La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 9 - 26 febbraio 1924

ECONOMIA_ PARASSITA Il concetto marxista della deriYa.zione dei rapporti _politici da fenomeni cli natura eco.. nomica ,·ai inteso o corretto in ttu senso che eSclncL.1.oguj rigoroso determinismo e fissi inYece co1u1ess-io11.idi caratte.i.·e irrazionale assai più complesse e Yorrei cb1·e m'isteriose. L'attività economica sa:rebbe la materia che cerca nella politic:i la sua for1na; Ienome110 rozzo e sfuggente che si tenta cli conoscere attraYo-so Jeo-o-j di approssima.z.ioni meccaniche e su cui t~- pera òel politico, mobile, sensibilissima, libera, si esercita come su un ten-eno cli sperimento per sorprendere l'istante in cu_i riuscirà ad afieonarc il sUO do1u-i11iospirituale. Riesce perciò ricca di note,·oli sigui.ficati la osseryazione com1me d1e l'opem. elci politico, \'olontà libera ed indipendente, debba tuttaxia incontrarsi con la presenza cli condizioni obbiettiYe fa,·ore:Yoli, o, secondo la frase più o-enerica degli idealisti, inserirsi nella sto1ia . ..-\~2-isolo a qne~to punto si potrebbe 1iprendete con frutto il Yecchio discorso della colt1u·a che si 1':ichiede nel politico. Que:-.te pregiudiziali spiegano il nostro scetticismo Yerso le troppo abusate disquisizioni sulla crisi economica e sui modi cli dsoh·crb. Se la parola decisirn spetta, sell7.a appello-, al poLA RlVOLUZIOKE LIBERALE piccola proprietà attraverso il paras:;ilismo a spese dello Stato; tai1lo sotto la legisla,ione rifonuisla quanto sotto quella fascista. Per la mancanza di capita.li.~ti seri e per i forti squilibrii nella distribmione della ricchezza non si ebbe nessun teutath:o di metter chiaro il problema nel Parlamento. Quando Salve111iuipropose il rimedio priucipe: rifiutare votazioni di ·nuovi tributi clic non fossero p1·e.. ceduti dal. licenziamento di impiegati inutili ness1U10ne discusse su 1 serio. I pochi capitalisti agguerriti 1>refedro110 ricorrere a metodi perfettamente filibustieri e dot·e la1 corruzione de.i capi del riformismo 11011 bastò an11arono gli SCjlL'ldristi per far prevalere i proprii ititeresSi ohgarchici. In tutti i casi la loro tattic3: preferita è di farsi pagm·e: in dazi doganali e sussidi, ciò che deYono elargire i11 intposte. L'operaio e l'agricoltore usano non ::i,Tedersi cl-i questo ultimo a.nello della catena per cu.i il beneficio 'iuiz-iale tonia a ricadere su di loro. ì\Iancando cli ii1iz.iati,·a coraggiosa hanno bisogno cfi delegare, anche a proprio ck111no, allo Stato,. lit funz,ione d.i allonlànm·e 1'impreYisto e il peiicolo: • La. nostra economia è così arrelrata e lonta.11a dai modi squisi~ che la pratica del capitalisn10 ha creato per il controllo e per la continuità della· praxis politica che lo stesso Lanzi Ilo paslaudo di riforma costituzionale non ba esitalo a ~c:hiarare che al potere legislati,·o bisogna. togliere il controllo finanziario. Si tende a fare del potere esecutivo un 'azienda che si di1ige e si controlla da sè, dividendo tra i più ,·iciui partecipanti le rendite ed i cm1.01llcati. A qu.esto concluclercbbero le critiche mosse alla d.emocrazia ! Qui è evidente che la crisi economica si riassume nelle scarse attitudini degli italiani all'autogoverno, che le fantasie autiparlamentari (at·o1ite dal fascismo teorizza.no nel modo più sconsolan.te e inconscio. Lo spctLro del bilancio può rjescire !.'indice cli tormenti più laboriosi che soltanto il tempo e le rivolw.Aon.i futw·e riusciranuo a evronare. Scnonchè cou questa speranza siamo addirittura nei li.miti della profezia. Bisogna che nuove condizioni di matwità economica preparino le ai·istocrazie adatte a sostituire il Go,·e1-u9 degli impiegati di Colombiuo, di Rrnssoni e cli )I. l3ianchi. So.lo con la coscienza cli questi fini la rivolta antibtu-ocratica. e l'invocazione alle iniziative regionali pobaiu10 migliorare il nostro costmne politico. AKTIGUELFO. SPINOZAFANCIULLO EGENTILEl~INISTRO litico l'indagine economica non ci darà lo spe- Volendo provare l'onestà del figlio, il padre di rn.lista e di rittadino? Era un pensatore in cui -cifico iufallibile, ma appena dei punti di rifcri- Spinoza. gli ordinò di andare a riscuotere 1wa era YiYissima la preoecupazione etica quel Crimcnto. Tutto il Yalore della tecnica si deYe e- somma di denaro da una ,·ecchia ebrea cli Am- stia.no \\"olf che cljchiarava la morale ccnciliabile saurire nel suo carattere di stnuneuto e di cocl- sterdam. La donna, che st.:-i,·a leggendo la Bib- c:oll'ateismo, e coloro che dkhiararono antieduca- :ficiente. L'uomo di Stato starà attento al Con- bia, fece seguo a ~pinoza di attendere la fine del- ti,·a un'educazione religiosa precedente quella siglio del1 'ccon01nista, ma lo subordinerà agl:i la 01is-tica lettura, poi, dopo a,·ergli domandato morale erano quasi tutti religiosi. I1 Gentile uon altri fattori storici. Il merito della più seria che cosa desiderasse e aYergli contali i de.nai·i ha ancora giustificato il Yalore del catechismo economia liberista consiste essenz.ialmeute nella cloY~tti, gli clisse: « Ecco quello clie devo a tuo scolastico. E n:niamo c1.l sedo. L'indipendenza del.- frru.1ca rinuncia al giudizio conclusi,·o: 1'econo- padre. Possa tu essere uu gion10 011estocome lu.i: la morale della religione è seco11clo alcuni una mista rimane fedele al suo lin1ite scientific.oJ m.ai uqn s'è discostato dalla legge cli l\losè ed il q_nestione esfranea aJ problema pedagogico, in suggeri'5ce criteri di buona amministrazione e- Cielo non ti benedirà se 11ou farai altrct.tru1to ,. q1rnnto la. morale potrebbe trane for7.,adal seutispone i risultati della sua esperienza isola~ e Xel dir queste parole oneste e. pie, prese il de11aro mento 1e]igioso anclie se questo fosse inclipe.ndenristretta secondo ipotesi e astrazioni quasi ma~ pe:r metterlo nella borsa del ragar..zo. ~Ia il piccolo ~e da essa. E questa considerazione è giusta. Nia tematiche, o secondo misure .semplicemente de- Spinoza volle a sua ,·olta contare le 1nonetc, e amn1-ettendo l'iuclip<::udenza. della morale dalla scritti,·e. L'economia constata l'esistenza cli 1m non fece nialc perchè tro,·ò che mancaYruio due religione si viene, come abbiamo detto, a dare a problema finanziario, burocrati'C01 mond.ario 1 of- ducati. Così il futuro filosofo constatò ch·c le praquest'ultima un Yalore pu1·a111enteesterno, re.lafre l'anatomia dei processi di produzione della tiche religiose non concordano sempre con la tivo. La religione sarebbe 1idolta ad uno stimolo ricchezza in un determiJ.1ato momento storico· sana 1norale. sentimentale (il tinwr Dei} ad esempio) che non ma la sua ossen:azioue resta sul terreno dell~ Si potrebbe osserYare che le pratiche religiose è necessario se 11011 in quanto supplisce stlJnoli promesse e dei sintomi. non sono tutta nè sono sempre la religione. l\1a più direttamente 1 più intimamente morali. RiL'istituire tra questi fatti una gerarchia e rimane il problema: la religione è necessaria alla stretto il Yalore della religione nel campo della una coordinazione è già il compito dello sto- mo1·ale? Eniesto Rcnan scrive,·a 11el 1846 che il sua utilità educativa ne scattu-isce questa conserico e del politico. L'ossenratore realista deve cristianesimo è ne.cessa.rio aucor oggi per assi- guenza pratica: che gli elementi .religiosi saransludiare come si comportano rispetto a· questi Clu-are l'educazione di ogni inclividu.o, poicbè uon no scelti ed adattati ad -usu,-nipi,.eri. sintomi e ai problemi le Yarie forze clell'equiE- sarà ma.i un uomo completo colui che non sia .11 bambino non sa perchè non deve rubare la brio sociale. stato cristiano nella sua infanzia. Renan riduce fr'utta. Gli clireu10: Dio ti guanla. I\011 in1porta ~ Yolendoci riI_er~e ac! un esempio il problema la religione ad ancella della pedagogi:t. La ~- se--il bambino appena lai1ciullo son;derà del dio -{Jelparegg1D ·ctei oilancio cùc- t il pui:to più sE:D.- <.::i,,~ioned l Renau è:: ·qu.Wla di mo\ti lX-~. -.:1- <li gu.:'lrdh alle d.i:;;peuse. La religio?e è sibile della crisì economica non può essere ri- moralisti, politici. Il problema religioso presell- .,01nefistitutrice: quando i ragazzi mettono i b solto con le rifo!"Il1e tecniche perchè t un pro- ta attua.unente un aspetto eminentemente pra- calzoni lunghi la si licenzia. Dio, il lupo e l'ablema cli ccntdbuenti: e per chiare ragioni se tico. Più che sulla Yerità della religione si di- gnello di F,5opo1 gli uomini illustri cli Plutarco. non altro psicologiche, si riferisce più alle spese sente sul suo valore sociale. Cosi si anunette, Tutto sullo stesso pi.ru.10. che alle entrate. ~on riesce difficile consta.tare come nota l'Hòffding,tche l'essenza della·religio- Io ti.on n1i scandalizzerei, se Dio potesse serattrat·erq) i tormenti degli economisti l'esisten- ne non co11siste in una: soluzione che essa offre dre da surrogato all'imperativo categorico, che za. di una più grat·e questione di coscienza tri- con i suoi c10gm.i ai problemi che diuardan~ la ~ così difficile a fissare. Nla non posso accettare buta:--ia. dta e l'uniYèrso, ma nell'influenza pratica che questo connubio tra religione e morale fino a che Il p.-oblema tributai-io fu in circosl.alne eco- essa Ya esercitando, cioè nel valore che possiede non mi si mostrino i loro rapporti .di unità. nomiche e sociali analoghe alle n06tre l'acca- in quanto forma particolare della cultura spiri- Xella pedagogia religiosa, o meglio religiosità sione <li cui 1'Inghilterra approfittò sette secoli tnale;. ~011 c'è da stupirsi se a valoriz,zare peda- pecla,gcgica, che è ogg.i cli moda, vedo il peiicolo or souo per darsi istituzioni parlamentari. Il gogican1ente la religione siano delle persone man- del1'ateismo ineducato e del religiosism.o immoParlia,; 1entum (prima co-mm..1tne con.czliwn re- canti di t·era e propria religiosità. E 110u c'è da rale. i\'1i pare cbe dal catechismo che votTebbe gn~ nacque in Inghilterra non COllle istituto stupirsi se costoro negando quell'unità tra la re- rendere 1~1oraleil pupo italiruio possa salt..:tr fuoparlarntntare, non come teatro di lotte poJjtiche ligione e la morale che suborclina la seconda alla ri una generazione di scettici incapaci di bene e cli partiti ma come strumento pratico <l.iretto ad prima, riducono la religione al formalismo della nella religione e nella moraìe. imp,tdi:-e le dilapidazioni a danno dei baroni. pratica esteriore. Una mezza educazione religiosa, e intendo per Que-,ti ,.,j sentivano contribuenti, si sentivano ):on il teocratismo ge.~uitico nt il co11ser.-ato- mezza educazione quell'infarinatura di nozioni ca.- Stato, cla.,--e politica, tanto che imposero al Re rismo tipo Tbiers ciel 1849 hanno compreso che techistiche che si dà comunemente ai fanciulli, un t·e;-o e prc-prio contratto bilaterale che fu cosa sia l'educaz.ione religiosa. La Ch.11ltà Cat, può porla.re a sorridere di Dio, non solo, ma anii jundamentu»z.. libertatis An.gliae in quanto tolir.a del 1S50 fa presente ai go,·erni ed ai bor- che dj tutti quei principii che si sono appresi ccn--r'Hi.> la ,·ita eCOi1f;mica del paese indipen- gh.esi che le istituzioni cattoliche « mansuefacc-io- collegati co11 quel qu.1d m.isterioso. Chanuing, dc...-ntc."IDe:itédalle ingerenze politic.hc:. Il siste- no· il popolo•, con • quelle gotiche stupidità• fanciullo, assiste ad una. predica in cui si de.scrima bicarnf•ralt: ebbe un senso profondo -in In- r-he raffcn..ano i regimi monarchici e:cl aristocra- ve la terrn come sotto la maledizione cli Dio. Egli ghiJterra j".Jt!n:-hi:la Camera dei Lords dot·ette tici, sì che ri; qu.c::i buoni baccc:.lli del medio evo non dubita che tutti i presenti sentano il bisoesc:.rcitar(;: una specifica funzione finanziaria, che erano clin:nuti flessibili ad ogni ceuno, come una gno di abbandonart ogni briga temporale per Yenne pr.,-i Ct4'1endo alla Camera dei Comw1i a mandra di pecore li. Il couserval.01·c cli oggi, fra- 1netl.e:re in salvo la loro salute et.er11a. « Sana dolmanr.1 a mano che la ricchezza affluiva alle clas- massone magari, pc-nsa: / do;,:eri dell'uomo non trina li, commenta suo padre, all'uscita di Chiesa. si medie intraprendenti. hanno persuaso il povc:ro che prima è: il dovere Lungo la strada il f~ciullo 11011 osa aprir bocca, In Italia ]o Statuto, c:he era :-c,tatr.>un freUùloso e poi i) diritto, e che il risparmio (; mjgJior cosa aspettando che suo padre lo int..rattenga sul periesJX:-<lie·nttr.tic.-mr,ntc_.c,.e nc:1 148 non ri ,olsc, ma ddla lotta di clasS<:. 1-'rodamo a mettergli in rolo delle 1oro anime. )la il padre si mette a fife<:e apr..ena balenare 11 problt:ma. In JtaJia il mano il catechismo illsicme: al sillabario, prima schic:U.a1·e,e, giunto a casa, invece di conYocare rontribuente non ha mai sc..--ntitr.1la sua dignità <.:hcle:'gga l'A1,:anti! e: faccia tumulto in piar.J,a. la famig-lh, porge i piedi al c:i.lorc del focolare. di partE<'ipe de!la vita statale: la garanzia del Quale-uno pwte..st<;ra che rimpicciolisco, o falso i\ liora il fanciullo dubita della religione, e ger- <..:(J!ltrr.,lk.1r.12.ri..am.c::ntaresulle jmf)()Ste non era arlrlirillura, lo spirito che muon:. il Gentile al mina 111lui l'idea cli un !-=,islcmareligioso e mou:1a e5"i;(E-n7..a,ma una fonn:11ità giuridic...a: il <·onfc:s.--.ionali5moscoJa-.tico. E farà presente che rale ciH; superi quello che gli si è 1nostralo falc:<,ntriLul."tltc::-italiano ra.ga bestemmiando lo Sta- n<:i mi11htro '-·'è: iT fil,>S<Jfoc:ht 11r,u,•t-flealtra via so. 1la non lutti i ragazzi sono capaci di .supe.- to; non ha cr.,;;cienza <li e:erf'itarc.-, fiagandrJ, una di r;ah·czr...aJX:r la rigcn(.-razione; morale del paese rare il trapas~o. r\ Ilo sYuotarsi improYYiso del vera e propria funzirJne s,..,-1,rana.L'imffl".>Stagli chl· (p1e;lla clella relig-ionc:, brodo cli coltura dei ciclo qu:1si :,,.,c.--mpresi accompagna 1ma crisi spii: mposta. TI I'.arlamento italianr.1, ,k.--rivato, at~ pri11eipii morali. JJime:ntichiamo pur<:. il mini- rituale, clic può trascinare.- 11cgliabissi dello scc:ttran:::rso la Carta francc:se e la costitwJone bel- ~tro dc·11a Rc:stau.raz.ionC::: e; YC:niamo al filosofo. licismo anche qud cn:do morale che non è sorto ga, dal mrxie1lo ingl<:=,eQS{::rdt.ail «mtrollo fì- Quc-sti li:1 s<:ritto: e 11011 s'è· s,·olto in pic:11aautonomia. La re]jgionanziaflo <:om.ce:::s<..·n-itaogni allrn f11nzfr>ru· f>f.>- « La. M11ola. laica, <:rml(~ lo .Statù hic-o, vuole ne: potrà ~tare; alla formazioni.! morale come l'imJitica. <-:sdu<kn.: tl:-:1 sè.: la r<:ligion<:. E sta. bMlé. La re- pakalura sta. alla volta in costruzione. )1a 1c (.r.,:>1 il prùbk-m.a cltfla r.111bbH<::aamministra• Jigi,JtH JI<:lla ~C-uùl.ar;q,pH-;(-•nta qu<.:lla int..olk-- Yoll(· e-ostruite nude cadono qu:-111<10 ,·iene a manzfrJTI<: era tato risoJt<., in Jng-h1It.<:rra (•,n1 la. T:JJJ/.:11 quc:I ri:;tag-n,>!)(.·i(.utifìc-o,quc·lb t·l<n1tHJ11JJ;1 e:1n: I 1impalr:itura. ]·, l 'impalc-atnra co5lluit.a ma.- creazione di una buroc..-razia ru;n numer<.,sa fc:r- int.dl<:tlu3Je e mornlt-, ,·hl" 11011 si puiJ 1u,u ('011:- le tr.a!-:.dna Lt volta Jl(-l)a ro,ina. rt::am(,nte -;r.,t1.IJJ.><Y.,,ta a1Ja din::zirmé dr:i Jorrl, in- rbnnarc sc:ve:ramc.11tc:-. E noi dobbiamo e ,·oglia- () moraliHt an:ligio:-.a. (J religiosità informante signiti ò.i e:Jric.-he dir<.--tth:e onorific-hc:. In Jtalia m<> r·a<·r-ian:, sc:nr... 'l ln:gua, dalla sc:u<,la lulf.11 dl1 t11lh la , ila morale. Uucllo rhc nwle Ccntile è il pr(,hlema della hur<JC:razia 110n è: J,ìU .,,>lubil<: th,· \ 1 J1orti int<.>lle;rat1/.;1, ri-,t.ag-no c·c:11t..ifi, ,,, <·te-- un u,rnpromcsso. cfa.1momettlù che f..>t:T fare gll Italiani :Jbbiarnr1 r<Jt1'.,mia; la scuola (; dt.:J dc:llo ~piritJ>, c: lo spi- f JHJ-.;tri rag-az;d pùlranno dubit.are di quc:lla d<.>Yut<Jfarli impieg'1.ti., ed ahbi:1.m<>:.1lJ<>litr,il nl<> ,1 1 tFJh-L f.1it.:B<:'/./.a d<.-llasu:1 libl· L1, n<:l J>''' rdi;.{l'Jllt: 1mp:1rt..ita Imo <la un ma<:sti·o alt-o che brigantaggio soltanto t:ras.pr..rt.an,Jolù a Roma. gn-s...s<>inf:.1lic.:abilc:dc:ile ~u<: pr<,duz.10111. r·c,11un sc,rri ...01 con una parol:1, con la sua frt-clC'(;: ,lunqtie un t.c."1l.ta.tù-r 1 non mai intetr(>t..t.o • La. ~.-ur>la è: il tc.--mf11odc·1hl rag-i<11H:,ehl tl(,11 l<://a, u·:11:irà l.1 <"onn<·.,,'-;ionefra il V;:mgc:lo t·d il n<:11a Jegis:lazione italiana per far divc..-ntare ia ammc-1.1.ka1tr<: l<:ggi r-h<~ (Jlléll<::della sua 1wt11ra, 1,anc quotidi:1110. E potianno dubitare: di quelle picrola_ proprietà ·un fatto u11iv<:r..;.ale,rx:r cc,-. <: vi scrive da sè, e.ssa. stc~sa, g1on1ù I)(!l' giorno, n::rità mc,r:tli c-l1e:vc:.11g-CJno l ro esposte im;.ieme stringe:re tutti a questa legge; ]e classi nulla- il -;no catechismo». a qu(•i pri11cipii religio:;i d1c m:lle: famiglie non 1.~nti I-primi gJi impiegati, rr,.ui..c.-r-ipan:alla (Jra ha mutato op-ini<Jn<:.1~n-o<.·<:t11,a,1,ione di mo- sono pre::s<.·11li. e 1n 1anco )lentre la scuola laica insegna. quei principti morali che nella religidne familia1·e possono avere m1 completamento, la scuola· confess-ionalé minaccia cli diventare una scuola cli scetticismo. Questo non credo sia negli iute1Hlimenti de) Gentile filosofo e ministro. Ma. a questo porta la sua politica scolastica. CAMILT..OBERNER1. QUDDRDTTD ELDIETTDTURD Il direttore dell'Azione si è convinto che io sono un agente provocatore ; che ho un /atto personale con l'on. Bonomi come i fratelli Perrone; che Rivoluzione Liberale pecca di vresunzione ·intellettuale. Ora noi siamo pronti a riconoscere che di vresunc;ione intellettuale nori pecca il dollor Quadrotta; nessuno infatti prenderebbe sul serio la sua coltura politica, di cui è documento settimanale l'Azione, antologia di scritti già pubblicati, di cronache teatrali e di atti ufficiosi della democrazia indipendente. La lingua batte dove il dente duole e noi perdoniamo cristianamente al dottor Quadrotta, esasperato per la scarsec;c;adel materiale da mandare in tipografia. Ma non condividendo queste pene, come tutti possono giudicare, dobbiamo avvertire l'Azione che questa è la n_ostraultima ris7Josta e che non vogliamo più seccare i lettori a parlare di imprese giornalistiche fallite e altrettali malinconie. S'aggiunga che una polemica col dottor Quadrotta è un problema giornalistico insolubile: bisogna incominciare con la grammatica e non si può usare l'ironia, perchè da questo orecchio Quadrolta non ci sente. E' un gioco sciuvato! Il buon Quadrotta è cos, insopportabilmente noioso che non c'è più modo di far leggere le nostre risposte: tutti preferiscono crederci sulla parolai Quando si dice la iettatura ... Senonchè questa volta il dottor Quadrotta si è lasciato prendere con la mano nel sacco. Egli non pecca sollanto per le sgrammaticature e per la difficoltà di capire ciò che legge: nei suoi metodi giornalistici egli è anche sleale. La constatazione ci dispiace perchè stona con la sua ingenuità. ilI a egli è sleale : 1) perchè vuol dare ad intendere che nmnici di Bonomi, oltre i fascisti, siamo soltanto noi. Siccome Quadrolla ristampa sull'Azione le conferenze di Salvemini a Londra sulla politica estera dell'Italia gw, pubblicate JJer intero nei mesi di ottobre, novembre, dicembre dal Lavoro di Genova, evidentemente per avallare il"~r«."'-o-------; letto con un nome indiscutibile, noi vorremmo sapere se il Quadrotta ha letto nel volume Dove va il mondo? a p. 69 la risposta di Salvemini all'inchiesta dell'on. Conti. « I democratici sul serio dovrebbero applicarsi, oggi, in Italia, non solo a resistere al fascismo, ma anche a combattere con altrettanta intransigenza. quegli pseudo democratici, che si atteggiano a successori del fascismo, disposti, pur di liberarsi nella Camera di Mussolini, a regalarci nel paese un nuovo governo « democratico ": per esempio un ministero Orlando-BonomiFacta-Gasparotto-Carnazza e(lc. ecc. ., Gli crediamo sulla parola se egli ci confessa di non avere alla prima lettura capi.Lo;ma ora essendo per lui agente provocalore chi parla male di Bonomi, riterremo come vrovato che gli agenti provocatori il signor Guglielmo Quadrotta è disposto a tenerseli in casa. 2) Il signor Ouglielmo Quadrotta ha ris7Josto al mio articolo su Bonomi con un trafiletto intitolato Un agente provocatore (Azione 27 ,qennaio). .lla in data 1 febbraio io ricr-nevo la seguente le/tera: « Egregio Gobetli, pcrchè Ella possa serenamente giudicare il mio pensiero politico le faccio inviare dal mio editore un esemplare del mio ullimo libro. Con stima dev. Ivanoe Bonomi "· O Quadrotta esagerava ver slealtrì polemica oppure si deve constatare chr n1-anche l'on. Bonomi lo prende sul ,rrio, e si rivolgr con sLima a chi per Quadro/la è un agente provocatore, anzi crede r-lie l'agente proYocatore possa serenamente giudicare. 3) Quadrolla trova modo di sdegnarsi c111rheJJer il lucido e vreciso articolo di Giooammcci, ci laccia di insincerità, ma si di1,1rntira di cssrrr stato a pregare amici 111iri71erchè mi officiassero a moderare le tritithe a !Jono,ni. Ossia neanche il dottor Quadro/la è disposto a prendersi sul serio! /11 quanto a/l'on. Bonomi torneremo ad occuparr-ene, serenamente co,ne sempre, 1;1uwdo saran portati in campo argomenti 1111nvi.lntanlo ce ne stiamo con le nostre 1drr. 1 punti neri della cnmicia cli Bonomi sonn: nel HJ18 dichiara fantastico il progrnm111a df'llo smembramento dell'Austria 1iopo avere nel 1915 credulo a una guerra f,1cilissima di pochi mesi; nel gennaio 101() pianta Dissolal.i e va con Sonnino; fra il dicembre 1920 e l'aprile 1921 arma i fascbLi. Ora i fascisti lo han messo alla porta: ben gli sta. p. g.

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