incidere in maniera permanente il profitto capitalistico. La lega appare più uno· stntmento negativo che colle sue stesse mani poue il problema <lel suo superamento; è = forza sempre più immane cui sembra mancare rebus sic st01•tibus~ l'alimento per t;na Yita rigogliosa. E' nna sorta cli circolo chiuso quello nel quale \~a cacciandosi .in tutti i paesi il moto sindacale, anche perchè, coll 'esteudersi del movimento cli organizzaz.ione 1 i miglioramenti ottenuti yengono talora in b,,oua parte sopportati dalla stessa classe salariata per il noto fenomeno della traslazione. Se il moto sindacale non trova una via d'uscita, non elimina o non supera l'ostacolo che si ere sul suo cammino, finirà per farsi assorbire e sopraffare da quello stesso orclinameno capitalistico contro il quale scese in lotta aperta. A questo punto sorge manifestamente il pro- , blema politico. Il movimento di resistenza si allea cosi coi partiti o crea esso stesso (iu Inghilterra col Labou.r Party) il suo organo politico mentre nel campp economico cerca di sfociare verso lidi vasti, sia attràserso statizzazioni e muuicipa.117.zazion.i,sia particolarmente attraverso la cooperaz.ione nelle sue ,-arie fon.ne. In Inghilterra assistiamo attualmente al tentativo di innestare il moto sindacale sul cooperatiYo. Le cooperative di consumo In Inghilterra la cooperazione di consumo si è andata s,•iluppando in m.00.o prodigioso, accompagnata da un tale somma di esperienze in ogni campo - giuridico compreso - da meritare ampissimo studio. ~ote,·olissimo quello dei coniugi Webb (1), la notissima coppia intellettuale che metodicamente Yenne illustrando in più che trent'anni cli Javoro la storia, i postulati, le tendenze del mondo del Jnyoro britanuico. I Webb, socialisti fabiani 1 e,·oluzionisti soeuc.eriani, ferreamente lcg-ati alla realtà passata ed attuale e quindi ribelli ad ogui schema 3\Teniristico che
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