La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 5 - 29 gennaio 1924

\ . b 21) LA RIVOLUZ-10, E LIBERAL}, La Vita Internazionale comunisti tedeschi La crisi tedesca è SOJ_Jratutto una crisi economico-politica. Si può stuiliare il ripresentarsi di \ecch1 conflitti ideali, il travaglio spirituale, la crisi dell'uomo tedesco; ma e evidente clJe l10-- 1igine e la base del sommovimento interno della Ger ani.a è nella caduta della sua unità economica e nella difficoltà di adattarsi agli svilnppi cli una politica propna. e caratteristica, capace di domrnare la situazione e di dsolverla secondo 11na certa dfrettiva. Bisogna anche ricordare che !11.lllità tedesca fu don,ta - più che ad una rivoluzione popola.re an11uata da profondo sentimento nazionale - alla polltica cli Bismark, alla btuocrazia prussiana, arl un gioco di contrasti diplomatici e dinastici t rn. Prussia, Baviera ed Austria, alla forza delle anni: il tutto dQIDinato dalla vita industria.le che si impose al vecchio ordinamento rurale e limitatamente commerciale dei vecchi stati della Germania. Non si dimentichi che lo Zollverein rappresenta il primo effettivo legame tra milioni <li tedeschi e che nacque da esso la possibilità di quella poderosa opera di espansione industrialc-finanzia.iia. che portò alla guerra del 1914 e che da.i 1isultati di essa fu colpita forse mortalmente. Gli s,·iluppi del movimento unitaiio-federa.le la politica convergente degli Stati e del Reich, 1 segtlirono essenzia.lm~nte la linea indicata dalle esigeuze economiche dell'organismo cresimato dallo .Zoil-rerein. La sconfitta. militare intenuppe lo svolgimento del programma tedesco, non solo, ma offrì alla Francia,il modo di mutilare - forse degli organi più vitali - il corpo della Germania. economica., La gravità dell'occupazione delle terre renane e westfaliane è nel fatto che con essa si può considerare raggiunto l'obbiettivo del nazionalismo francese: il disgregamento della Germania come unità economica. Appena caduta. la forma monarchica del Reich i comunisti avevano tentato di impiimere a.lla Repubblica direttive proleta.iie· Uu brevissimo periodo rivoluzio'nario si ebbe in ~aviera, ma si tratta.va di movimento dovuto a ragioni troppo contingenti : il tent,..;'ltivo falli, e clalla sua cadata si acutizzò! l'odio controrivoluzionario della borghesia nu-ale che in Baviera è preponderante. Dalla. ri voluzio.ne costituzionale del novembre 191&si iniziò un espeiimento politico della. sociald~mocrazia. I comunisti rappresenta.vano allora forze troppo esigue per éostrihgere il vec- , chio e tradizionale. partito socialdemocratico a seguire la via battuta dalla. Russia. Non d:ie una rivoluzione in senso comunista non fosse possibile in quel momento : le premesse economiche, le condizioni oggettiv~_, esistevano allora come esistono oggi; ma la psicologia del p,roieta.riato tedesco doveva necessariamente portarlo ad accettare il consiglio socialdemocratfro ài v: conquistare sul terreno della. democrazia con uno sforzo lento e pacifico, col voto ed ~ legittima influenza sullo Stato, la socializz.a.zioue delle grandi imprese capitalistiche J). • Riasstwtivamente l'opera politica ·della socia!~ deID.OCraziaè indicata e giudicata dall'attuale situazioni':. Lo Stato è oggi .spogliato cli ogni effet-' tivo potere. Con la. caduta rovinosa del marco il Governo iu effetto non percepisce pi'ù tasse. Gli uomini della socialdemocrazia, malgrado i loro progra1nmi di graduale espropriazione, non accettarono mai di intaccare la prnprietà, Intanto si è venuta verificando con, rapidito spaventosa una netta divisione tielle classi, considerate come categorie economiche: da una parte i grand'i magnati dell'industria e della finanza., i latifondisti; dall'altra. il popolo ridotto a condizioni di miseria inaudita.. Le classi medie polveriz- 'l.. ate, compresse, spinte con ritmo accelerato alla proletarizzazione, qnzi all'abbrutimento ed all'abiezione. In Germania il problema centrale della rivoluzione è rappresentato dalle , riparazioni J!. Per ben comprendere l'atteggiamento tenuto al riguardo dai comu.nist..1bisogna ricòrda.re che in Germania., a differenza dell'Italia -e di qµasi tutti gli altri paesi d'Europa, eS.Si ebbe.i-o sempre una posizione cli governo, nel senso che riconoscendo la possibilità di un tentativo rivoluziona.rio, essi si preoccupavano di mantenere sempre un atteggiatuento suscettibile di larghi sviluppi e di possibilità politiche immediate. Così di fronte al problema. delle riparazioni riconoscendone le origini nel conflitto che portò alla gµerra, e vedeudolo quinili come un problema dri forza, essi ~on affennai~ono ma.i che nn governo soviettista si sarebbe rifiutato cli paga.re le riparazioni in ogni caso: ciò avrebbe fatto avendo la possibilità di affrontarne le conseguenze, cioè una ripresa della. guerra. Solo i uaz.ionalisti colla loro polemica negativa assoluta. posson raccogliere le simpatie di larghi strati popolari (poicbè è evidente che l'unanimità dei tedeschi a.spirerebbe a. non paga.re per nu)- la) : ma la loro Lattica è temeraria .. T comunisti segllirebberò pressapoco la pnlitica cli tutti gli altri partiti nel confronto del pagamento delle riparazioni: ma credono potersi procurare i mezz..i oc-correnti con tutta una. serie ili radicali provvedimenti a partire cla.lle e&propriazioni delle grandi frcchez.ze, dei latifondi, delìe divise estere. 11 moY-imento co111unista europeo per le sue origini 0rganizzalive e sopra.tutto per la dollrira che incarna, è l 'espre.c;sione dclJe tendenze pùliLichc del proletariato industriale. La composizione sociale tedesca offre un tcneno natu.ral111<:ntcf.a,vorevole all'e5tc.udersi dell'influ<:nza <:o1JHU1ista. Jn nessun paese il nun1ero degli OJ.)(!- rai qu.aljfic:ati, e capaci d'anuninistrare con successo l'economia sociaJista, è cosi grande. Jl fatto si è però che queste condizioni non rappresentano un vantaggio esclusivo del l'. C., ma propl'io auche della socialdemocrazia, L'influenza di quest.'ult..ima sui ceti proletari è ancora grande, sebbene nel corso delle quinqueru1ali esperienze del potere sia mollo scemata. l:'er la Germania è carattc:ristico un fenomeno cht:. puù riusci:re quasi incomprensibile jn un ambjente come quello del movimento proletario italiano. li Partito Comunista. Tedesco è erede in linea immediata delle pilt sane tracliz.ioni socialdemocratiche. Tra il programma. della socialdemocrazia .6.no allo scoppio della guerra, e la linea in formatrice cli quello a.ttnale del P. C. non c'è contradilizione. La. socialdemocrazia vedeva il pr<,- blema del potere come una conquista da. effettuarsi con forze di partilo in nome del proletaraito; considera.va il movimento sindacale come massa di manovra; sul terreno parla.menta.re era intransigente. lu embrione c'era già la tattica. degli attuali Partiti Cowunisti ....fl revisionismo di Bernstein non riuscl a modificare questi dati. Differenze sostanziali tra socialdemocrazia e pa.rlito con1un.ista in Germa.nia esistono htttavia. sul problema della tattica. L'esperimento politico della socialdemocrazia non ha dato nulla agli operai, anzi ha. toito loro la possibilità cli esercitare un effettivo potere attraverso le fo!ll!Z. e coi mezzi legali. Chi può credere sul serio, dopo che lo Stato si è ridotto a dover fare i vole1i della plutocrazia di 'Stinnes o a non veder più rispettata. neanche formalmente la propria autorità; chi può ancora credere alla possibilità dell'esercizio di un potere politico in difesa degli interessi proletari attraverso alle forme costituzionali del Reich "/ 1 L'importanza e l'incapacità dei socialdemocratici di attuare il loro programma. di difesa operaia dai posti ili governo, costituisce un formidabile argomento a favore delle tesi estreme, cui si aggi unge l'amara constatazione della potenza raggiunta. dalle forme di organizzazione autonoma. di potere datasi dall'alta borghesia, e che passa nella letteratura comunista col nome improprio di « fascismo ». , I reazionari v: han fatto ciò che non h~ saputo fare i socialdemocratici. Essi hanno a poéO 'a poco trasformato lo Stato democratico in Stato fascista. Ormai, solo ia distruzione di questo meccanismo statale, per mezw della lotta rivoluzionaria, aprirà le porte alla dittatura proletaria, (Tesi del Cons. Naz. ·del P. C.). La Gerruauia è il paese d'Europa in cui il proletariato ba raggiunto il maggior livello di educazione industriale e politica.. I comunisti contano, come abbiamo visto, su questa maturità; ma per il successo àella rivoluzione c'è un aJtro fattore caratteristico ed essenziale che preoccupa grandemente ed influisce sulla tattica <l,eipartiti proletati della Germania. Le ripercussioni economiche del disastro militare, }'egoismo della plutocrazia :finanziaria e l'impotenza dello Stato democratico nel frenarne le cons~CTU.enzeh, anno pro-Vocato quel ..rapidissimo processo di proletarizzazione dei ceti u1edi che costitujsce llllO dei fenomeni più importanti dello stato cli malessere in çui la Germania economica oggi si trova. Il disagio~ 1'irrequietezza degli strati piccoloborghesi, sospinti verso la miseria, ed agitantisi per consenra.re le proprie posizioni, si esprime e.on crisi e sussu.lti che rendono ancor più caotico il campo degii 01ientamenti politici. 1 comunisti cominciarono in modo serio a preoccuparsi del problema di avvicinarsi alla m.assa piccolo-borghese dopo l'occupazione· francese della Ruhr, e la prima. chiara manifestazione d.ell'orientamento deciso fl! il discorso di Carlo Radek all'Esecutivo allargato dell'Interlla.7.ionaJe Comunista (tenutasi a ~1osca nel giugno u. s.) in memoria del giovane nazionalista Schla.geter, fucilato dai francesi, per aver compiuto atti di sabotaggio nella zona occupata. Radek seppe trattegg~re m.agistralmen~e la psicologia di buoaa parte della gioventù piccolo borghese, spostata, nazionalista nou per vedttta politica, ma per naturale aspirazione al ritorno di quella situazione che permetteva loro w.1a vita migliore, ignara delle speculazioni che la plutocrazia opera sttlla sua generosità e sul suo sangue; ma sopratutto seppe dimostra.re con gtande efficacia cl.te il dovere dei cmnunisti non è di combattere come nemici questi illusi, che lotta.no in buona feùe, e disperatamente, veri·« Pellegrini del nulJa .Jt, ma di dimostrare loro l'errore di considerare il p.r'o1e1:ariatocome plebaglia, la rivoluzione come rovina di tntti i valori morali. Tale linguaggio dovette riuscire ben nuovo a molti di coloro che all'ortodossia <lell'intransigeuza u.ltralassalliana sa.i·ebbero disposti a sacrifica.re ogni possibilità di successo politico; ma. tutti furono costretti a prcnde1:e in considerazione la logica con cui Radek rinscl a identificare il problema. tedesco con la causa del proletalia.Lo. Di fronte al falso nazionalismo speculatore clell'a.11:aborghesia Radek c4iede « alle masse onestam.entc JY"-triottkhc, le quali vogliono lottare contro l'inva--ilon~ impc...---rfaJisf-rtan. cese: - com.e .1~~nd<:h- coml-Y...t.tkre 1 su c.:hi voJet.e appoggi.ar- \:1t La lott:t contru l' Jntesa (; gu(::l"Ta,anche 5(- fa.tta S<."llzacannoni. .E una guerra non si può ra1e:, S<.: all'interno v'(; ribeJHon.e. Si può tenc..--re una minoran'l.a ln iscac:c.:o; ma la maggioraru--....a del popolo t<.-:d,:-•~ic-oeomposta di lavoratori • i quali dc:bbryJl<lJollan::: contro la carestia e ]a ~- seria che la borghesia tedesca ha. imposto loro. St gh enti patriot..tid tedeschi non si dc.--ci.<ltJno a fa.i· propria. la causa della maggiora.n,..a della ..\.'a✓-iom.::, per formare Wl solo fronte contro il capitale dell'Jntesa e contro qucllo ddla Germania, la via seguita da. Scblagct<.-r sarà stata una. via che conduc<: nel nulla. f;olo quando la ca.usa lt-<lesca rlivcnt.i causa del popolo teclesu,, solo allora essa conquisterà al popolo tedesco amici attivi. La situazione dci lavora.Lori intellettuali richi<:<le questa unità, e soltanto vecchj pregiu- <Llzi Dt imJX.-discon.ola realizzazione. Noi credia~ mo che la grande ma.ggiora.n,,.,a delle masse che hanno un S<:JJtimento nazionale non appartengano al campo del capitalismo, bensl a quello del lavoro. !\oi vogEamo trovare, e troveremo, la via che ci congiunge a queste masse 11. 1 socialdemocratici fiJ.J..serodi non capire il va• lore del nuovo indirhzo del Partito comunista e parfarono di un'alleall7..a tattica tra quest'ultimo ed i Partiti ;,aziona.listi. Ma. Ra.dek, polemiz-. zaudo, precisò ancor meglio gli scopi che i comunisti s-i pToponeYano: e li fascismo (termine impropriamente usato nella letteratura comunista per inilicare cgni movimento di destra) raccoglie larghe masse della piccola. borghesia proletarizzata. Se si vuole combatterlo, bisogna combatterlo politicamente; il che si può fare soltanto a.prendo gli occhi alla piccola-borghesia che soffre sotto il giogo del ca.pila.le, mostrando ad esse che il capita.le non è responsabile soltanto della. loro mi.seria materiale, ma anche delJa miseri.a nazionale della Germania :.. L'opinione comune cli gran parte de11e masse, opinione in parte giustificata dai precedenti polemici, era che il P. C. fosse un partito put• ~h-ista., per cui sarebbe stata minima l'influenza. della propaganda diretta. Esso ricorse allora. alla tattica. cli assumere sempre l'iniziativa in tutti i movimenti in difesa degli interessi più immediati e particolari degli operai, dei contadini, della ,piccola-borghesia.; contando in tal 1nodo cli, giungere ad una penetrazione e conquista. graduale delia massa • senza ostentare a quali finalità politiche la sua azione mirasse». Il fulmineo disgregamento della compacri.ne economica, la brusca caduta cli ogrii equilibrio sociale, offrirono all ,azione dei comunisti un amoiente favorevolissimo. E' inutile rilevare la differenza sostanziale che passa tra. la \ tattica dei· comunisti tedeschi ed il malinteso massimalismo, vizio organico del movimento proletario i~no e di vari altri paesi. Il P. C. T. voleva « tenere le masse sempre in fermento », non co- ·me tattica permanente, o per il partito preso dell'opposizione, ma. per servirsene ai fin.i di un programma concreto e di possibilità immecliate. La fonna più c~atteristica in cui si espre.sse la tattica <lei comunisti fu il movimento dei Consigli di fabbric::a che venne a trasformare una fitta rete di istituti d'origine sindaca.le in stru,- menti di lotta contro la buroc.razia inamovibile delle organizzazioni operaie e spesso in sovieti 0 embrionali. I comunisti sono giunti a controllare i Consigli esistenti in oltre ~ooo località della Germania, ivi comprese le maggiori città. Bisognerà vedere però se i comunisti sapranno al momento oppotiuno affronta.re i rischi dell'esperimento rivoluzionario. I recenti avvenimenti di Sassonia consigliano al riguardo qualche 1iserva. La partec-ip~z.ione dei comllllisti al governo della Sassonia deve essue vista alla luce della tattica generale segnita dal P. C. Da tempo erano in corso trattative tra Partito socialdemocratico e c01uunisti per realizzar~ quel fronte unico che fu ed è nei programmi di tutte le frazioni proletarie, ma che non è seriamente nei desideri di tutti. Nel caso tedesco l'urgenza degii avvenimenti consigliò una tregua deJ)e piccole riva11tà "p-artigiane. Le trattative ufficiali tra i due Partiti fallirono, ma degli accordi avvennero per iniziativa de-1Partito comunista tra i co111unisti e la· sinistra socialde1noC1·atica, divenuta ormai maggioranra di fatto con program.ma cli lotta contro il fasc-isn10. Bisogna tenere nel dovuto conto che uno dei maggiori elementi di debolez,.,a elci comunisti tedeschi è rappresentato dalla deficienza delle armi di cui essi possono disporre. L'arnia.mento del proletariato in una Germania. demt]ita.rizzata si presenta come un problema concreto cli impossessamento di depositi e di dismbuzione di arfu.i. La tipica organiz7..azione poi dello Stato tedesco e la disuguale distribuzione della popolazione operaia in vari governi offrono alle forze rivoluzionarie basi diverse di raccolta e d'inquadramento: minime in Baviera o nella Pruss1a. orientale, massime in Sassonia, Turingia, Slesia, Ruhr (Ten-acini). La partecipazione dei comtmisti al governo sassone rispondeYa al programma generale che tratteggiammo più innanzi, ma. il fine più immediato di essa era 11: di assicurare alle c:entusie ~11,i.si,hic J sospc-tti deli alta borghesia non fo;;- ero già un pericolo suflicierite per il normale svi1Upjfl.J rli un programma così importante, i <.<,munisti j quali anche nelle condizioni migliori Yftlo tr~inati, dalla necessità deJla prP.>- JY.-tg-:-_nrl..a. frft'<:;ea, svelare con minuziosa. C'J.Tatutti i J,,n, propositi, c:r.iSl da. reri<l<Tli più diflicil1r,,:;nt.c:. E~-...'.:guib-i-Ji si incaricarono cli oonfermarli. • I/ entrata r1ei c.omun:i.sti nel gove;rnr_., f.at'Sùl:L non sarebbe: giustificata se garanzie :.uffidr.;ntl nr_;nfoS6kro date, che lo Stato b'a.SSOne ;;.i_ appresta. a. sc-rvire la. classe operaia, armando de-- f'11w di migJiaia d:i '.!pefai contro il fasci.s.mc, ba1:ar('.. --;e e _pangermanista, epurare l'am.ministraziv11c degli elementi borghesi, prendere immediate misure: ecc:momicbe d'ord:ine rivoluzionArfr,- c-ontro la borghesi.a, (Zin.owiefJ. E' inutiJe ricercare 5t lo schiacciamento de~ tentali vo rom.UD ista in Sa.ssrmia sia. dovuto an- (:hC:,ed in quanta parte, agJi errori tattici comp piuti. Il Partito Comunista, spede in nna sitw zionc c<,;mE queila tedesca, non f.lUÌ.J evitare <t-rl C;.rrori. Prima che i tre rappresentanti del P. C. nel ministero presieduto dal sod.aldernocratico di _,._ nistra Zcig-ner (Be,ettscher, BrandJ.er e Ht-:ckert: ri uscis~ro ad ottenere la minlw..a parte del ]ore programma., cogliendo a pretesto un cxmfiitto a.i arte provocato col governo sassone, Stresemann, c:oll'appoggio dei ministri socialdemocratici dcl. Rcich (Schrnidt, Sollmann e Ra.dbruch 1, fac.-eY'< invadere la. Sassonia e la Turingia dalla Reicàwehr, coadiuvata dalle squadre nazionaliste(,.&<- viera. e Impero,, Lega Oberla.nd, Reichsflagge, e<::C.J 0:enute dalla. Baviera, mentre i dne Stati ribelli YeniYano :isolati ln un vero blocco a.EJnentare. La situazione, dopo il fa.lìito tentativo di Sassonia, ncn è molto mutata. I comunisti rielahr...... rano la propria tattica e si preparano. Sono anni orma.i che si susseguono tentativi ed esperimeati, e iaboriosi travagli di re\·isione. - Ad O".JD~ sosta le- discussioni riprendono Yivaci, e spésso, quando sopraggiunge impreveduto un rapido coipo di scena, il Partito si trorn imprep--diato a,ì affrontarne le conseguenze. Questo per il movimento comunista di tutt. il mendo. E' Yero che le condizioni specialmente favcreYcli della. Germania. do, rehbero in.finire anche su questo elemento non ultimo della. situazione rivoluzionaria tedesca; ma è- pure signific:atiYo che si manifestino tuttora i più aspci <lfasen...::i.ni seno al Partito Comunista, o. e. sul mancato tentatirn di approfittare deli'a~i dei1a situazione in Sassonia per impegnare in nome proprio una battaglia decisiva, sui rap-po:t: colla sinistra socialdemocratica, sulle respon~abilità per il putsch di Amburgo, ecc. Che la difesa della Germania. possa orma.i scl<> più esser compito del movimento pro!etaiio è dimostrato da mille fatti. ~on si può pre"ederc qua.li forme e quali s,iluppi potrà assumere qu~ seopera di rinnova.mento 112.zionale che attende la. Germania. Guerra di 1ivincita., rivoluzione vittoriosa? Il nazionalismo francese minaccia un 'emigrazione forzata al cimitero di venti milioni di tedeschi, secondo certe lugubri pretlsioni. ).f:'!. questi venti milioni di tedeschi opporranno un tenta,tiYo di resistenza disperata.. Un popolo come· quello tedesco, uno Stato come la Germania, non possono ridursi ad un liYello di colonia. africana. Lo spirito tenacemente unitario dei comunisti tedeschi è dimostrato da. quella m.agni:fic.acapacità di resistenza. di cui diedero e dànno pro'2 i minatori <lella Ruhr. Ed oggi che quasi tutti i partiti tedeschi cominciano ad orientarsi \erso la tesi del separatismo legale, i grandi capitalisti patteggiano coi militari f\ancesi, e la stessa socialdemocrazia propende per la rinunci.a se pu-rlarvata, all'integrità del Reic:h, solo il Partito Comunista si mantiene su di u.na,_linea di immutata intransigenza nella difesa nazionale. • , Il P. C. T. ha mostrato con la sua =pagna contro il trattato di Versailles e ·contro l'abbandono della Ruhr, che esso è il solo Partito nazionale d; Germania.. Il P. C. prenderà contatti coll la Reichswehr e la marina, con la polizia e con le organizzazioni naziçmaliste e porrà loro l'altern.ati,·a di scegliere tra lo smembramento del Reich, il disonore nazionale e la lotta per una libera Germania del laYoro 11. li Partito comunista dice qualcosa. di più an~ cora.: I[ Quando ingaggeremo la battaglia per la dittatura del proletariato, noi prenderemo nello stesso tempo l'impegno di combattere per il ritorno della Renania. e della Ruhr sottratti dall'impetialismo francese; della Baviera, della Prussia orientale minacciata dalla Polou.ia, ece. aJPunità di un nuoYo Reich tedesco.I paese del 12.Yoro.- libera Germania èei Soviet 11 ! Per chi sappia comprendere tutto il valore che è in qneste a.-ffennazioni, apparirà chiaro che non solo i comunisti si avviano ·ad una radicale reYi- \ sione della propria tattica, in tutto il mondo, ma che ciò può avere per la Germania ripercussioni immediate, e permettere forse il raggiungimento di risultati che il , massimalismo , ha. impedito nei primi anni del dopo-guerra. La Germania coi suoi avvenimenti interni po· trà insegnare molte cose agli operai di tutto il mondo. ANDREA VIGLONGO. onnai formate, le anni di cui ancora mancavano. Gli arsenali dello ·stato di Sassonia avrebbero O.G.E.B. - Corso Principe Oddone, 34 - Torino. dovuto essere i p,riluj del proletaiiato te<ksco • (Terracini). PmRo GODETTI- Direttore-responsabile

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