La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 7 - 12 febbraio 1924

bi 28 CijECOS'ÈùAftiASSONE~IA I. Dunque, Piero Gobetti attacca la Massoneria. L'attacca in blocco: Palazzo Giustirùani e Piaz.- za del Gesù; gli allegri compari de.I co1run. Palermo e i mezzi toscani d.e.11'avv.Torrigiani. Leggendo l'articolo a11tiruassoJ1ico pubblicato cl.alla ._Rivoluzione Liberale», vien fatto ùj esclamare : Piero Gobetti ba ragione. Ma dopo l'csdamarione spunta alle labbra la constatazione: Piero Gobetti conosce la ~ssoneria come io conosco le leggi astronomiche, ossia, per sentito dire. Invece, chi scrl\'e, ha la pretesa dl couosccrc }a Massoneria nella storia e nclJ 'azione contemporanea, nei fini e ne.Ile parodie politico-mutualist.e a.Ile quali l'hanno ridotta, segnatamente in Jtalia, l'incomprensione e la corsa a chi arriva prima. E perchè la conosce, cade d.aUc nuvole cli fronte alla non necessaria e gratuita catilin,aria di Pier0 Gobetti, come cade dalle nuYole tutte le volle ~lie legge sui giorn.ali socialisti e persino sul giornale repttbblica110 gli alt.a.cebi e i sarcasmi contro la 1v1assonc.iia. Si capisce Mussolini. Egli è C01Lsegue11le.Egli ba compre.so o per lo n1eno ba intuito l'essenza della Massoneria. L'incompatibilità con il fascismo è logi:::a, come era logica la incompatibiEtà con il socialismo, fatta trionfare al Congresso di Ancona; e ,; è incompatibilità vera, iuconcilialiabik tra lo spirito di esame e la scuola di tolleranza che sono le basi della :Massoneria e il temperantento egoarchico cli 1'.1ussolini. !\'lttSs<r lini ,·uol essere ubbidito, senza discutere. La :Massoneria educa i suoi adepti a non ubbidire se non a ragion vedutaJviussolini lo si capisce; ma chi può capire i sociaLlstii i repubblicani, Piero Gobetti? E intendiamoci s1.1bito. Se ciò che si dice contro la :Massoneria si dicesse contro i massoni, santa pace. Si potrebbe chiedere cli generalizzare meno, cli Yedere se tutte le mele del paniere sono mezze; ma, in fondo si dovrebbe. anche convenire che le critiche sono meritate; anzi, chi sa, dovrebbe riconoscere che esse sono pur sempre meno severe cli quanto potrebbero. Perchè la verità - fortunatamente contingente - è che lo spirito della Massoneria non solo è esulato da.Ile Logge, ove si trascina una sbacligliarella di tradizioni che nessuno comprende, ma è esulato soprattutto dalle assisi dirigenti, che si direbbero cadute in mano a ottusi curati cli campagna diventati anticlericali in odio a.I ves<:ovo che li ba privati di una Perpetua che non: ba raggjuntò l'età sinodale. Sl, è vero, come scrive Piero Gobetti, che il fascismo, colpendo con il suo anatema la 'Massoneria, ·non ha colpito che una meschina, società di Mutuo Soccorso, senza Mutuo Soccorso, che a qualche cosa. sen,;rebbe pure. E qui si potrebbe osservare che, se i partiti avessero, come gli individui, il dovere della gratitucline, il /asci!;mo non avrebbe dovuto dimenticare che una parte del suo trionfo fu opera della Massoneria, o ·meglio dei dirigenti massoni che, gratta gratta, non s0110 che cattolici a rovescio. Ma. la Massoneria è... un'altra cosa. Gobetti non la comprende ed iò qua.si oserei dre:i che ciò gli fa torto. Giudicare e condannare la Massoneria su1la base rl'elle piccole pugne che ne costituiscono l'estrinsecazione quotidiana è lo stesso che giudicare e condannare la musica cli Verdi, ad esempio, percbè il monco che sta suJ· cantone la strazia nell 'orga'netto per pitoccare poche palanche. La Massoneria è una cosa diwTsa. E' un'accolta cli spiriti liberi ,i quali banno in comune un grande a.more e una profonda repuguanza : l'amore per lo sviluppo incessante di tutte le idee che facilitino la fratellan7..a tra gli uomini, e la repugnanza per tutti i , quos ego •. .l\.nti<logmatica, non antireligiosa; se in Ita.tia e jn tutti i paesi cattolici f.; contro la Cbie.sa, ciò si de\'e soltanto a.I /atto che la Ch_iesa vieta la. ricerca della verità, per imporre una .sua ,·erità beJl 'e cotta e scodeJlata. Ora, la verità è pericolosa. Cercando la verità religiosa si acquista l'abito cli cercare altre verità;, quella politica, per esempio, e quella economica. E la verità è anco conseguente; sfronda, per esempio Jlistituto m·onarchico de' suoi orpelli che tante volte sembrano bende insanguinate, e mette alla conclusione logica della Repubblica; gyela i caratteri transitori e fata.lmente inwnani dell'ofganizzazione economica borghese, e mette alla conclt1sione della necessità e della fatalità cli una. trasformazione basica dei mezzi di produzione e cli scambio, che noi sintetizzia1no uclla paro1a « Socia1is1no », senza giurare che il socia~ lismo sarà cosi, cosl, cosi o non piuttosto diverso da quanto noi possiamo intravvedere. Quello che ai più - oserei dire ai superficiali - appare come un non senso, il creduto ibridismo della Massoneria, in forza del quale si chiamano fratelli in loggia uomini divisi nella vita da ragioni cli casta, cli dasse, di tendenze, è la forza e la ragione de.Ila Massoneria; ed ba questo profondo e nobilissimo fine: Poichè la lotta è fata.le, poicliè chi per conservare, chi per acquistare, ogn,mo di noi è portato a combattere iJ proprio vicino, facc.ian10 in guisa che la lotta si spogli diogni rancore e diogu:i od-io; che ogntu10 cli noi, dalla conosceuza delle ragi011i avversarie} tragga la fon.a di soprapporsi, il più che può, ai proprii interessi. Che i tenaci LA RIVOLUZIONE LIBERALE nel eo1iservarc si convincano della nCC'CS6it.àdi ee<lere a tempo; che gl, impazienti ne.I conquista.re comprendano la vanità d'og-nj wlu.zione i01m2lura. E tutti sappia.no vedere l'uomo nell 'avvcrsari9. E tutti comprovjno la relatività cli lutto; e tutti si facciano banclitori <l, tolleranza; e tutti si sforzino di essere oggi migliori cJj ieri, <lomaJ1i mjgJiori <li oggi. Qu io è lo spirito massonico} mllvcrsale cir mc lo spirito cristiano, univ<.-rsalc come lo spitlto socialista. ftL-i 1 dopo Giova.1111illovioi la Massoneria ita]ian.'\. non tro\Ò più uno spirit.o che la con1p1·endcsse appieno; e la colpa è dei tcmp-i, non della :M.assonctia, !iC il critc-rio vasto della carità universale s'è ridotto ad un es<.-rciz.io di mutuo incensamento e di piccole congittrc politiche che mal nascondono, sollo la verbositi1 d'una rettorica ili tc17,a mano, l'cssetl.Y...ameschi11.a di diverbi di cuocbc al mercato. E' vero: i piccoli uomini della J\1a.ssonc-ria cl 'oggi, diedero consensi e danaro al fasc-ismo uc-1 suo sorgeTe. Più che spavc.111...alidal discutibile pericolo bolscevico lo furono da.lla possi- !1ilità di parziali rcalizz.a½ioni del programma soci~lista. Non avevano compreso nulla dello spirito massonjco e sperarono sino all'u.ltimo, cli essere i moderatori ciel fascic;mo fatto gover110. )1ussolini, comprendendo che gli uomini passano ma i programmi restano e che, se anche i massoni italia.td fossero disposh a tagliare d.-1llagrande clamjde del pensiero masson.ico un piccolo cappuccio per coprire le loro vanità, la Massone1·ia universale si sarebbe opposta, tliè loro la pedata del febbraio 1923; e a.l.lora, soltauto allora, i plccoli uomini si accorsero che c'era incompatibi!Hà tra Massoneria e dittatura. E finsero di passase all'opposizione, ma blandamente} sempre sperando in un richiruno. Oggi. Oggi Piero Gobetti, scambiando il monco che suona l'organetto nel canto della strada, con Giuseppe Verdi, attacca vivacemen• te ... la Musica. ~on ce ne duole. Anzi, preferiamo forse il sarcasmo facile cli Piero Gobetti alle sofisticherie dei massoni senza spina dorsale. !\1a non tutti i massoni si riconoscono tra gli scintillanti periodi della prnsa di Piero Gobetti. Ce ne sono ancora - pochi o molti, non monta - cli coloro che credono alla missione storica cl.ella Massoneria Universale; che credono alla Libertà, alla Eguaglianza, alla Fratellanza. Lo sappia, Piero Gobetti. JE.'\.N VALJEAN. II. Con la sua difesa della Massoneria Jean Va, ljean. aggiunge la tcsti11ion.ia11zt;r. e l'approvazione di un massone al riàicoJ.o che iJo mi d4:verti-uo' a 1;ettare contro i segreti e.alcoli e le CO?tSolate speranze dell'opposizione, fi.du.ciosa di arruolare anche la niassoneria tra i, 1n.ùteriosi neniici del fascismo, che sta,rebbero preparandogli la tomba. L'idea che per !a Lotta contro Mussolini si debba diventare massoni, monarclz:ici, ammiratori dell'esercito e def.l 1 é'x-eccelle11za Bonomi sollecita 11..aturaimçntc la nostra ironia .. Ci sembra in·1.1e11tata apposta. perchè noi ci goàia.nio a can- ::;onarla. Tean 1/aljean, che c0t1oscc i suoi polli nieglio d:i 11oi 1 ha il meri.to di portare alcuni moli-ui di-vert.entissi1ni aUa pi-ttu:ra dei massoni e conseguente canzo11ad,,1a di chi fida nelle 101·0 1·isorse. :V!a Jean llaljean fa disti-nzicmc tra 111assone, ria e massoni. Se gli chied'etc perchè --ùi rispond.e con l'elogio della tol.le1·anza, deU'a:nlid.ogmatismo, dello spirito di rice,·ca e di. d.ise1t.Ssio-ne n anzi addirittura 1Ji. presenta, una data., l'89. Ora noi dopo la marda s1t Rom.{l) ci siamo ac• corti di aver in. cuore un così fa·natico a.more per gli i1Jwzortal.i. pri·ncipi che il s1,o ùino con tutto ciò che ha di candido e di sim,pabico ci consola .. Ci basterebbe far seguire la difesa. dell'intolleranza all'elogio della tolleranza. per pre- --.:enirci che. la tollera1t:.a (q1wstione di educaz1.o~ ·ne e di stile) non d:i--ùenti sphito di tran.sizicm.e e accomodmitis1no. Con queslt correzioni dici,(JJmO pu.rc che lo spirito deUa Ri1Joluzio11c Francese, co-,i tutti i s-1w1 li:Jnit,i e le s1ie colpe, non è ancora. superato e st-a anzi di--ùentando in Jla·lia di. altua.lità. Se, 11onchè in>v q·uesla 1·iprcsa ideale lro i\1assoneria non ha alcuna parte: sacialis1no e spirito rejn,.b 0 blicano, da 1ma pa,rte, la libera critica. dall'allr-1 s0110 i nu<YI.:i combaltenli .. La A1ass01ieri.a si è a.cconten.tata di 11:11 su.bdolo 11wchia--ùel,lism.o, df seg1·et.i mercati e d,i 1nisteriose m.i11accie. Col.pa dei massoni? Ma /.e istituzioni 1Ji1Jono nei lo_ro uomini. Se fa 1v!asso-nei-i.a è i11 decaden:;a ·::uol dire che i suoi 1n.etodi non so-no più senti.ti, the ·i suoi sistemi corrispondo-,1.0 a. c011.ti11ge-nli t'sigenzc ·del j)assato e perciò ci appai01u) amacronismi .. Lo spirito, in. quel, che a1Jeva. di --ùita./e è trnsmigrato, forse per l app11 11to f.n, noi (l1e la combattiamo. p. g. III. );ella pole1nica sulla 1[assoneria oc...orrc tener presenti queste idee : I.) che cosa è la .Masso11c1ia 11eanclJe Jean Va.ljcan ce lo dice: e allora? pubblichino in moclo che tutti possa.no leggerli gli statuti cli fo.f li i gradi, garcntendo che non f'i sono altri statuti segreti e allora sarà colpa nostra se non sapremo che cosa la Massone.ria è; 2.) no11 basta pubblicare- g}i sfatttti e i programmi integrnlmente: le idee astratte valgono quanto vaJgono gli uomini che le professano: i massoni debbono pubblicare gli elenchi completi cld loro soci in tutti i gracli : il s,;greto mas-.,on i<'o 1, sru.ola cli slealtà. Della M.asscmeria noi sappiamo questo <li sic11ro: che chi si intrufola fra. noi, t.a.cc.--ndtx.."1 la sua qualità m.as..sonica, nw11tre:noi no111ia.Y"Ot1t.li.amonulla a lui è sleale. ~<Jtl e-'& libertà e.love non c. 'i: responsabilità; nc,n c'{; rc,:,,,p<msab111tàdove non c'è f.l\.Ù)blicità. J/ordi11em....1iSsonic·o t· h1.~uol:i c.lc:lk:frr-::sp<1n'¼biHt.à. C<.-rlosi può <orrt-rc: qua.khc ri<;çhio personale a p-rofcs~rc le prtJpric i<l.cf'; rn..-1 lt n<..r.;trcidee meritano che rorriamo w1 ri',Chio pc.--rc;onalcper c.~sc. Chi nai;;cotHk le proprie idee i:. ,·jl.- : la MasslJncria (, <.;<·lloladi viltà. S]ea1tà, irresponsabilità, viltà, qucst.<: sono le co11.S<.-gm:111..e <lei segreto massonico, s<..-nza.contare la e:amorra, 3.J il signùl' Jcnn Valjc:an c:he conosce la .)1assu1JC.·riameglio di noi, ci <lic.::a se (;; falso che la orga11iz7,a:1,lùnefascista è stata promo&Sa fra il 1919 e il ,92? e sr,stcnuta in tutti i mo<li rlallr· logg<' ma..c,son1Cliedi lutti i riti; se ic falso eh<.: Domi7,io Torrigiani baciò anche lui i piedi di Mus.solini dop<.>il colpo cli stato ddl'ottobre ,922; se è falso c-hc i maS60t1i sono diventati antifasdsli sola.mente <lopo che i fascisti li hanno presi a pedale e messi alla porta. Che cosl stieno le cose tutti lo sanno in Jtalia. Ci bastano questi fatti per dire di conoSCt:re Ja ~1assoneria e per esc.:.cn::in grado di :ipprezz.arla per quelio che rnle. t·::,; EX DEPCTATO. LOTTADI CLASSE INDUSTRIALE (jn mjo sic1.iro informatore di que11o che sta av,·ene11do nelle con,·euticole più o meno segrete dei gruppi inclustriali protetti e protezionisti mi ha comunicato la circolare:.-:. 4Ii Prot. U. C. 6361. Oggetto : Sigla confNerale, diramata ai propri Soci in cl.ala del 19 Dicembre 1923 dalla Lega In, d1tslria/.e - Federazione del/Jlndustria Piemontese. Con cotesta circolare il Presidente della Lega Industriale, ing. 'G. Mazzini, ed il Segretario Generale, avv U. Codogni, si propongono di inculcare nei Soci della Lega stessa la convenienza di usare sempre della sigla istituita dalla Confederazione Generale dell' Industl'la Italiana per essere applicata sugli atti, documenti, lettere, fatture, ecc. delle Ditte organiuate. Sino a questo punto non ,; è nulla da dire. La Confedera.zion.e Generale dell'lnàustri.a Jta/1a, 1ia., di cui è Segretario GeneraJe Pon. Olivetti, e le Associazi011i industria.li che ne fanno parte.i fra le qua.li la Lega Industriale cli Torino, sono perfettamente ne.I loro diritto, quando si inge· gnano di accreditare commercialmente e politicamente la loro organizzazione, raccomanda.ndo, ed eventualmente imponendo ai loro soci ed aderenti I 'uso del clistintivo socia.le ne.Ile' foro transaz:ioui alPinterno ed al1'estero, anche colla minaccia. di espellere quei soci ed aderenti che per qualsiasi ragione non volessero acconciarsi a simile uso. Non essendo sino ad ora uscito il decreto, col quale si imponga a tutti gli industriali itali.ani, compreso il sottoscritto, di fare parte obbligatorié:!mente della Canfederazfon.e Generale d.ell)h1dustria Italiana, non vi è nulla d'illecito o di arbitrario nel fatto che il gruppo dirigente del.la maggiore orgru1izz.azione pplitica <lelPìndustria italiru1a (leggi: indust1ia metallurgica) esiga dai • propri soci, sotto pena cli decadenza, l'uso della sigla confed'eraìe, o qualunque altra co...c;.a. che non sia contraria alla libertà ugual.e di tutti i cittad:i11i,sin°( a taJ1to che una ~le libertà è ancora sancita nello Statuto e nel diritto ciYile italiano. \ .Ma 1a cosa comincia a Lambiare, quando nel seguito della circolare l'ing. Mazzini e I 'an. U. Codogni si palesano decisi e con,;nti paladini del priuciµio della lotta di classe e stampano. - essi che si dicono e forse si credono liberali tutti rli nn pezzo - elci periodi come questi due che riporto testuatmeute: « La potenzialità della cbssc industriale} pei· la cui Yalorizzazione la Confe<lerazione dell'lndustrin. ha s\·olto e Ya s,·olgenclo un'opera diutur1w ed efficadssiina, è e cleYe essere il ristùtaio di uua assol11ta coopera1..io11e cli sforzi! cli sacrifici e di oneri d~ patte dei confederati pe1· conseguire quei comU11i,·anlaggi che debbon0 spettare a chi la,·ora e produce ue.11 'iuteresse del Paese b. « Da ciò la necessità cli non am.mettere che aJCltno possa sottrarsi ai propri do,·eri YCI"SO la classe a éui appartiene e tranc indebito profitto c1allo sforzo cli coloro c.hc sanno accetta.re l1indispensabile discipli11:1 e gli oneri ad essa inerenti 11. Pro,·ate solo a cmnbiare in questi pe1;od.i la frase « classe industriale '1i in quelL.-t « c1'1...<:.SC operaia »i e subito sentite. l'a.ppello sfrenato, sociaJista o bolsccvicoi alla guena senza quartiere c. senza compassioue agli infami ((cnnn.iri » che si ribellano all'indispensabile disciplina della loro classe e cerca.no di trarre indebito profitto dallo sforzo di coloro che lottano per l 'occupa.z.ione delle fabbriche e per sostituire a.I capitalismo borghese fondato (si dice!) sul principio di libertà politica ecl economica la dittatma del • proletariato org·au.izzato J). l\ia il paragone qui 11011si ferma. :!\on è solta,1to nel campo dei p1;11cipii teorici che la lotta di e.lasse propugnata dalh , Lega Industria.le • di Torino è in perfetta. identità con quella che fom1a i.l credo e la sostan1,a del socialismo che attende il suo trionfo non dalla persuasione, ma d,1lla ,iolc11za esercitata contro coloro che possono essere di un pa,·ere opposto. Anche il bando spietato contro i , crumiri , costretti ari arrendersi in modo umiliante oppure a monre cli farne trova il suo pr<riw contrapposto in questo altro periodo di colore non affatto 06CUro, che continuo a dU..ae dalla circolare che ;_.in mie mani: •L'istitu~ione della sigla eonfederale dovrà qninrli portare a.ll'applicazi.ane letterale e rigida ddla rlispr,;iziane contc.--nuta nell'art. 4 clel Regolamezit<> per 1'uso ric:lla sigla; c0'.:7icchè, rnétltre la Ditta iwJuslri.al.e regolarmente DTganfa,...ata ~ rnantent.-re <;. mlglir.,rraie i propri] rapporti colle a.ltre Vitte: c:he per il cantrasS<:",çno oonJederale risultino in rc:g,..,lare situazione, ben di"iJerso atteggiamento potrà tenere --.;erso quelle che non le risultino cnganizzate, ,pecialmente ri.opc, eh< sia rimasta in.efficace c,Kni pr<>f>axando.diretta ad indurre le Ditte stesse a regolarzzzare la propria situazione >. r1uello rhe f.a meraviglia t che l'ing. Jla7...z-ini, il quale h~ firm;,t,-, questa circolare tbe vorrebbe essere una. \ era <; f.lTO'pria:interdizione dall'acqua <.:,Ial fu.r.x:.o- f)'(::1' pa7lare romanamente, com.e: ade,;.so (~di moda - contro gli industriali che non si VJno ancora adattati e non si adatteranno ad entrare nel grembo prù'.etto e protettore della , Confc-<ltra.r.ione (Jtl1<.-rale ddl'1ndustria Italiana .... \1'eta11urgica ,, sia lo sU'.:SF..r.> ing. !\,la.7..zin:i, deputato , libtrale • per il eollégio cli Torino, e - cre,Jo sempre - Segretario cl.e]Gruppo parlamentare liberale cli destra. .Sino a quando l'on. :.\fazzini ~1 ]imitava a difendere contro rH me e c,.,-ntro )'runico Dottore Ri:J)'l.ci la Tariffa doganale giolittiana del 192r, tro,·an<lo\·i u11a moderazione pnJtezionista maggiore che nelle tariffe doganali straniere, sebbene non mi fosse possibile <li tro-,:are giusti i ca.lcol:i matematici de11'on. Mazzi nl, JX;teio sino ad un cc.--rto punto comprendere che si trattasse ài un più o cli u.n meno di 1ibera1ismo pratico a<la.tbabile ai tempi ed alle circostznze. E potevo anche comprendere che il mio amico prof. Alberto Giovannini 1 mettendo per il momento in sordina la. sua ir Libertà &onoaiica », non si scar.cC.ali.7...- zasse troppo cli int.erw,nire, come Segretario P<r litico del Partito Uberale Jta.tiano, n,:JJ.e adunanze, alle quali, ira i maggiori esponenti parlamentari del Partito stes6o, a.-c;sisteYano gli on. Olivetti e Mazzini. :Ma, dopo la circ-olare della , Lega Industriale • cli Torino, e per quanto io abbia da tempo 1.a ferma convinzione c:he la libertà non ha peggiori nemici cli certi libera.Ii italia:w, sottomettr:, al mio amico GioYannini in forma cli alternativa questo caso cli coscienza: o si dimette egli da Segretario politico del , Partito Liberal.e Italiano •, o esige che la tessera del Partito stesso sia ritirata a quei deputati che la confondono colla .. sigL'1 ronfederale de11a Con;ederazfcne Generale dell'Ind1,stri.a Italiana. EDOARDO GIRETTI. La nota. de1 n-ostro a ,nico Giretti è Logica sol-- tanto se si parte da prem.esse che a neri sembra siano da mettersi seriamente in discussione. E~ _Orobabile che l'on. . .1laz:;ini, liberale di destra e futuro candi.dato ai listo-ne mussoliniane, n.1dle abbia da rispandere se non a patto d.i can.traà. dfrsi. .ìla -non è -ven:u.ta l'ora per i liberali di fare i fonti con il concetto di lotta di classe f Ri,uluz..icue Liberale ;; sorta app-i1-r.to con l'idea eh.e 1i /.iberalis r.10 do-.;esse far suo il concetto di ~lA di dasse e fin.eh.è un decreto go-i.1ern.ath,o nun impose a tut.ti gli 11.àustriali di inscd-...•ersi alla Confed. Gen. 11-u!.l-a c'è da oòiettare agli ind-u.séri.:.U con.federati che ccrchi·no di -:.i..1lori:;zare Hl propr1.1 orga11izza:;io1.e sabo il din'tto dei a"issido,; cpporsi come singoH o coali::::;an.dosi alle loro 'VOita. Ci sembra che Luigi Eina-uài wn. il sUG libro su Le lotte .c!el lavoro S1a assai ~ ...icino a q·u.est.a t.esi. Sarcbbt: interessante che anche f"•- m.ico Giri":U t· a!tri l.ib~rali e [iberisti si disponessero al loro esa·me di. coscienza e ai loro ccn1tf con .Worx o meglio adàirittu.ra con /.a ci-.·flt-0 ca.p:- tafistica rcmtcmporan.ea che della l.ott.a è.i classe· hc: fatto le prat-ica e la realtà di ogm'. giorn.c. RiYoluziouc Liberale aprt s1t questo argom..entG una inchifsta a cui ;·amico Giretti do-:·rebbc p.cr firim.o partecipare. Dcdicl:ianw sin d'ora i risultcti ritll'inchiesto a .1!11ssoli1ii e a Rosso,r:, teorici dc/La collah,JrJ::io:1e so.:ialc. O.G.E.B. - Corso Princip<! Oddone, 34 - Torino. Pm•o GosET'l'I - Direttore-r,sponsab;/t

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