La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 13-14 - 25 mar.-1 apr. 1924

50 mento per quanto oljgarcbico; laddo\'e essi parevano conoscere tutto quel che a\'\Teuiva in caSc'l altrui e 11011avevano alcun modo di conoscere -il polso dei Jo1·0 polli. la un paese in cui e'\· più libertà di discussione aperta og11'i soldato clic \-a al fronte~ che ,·i s'arruola 5ia ptLr so~to ia v1-essione dell'opi11jo11c pubblica, sa perche va a co111battere e per e.be cos.-.1.c01ubaltc più che in paesi ove deve recar\'isi come coscritto il più delle volte senza, che si c0rchi di spiegargli la causa cui gli si chiede cli sac1·i.ficarsi. Un G-on.•rno di paese a libera discussione assicura .1j comandanti de' snoi eserciti e delle sue flotte ~oJclali di et.Li essi possono fidarsi più che i loro colleghi di stati retti ad autocr:izia o a clitt...1.tura.E quando :iuvece della sola Gran Bre-. tagna s1 ha a che fare con t.utt.o l'Impero 13ritannico, con una. mole di 430 milioni cli abitanti ~parsi su un quarto della superficie terrestre di,·enta anche più ,·ero che essa non può agire com.e una forza. capace- di villoria che se e quando si nu10ve per fini capaci cli appariJ:e giusti a u11 quarto all'incirca del gene.re umano o di app:u-irgli almeno tali da essere prefo.1ili al trio11.fo dei fini del 1Je.mico. Jn ultima analisi la vittoria non Yiene dalla fon.,a in sè ma dalla for:r..a. del consenso basata sulla forz.;'t etUJ1u lativa di grandi Lradizioui, di libere istitu7,io11i e di caratteri nobili e fenui. Tutto qu<:sto naturalmente spiega l'impressione di 1e11tezza, di indecisione, di perplessità, talvolta perfino di egocentrica insens-ibilità alle difficoltà altrui, che l'Inghilterra prodttc!" negli altri durru1te le grandi guerre; e par debolezza a coJoro, dalla mentalità 1nilitaristica, che apprezzano la sape.riorità delle istituzioni autocratiche ed aristocratiche per imprese aggressive necessitanti colpi di mano rapidissimi e deci,- sivi. Occon-e tem.ro perchè il consenso rn.aturi sotto la pressione de.1 pericolo. lVIa è anche vero che llll consenso così m;'turato genera energie di resi:'5t:enza e cli rintuzza.mento, che una volta scatenate ,-an.no fino in fondo e son più inesorabili che le spire dì w1 serpente-. Un consenso cosi mattu-atc pennette di a.ffronta.re più i;schi e coprir le spese ài più errori che nou un consenso meno largo e libero; evita più gue1Te ingiuste e pennette di condurre a 1.ennine nel mddo meno indecente e spesso in modo non inglorioso pur quelle ingiuste che non si seppero evitare. E :finalmente mercè quest.o controllo iniziale della opinione P'Ubblica sulla politica estera i11glese fin dall'inizio dei tempi moderni, l 'lnghilterr2. ha ormai al suo credito la tradizione di' essere nel j . corso degli ultimi quattro secoli intervenuta ben quattro volte, a salvare con la pi-op['ia 1'jndiipendenza e la libertà degli altri popoli civili eu,ropei minacciati dallo stesse n~mico ed h.:1. al suo creclit.o il fatto di avere all 'indoma.ui delle guer- ; re napoleoniche non solo cancellate le indennità /'. ,,,.....: di guerra alla Francia, ma ancora restituite ai suoi nemici quasi tutte le conquiste territoriali: spesso perfi110 in mdgliorate condizioni economi- -che; nonchè il fatto, unico nella storia, di aver fatto dono delle isole Jonie, nel 1864, a Wl altro Stat.o (la Grecia), senza costrizione veruna; fatto al quale in tempi più recenti potrebbesi aggitmgere quello del conferimento dell'autonomia piena ai due Stati Boeri, ad appena cinque anni dalla pace di J3loemfontei □; confn11nento eh'= ebbe tanto peso nel fare, dal 1914 al 1918, <lei Dominion. del Su<l Africa, il centro del.la distruzione dell'impero coloniale africano germanico. Una. tal tradizione entrata ormai nello spi.rito vivo del paese e collegata a nomi immortali nella st.oria della poesia è pur essa cli non picciol valore nel determinare i limiti delle stesse oscillazioni in senso i11iberale a quandp: a quando . ine,itabili in Inghilterra come in ogni altra nazione. La gra_ndeindustria :Nel corso del secolo XIX per altro essa è stata imme11samente ra.fforz.c.1.tada tutte le conseguen7..e economico-demografi.che dell'avvento della grande industria. Prima della rivolttzione industriale la talassocrazia era necessaria solo per impedire cbe fossevi in Europa una potenza capace di costruire una flotta con cui sbarca1·e eserciti ln Inghilterra e distruggerne l'indipendenza. La rivolU7Jone industriale ccl' triplicare la popolazione delle Isole Britanniche, col rendere. quattro quinti de11a popolazione dipencleuti pei 101-01nezzi cli Yita da crescenti esportazioni in tutto il mondo con cui compe..rare mate.rie prime per le industrie e cereali per gli uomini tese ineYitabile l'avvento del libero sca1nbio e rese essenziale condizione della indipendenza politica dell'Inghilterra, che i suoi traffici fossero sicuri in tutti i mari e che la sua flotta potesse garantirne la sicurezza con l'essel'e capace di tal comp~to mondiale senza susLitan.- ,ipprrens-ion:i in altri Stati. 01·a 11 solo modo d'evitar tali apprens-ioni &i è di non usarla contro la indipendenza di altri popoli affiuchè essi non si coal.izzino contro la potenza uavale britanni.- ·ca, cond:izione dell 'incl:ip.endenza britannica. Ecco perc.hè in conseguenza de11' avYento del libero scambio e ài quella lib~rtà dei mari in tempo di pace, praticata dalla sola Inghilterra, e che consiste neJ non differenziare fr:1 navi, 1nglesi ed estere neUe conclizioni cl 'uso de' suoi podi, si è avuta una L1.lassocrazia che, a <lifferema. d:i tutte le precedenti, dopo aver rotto i monopoli di qll.este non ne eresse uno m10,·o • gli è che essa è solo l'aspetto navale ùcl libero sca1ubio. La nazione che vive di servizi economici scambiati liberamente con tutto il mondo non può non usase la sua flotta che a difesa delle L \ TU\'()T,T"7,J(J\ l''. LIBEJ< \ LL libc1ià del m<-ndo inf...c:.roc·ontro chiunque le minacci. Si p11ò dfre s<.::nza csagc·n1zionc alcw1.a che non solo le 1ibcr1.à civili, politiche e religiose dcll 1Inghilterra e dell'Europa sono crcsr-iute all'ombra della lalassocrazia britannica in Jc-,tla contro le rinascenti 111.arcecg<.:.monichc continentali, ma ancora che le inclipcndt1ne del Belgio e dei Pa~i Bassi, della Gn:cia, dcll'ltalia 1 dc.:- gli SL'lli dannbiani e balcanici e la <;t,=-:=.sa indipendenza e sicurezz.,-'t di tutti gli Stati dell'America inclusi gli Stati TJnili, nonchl'., t;J ··.:o sans dire, q11cll::1 dei 1Jominions britannici e dell'India, sono i prodotti diretti o 111direlti della t.ala.ssocrazia britannica fra. la I attaglia ,!j 'J'rafalgnr e l'armistizio del 1918. Non \'i i:. nella storia strumento che più abbia contrib11i1.o a dis• seminare il mondo di nuove e libere ua;,j.;ni. a difende.re le Yccchic ad abolire la schiavitù e ad twificare tutti i cont.ine11ti solto il ....ontrollo del.la civiltà europea. Seuz.a di essa, senza h colossale marina tnercantile britannica, creazione del libero scam.bio, 11011chèse11za i prc.<;titi finanziari inglesi, pur essi prodotti di settant'anni rii politica liberale, gli Alleati sarebbero ora s, tto il calcagno tedesco; la stessa America non avrebbe potnto iuviare in Etll'opa u.omi11i,munizioni e viveri 6 sarebbe an-ival.a in ritardo. AHualità dell'Inghilterra Ed ora tutto questo è parte de1la coscienza politica britannica operante; ora tutto que:-.to è Engla11d. Tutto questo fa sì che r:.ra, precisa· mente perchè di gran ]unga più cli ogni :iltr3 •:-tazione l'Inghilterra dipende pei- la vita e la prosperità delle sue crescenti popolazioni dalla pace e dalla prosperità di tutto il mondo per terra e pei· mare, essa è pu.r la nazione più in• teressata alla ricostt·uzione europea, qnclla cl1e più ha una visione dell'Europa com<= 1111 tutto e. quella perciò che più 11.atttralmente, assieme ::J. tutti i piccoli Sta.ti, è per la Lega delle Na~ :r.ioni. La suar politica estera è ormai assisa su basi permanenti, che la spingono ad essere amica di tutti e alleata con nessuno, a non aspirare ad egemonie e a impedire che sorgano ege1nonie affini; e così ad essere o a clive11ire 1 in momenti critici, centro natlL'rale di cooperazione di tutti gli Stati che si sentono minacciati c}a ambizioni monopolistiche e dominatrici, universali o locali, di non importa quale grande potenza; centro cli coopera'l.,ione contro il quale sen1pre non possono a meno di infrangersi Je mere alleanze. Ciò fu visto pw· cli recente a GineVra 1 in occasione della controversia italogreca, quando la Francia s'accorse che le sue esitazioni a difendere e sostenere la competenza. della Lega contro l'attacco 1nussoliniauò, minacciaYai di schierare t 1 utti i piccoli Stati eu.rr'opei, inclusa la Piccola. Intesa e la Polonia, dietro l'Impe10 B1;ta:nnico, che così diventava egemone in Europa. Insomma l'Inghilterra è un mondo che, sviluppatosi attraverso molti secoli cli storia dietro le difese dell 'instùa.rità 1 arrivò a render possibile dentro di sè una fioritura di l'icche individualità, un alto livello medio di buon senso, di equità, di rettitudine, e. di solidarietà morale, quale le autocrazie politiche e religiose, il militarismo e il nazionalismo fin qui impedirono sul Continente; buon senso, equità, rettitudine e coesione morale che trovarono la loro espressione nella creazione della più grande mole politica della storia e ne sono p,ui: ora le sorgenti di: ?ita. Le fontl della grandezza. britannica sono nella sto)ia del carattere inglese e delle sue scatm;giui morali e reHgiose. L'Inghilterra e.ra grande prima dell'avvento della civiltà del carbone; Shakespeare, Milton, Marlowe1 Spencer precedettero l'avvento dell'Impero Britannico; pur oggi la piccola isola è culturalmente, intellettualmente ed anche economicamente più ricca di tutto l'impero di cui è il cuore ed al quale dà istituzioni, uomini ed esempi. Pur vggi qnesto cresce 1 secondo l'esempio dell'isola madore, in libertà e spontaneità di vincoli, più cultu1-ali ed economici che politici. E sia nella costellazione delle nazioni figi ie che nel cuore dell'isola n1adre arriva,uo al potere i figh non solo di gentlenien 1 e di professionisti e di industriali, ma pur di lavoratori della tena e flell'officina. Ogni giorno che passa. - ieri la Rodesia, l'altro ieri l'Irla.ncla, - vede nuovi Dominious aggiungersi agli antichi, vede l'antko edificio posare su semp~-e più vasto, spontaneo e profo11do, pw· se non sen·ilc, consenso cli classi, di nazioni, d 1i11clividui, cli razze. Il processo che ai nostri bestémmiatori della libertà p3r dissolitzione e decadenza è lo stesso processo che è in corso da chè sul prato cl.i Runuymede i Baroni s'imposero a Giovanni Senzaterra; e la è ben p1·ohmgata questa •clecadet17..ache pa,rve già fatale all'indomani della secessione america11a; che parve già innegabile a ~apoleane, a Nionta.lerubet't ,a Treit7_schke, a ,·ou Berna.nli, a l\'Iaturas, i precursori dei nostri poco origina.li e 1nolto plagiari n2zionalisti ! O piuttosto la è ben du.ra e straua questa ossessioue o perversione di spiriti, che s'ostina a nega.re che questo vi,·eute miracolo che è l'I11ghilte1ra possa essere altro che il 1niracolo della libertà. Che importa? Una lapide nclti Abbazia di \Vestmiuster, recante il nome dell'ambasc:ia1.ore americano a Londra durante la grande gue1Ta, ricorda che uno straniero, cui la neutralità troppo prolungata del sno paese fu agonia, attestò in una lettera a \1/ilson ancor rcluttante, che la poten• 1 7,a e la gcandez7...abritannica era l'espressione vi• si bile cl 'una stirpe ancor giovane, che non ha per anco cominciato ad esserne iudegna. ANNIBALE CODURI. UN ESEMPIOINGLESE r·na <kllc più curio<.;e <:n:denze medioevali era c.-hc le anatre:: sclvatkhc nasce..SS<...-ro da una concbiglia. Essa era wsl diffusa e popolare che UllO stu<l i oso dc:.l tt111po fot<;va 1..a('ere i suoi dubbi, osservando , hl' preferiva. ingann..-irsi con tutti piuttosto che essere nel vero <la solo contro Punivc:rsalc. ()ra, ty·r qnanto io non sappia molto di più intorno a b1lc credenza, ques.t.o mi SC.--t]to di potc:r afic:rmarc con tutta s-iC'Urczza: che lo studioso in parola 11011 dovc:va CSSt;re e non era c:erL-uncntc: un inglc..',.(•,Se fosse statc.J un inglc::se non avrc:iJb<; fatto tacere i sur..-i dubbi, ma sarebbe. andato a grid:irli forte in Cheapsidc a costo di far .i ardere come un eretic:o. Se fosse stato un inglese non si sarebbe r1rcoccupato cfolL'opinione prevalente, ma :,;i sarebbe, auzi, compiaciuto di essc:re e di scntirsi solo contro l'universalc. L'impopolarità è lo stimolo più acuto e, direi quasi, il maggiore allettamento per un inglese. Egli ama la battaglia: più le resistenze da aflront..are e cla vincc:rc sono tc:naci e temibili e più egli e-i si me:t.te di gusto e <li lena. ~ella sua stessa educazione sportiva, che finisce poi per modellare le nonne di iutt..a la sua vita, ciò che vi è di più bel.lo, di più attraente, di più nobile per lui è an « up•hill fìgh », una lotta ardua, dal basso in alto, l'attacco e la conquista cl 'una posizione apparentemente inespugnabile. Questo acre piacere di lottare, sopratutto quando la lotta può sembrare disperata, si nota in tutti i campi, ma, particolarmente, nel campo politico. Le libertà inglesi non sono piovute dall'alto, come una manna, uè sono state regalate al popolo come un'offa corruttrice da politicanti poco scrupolos-i. Tutte queste libertà sono state il frutto di WJ lunghissimo travaglio, durato talora dei decenni e di battaglie costate enormi sacrifici cli energie, di denari e di vite umane. P.Ia.i le prospettive agli inizi della lotta erano promettenti ; quasi sempre i pionieri di questo o quel movimento potevano essere considerati degli illusi o dei pazzi; quasi sempre essi si trovavano, come quello studioso rned:loevale a proposito della credenza sulle anatre, di avere di contro mm opinione ostile, compatta e llnh·ersale. )Ia ciò non li tratteneva dall'affrontare serenamente e decisamente il ridicolo, le minacce, le persecuzioni. Chi se ne vuole persuadere legga' un po' attentomente la storia di tutte le conquiste fatte (dal popolo inglese, da quella per il suffragio, alle altre per la libertà • di riunione, di parola, di religione e di stampa. . Oxa, ben con.oscendo la psicologia e la storia degli :inglesi, io 111i domando spesso che cosa succederebbe oggidi se in Inghilterra si verificasse una situazione analoga a €J.Uellache abbiamo noi in Italia. La risposta per me non è dubbia. Potrebbero a.Yvenire e sono talora avvenute in Inghilterra molte cose: potrebbe formarsi la quasi unanimità dell'opinione pubblica. intorno a uua data questione: il paese potrebbe, in un dato momento, ardere di una sola fiammata: le minoranze potrebbero essere ne11'errore e co:qtro l'interesse generale: potrebbero essere combattute fino ?.d essere ridotte all'impotenza o essere guadagnate colla persuasione: potrebbero esse stesse ricredersi e convertirsi ; insomma tutto potrebbe darsi 1 ·meno il caso cli minoranze passive e rassegnate ad aA±endere un rovescia.- mento della situazione, aIJa quale non si sentono di consenti.re, da fattori estranei aLla loro volontà e alla ]01-0 azione. Queste minoranze sono tipicamente italiane. Koi ci Yantiamo cli aYere una saggezza che diciamo essere conseguenza della nostra ge11iale capacità di vedere cose e proble~ nel loro comple$SO. Rifttggiaw.o dalle attitudìni mentali unilaterali, dalle intransigenze decisamente sentite e m..'1.llifestate, dai cosidetti fanatismi anglosassoni. Ricorriamo a mille finzioni per nascondere o giustificare la nostra viltà politica, la debolezza della nostra fede, il nostro spirito cli ada.tL1.me11to. Ora tutto ciò non sarebbe nè poss-ibile nè con· cepibile in Iughilten'a. Io Lricordo due situazioni che psicologica..n1eute si potrebbero avvicinare alla situazione nella quale viviamo noi in Italia. 1\el 1900 passava su tutta l'Inghilterra una ventata reazio11aria, alimentata claDe esaltazioni del patriottismo e del 1uilitarismo. Ci voleva Yeramente del coraggio a dire allora 1.'l propria opinione, se quesL't era in contrasto con quella della enorme magg-io1·anza del p;iese. Pure non ci sono stati cl.a pm-le della esigua e sparuta minoranza disseHziente nè iufingimeuti nè esitazioni, uè pan.re. Si legga 1a Yita eh~ di Sir Vililliam Harcourt ha scritto recentemente A. G. Gardiner. Uomiui cli smto eminenti non temevano di proclamare cout.ro la piaz7...adelirante quello che era il prop,rio pensiero. Sir \V:illiam Harcotut, ex. cancelliere dello scacchiere, trattava col più grande disprezzo le accuse che gli si faee,·ano di pro-boero, cli nemico e traditore della patria, ecc. ecc. Lloyd George, allora semplice.mente deputato, af1ro11ta,;:a i furori degli hooligans, pm·lando nei meeli-11gs contro la politica impe1;aJista del Chambc.rlaiu e una ,·alta iu Binniugbam, per evitare graYi disordini do- ,·ette abbat1donar~ il teatro, in cui a,·eya 'parlato trave.<::,titoda policeman. Fra il 1900 e il 1902 il parlito liberale e radicale er:1 così disorganizzato e fiaccato dalla raffica reazionaria che se ne parlava come di un partito morto e sepolto, che non avrebbe contato più nulla nella vita politica del paese: i pochi che gli erano rimasti fedeli erano contpassionati come uomini c:he nulla avevano compreso della nuova situazione, rorne rtente sorpassata dagli €!'\·enti, come innrJCtli oppoc;1tori sistematici ecc. ecc. La lotta fu rlura e in;;rata, ma i. pochi che rimasero fedeli ,ill'idea lilx-rale, ebbero );a. compiacenza di v&k.--rne grad;itamE'tlte la riscossa, che doveva poi ,1.1Jminare nel trionfo dcl gennaio 1900. ,\w-he più significante & l.'epi.s,:yJio di liac Don;il;J. Il ner,-premier Jabourista JX-rchè nel• l'agostr, del 1914 rifiutò un portafogli di ministro, r,arlò ai C<JTllunl contro 1a guerra e sostenne );a. tc.-<sidella neutralità, cadde in tale dis<1'c:<JitrJ<>hc la sua cardera politica si dl"eva e si C1'<:rle\·a da.i più mL<;c.-ramE:ntefinit-1.. 11 manip<1h che ,i :;.trin.se intf.Jrno a lui fu anche più esiguo e 1,ii1 debole: di quello che nel 9"".f) si era strdt-, intorno alla. bawliera liberale. Il .'.Iac Don.ald fu proscritto. Dovette abhandan.are tutte le carir:·hc cht:: occupava. Fu c.a.cciato dai clubs e da tutte le sodetà di cui faceva parte. Tuttt le porte delle case ch'era solito frequentare g1i furono chiu.c,e in faccia. I giarna1i lo }x;,kottarono. :'\on si fece più il su.o nomt: se non a titolo di disprezw. E pure il :l,fac Donald non picg<:i, nè tro\·ò il merlo cli rimtrare nelJ.a gran~ de corrente della opinione pubblica con a.mli manovre, con sottili di-.;bnzioni, con accorgimenti girondini. Son pensò ad evolversi. );on si mostrò cosl miope da non vedere al di là di una situazione psicologica di ecct::Z:one. Tenne fermo. Si mise contro corrente e vi rima.se. Lottò. Gli elettori di Leicester che lo avernno mandato alla Camera e gli erano rimasti costantemente fedeli fino dal 1s,o6, lo abbandonarono nelle de-,ioni del 1919. :'>Ia il :.Iac Don.ald non si disanimò. Persistette anzi e raddoppjò i suoi sforzi. Ora è salito al potere col suo partito. Sono esempi di carattere, di fede, cli sincerità! In Italia, lo so, fanno sorridere. )fa i furbi 1 i cosidetti furbi, che si sono gettati nella corrente, più ancora che per viltà, per tornaconto, ci .do,·rebbero pensar su, e domandarsi se per avYentura non avessero fatto male i loro calcoli! Vero è che in Inghilterra non solo si fanno ma., per giu.nta., si scrivono cose incomprensibili per i furtfi. Eccone una che trovo in lll12. blografia di ~Iac Donald : , Se al male si vuol resistere efficacemente, bisogna resisten-i quando la resisten7...a sembra inefficace ,,. Però tutte le volte che io mi domando che cosa si.iccederebbe in Inghilterra se vi si determinasse. una situazione analoga a quella che abbiamo noi in Italia, di una rnaggioran7...a, doè, apparentemente così forte e compatta da scoraggiare ogni resistenza, io penso a un.a magni:fica lotta cli idee tanto più ostinata e tena.ce quanto più tilipesa e combattuta: a una cli quelle lotte che temprano uomini e partiti, elevando le virtù che sole po&- sono verameiYte rigenerare la Tita pubblica di un paese: la coerenza, la fede, la sincerità e il <:oraggio morale. )Luno BORSA. G . .B. PARAVIA & C. .Editori • Librai - Tipo,gra6 TORINO- MILANO - FIREIZE- ROMA - UPOLIPILERIO NOVITÀ IN LETTERATURAAMENA CAMILLA DEL SOLDATO. - Anime. 1:n voi. in-16° di pag. 15r L. 8 - Legato in tela fiorata L. r2. Raramen"'te si riesce nel breve ambito di una no.. velia :i riuuire tanti pregi artistici quanti ne posseggono, niu.no eccettuato, i quattordici racconti di questo libro. Arte ,era, poichè ogni narrazione è un delizioso quadretto tratteggiato con mano maestra, con uno stile tutto originale, ma scevro d'ogni affettazione. Le varie vicende dei personaggi si seguono così con;ie se le Yedessimo svolgersi sotto i nostri occhi, tant 1è la vivezza onde sono presentate .. E Y1 è anche passione, v'è pure un senso di tenerezza che persuade lo spirito e lo fa pensare. Libro gioiello che ogni casa de,;·e possedere: poi, a!lche un dono significati\-◊ per la gioYinezza a□ante delle buone letture. RHODA BROUGHTON. - Il primo e l'ultimo. Traduzione di Camilla Del Soldato. Gn voi. in-160 di pag. 2:28L. 9 - Legato in tela fiorata L. r3. Libro deJ:zioso. Oggi l'humour britannico co. mincia ad essere compreso anche da noi per virtù di traduzioni eccellenti - e questa del bel numero è. una. - Si legge, così, e si sorride. Kon si cerca se Y'è nell'autore l'ironia de' suoi personaggi. Si leggé, \·ia, d'un fiato, perchè ormai le pagine ci an·iughiano ·forte e non ci lasciano più. E si sorride chiudendo il volume, appagati e, quel ch'è meglio, ammirati dall'originale trama e della piace\·olezza con cui Yien svolgendosi. Epperò questo piccolo capolavoro della letteratura stra. niera sta molto bene in questa biblioteca di sane letture. SELMA LAGERLOF. Gerusalemme, romanzo. Traduzioi;e italiana autorizzata di ).fa.ria Ettling-er-Fauo. 2 volumi in-r6° è.i complessi,·e pagine YIII.458 L. rS - Legati in tela fiorata L. 26. La celebre scrittrice :ffedese ha ottenuto con que~to poderoso romanzo il premio ~obel del 1909. E' una stori;i di agricoltori, sono \·icende passionali in cui freme l'amore della terra e in cui ,·engono mirabilmente descritti i generosi e co.. • raggiosi te1~tatiYidi colorti svedesi in Terra Santa. Come ben dice l'esimia traduttrice, è un ro111a1Jzoanimato da un soffio di larga e profouda umauità; conquide così ogni spirito e lo solleva a' più 110bili ideali. Questetre oubb!icai(oulappartengonoalla Blb!ìot~cau le Rose.,nuovissima collezionedi ameneletturedestinateagli adolescentie piùspecialmentealle giovlnetle.•Oellelelturehannotulfeunsaporedi0rlginalitàedigenialilàe roccogtientloaltre le Italiane,le migliorie piùadatteoperestraniereinatllme traduzioni,meritanolatla l'attenzionedelpubblicacoltoei11ispeciedlchiaven. doacuorePeducazlonedellagioventù,desideracheilllbroadessadestlaalo nonsolo diverta 1 ma elevi. GAETANO BER.NAR.DI. - Contadini d'Italia! Raeconto. l'n volume in•8° piccolo di pagine 242 L. 9. Libro piacevolissimo per la forma, ispirato a un nobilissimo fine, quello di ele,are il contadino d'Italia insegnandogli saggi metodi di coltivazione e dandogli una coscienza più alta e più nobile del suo v~lore. Esso merita quindi la migliore fortuna non solo fra i contadini ma fra tutto il popolo 1!ostro che \·i trO\·erà le parole dell'igiene, ùella scienza, della fede. AUGUSTO PICCIONI. - Smemoratelli e C., .novelle allegre per fanciulli. Un Yolnme iu-16° di pag. 76 con illustrazioni L. 4. Volumetto umoristico, allegro o piacevole.

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