La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 12 - 18 marzo 1924

48 Note di economia Coletti protezionista Ne-! sud ultimo studio sul dazio dogaJJale del grauo il Coletti non arriva a tm'esplòcita accettazione del balzello protettivo. Ma tutta la sua fine e framme11t:a.ria aagoanentazione vuol riuscire a t1ll abboz,-0 di difesa. Incomjncia lo statistico sottile coll'esame delle conseguenze del ribasso sul grano cui si assiste daL Luglio scorso, per distinguere la riduzione nel valore de1 p,rodotto lordo da quella nel redilito netto. Ecco la, prima ipotesi ili un ribasso non transitorio, non Mlilluale, ma du:revole di cui manca oni dimostrazione. :Mancanza grave e dolorosa, non tutti essendo disposti a vedere un fenomeno gener'a.le e permanente :i.o Ul1 ribasso che dura da pochi m"'3<ied è molto notevole nel solo mercato italiano : iil grnno eStero di importazione coutin,ua a quotarsi a Gcno= sull<o 108no l.iireper qUÌllltale, cou fermezza sorprendente, senza tra collo alC'UtlO. Da1 ribasso d'el p,rezw discende il ,ribasso del reddito netto? E la seco:uda ipotesi, postulata pur troppo a.nche questa, senza le ind.lspensabil.\ pezze giustificative. Si corre i,1 rischio di sorprendere fo statlistico, abituato a ben J:<iùsotti'li e deli1,ati e compl\eSSi calcoli, svolitli con l'aiuto di strumenti matematid cosi trem.endii, da far allibiire i non iniziati ~ misteri delle far.mule; = come non domandai-e: l'abbondanza del raccolto uon ha compensato in qualche parte la perdita impQSta dai ribassi dei prezzi? Una semplicissima operazione aritmetica venne tenta.ta in queste •colonne nel novembre sco;rso: i 61t4 mi-- 1ioni di qwntali di frumento, ottenuti nell'estate passata •sopra una superficie quasi identica a quella dell'anno 1922, non sono probabilmente costati molto di più - per le spese di semina e <l'i coltivazione - cìei 44 milioni di' due anni or sono ; e q.uantO' alla trebbia e mietitura, forse i1 ri.ncarO!avrà trovato compenso nella maggiore quanti._tà di paglia ottenuta. Il vaJore del raccolto d~l 1922 al p,rezw medio ili n5 lire per quintale salì a 5058 m.ilioni, mentre anche con le ben più SCMSe86 lire dell'ultima caa:npagna toccò i 5202 m.i.1i0llli. Il rincaro lordo s.arebbe du,nque ,i,u;mentato e non diminuito: quanto i.J. ricavo netto saJ:""à diminuito? L'onere della prova spetta a chi par· la di forte dimiu uzione. 2. Partendo da queste due basi, all'appa.tenza non granitiche, il eoletti esamina se la ritorsione degli- interessati all'asserito ribasso nel redd\to netto possa riuscire .dannosa alla colletti Yità. C-011 1'acutezza abitua.le si attarda nello studio del'la probabile condotta d,egli abitanti in monitagna ed alta co1li-na.,cioè in ti~e quinti del territorio. N:e: ricorda l'indifferenza a.i prezzi, consumando essi direttamente tu.tto_il proprio raccolto; il legame tradizionale alla terra a,m.ata con • intensa passione ; i,1desiderio cli 1imanere ne11a occupazione preferita piuttosto- che àllontanarsi; tutto insomma pC'lte.rebbe a cred,ere non nascano dei muta.menti! neU'assetto odierno: l'A. conclude invece colla p1·evis.i011edi nuovi abbandoni d!a: parte di aJ.cu.n.i proprietari, e <l'i so,;tituiione di Ullil 1m.giissima. pastorizia al fr'llm'ento. Percb,è? Accenna a ragioni tributarie ed ambientali per nulla couuesse al ribasso del pn·ezzo in questione. Nelle wne migliori, ne deriv'er'ebbe invece una spinta ad ampliare le co\tur'e indlt.IBtriaJj, gli erbai ed i prati, con incremento neU'indiustria del bes;f:;iarne,e miglior resa complessiva. Benissimo! e invece i:1Colétti ne deduce che, nella. maggior_ part.e delle tem:e a grano, le semin.e canti!lliuetranno anche se la convenienza ne sia ridotta o scom:- parsa, perchè si è inchiodati a questa coltu;ra dalla s=~ delle altre surrogabili. Qui lo statistico tratteggia una sua comptleta teoria d'elle differenze che staccanl:> l'agricoltura dall'iu.diustria,. Maggior lentezza nei movimenti; limitazione neUe specie di coltura in rapporto alla qu.a,lità del terreno, al suo. posto, al clima ed aUa, comodità dei mercati; scarsezza di mezzi finanztlari ; connessione de1le cotture fra di loro, con difficoltà tecni<:he nel varia.i'le e senza abbondanza di contadini e cli agenti capaci, perdite notevoli per gH impianti già fatti in pass,i,to e gli investimenti d5. cap1tale; contrasti derivabili dal mutarsi delre p,rodurioni ne11e zone con; contriatti di mezzadria; atihaccamento del colono alle produzioni <l'i cui si, alimenta e dove la sua opera personale ha parte relativamente minore. Quadro del tutto oppo.sto si o.sserverebbe neH 'industria manifa.tturie.ra, con gaimma quasi infinita cli scelta, passaggi agevoli 'e pront, ed i,m,nun:i da perdite dia!uu ramo all'altro nel gir•o di ampie categode. Ma a ripe,nsarci su non sarebbe d:ifliciie scoprire che le industrie agricole e quelJe ~fa.ttmiere !)1'esentano velocità cl.I movimento poco disforme: tutto ilipende dal carattere dell'imprenditore, cap,>ce di vedere subito o con lentezza la conveniènza di certe sostituzioni. La, qualità e la composizione del suolo, il clima .e la distanza del mercato presentano spesso legami rigorosi a,n,che per le mani'fattwre: come ricava,re a.rgilla o minerali dove il terreno od il sottoouolo non è adatto? Ed fil lavoro della laua o del cotone in una oppure in altra ronia non è forse condizionato al cl:i:ma, al grado dli-umidi!:!< o cli secche:!,za cl'e1J'atmosfera, alla abbonda.uUJJdi correnti d'acqua dotate cli purezza e cli cerite pro-1 prietà? L'ubicazione delle ind'llSt.de - come diLA RIVOLUZIONE LIBERALE 1.Il.06tròAdolph Weber - è influ.enzata anch'essa rigorosamente dal costo di trasporto sia delle ma. terie prime wme dei [J1'odotti finiti, ed all'influenza degli altri faittori di localiz:za,,J.one. Il conccntl'amenfu, col ribassrure .6 no ad. un certo limlte, e rendere i11seguito più costose certe spese, attira od allontana dai buoni me:rcati di consumo e di lavoro; ma per tutto quanto si ottiene con materie prime non uliqu.ite o cott largo impiego di p1'odotti che perdono molto dd loro peso du.rante il proce55o di fabbdcaz.ione, il privilegio cli alcune località diventa p,repon.de:ran.te. Se La conuessione lega tra di loro le pròduzion.i agricole, altrettanto accade per i rami manifatturieri; nol1 solo in quel1i legati da ttn unico processo pnxlutti vo, ma dovunque un prodotto sia comJ)'1ementare o strumentale ad un altro, ed in ogni caso dove si presenti qualche punto d.i contatto, il successo è strettamente legato alla scelta della sede. Le perdite non tenui sofferte in alcuni rami rendono i capitalisti ancor p1\l diffidenti nei loro prestiti qtti che forse nel campo agricolo: e cisca le perdite notevoli da subire per gli impianti già fatli ed il capitale investito, aP'Jl'Un• to la maggiore grandiosità ciegli impianti rende le perdite - iuevitabilv in caso da disinteressa• mento - forse a....~ai più intense nei -mmi ma11ifatturieri che i11quem agricoli. Chi ha scavato 1a 1ui11iera e ue vede subito esaurirsi il filòn'e', perde sell.7..ascampo la massima parte del suo capitale, perchè i iliritti ed il costo cl.elle gallerie e dell'armamento di queste non valgono più un soldo. I1 costruttore di un laminatoio, ove abbia scelto località non adatt-a., dovrà vendere per ferravecchio il suo macchinario quasi nell'a. sua interezza, la spesa cli smontamento e trasporto reude11do poco reclilitizio sposta re le pal'"ti pesanti. Perfetta analogia ~on i terreni a vigneto dove non ren.d'emettere il prato. Nelle industrie manifatturiere la gamma cte!Uascelta probabilmente non è moJ'to p,iù larga che nel1'agrico1tUJra; iu ogni ra.i.no nuovo i pionieri trovano difficoltà ed ostacoli pdma di scop['ire, dei risparmiatori che abbiano fi.òru.cia, dei. dirigenti volonterosi, degli operai capa0i di adattare le p.-oprie attitudini ed attività ai uuovi metodi d'a seguire, dei con.- sumatori disposti a modifica.re i loro gusti. La h'adizione è in ogni campo cosi forte che si continua a perpetuare attraverso i seco1i il lavoro come lo facevano ili a,ntena.ti; a foti-ca accogtiendo i nuovi sistemi; ed fa1 ogni punto: g1i imprenilitori dalla concorrenza. non tenue souo portati ad uua scelta complessi vame:nte non più larga di quetla che rosta al contadino. E come nell'agricoltura il sostituire la denrata w:1dun 'alti-a può dare origine a contrasti dove il mezzadro partecipa al raccolto, non man·cano le reazioni da parte: della massa oper'aiia.di fronte ai cambia.n1enti di lavoro ntanitatturiero, aUor:chè la trasformazione d'impiego venga ad imporre per esemp,io _ oppu-re a ,fu.gliere: dove vi era - il cottimo quale forma massi.ma ·di compenso per chi vi lavora:. 3. In assenza di U:lla rigorosa climostrazione che il reddito tordo si'a d'iminwto per i !)1'od.nttori, e dopo aver sem,pil:ice-mente presU1llta La con~ trazione del reddito netto; riesce pericoloso desumere dai due postulati incert'iooim.i l'abbassamento nella formazione del risparmio nuovo e 1:a po'Ssi'bilità di caauta dei sa.lari e dei ·consumi. Nè minor risc.b.io si corre derivandone nonna di giudizio per combaittei·e la prropos'th, messa in ridicolo. come « vano e verbal'e scher':D:-o "Il, cli p1rete11dere efficaci dimiuuz1.oni nei da.ZJi rincaratori d'i, quanto i contadini debbono adoperru.·e. Il Coletti preferisce il danno « morale )) di. una ecceziO'lle alla libertà, pu.r di sottrll,l"re l'attività rurale alle « nuove appJicaiwnì ed' eSet'ci!tazioni liberistiche"/). Conviene atta,rdars.i ù'll poco nell'esa!llle dli questi ptLUti. Con la proposta dei , vergini teorici del liberismo, (chi domandava al Coletti uua dichiarazione ili non cas-tità ?) si tende a due risultati : abbassare per i contadini le spese di p,roduzioue ; b) ottenere in ca.mbio contemporaneaniente dagli altri paesi una riduzioo.e dei dazi che ne chiudono fuori le nostre den·ate. Vantaggio duplice dunque, e questo non minore cli quello; nè richiede, per raggiungerlo, maggior dispiegamento di forze in collfronto a quanto S3.!rebbenecessario spendere per giungere al ripr,i.stino del dazio sul grano. A meno che si abbia un terrore enorme della «Confederazi'One geneJ:ale d'e'll'iudustl'ia: i> e si vog1fu a tutit:i i costi lavorare con essa. Con la proposta del Coletti invece si ha l'imv pressione .che gli agricoltori - come ail solito - venda.no- il d-iritto alla primogenitura per un piatto di lenticchie. Che può fare il dazio se ;non/ riuca 1 r:a.r'e il g.rano straniero, a.ffìnchè il prezzo interno possa 1nantlenersi piiù alto? Ma dall'epoca del vaccolto in poi il fu~mento estero - a dazio sospeso - è staito sempt1.·esulle no lire con. '1.11] distacco da princip.io, <l'i. 25 lire e di .:ma· diee:ina ora per il miglior ap,p;l'ezz.amento del nostro grano: dunè_iue a riba\Ssare il prezzo la couconJe1.1zaestera non ha agito affatto, ne1nmeno per un centesimo. In queste condizioni un dazio cloga111alerapp,resenta per .gli agricol:tori una. truffa all'americana.; .e consigliarlo non è nè oppo1tuno nè adeguato. Cot raccolto nuovo come si atteggera)llno i prezzi? Può .darsi giungano alle no lite ·mantenute <lai cereali stranieri con bella saJdeu:a; come potrebbero anche salire entrambi più su'. Però il fu• turo è futuro, non ne sa nulla ness-UJ10, ni: alcun indizio autorizv,a gli astrologi a p,r0110sticare variazioni in un senso o nell'altro. Intanto per ora il. dazio non si capisce quale in• fluew,a potrebbe esercitare sui p,rez1,i nè come saprebbe inflwre sulle semine già avvenute: quanto accadrà a giugno è del tutto ignoto, &iccbè tutto consiglierebbe ad attendere quella data. Le maggiori sorprese sono proprio contenute nelle ultime considerazioni che presenta il Coletti.; dopo aver fatta la sua scelta supponendo duraturo il periodo con prezzi bassi, rifiuta di pronunciarsi stdla durata del periodo di appli· cazione del dazio protettivo. Ma allora in base a quale calcolo ha fatto la sua scelta? Abbiamo tutti imparato da1 suo illustre maestro, Maffeo Pantaleoni, che un dazio protettivo può essere utile per evitare una crisi - quando si attraversa un perjodo di eccezionale ribasso dei p,rez,. z:i. Se per es., sul mercato mondiale il !ru.m.en to da IIO scendesse a 85 lire per qwntal.e, la CO'll· correnza estera può darsi procuri uua perdita per l'industria cerealicola di tre m.i.lùt,rdi di lite col rendere inutili, certi impia,lrti ; ; cbiu,;a la ondata di rinvilio e toruata La convenienza a produrre grano, = imposta la spesa ili altri tre miliardi per ricostrwre l'attrezzatura. C011verreboe allora ricorrere ad un dazio protettivo dii. 25 lire per qui;,tale a.Ilo scopo di evitare la spesa di questi sei mj]iardi? La risposta è af. fermati va nel caso si possa !)1'eVedere breve la dnrata del periodo a cui impor,e ai consu.ma,. tor, il sacrificio', quando si sia certi che nel complesso risulterà nnnore d'ella perdita che si vuole evitare. Se i coltivatori di grano dal rincaro provocato dal dazio oeterrauuo un profitto di 1250-1500 milioni a,il 'anno dOV'er mantenere il dazio durante un periodo di tre-quattro anni al massimo, può lasciare ancora un guadagno, men.tre SCOII!lpa,l'irebbedel tutto ove si prolungasse di un altirci. Se dunque non si possa prevedere il perioch::, cli dlllrata per il dazio protettivo, la scelta· cli questo diventa puramente arbitraria : d'altra parte si capisce come -rischiosiSSima appaia una previsione cli questo genere. l\fa anche qui !'.onere della prova spetta. a chi chlede il dazio,. In tanta. incertezza., con un cosi caratteristico e persistente dis.thcco dei [J1'emi interni da quelli esteri più e1'evati, le con.Versioni a1 protezionis,1no non appaiono logiche. Tanto più che non si capisce nemmeno quest'tù.tima illazione· non ·dimostrata : ridotta. la produzione paesana dovendo ricorrere a più abbondanti importazi.o, •ui d~ grano estero, queste av!"ebbero per conseguenza l'inaspirimen.tb dei campi', con tutte le ripercussioni d~ questo m.alain.no. E' necessario 1ripetere il ragionamento' svolta da .tutti gli scrittori classtci, da Ricardo in poi - che nega potervi essere ripe.r0Ussioni sul prezzo dei cambi in conseguenza del variare delle importazioni ed esportazioni? E' necessariq ricordare cbe i1 cambio non è che UJJ. rapporto tra la capacità d'acquisto della nost'ra moneta e quella della moneta altrui? E che· sulla capacità di acquisto della moneta la situazi011e cìella bilancia COt.Tulllet'cia.le non ha i.Ilfluenza se non per via indiretta ed eccezionalrneute? Ma allora come ma.i il sofisma ritorna_ fuori imperturbabile oltre che nei memoriali dei sicofianti dci p,1'01:ezionisti. persino sotto la penna di uno dei p~ll colti tra i nostri statistici umanisti? , Torino, nwrzo r924. OBSERVER. PIERO 6OBETTI - Editarre T□ RIN □ • Ui,aXX Sell12mbr126,0 :Jmminenfe GIOVANNI .AMEN DOLA U~A BATTAGllttlIllBERlU.tE con ritratto e bi~grafia dell'autore A i prenota.to,·i L. 1O Prefazione : I. - L'Italia s,uliliasoglia <l:e.1dopo~guerr3:. II. - Dare un governo all'Itru.ia postbellica. III. • Contro la p,roporzionale amministrativa. IV. ' SuDa politica estera del ministero GioUtti. V. • Dopo te elezioni del '21. Per la riso!uzio-ne e conb.·o la, rivol1izione. VI. - Il Mezwgiorllb e 1a crisi politica italiana. VII. - Snll:i. Riforma clettonale. Appenclic.e. Qaesto libro, che in&ieme a Popolaris•mo e Jascisnw d'i Luigi Sturzo rapresenta uno dei più grandi a,;rvenhn,entii politici attuali,, ha messo a rumore per il solo annUU1ciodato cktlla stampa italiana. 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G. STOLFI: La Basilicata senza scuole (r voL di pag. roo • L. 6. PROBLEMI :¼ILITARI : Gen. C. ASSUM: La prima difesa del Grappa (Con 2 carte geografiche) - L. 10,50. ARTE: P. GOBETTI: Felice Casorati_ (50 fu:rnìe) L. 20). Edizione di gran lusso in carta a ma.no, rilegata - L. 500. FILOSOFIA: A. D'ENTREVES: Il fondamento della filosofia gburidica hegeliana ~ L. 7,50. TEATRO: E. PEA: Rosa di Sian (dramma.). L. 4. C. LODOVICI: L'idiota (co=ed'ia) . L. 4. F. HEBBEL: Agnese Berna11er (tragedia) - L. 6_ LETTERATURA.: F. M. BONGIOANNI: Venti Poesie (con inci-- sioui in leguo originali di N. GalaJJte) - L. 8. V·. CENTO: Io e Me. AUa ricerca di Cristo· • L.·6. T. FIORE : Eroe s·aegliato asceta perfetto • L. 4. T. FIORE: Uccidi- (con disegni di F. Caso-- ra.ti) • L. ro. R. JESl'RòM: Il dono di Lucifero • L. 4. C. SUCKERT: Viaggio in fafen,o (in prep.}- CRITICA~ G. PREZZOLINI: G. Papin• (in !)1'ep.) G. SCIORTINO: L'epoca della critica-. L. 3. A. TILGHER: Goldoni (in prep.) Si &pedi\SCOnofranchi di porto a chi mandacartolina ,·aglia all'editore Piero Gobetti - Tori.no, via X.,'{ Settembre, 60. U.G.h.1L - ~orso 1:-'nne1peOddone, 34 - Tonno. PIERO GoBETTI - Direttore-responsabile

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