52 LA RIVOLUZIO:,;'F, LIBERALE nista. On.de egli scongiurava i suoi connazionali a proteggere l'Inghilterra con una tariffa doganale ed esitaYa sopratutto a proteggere la metallurgia ingle...c:.e,invocando, a tale proposito, gli insegnamenti della guerra. L'l11ghillerra uon si era forse ay,·isla durante la guerra, che essa non produceva abbastau7.a acciaio ? « In un ll1011doimperfetto - concluse Birkcnhea<l - una dottrina economica deve essere n.datla.t.a sia alle condizioni della guerra, sia alle conclizion-i della pace». Queste idee, ribacl-ite nello ste.c;so giorno da Chamberlain, coslituisc.ono il fondamento della politica cou:--cn·at.rice, che lroYn poi un punto di appoggio, e anzi cl.isdluppo, nella politica di imperialismo coloniale. E' un fatto oramai incontestabile cbe1 per opera de.i conservatori, il concetto d'lntpero e d'lmpcro coscieutemente voluto 1 ingrandito ccl orga11izzato1 si sia fallo strada ne.I pensiero e 11elln ,-olontà bi-ita11uica. Fin verso il 186o, molti inglesi, preoccupati dalla rivolta elci cipayes) dalla gi.1ciTa cli secessioue degli Stati Uniti e delle colo11ie spag11uole pensa- ,,auo, con Tt1rgot, « che tuia coloni.a divenuta adulta 1 si stacca dalla. madre patri.01 come un fn1tto maturo dall'albero ». Come poi questo scoraggiamento si mutò in un formidabile attivismo ? Oltre che la faClliL:1.<le11e commùcazioni, le neccs.sità per il mercantilismo bt;l:.c.'lunicodi assicurarsi dei mercati esclusiYi, operò a questo fine lo spirito traclizioualisl.a, e quella salda volontà di potenza, i cui organi si ritrovano ancora ue.l partito conserYatore. Se il potere fosse stato in mano di intellettuali, d'ideologi, molto tardivi a formulare ipotesi e molto sensibili, forse l'Impero britannico, la Greater Bri.tani) di ctri sir Charles Dilke, pubblicava il quadro 11el 1868, nello stesso m01nento in cui egli prendeva il sopravvento sui .suoi contradd:itori non sarebbe forse mai es:istita. ' I consen·atori quindi riuscirono a rinsaldare l'unità dell'Impero e per farla cltm,.re, per combattere le dh-e.rgenze che qua. e là veniva.no affermandosi, ri.corsero al siste1na delle conferenze. La prima conferenza fatta nel 1887, non essendo mal riuscilt:la.,si rinnovò nel 18941 nel 18971 nel 1902, nel 1907, nel 19n ecl infine nel 1923. In queste coufe:renzei dette 1)1.ima coloniali., poi imperiali subito si. manifestarono due tendenze : ferma volontà delle colonie di non alienare la loro indipendenza e desiderio sincero di intendersi con la metropoli su alcune questioni di int.erc~se comune. :.\Ia mcrcè l'avveduta politica conservatrice, non fu sostenuta 11~suna 1111io11c regolamentare, nè alcuna dispersi01.1e e~ goi:-.La,e venne attuata una coordina,-.ione di vivi particolarismi, per mcz,-.,oclei quali si venne a formare fra madre patria <: colonie l'a.bilucline cli combattere insieme, d-ico l'abitudine che è poi la chia\"c d'oro di tutti i pa1ticolarismi. 1'<."rò,quanhrnquc la politica coloniale sia stata ben caudott.a. dai couse1,vat.ori, la politica estera basata specialmente sul ritorno allo , splendido i~olruneuto » non poteva recare buon frutto. Baldwi11 era convinto - lo ripetè più volt.e - che il disordine <:'Conornicodell'Europa sarebbe durato ancora lungo tempo e che l'JHghilt.erra non si sarebbe potuta contentare di attenderne la fine. Egli aveva abbandonato la spc:ranz.a che i ca1nbi europei 8i sasebbero st.abilizzati e che: ~i ~m·cbbe potuto ristabilire così il ftwzionament.o normale del commercio. Onde consiglia- \·a agli inglesi, di costruii-e un mu1·0 e di trince1nr\"ÌsÌ dietro lasciando il continente europeo clibattersi nel caos. .\pplicanc.lo la politica del nutro a che sarebbe giunto Daldwin? AL fallimento dell'azione diplomatica dell'Inghilterra. Onde l'c...x premier ha giuocato la fortuna del suo· Gabinetto e del suo partito su questa fonntùa: a: ritil'iamoci daJl'Europa e proteggiamoci eia essa J1. Contro que.- ~ta formula si sono scagliati i liberali e i laburisti nelle ultime elezioni. Facendo le elezioni sulla qu.estio11e doganale, Baldwin ricostituiva l'unità del partito liberale e clava esca agli attacchi dei laburisti, 111ettendo in serio pericolo la posizione di un centina.io di deputati conser- \·atori 1 nelle circoscr:izioni dove la lotta elettorale erà stata particolanne,1te difficile l'anno antecedente. Era questo un ·problema di tattica elettorale su cui un governo ed tll1 capo cli partito non doveva ingannarsi in1pU11eme11t~.Baldwin invece si è ingannato onde in luogo di ave.re 75 voti di 1naggioranza, egli si è tro,·ato in minoranza cli pi Ìt che 100 voti. Errori fata1i sono s·tati per i conservatori sia il sostenere l'istituzione del regime protezionista sulJe condizioui economiche attuali, sia ii predicare uua politica d'isolamento quando proprio la situazione etµ-opea era de.1icatissima, lanciandosi e...c:sicosì in una esperienza inestricabile, per cui hanno corso rischio di. screditarsi per F. PAOLO GIORDANI. III. MAC ·ooNALD Vien voglia di mettere sotto a questo nome, che ha certa sonorità da personaggio cli roinanzo di George Sancl, il sottotitolo : 01.rverossia. dalla -rupe Ta:rpea al Campidoglio. Forse mai cosi Yasto fremito di speranze accompagnò chi saliYa, fuor d,ogni tragica grandiosità rivoluzionru.ia, per le prosastiche. vie del cvstituzioualismo parlamentare; 11è conta che1 prudentemente, il Premier ed i suoi si affannino a distinguere tra Go1Jerno e potere; le immense moltitudini de:lL'Etu-opa tor.mentata veggono1 nel Labourismo al GoYerno, l 'a,vvei~arsi del Yaticinio d!i Gladstone, un'arra cli loro riscossa. Questa Yertiginosa fortuna conquistata in due a11ni, dal r6 novembre 1921, fa riscontro alla caduta ftùminea del 1914, che si può ben chiama.re uu sl,Ùciclio politico, stoico e deliberato. Siamo al 3 agosto. Dal 1go6 Mac Donale! è deputato per Leicester, dal 19n è succeduto al Keir Har:clie1 come pre ... sidente del Gruppo Parlamentare Labourista. Nella ci:ifficile sifioozione <lei labourismo alla Camera, dominato dalla dttplice preoccupazione di non indebolire la maggioran~ liberale 1 ma di darsi al tempo stesso una fisionomia e di acquistare una vera' indipendenza, egli si era fatto fama di tattico abilissimo. InYitato a prendere paiie al Goven.10 di gttcrra, ricusa. Si pensa al101·a da. qualctmo che ciò risponda ad un calcolo politico e in una riun:ione, che si tiene 1a sera stessa 1 si dice in sua presenza, quasi a spiegarne la condotta : « La guerra è inevitabile 1na sarà certamente impopolar'e ». « Scloccbe;;ze » avrebbe risposto ì\1ac Donald « sarà la più popolare delle guerre, in cui il nostro paese sia stato impegnato ». Guardate, aggiunse accennando alla folla che si intravve'"" deva, dalle :finestre, la gente che co1ni11ciaa diventare matta ! » Infatti· il gran pubblico, anche se avesse aVttto la calma necessaria per esaminarle, non avrebbe potnto comprendere le ragioni della disposizione del i\Iac Donald. Questi osservava che la guerra non era che il necessario epilogo cli una politica estera, che egli aveva, nel nome del suo partito, metodicamente avversato! la politica russa, la politica baJcanica di Grey, da lui sempre co1nbattute, portavauo ora i loro frutti avvelenati. 1\1a il pubblico aveva poco seguite queste, che per lui era.no state dispute di dettaglio; i.l pubblico di sinistra era preparnto a stare in guardia contro l'imperialismo di \"ecchia maniera; ma gli uomillf che erano ora al potere non erano forse dei liberali, dei pacifisti? Non avevano essi stessi combattute aspre battaglie contro le follìe colonialiste? Ed infatti, nella seduta straordinaria del Gruppo Pru·lament.are, che si tenne il giorno dopo, il l\Iac Donalcl ebbe con sè tre deputati su una ot.tar1tiua circa. Veniva dimissionato da leader del Pa1tito cbe ave,~a tratto Yita dalla sua tenace Yoloutà, e di cui eg·li era stato segretruio quando si presentava ancora come una Lega per la Rappresentanza Operaia e nessuno voleva partecipa;re al ridicolo di uu previsto insuccesso. Chi ricordi quel che ancora nel r88r l'Engels scriveya del movimento delle unioni operaie inglesi, comprende quanto gli sforzi di Mac Donald e cli Keir Har'die dovessero sembrar disperati svolgersi fuori cli ogni popolarità. Un uomo che va serenamente incontro a ciò, dew esser dotato senza dubbio di grandi qualità morali. l\Ia intellettuallnente, con1e uomo di Gover110 1 cosa può Yalere? Forse la distinzione bra forza morale e intellettuale è un po' difficile in questo caso. Per esempio: uno degli aspetti più caratteristici delPatteggiamento politico del iVLacDona.Id è il suo contegno nei confronti dei « socialpatrioti ». Nel diario del ràpido trapasso del potere dai conservatori ai labottristi, uno dei primi alti fu ~l'assunzione di ?tiac Dona.Id alla dignità di Cou- .sigliere privato del re». Erano padrini della investitura i molto onorevoli sig1.101iClynes e Henderson; essi n'erano stati insigniti durante il periodo clell'trnione sacra, quando l\1ac Donalcl era additato alla esecrazione popolare per il suo atteggiamento ù1flessibile, quando a lui si negavai10 dal GoYerno i passaporti, i\1inistri quei signori; qu.a11clogli si negaYa persino di potere servire nel Belgio in m1.a a1nbulauza come a sospetto di tradimento, quando le stesse unioui operaie 1cl:i cui quei signoti era.no allora i dirigenti, si rifiutavano cli trasportarlo oltre mare, allo stesso modo che i gentiltt-0mi del Club cli Golf del suo paese natale lo radiaYano dai soci. Koi sappiamo qualche cosa.1 noi italiani, di quel che \·oglian dire certi ricordi e certi rancori. Si p,uò dire che la politica del dopo gtterra sia stata aggirala tutta sul reciproco processo al passato. Era logico1 era umano che iVlac Donald, quando il favor popolare tornò a lui dopo le delttsioni della guctTa, facesse a sua \"Olta il processo ai « traditori », agli « ingannatori del popolo n. Nulla di tutto ciò; più che aver perdonato, egli parve ~ver immediatamente dimenticato; tiprese il suo posto di comando, dal quale era stato scacciato 1 con la naturalezza. con la quale l'a,-rebbe ripreso se vi avesse lasciato un. luog0teuente, sotto la sua guida il partito rip1·ese la ma.rcia in aYanti, rapida.mente cem.eu.tato al fuoco delle nuo\"e battaglie comuni. Qnesto cos'è? Grandezza diani1110o abilità? Ect è da ascriversi alle qnalità intellettuali o morali del :\fac JJonald un palese sforw di probità intellettuale, per cui <::gli cerca tlj rapprcsenta1si in tutto il ]oro valore le opinioni av- \"ersarie, cvitanrlo di combaltc:rle con argomenti ad dTctto, o quello di esporre il suo pensiero in modo ria dissimulare quel tanto di acuto e di orig-inalc che pub e:--sen:i, così da dar Ja Sl.--nsa~ ziune; d1e si tratti di idee OV\'ie e indiscutibili? Il pnbblico dei sostenitori rii Mac Donald, per c.-;cmpio, i.: C'scnzialm(--ntc: antifrnn<·c.S<:;cr.,1ncd(::] resto tutta l'opi11io11c pubblica inglese in questo momento; Ja pre<JCCupaziouc:dominante per quella gc:nt:c è di <lare una lc:z,ione a Siarianna. l pochi fra11cofili in Inghilterra vc.-clevano e-on terrore l'a,·,·e11to cli }Iac Donald: i conS<.-rvatori anti-frall(•csi lo accettarono come una allegra \"<::nclctla. flo presc-nte la ,-ignetla ùi un foglio umori- :;tico conservatore} in eui si rappresenta il 1'oincar~ sul ri11g1 Cun.,on e il po,·cro Balchvin s<;no malconci knock-out e ).Jac Donald si dispone a scendere sulla pedana·. • .\ te James » era scritto sotto, ed era sottinte;o : &pacca il muso a quello Il). Ebbene, la lettera a PoincarÈ: cosi fenna, cosi serena, <là fors-e l'impressione di un uomo, che ricordi le manifeste ostilità dei circoli franc~i all'ipotesi di u11 governo labourista di là della :'llanica? La lettera è utile perchi: dimentica e fa dimenticare. Insomma l'insegnamento che ci viene rlall'Inghilterra è che la politica è l'arte di dimenticare. Lloyd George dimentica che il Poincarè non fa che seguire la politica della forza iniziata con il ccmseru;o suo e settimanalmente tratta ria scemi sulle wlonne della Associated Press, tutti coloro che hanno raccolto l'eredità da lui lasciata. :llac Donald fa lo ste.;so: ma invece di dimenticare i tra.~corsi proprii dimentica que11i degli altri. Si tratta però s~-mpre di una mentalità per la quale in politica 1t la \'ita cominda domani,. ""I:,;'O LE\'L IV. I LIBERALI La reiigione della libertà Xon l:. mera espressione rettorica il dire che il liberalismo è l'anima del! 'Inghilterra; esso ha salde e profonde le sue radici nel fatto stesso dell'insularità che già nel periodo deil'occupazicne romana suscita contro l'Impero la monarchia di Carausio; che all'itJclomani della.Conquista Xormanna spinge Guglielmo il conquistatore a negar l'omaggio feudale ad Ildebrando; che più tardi mette il popolo al seguito dei Baroni che strappano a Giovanni Senza Terra l'ultima. e decisiva fra le Chartae costituzionali; e più tardi ancora metterà Pintera nazione dietro Enrico VIII contro Roma e farà de11'Inghi1tetTa il paese in cui il Puritanismo Yinse su tutta la linea più che in ogni altro e impresse di sè a nn tempo il carattere ind.i\'iduale ed il nazionale, la \·ita religiosa e la politica. Pel solo fatto che in Inghilterra il Diritto Rom.ano imperiale, con la sua celebre massima Princeps a Iegibu.s solu.tus non riuscì mai a pre\"alere contro la. Common Law e contro i diritti individuali sanciti dalle Coiti nel corso di generazioni e più tardi generalizzati nellé nonne costtuzionaJi diYenute consuetudini stolichei la rivoluzione protestante e puritana proclama1'\t<'"l'autonomia religiosa <lelPindividuo e riassere.nte la massima. evangelica che occorre obbedire prima a Dio che agli uomini, riusciva a fare più che mai dell'Inghilterra il paese in cui l'autorità e la libertà venivano a tro"\"are la 1oro &intesi annonica, ad essere due aspetti del 1neclesimo processo; e a prepaq1..re, eou qualche impo\·erimento di con.tenttto1 la clichrnrazione dei Diritti del cittadino in America e la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo in Francia. Il Liberalis1i10 ha qttincli in ultima analisi, in Inghlterra almeno, da' un punto cli vista storico 1 origine e base religiosa : esso consiste nel riteuere che l'individualità è ciò che ,·a di più sacro nel mondo e che essa, essen.do responsabile \·erso1 Dio pri111a che ver~o gli uomini, ha diritto di procedere non inceppata da ostacoli contingenti cli istituzioni, costumi, differew..e di razz~, cli censo, di classe, ecc. e che perciò la società è sana nella mistu-a in cui provYede a, suoi membri le plù pieue 1 libere e 'siucre opportunità di sviluppo c1i sè stessi. Il liberalisiuo non è quindi mai stato 1 ahneno nelle sue otig,in.ii mero laisser /aire) me.1·aemaiucipazione, meta negazione cli ostacoli e limiti esterni: la emancipazione e 1a negazione sono solo mezzi per arrivare alla libetià positiYa di ciascuno cli reali7.zare completruuente sè stesso nel sen·izio cli tutfi.1 11el che è il dovere di ciascuno. Il liberalismo 1iposa su una dottrina eticoreligiosa della tesponsabilità individuale: il cliritto riposa sul dove1:e. Un recente storico inglese, il Ran1Say l\Iuir non esita a dire che qnest.'1,è l'essenziale cliffere117.,atra lo spirito della costituzione inglese e quello della Rivoluzione francese ed mnericana, che qu.incli ne sono derivazioni impo\"erite. L'idea che il liberalismo sia meramente uegati\"0 1 1ne1 1 0 laisser-faire si spiega col fotto che in ùna prima sua fase di vita. il libcra1ismo si esplicò cl'istruggendo tutte le iueguaglianze irrazionaH basate su mere differenze di ce11so, di classe, di religione, cli razza e diYenute ostacoli alla manifestazione delle benefiche ineguaglianze naturali. :VIa è dottrina che, oltrè all,Cssere iu conflitto con lo spirito della Com111on. Law ed oltre al non tcuer conto del presupposto religioso, uon ftL 1na.i accettata e fu sempre combattuta dai più grandi profeti del liberalismo integrale, da B1u-ke a Gladsto-- ne, ad Hobhouse. Lo Stato e la legge Dal principio che ognuno è responsabile verso i suoi simili e che la responsabilità ·verso i suoi simili è fondata sulla comune raz.ioualità e sul concetto del bene com.une che ue deri\"a, segue che nessuuo potendo da sè crearsi le condizioni per l'esercizio delle sue attività integrali. 1 il bisogno romnne cli crearsi tale condizioni si esplica nello sforzo comune per crearle, mante11erle e migliorarle, ossia nella creazione dello Stato. Lo Stato esiste per re,1dere possibile la libertà cli tutti, non solo nel senso di egual sicurez1,a contro Parbihio e quindi di egnaglianza ci\·ile, relig!o:;a e politica, ma ancora nel senso di libertà <li fronte a ciò che è arbitrario, irrazicna1e nelle condizioni di ,·ita: io Stato esiste per creare le condizioni in cui lo spirito umano può più liberamente fiorire. E lo strumento che crea la libertà è la legge, la volontà comune in atto. E' per mE:7..zodella legge che diden possibile !a sicurezza personale e Tiene gradualmente eliminata 12. Yiolew-..ainterindi\"iduale; è per mezw della legge che sorge la possibilità per ciascu.no di poter contare sul ' godimento del prodotto del suo laYoro; è per n1ezzo della legge che egli è pr0tetto, a condizioni umilianti e deterioranti, in periodi di disoccupazione inYv1ontaria; o almeno si av'\-ia ad esser sempre meglio protetto; è per mez.ZOdella legge che non solo ad ognuno t! garantita la sicurezza cli ciò che possiede, ma ancora ,iene sempre più precisamente determinato ciò cbe è dovu&i alla sua atti,·ità indi\"iduale e ciò che è do,·uto alla tacita cooperazione di questa con la società, che la protegge, la nutre, la sostiene; ed è per mezzo della legge, cioè dell'espressione in atto d'lllla comune determinazione, che, ad ogni momento, a seconda delle cognizioni che si posseggono sulla natura e sull'uomo, si decidono le condizioni della educazione, della salute ecc. più socialmente prop°izie. La legge insomma lungi dall'essere nemica della libertà ne è la condizione, nella misura in cui è l'espressione comune in atto di una co111une Yolontà liberamente costituitasi in regime di libera discuss:ione. Una decisione comune di astenersi da.. date azioni o d'esigere date azioni gli uni dagli altri non è una restrizione per alcuno; è un,azione. comµne. In pratica spesso è u11 'azione dei più; ed è giustificabile solo nel senso che, in un regime di libera discussi0ne 1 le minoranze hanno ogni possibilità cli diYentare 1 per persuasione 1 maggioranze e qneste hanno con quelle più elementi in comuue che elementi cli di,ei-genza. E similmente è solo per legge che si può arriYare, tra nazioni -come tra indi \-idu.i, ad assicw·arsi contro il pericolo di un collasso della Yita cidle. Fino ad oggi la ciYiltà fu garantita prima dalla Polis e dalla L'rbs, poi dall'Impero Roma.no, poi dalla RespHbbl.ica C/iristia,na permeante di sè il mondo llled.iev.1le, poi dallo Stato nazionale; 1na or.:i Pinterdjpendeuza economica tra le Yarie parti del mondo è We e tale è lo s,iluppo dei mezzi di distruzione per terra, per aria e per acqua e l'indipendenza delle ,·arie opinioni pubbliche dei vari paesi, che nessun Stato ba,-ta pi ù da solo a garantir la permanenza della ciYilt.à pur entro i suoi confini ed è perfetta.mente concepibile che gi.terre e riYoluzioni rendan la civiltà un mero iicordo storico su interi continenti; e così didene a molti sempre pi_ù clÙaro che anche la ciYiltà non può più essere garru1tita che dulla supremazia della legge pur nei rapporti tra Stati: occorre la libertà contro Parbitrio pnt· nella ,ita intemaz.ionale. L'Inghilterra e gli Stati Uniti con la pratica d~ll'a.rbitrato ha,m.10 da. tLn pezzo <lato l'esempio 1pur di questa applicazione del libe,·alismo; Gladstone; Cobden, Bright, Asqnith hanno i loro nomi inunortalµiente legati a questa causa. Self-Mastery Se la sicur~zz.a è la prima condizione della libertà Ja seconda si è che ognllllo abbia piena siguor{a sulle sue energie :fisiche e spi.rituali (self-mastery); ed in una Società moderna nessuno può a.i-riYare anche a un mediocre li,ello di tal signoria senza l'organizz.::uione dell'educazione fisica, morale e intellettuc.-,Je e senza leggi sanitarie. Lo studio particolare delle condizioni è necessa1io per determ:inare in qual misura occorre affidarsi all'iniziati\"a individuale, alla cooperazione \"Olontaria, all,azione statale o locale; ma non c'è dubbio che tutto quello che può essere fatto ,senm deteriorazione ed anzi con vantaggio del carattere lltdiixiduale, deYe essere fatto ed è azione liberale. L'essenziale si è che l'azione staWe sia concepita in termini tali da integrare e non da soppiantare le altre iniziatiYe, da coordinare senza comprimere, da coordinare senza unifonnare.
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