La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 10 - 4 marzo 1924

L .\ R I V O L U 1/, I O ;,,;L L I B [ R \ L J, --------------------- L'INGEGNERE ROSSETTI DC'vo dire che andai a trovarlo, la pnma volta, per cloYerc professionale. Cn giorn1.ùist-t mi a\·e\·a raccontato una storic11a. impr(;;S~ionantc su di Jui. • Figurati, che nella campagua elettornle ciel '19 lo prendemmo su in anto da Paraggi• fin 1Jou s~ don : e Rossetti non <li~-sealtro che quc:---lo: ]11 fondo, C'O~'l ~0110 io? Sono una effimera. Rifklt{..... va un po', C' poi ripigliava più c-ondnto: S1, sono una effimera! Che candidato, caro mio! ». A me, quC!ìlc riflessioni ~ulla cadnr-ità umana 11011 interessano. Ho ti-oppa pratira delle melense con.~s-ioui di u1niltà e di inculttu-a, fallL d:1gli org:rnia..atori e da.gli apostoli, per credere-i. Esse rapprc.;;;entano, di ~olito1 il nono rrrado ch:lla ribclliorn ..- ~:-itauica, come la dc;.crin~ Sft11 Rcrnardo nc-1su<, trattato. li dedmo grado, ai lcmpi di San Rcrnarclo, era la disobbcdien7-~ aperta alle leg-g-i clclln chiesa: ai tempi nostri, <: la candidatura nl p:irlamento. Il sigillo dell'orgoglio Con mia grande soddisfazione, trovai uu Rossetti orgoglioso. :Modesto nel tralto, nel di.scon-o, nel ra~rionamento . .?\Ia mentre si saliva traverso gli ullYi clclla :-.na terri.cciola, io finalmente S<'Cr persi il sigillo del suo intimo orgoglio. E' un modo repentino di Yoltar la testa sulla spalla, una guardatnra ,·era.mente aquilina : tutta la testa gira sulle Yertebre del collo; l'occhiata di sbieco, l'occhiata cli triglia, l'occhiata ehe per la lunga pratica del servir messa gli italiani -ehiamano anche II occhiata del Prefazio , 1 sono completamente abolite. E' una guardatura in cui non c'è nè ostentata dilatazione dell'arco cigliare, nè esposizione feroce del bianco dell'occhio, n~ rctcament.o della pupilla, nè fissità ammaestrata. E' se1nplice: solo, che è una guardatura sempre di faccia. E basta. Xon ci sono deviazioni, distrazioni, sfum.ature. E' il contrario del cipiglio, rna è anche il contrario della guardatura pretina. Rossetti « fa fronte» all'interlocutore. La. sua casa è come lui : fa fronte al mare. Se la è ricostruita a sua immagine: e lo spiega. « Vede, guai se io Jyessi aperto delle finestre laterali, o a tramontana. ~on ci si viveYa più. Le case di Ri dera sono tutte cqsì incomode, per la smania dei proprietari di ;;oler dare una occhiata da tutte le parti. E' inutile: il veuto di mare, bisogna prenderlo cosi, come l1ho pre• so io. A11ora non c'è con·ente, e anche se c'è scirocco forte, io posso ap1ire le porte sul terrazzo, non vola Yia niente». E' cosl, ne convengo, caro ingegnere. nra io sono siC1.11"0che la trovata di aprire tutte le finestre e tutte le porte della propria casa solo fronte al mare, non poteva venir in mente che ad un uomo, che ha la Yostra _guardatura. !I patriottismo tigullio Il golfo Tigullio, che cli qui si vede in tutta la sua apertura, è bello come un presepio. E i suoi ri"\ieraschi hanno ormai nel sangue il genio delle arti decoratiYe adattate all'industria dei forestieri. Quando il r9 Febbraio deil'arua:LOpassato, i giovani squadristi di Rapallo vollero compiere una impresa 1 smurarono una targa dedicata a Rossetti, sulla strada tra Rapallo e Paraggi: e mutarono l'indicazione cli , Strada Rrufaele Rossetti , con quella di , Strada Milite Ignoto ,. Fin .qui, .:il loro gesto fu « squis-itamente 11 nazionale: ma però essi lo accentuarono con un perfeziona.- mento « squisitamente regionale», anzi « squisitame:1Jte • da Golfo TiguJJio. Franttllilarono la targa disve1ta, ma. non ne dispersero i frammenti : anzi, in una aiola ,-icina, li composero per benino a mosaico, in modo da formare l 'iscr.izione orna.mentale cli: « Viva il Fascio». Un vero patriottismo da soci del Touring Club, preoccupati giustamente della puli?ja stradale. Tutto il patriottismo di questa bella regione è così, lindo e loeandiero. n'Ia attorno alla casa cli Rossetti, dalJa strada al te.nazzo, sale 1'ordin-ato coro degli ulivi, e la socie,·o]e--;,:zadei rami ,composti ; si è già distaccati dal presepio e dal giarclino pubblico, s; è già isolati. Seduti nella sala, poi, la terra e gli alberi scompaiono, e resta solo, oltre la finestra 1 la linea dell'orizzonte fra cielo e mare. Rossetti è aperto e chiaro e forte, sopratutto in questa sua casa dei Yenti e dell'orgoglio contenuto e virile. Rossetti come mistico Questo ingegnere, questo tecnico, questo intenditore di apparecchi mecranici e cli, impòanh elettr,ci, è tlll mistico. Cerca il suo dio a tentoni e a sbalze.lloni, affronta i problemi cle11a vita e della morte con la sancta si,nplicit,a,s dell'uomo non gravato da una cultura letteraria, uon inaridito dalle troppe leltrue; lo cerca come lo cercano milioni cli uomini « tecnici » e ingenui, ne.i paesi più progrediti, nelle città americane, nelle colonie industriali di Gerniania o <li Inghilterra. Rosseth è tlllO dei pochissimi italiani 11011 letterati che io conosca. E' perfettamente il contrario dell'eroe cortigiano. In lui, l'equilibrio spi1ituale della v;ta moderna si è ristabilito: questo yua.Jificato ,pazw, od , esaltato » è un uo1no perfetta.mente assestato in mezzo a un popolo di • bei pi rati , , di sposta ti, cli umam.:isti senz.:1.impiego, cli ge11te pronta per la im!)'1"esa cl'oltren1are. Si iuteressa forte:1J1ente degH studtli e degli espe~rneuti tecnici, e si è consc,r\"ato aperto il rifugio mistico. 11011 lr<)\a p1ù tetra h fabbrica ( wm JHÙ schiacriantc e opprlmu1lc la J11Htth1na, {J('t"<ht <glt i prcoc- <·upa dt Ilio. 1Jtt,111doegli narra rlelle sue poche klt11rc filosofiche, 1-alta110fnod pochi nomi c-tcroclili e pérfettam<.:ntc sco11osci11ti: ma , i s<:nle <·hc-su qud libercoli egli e.i ha rimuginalo e rumin.ato sopra, li h;1 sprc-nHtli, li ha a~sorbili : ~onr, JJ<ffcrc c-ompi Lv,Ìoni francesi o inglesi, ma cosa imporL'l? Chi conosce un po' i cibi di cui si alimc-nta tutL'l la picth e lutto jl misticismo americano, s,1 p<:rfdtamc:nle che in certi librctlu<TL'l<'d ( hc.-a noi sembrano me<lioc.ri 1 milioni di uomini più sani e pilt buoni di noi tro,·a110 tutte le deli;,J~. Sono le letture dell'uomo d'affari dell'uomo cli fabbrica, fatte a caso e a rit..'lg-li, ;na co11una iuteu,...:;itàdi cul noi, che leggiamo per professione, non siamo più capaci. Egli ha anr-ora, a qu..'1.rant'anni, tutla la frc..:chc-l.z1.giovanile neces.saria per cntusiaSmarsi di Carlylc, incoulrato a caso :-;ulle scansie di nna biblioteca da signora:' oppLLrc gli càpita fra le mani il codice d'onore dei SamLttai giapponesi, e-11c resterà tullo ammirato, e ve lo leggerà cou una adorabile ingenuità! meradgliato di non trovarvi anche voi così disposti a commuo,·cni come egli si commuoYe per la storia di non so quale stoica esecuzione capitale. l\Ia non è ptwto libresco. I libri, o lo entusiasmano, o li butta ,·ia. Xon eè la sopportazione di col u.i che legge « per farsi una cultura», o « per tenersi al corrente :o : non c'è nepptt1e la sapiente dilettazione dell'uomo colto, del raffinato. C'è un po' l'ansia del barbaro, che cerca sulle aride pagine la verità e la vita, e non le trova, e tratta tutti i librai e tutti gli autori come una combriccola cli truffaldini. Allora s'infila il suo pastrano, e discende il sentiero tagliato nell'uliveto, e fa clcl1e lunghe tempestose passeggiate, e cerca di esprimere tutto ciò che dentro lo affauna e lo urge; libero da ogni sensaleria libraiola, libero da ogni rogna. culturale, asceta moderno, non accademico, non arcade. Allora è UJl italiano che non si ricorcla di Roma irnperiale, ma lavora per l'unico impero che oggi è possibile, quello in cui ogni cittaclino conquista il suo Dio per conto proprio con un attacco frontale 1 d.a bravo. _he sue preoccupazioni Si capisce che non si occupasse dì polihca. Non se ne occwpò mai. Prima della guerra, egli avrà letto, sì e no, il Corriere. Durante la guerra, fu preso in pieno dall'ondatn del wHsonis1no e del bissolati~mo. E poi aveva il suo progetto, al quale si dedicav.a con tutta l'intensità del tee-- nico specializzato. Il modo ~n eu.i clistribui il premio cospicuo ricevuto per 1 'affouclamento del « bastimento» - come egli chiama la Viribu,s U-nilis - restò un suo affare strettamente personale e intimo. Egli dovette molto riflettere sul diritto, o 1101 che aYeva avuto, di uccidere: w1 problema, questo 1che! non gli consenti cli fare molta attenzione al massimalismo, agli scioperi, e agli urli. Mentre fuori, lontano, milioni e milibn.i cli italiani letterati - e lettera.ti ac,che se analfabeti - volevano disfare o salvare la patri.a e le leggi e la ,·ittoria senza però uscire dal cerchio magico della letteratura e della esteriorità SOYYersiva o patriottica, Raffaele Rossetti, cittadino di uno stato moderno, uscito fuor dalla guerra con le mani macchiate cli sangue, i..nquish·a contro se stesso con la inesorabile crudeltà del puritano1 scrutava le sue azioni di guerra e le pesava con il ribrezzo del quacchero verso la violenza. E solo tardi- si assolse, più lieto cli essersi sal- ,·ato da questo naufragio, che non dalJ,.'altro, in Pola: e rifondò la patria e le leggi e la Vittoria, 11011 sulle piazze e nelle sagre, ma nell'anima sua. Di fronte a questa sua lotta, cosa erano mai i tumulti delle piazze? E cosa potevano volere questi uomiuj, la cui Yita si esauriva nell'urlo; quale import.a.117..a.potevano avere, per lui, i muternli umori delle folle? Egli fu ,nel 'r9, caudidato costituzionale con Orazio Raimondo, ma per compiacenza; prestò senrizio come macchinista durante gli scioperi ferroYiari del '20, ma senza ira contro il volgo che scioperava e gi;- dava. Il massimalismo lo dempiva di disgusto e cli pielà, non riusciva ad indigi1arlo. Una folla che urla non può iudignai·e tm signÒre. La ter• ribile volgarità clella re.azione itaUana consistette precisameute in questo : che molti uomini appar-1 tenenti alle classi ricche rimasero indigt1ati contro le fo.Jle, presero a. odiare l 'u01110 del la\Toro ma.nuale 1 volle:ro difendere la patria col gusto del cane cbe si a,,.,_-entaal ladro solo se e perchè è Yestito male. Una classe dirigente di signori può fare mitragliare la folla per ragione di Stato o cli ordine pubblico: ma. l'Italia è, forse, il solo paese dove ci sia tale cafonismo da rendere possibile che gli studenti delle Università partano in camions per andare a bastonare i contadini. h'orrore per la piazza Signore di nascita e di abitudini, raffinato da un continuo ripiegan1ento su se stesso 1 da una pratica costante di ascetismci laico, Rossetti nou fece attenzione alle folle dei lazzari e dei michelacci fi.ùchè le udl giiclare abbasso. Ma quaudo gridarono ir Evviva l'Italia 1, cioè evviva la u t<,11r1 ht..1, <.\ \ h 1 1 p: • a , t rr 1m("nte 1 .rg1111t , e ,)i si gu~ru,, attl'>rno. L'<>rn re { r plu7.7..a, il TI )T{·Zi'.I) ( dht fr ·1 lo JJT - ro, 'I 1an lo ucll H t Ji~,zz:i (' 1~.1 fr,Jl ,. t ~~ uo f. n. rl'acuJrdf> con l11i, gli «Jrrc-van<J dietro per ~pplaudirlo, glt nn ar i , tfJ il su,> tr<>i- "no non per JX:r< notcrlr, 1 ma JJ(-t' < c.,stringc.-rloa figurare~ nc-lk 'l"H' e n<1 'I r dn pl tic-1 d( l ,-<·· gimc. ~cl rc_,19,l'i,Jea <111.. a 1<ar,n1J,1d fo <:-ro ,·enti gagli,>ffì JJn;tJLi a fis<"hiarlv, s'<:gli a,, ,<.: ,·oluto <'OlllJJarirc Jl1 pubblitr, <'Oi f•g11i del suo valore, 1'>L,scla\a freddo. L'frlca < h( a RaJallr,, nel 1922, ci foS&.-ro vt:llti g-~gli<>ffi J,ronti :::,,d aJ>- plaudirl<>, G'<:gli avcss.c ; < e <m :,Cl tiU:, a .a. .. ,Ia compan;;J, lo <,,ffcndc\i1 T/Lpplau,o ,k 'e f,.;l]c, l'. mollo più ofT<:,c,ivo rlc-1!,1/is<:hi"ta: l'applauso crea un dnc-ol,, di c.:.olidaridh nella c.:a.glwra, l';;.fr plauso è il lau.am eh<>mette, la mano snlle sp-,1lle del sig-norc:, l'npplauso l la marchetta <ou cui le folle c.:omp1·no ]:l pro titul.ione degli L-ro1: ]'eroe applau,Htù rlc-v<'. e ;se:re se:mpn: pnmtJ"J a scc:nderc in piazza, come la pro~tituta a c:c:ndere in sala.. Queste cose il Ros.;ctti le senti profon,lamente. In lut.ta la nazione, nei paesi ri deraschi da lui conosciuti, nel ~ttcJ stesso ambiente famigliarei la Patria, cosl faticosa e pu.dica conquista p..:,.. lui, era invece. addom.c:.stica!.a. e infioec:hc:ttata come un. barboncino da signorn. Certi suoi pa· renti, forse, a,·re:bbe:ro visto volentieri che egli ,·alorizzas.c;e una me<l.8glia • eh 'era !--tata data per qualche cosa,. I suoi colleghi nel.la gerarchia delle onorificenze conzy.;;ceYauoil suo inrlirizzo di cittadino, accaparravano la sua adesione ad i11iziatiYe « realizr..atrici , 1 entravano nella sua ,·ita - nella sua intima e ricca ,-:ita - non in nome di un traYaglio tnorale comune, ma in nome cli wia distinzione esteriore, di w.ia segnalazione burocratica 1 di tuia indicazione da annuario. L'indignazione lo prese, come una schioppettata. Le sue idee politiche erano confuse e malcerte: ma la sua conversione all 'op-posizione attiva fu sùbita, totale, definitiva, come eosa di visceri e non di cen·eJio. ~on aYeYa mai pensato molto ai partiti politici, e meno ancora agli uomini che Y'a,Tebbe incontrati: e perciò si gettò a capofitto in mezr..o ai socialisti unitari, perchè gli parve che fossero i più • duri a morire,_ Voglio qui riprodurre la lettera con cui Rossetti si a: presentava , come col1aboratore. E' il primo passo che Rossetti fece nella vita politica., egli è fresco e semplice come un. ragazzo che manda ;1 suo primo articolo ad una redazione. « Rapallo 1 21 novembre '22. _.,-« Signor Direttore, offro al « Lavoro :1 la mia , « collabocazione, senza. condizioni d'alcun ge- , nere. Nel far ciò non ho altro scopo che quello < d; portare il mio contiibuto alla rivolta spi- « rituale che deve inllllancabilmente rafforzarsi « contro il governo attuale che si è imposto al a: nostro Paese. Ritenga che il mio nome non sia « ancora completamente dimenticato dai miei con- • cittadini, e per questo penso che la propa- « ganda reattiva che mi proporrei di S\olge.re - « e alla quale m'induco rompendo un silenzio « che mi è caro e che si confà meglio al mio ca- « rattere - potrebbe avere qualche efficacia tra , coloro che mi conoscono. La stessa offerta di « collaborazione ho rivolta alla II Giustizia», e , ne attendo la risposta, subOTdinata al ritorno , a M;Jano clell'ou. T1'eves. Accludo un articolo « come saggio del tono e del pensiero - che non « è precisamente politico - che vorrei s·1;-ilup- • pare. Se Ella crede, pubblichi prue; solo chie- • do che il mio sc1·itto noi, abbia a subire ml,- « tilazione alcuna 1 ma Yenga, in caso di obbie- « zioue a qualche sua parte, respinto per intero. « Con ringraziamenti e saluti Ing. Raffaele Rossetti •. I due giorua.li si ddero arrh·are questo franco tiratore cosi 1 come till pellegrino: e questa fu tutta Ja macchinosa preparaz.ione del a: caso» Rossetti. h'iniziazione politica I suoi primi se-ritti Yalevano poco. Il frasario mazziniano gli pigliasa di mano: ci si scorgei:a il roYello di m1 nodzio, non dico della Yita politica, ma adclidttura della lettura dei giornali. Ma nelle lettere, negli sfoghi, nelle risposte al Niinistro che lo inYitaxa alle sagr~, donmque egli poteva entrare lui, in persona prima, fu subito preciso ed esauriente. Senti poi la lettura dei gi.m1lali come un doYere, piccolo ma inIDspensa.bile : e Yi si sottopose proprio per amor della causa. Nia ancor oggi, credo, è una cosa che gli deve pesare. Egli legge soltanto i gjor1iali che gli 'fono iuanàati in omaggio: cioè tre. Quest'uomo, svillanueggiato e ingiuriato su tutta la stampa pattiottica della penisola, non sente neppure la cwiosità elementare del polihcante, quella del ritaglio cli giornale .. Dopo il m.aucato comizio di Gonzales, non lesse addirittura nessun giornale per non trovarsi ridesctitta una scena che lo aveva disgustato. Xonostante queste repulsioni, un a.uno di ripensamenti su quanto succede, di viaggi 1 di conoscenze più subìte che ricercate, lo sYeltl molto. Egli ascoltò le conversazioni di molti esperti, che lo andarono a trovare nella sua casa di Rapallo: e le ascoltò com'egli solo sa ascolta.re, con una buona volonta di scolaro cliligente e con una ammirazione confidente. Partecipò a cÌei convegni e a delle riunioni, dove credette di scoJJTJ"' mrzz\..· drr✓.:zine gli uominf puri, gh ing<-g"I 'lcttf. f11 'l J t,J,, nuo, ja ua '"aµa.c.it;, i;(:• ,Jr hil < 1 ..i,r 11 ir--:.1.rtfu 1nt€-n ;.arnc::nte- eser( itat.a. ~Ja poi tJCl'ed,·, fe;hcC'.menté, , he il romore ('i ta:ili < 1• «m 1 di a ·ocati e di ">norc"\oH cade ayJH-n<1c'""H i rifugia nella ~ua casa soJitaria. ~~ tr> • rr-izvJ , a.rrmin tutti, ma nr,.n ( r in:tto e non '-"inf1ut~r,.;1tJJ la ne uno. La tta ri c1 ,.;jt; lntima ,. rcligfrha, lo ha addestrato ad affron• t.ar< d:1 J;,,,Joa o1o ::i.nchr•le rl<;c_; j,,.;Jj pùliti<hc- • e qu,111,loegli chiude lii porta, , ,~1ali ti unita- ,..ii, J·ttalla Libera, tutta la 0J,1p-,si1J0ncmilitante resta di f11ori. li " provocalore " TJa s<,1r, a so1<J, (G1!1pr<ntJ.i-, I rk!.tau.' 7t( la inutilità dt tutte ie pn,p0;;anr1,~, fa. \anità di tuttQ qu,,JJ'afTaccen<l..amentr., VimJ,.aiolrJ d,...; prokssiornsti ddla fJQJiti<.:a.Ha un 6C."'v"ù préd~J dei uoi limiti r_ dc:-Jle ue rc:..<;pi-;n,,abilità, s1 ricr..1a- .:n11'"• ntl [>ffJfJf>-,11:n di on adf:::rireass0lutamente mai, a nessuna n•anù\Ta di astuzia. Jn mez1..o ad una fo11a di ma< hiaYc-lJiei, (1{Ji cr_,,n<'.J:;c•"C: il ·alorc del gesto: e in mc::zzoa parE::Cchiag{..ntf: che lo \·uol comprom1..:ttere, <.:api--cech'egli ha rla e ~re un~t bandk.Y-a, ('. nun 'altro, r...er g-1!14:ni]j , he <.:.rr noscono onnai iJ ~uo nome. Rice\"t: lettere di JY.>- ,·eri dia,·oli, da ogni parte d'Italia: espressioni come questa: < Voi d<rcete compiere per l'Italia questa sacrificio: di -nuintenerz;i puro , ; e riflette su questo singolare paese, e su questi tempi, in cui il con~n:ar~i galantuomini (; e-on:i 1eraL: com<· un e sacrificio • che solo gli eroi pc.650.!ù affrontare. Si è molto parlato, e si souo <:aU7.m,.ate,talune ·~uefrasi : « Voglio morire,, .. Amma7..zatem.i qui, se lo Yolete •· Sono state dette nel calore ,,~,,.i; incidenti. In realtà Rossetti cono:;ce lx:nissi;o il valore della sua ,·ita: è deiiberato freddamente a darla, ma ne ,·uole spremere tutto il danno possibile per il regime che egli combatte. _-on è una smania di martirio, una esaltazione di gio- \·inett-o. E' un calcolo. Ln uorno che ·calcola i ,·antaggi derh·auti ad una causa dcalla propria mor~, è più che un martire, è un ucmo ài "tato, che fa paura. Rossetti, infatti, fa patt1a: il suo nome e i suoi gesti hanno, pre..c;.;otutto. c.:r categoria di sostenitori del regime, la caustica mordacità del rimorso. Egli lo sa. Il fascismo e la stampa mussoliniana, trattando Rossetti come uno scioccone tolstoiano, come un mazziniano ripieno di formule Yentose, commettono uno sbaglio grossolauo. Rossetti specula su questo sbaglio. E' tlll avYersario temibile. )Iolti non si sono spiegati gli incidenti che Rossetti ~ audato cercandosi in questi ultimi tempi. Rossetti aspetta che De Yecchi ,isiti Geno·va, per gridare al passaggio del corteo fascista: « viYa la libertà,: e senza distintivo nessuno, per prendere tutte le botte Rossetti in treno, si rifiuta pazientemente di .esibire il' suo biglietto al milite àella ::\Iilizia ferron.aria.: interYento dei carabinieri, richiesta di aenera.lità denuncia. Rossetti partecipa ai comizi do\e s~ che gli squadrish meneranno legnate, precisamente per pigliarle. Rossetti scende in piazza, il 20 Settembre, e legge i manifesti affissi dal Commissario prefettizio, do\e si parla di « libertà di respiro , : e sente subito la necessità di esprimere al Com.missa.rio i suoi ringraziamenti ironici per l'ultima libertà lasciata agli italiani. Pei-chè tutto questo? Il < tradizionale buon senso italiauo , si ribella a questi episodii. Prende Rossetti per una specie di filatelico o di numismatico : un co11ez.ionista.di brighe e cli proteste. Proprio tutto il contrario. Ognuno di questi incidenti costa moltissimo sforw al loro suscitatore. Rossetti è un timido. Egli affronta l'incidente come un esercizio per ten1prare 1 e provare la propria ,ol9ntà. " Metodista" e " Precisista" della opposizione Quando spiega percbè reputi suo preciso « dovere » di non rispendere a.lle richieste del milite ferro,iario, è chiaro ch'egli considera questi piccoli incontri e scontri come specie di esercita7ionì necessarie per Yincere la propria timidità. Attua e sperimenta la disobbedienza ragionata : è un metodista della opposizione. Pare uno squilibrato che prorompa in inutili dispetti al regime, ed è un sistematico senza. pietà e senza transigenze per nessuno 1 e meno che mai per se stesso. Rossetti fa questa piccola opposizione, sapendo perfetbmente che essa è minuta e spicciola, e che sarà derisa : la fa per se stesso co.me un affare di coscienza. E' ridicola per, tutti, ma per lui è una occasione di controllarsi. Io credo che, da qualche parte, egli ne tenga il diario, ,proprio come Beniamino Franklin teneva il suo bilaucio morale delle buone e delle cattiYe azioni. Rossetti non considera i suoi atti di opposizione come « opere buone :o campate per aria, sfoghi di umori momentanei; no, no. Le in• quadra in tutto tlll sistema, introduce la premeditazione in tutte le manifestazioni pubbliche della vita. corrente e quotidiana. E' tlll « precisista • dell'opposizione. Altro che impulsivo! Rossetti è tlll « impulsivo :o che inganna: sotto a quello che pare tlll • dispetto , , c'è progresso nell'arte cli sfidare gli urli e le percosse, condotto i=nzi secondo tlll sistema !)'1"estabilito. Io non conosco, nel nostro paese, niente di paragonabile a questa vo!O!lltà precisa di protestatario. rer tro,·are i termini di confronto, bi-

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