La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 4 - 22 gennaio 1924

LA RIVOLUZIONE LIBERALR bA POblTl~AsaObASTICU-D1Eb FA5<3l5ill0 L'insegnamento religioso Ormai tutti, io cr·edo, siam d1accordo con nenedetto Croce nel ritenere che per adesso in Italia la questione dell'insegnamento religioso non sia una questione di filosofia e neanche una questione di pedagogia, ma sia in vece unicamente .iia questione di politica. La preseu,,,a del catechismo tridentino nella Scuola cli Stato, 11011 sarebbe, insomma 1 altro che un pretesto : come un pretesto è la precedenza del matrimonio civile su quello religioso, pretesto lo ~tato ch·ile, pretesto la« chinea», pretesto il modo e la precedenza delle «investiture» : tutti pretesti p.iù o meno futili: L'lvera, la grande que-- ..!.tio1.1èe ancora quella secolare cle.11a competizione !m Impero e Chiesa. Investitura, cavalli, registri, campanello del S. Viatico, catechismo sono si1nboli o imprese o leggeude 1 o a: atti o corpi che li.anno naturali rapporti » all 1idea, unica dominante in questo problema, della contesa cli supremazia fra Impero e Chiesa. E' la lotta delle in- •estitU1·e che continua attraverso i secoli, sempre quella in modi diversi; e dei due competitori la Chiesa Si presenta in lizza sempre la stessa, W1ica e mu.tata cli poco 1 mentre al posto dell 1Impero è l'astrazione iuteniaz.ionale dello Stato laico 1 conci·etata nelle realtà nazionali dei singoli stati moderni, imbelle come tutti gli organismi associati I potente come tutte le astrazioni e ìe U1ùversa1ità. • .. Questa com.petiz.io1~e,come ognuno sa, è capace cii tre so1uzioni precise e radicali, due medioevali • dispotiche, una moderna e liberale: la soggezione della Chiesa all'Impero (Enrico III) - la soggezione dell'Impero a11a Chiesa t dictatu,s Papae) - I.a separa7ione della Chiesa dallo Stato. (Combes). Veramente vi è pnre una quarta di soluzioni, quella cosidetta. conçiliatorista, fornata -.>ra di moda in Italia (il nome •da n1ettersi in parentesi me lo suggerisca l1i11telligente le~tore) ; ma codesta è una roba tutta da ridere,· e noi, che siamo per natura nostra piuttosto propensi a malinconia, non intendiamo occuparci, in questa lu- ,eubre rivista, cli cose tanto sollazzevoli. Le soluzioni radicali di questioni cosiffatte ognuno sa che non sono, in pratica, possibili, e che, ad ogni modo, non sono duJ·ature; guasi sempre I.a secolare quistione fra Chiesa e Impero fu risolta con dei compromessi o concordati, stretti fra le due parti stanche di lotta, e firmati con il tacito e mutuo proponimento di osservadi il meno possibile e di violarli e lacerarli alla prima ,occasione. Nella alt~na vken.da _della competia:ione succede talvolta che l1uno dei due avversari, impeilito o dist:ratto in qualche 1noclo,si mo- ~tra all'altro me.no vigile e temibile, ed aflora questo s1arrischia su1 -luogo del vicino nimico: 11.na zolla oggi, un solco domani, gl1invacÌe. il campo e il dominio; se dura l'impedimento. e preme un pericolo da un'altra parte, il defraudato e conculcato tollera, finge di non vedere e, in attesa di rivalersi, sopporta, tacendo, soverchierie su soverchierie; ma uua cosa non s'induce mai a fare nè l'uno nè l'altro dei due _avYersari, per quanto miserabili e precarie sieri le sue condizioni : la rinunzia esplicita a' suoi diritti 1 il ~;ri€!,Q'D.O$Cimengtiouridico della spogliazione ; q"uan-doo Stato o Chiesa in\ un Pubblico documento riconoscessero c01nunque un~, sia pur lievissima, rimozione del «termine,, per questo solo sia lo Stato che la C.biesa finnerebbero, come potenze, il loro atto di morte. • .. La lotta fra Stato e Chiesa continua, abbiamo eietto, anche ora e la questione del cosidetto inseiu:amento religioso ne è un episodio. La soluZione radicale, e, per noi laici, ideale, di questa suboriclinata questione è, si capisce, quella moderna o libera.le della separazione, della « mutua ignora.nza » : « io Stato 1 nella scuola ID.i.a, insegno a legge,:e, seri vere e precedere da galantuomo, tu Chiesa, nel tuo tempio 1 fai pcr-egare: tu pensj ·al mondo dl là, io penso -al mondo di qu.a, e S~~ .•.p<1ri ». Ciò posto ci affrettiamo a -riconoscere che un.a soluzione cosiffatta forse non è de hoc ·munda, e che ad ogni 1nodo1 ne1l1ora che volge, lo Stato laico in Italia non è in grado di fare il valente di. fronte aìla Chiesa, la quale invece 1 per molle ragion.i, si trova ad essere, ,come antagonista, cc in buona forma». E1 innegabile però che della qu~tione del1'ii1segnamenfo religioso nel 1923 in Italia 1o St~to poteva offrire alla Chiesa diverse soluzion.i 1 le quali 1 pur essendo per la Chiesa tutte quante vantaggiosissime> non venivatJo a costituire' per lo Stato la-ico una rinÌ.tncia. ai p,iù gelosi attributi della sua, non dico sovr,anità, ma indipendenza. Poteva 1 per esemp~o 1 lo Stato, c01~e aveva per l'e<lu.cazione fisica costituito llll E. N. E. F., così pro-muovere per l 'educaz.ione religios~ 1a costituzione cli un E. N. E. R., di un'ente, cioè il quale p1~ovvedesse, in sede idonea, a impa.rtire l'inseg:a:an1ento religioso ricouosciuto dallo Sta,- bO co1ne obbligatorio, ecl a rilasdare cli questo ottenuto insegnamento un ct:rtificato, dichiarato dallo Stato indispensabile per il cO>ll!ferimentodel titolo cli proscioglimento. Poteva 1o Stato ri-sta- , bi1ire l 1i11seguamento rel.igioso nelle 1D.ag-istr'ali ,e nelle unive1·sità, in modo da cre<l!rsi lu,i i s110·1 ec g1noo1a l maestri cli religione per le sue scu.ole. Poteva, perfino lo Stato fàr questa dichiarazione: , io rinuncio, per ora, ad impa1tire direttament.e l1insegnamet1to ele.1nentare e delego a ciò, io Stato, delle associazioni culturali presiedute sia pnre dai Vescovi e amministrate sia pure dai patTOCi. \.}ueste ed altre soluzioni poteva scegliere )o Stato, le quali sarebbero st.ale tutte, o più o meno, un rjtorno a tempi che si ritenevru1 per sempre passati, ma per le quali lo Stat.o avrebbe pur mantenute intatte le sue prerogative di nominare seuza altrui controllo i proprii funzionari, o di delegare, spontaneamente e 1:evocabilmente, uua delle sue flllizioui ad un ente da lui riconosciuto come sue vicario. • .. Qual 'è invece la soluzione che deUa delicatissima quistione ba escogitata e attuata - o accettata e subita? - lo Stato fascista nell'Italia del 1923? La risposta è nell'articolo 3 del famoso R .D. r0 ottobre 1923. li quale articolo incomincia così : « A fondamento e coronamento della istruzione elementare i,n.ogni s1iogrado è posto l'insegn01ne·nto della dottrbna, cristia.na second.o la Jo-r-nwrice1n,la nella tradiziQ1W ca.tlolica » e finisce cosi: « Per l'idoneità ad im,part1re l'istruzione religiosa così dei maestri anne delle altre persone il R. Provveditore agli Studi si atterrà al confanne parere della competente A uto-rità Ecclesiastica». Il che praticamente significa che orma.i, in Italia, una maest,ro elem.entare 1 formalo nella scuola di Stato, eletto dopo un esame d.i Stato, nominato ìn una scuola dello Stato, potrà daÙo Stato essere ammesso a impartire in questa scuola 11insegnamento che è a: fondamento e coronamento d.ella istruzione elementare , , solamente quando a ciò sia stato riconosciuto idoneo ... dal Vescovo del luogo: se no, no; se non avrà la fede di battesimo, il certificato di mo1·alità cristiana, l'attestato d'idoneità rilasciato dalla Curia, l'ottimo dei maestri italia.D.\ non potrà nè fondare nè coronare il suo inseguam~- to in una scuoJa oramai del tutto «statizzata», e se il V:escovo, poniamo di Santa Severina, clichiarerà 1 puta caso1 che secondo Lui nessuno dei maestri insegnanti nella sua diocesi è idoneo a impartirè l'insegnamento religioso, nessuno di quei maestri di Stato sarà dal R. Provveditore agli studi di Cosenza. ammesso a iusegnar nello scnole di Stato la materia clichiaratavi fondrunentale. Frà otto secoli lo storico d'Italia racconterà conte in Italia, otto secoli dopo i!l con.cordato di Worms, sessantadue anni dopo la fondazione del Regno d'Italia, -essendosi, neil 'universal •dè- 'bolezza, una fazione impadronita a mano armata de.1 governo, questa stessa fazione, per assicur'!,rs.i poi in definitiva il potere cosi ghermito, fece intervenir ancora una v◊lta nelle cose secolari della sua patria, il b.raccio ec-clesi.c.1.sticoa, cu.i. concesse, in compenso dell'ottenuto sussidio, il dhitto di i11vestitura degli educatod nazionali. • ** 1vI'han detto, certi amici, ch'io sono un esagerato. La cosa mi hai tanto impensierito, che s~ twa volta, prima <l'.i dil~e o seri.vere una cosa io ci pensavo sette volte, adesso, dopo quel riniprovero 1 io ci penso sette volte s·ette. Su questa poi io ci ho pensato ancora di più : bo interro-- gato congiunti, amici, colleghi : e insomma più la guardo e più la :riguardo e più mi par grossa. Grave per sè mi appare, come ho già spiegato: grave più ancora se, invece di -considerarla per sè sola1 la metto 1n rapporto con altri significativi episodi delJa recentissima storia d 1Italia: p. es., discorso i\>Iussoliru alla Camera in cui è riaffenu.ato e ribadito un principio che già nel '48 in Piemonte era parso a troppa gente una rinunzia ad una delle più, graucli conquiste del secolo: « religione dello Smto è la cattolica, gli altri culti ~ranno tolle1·ati » - ricostituzione, sotto gli aus,picii del Governo Nazionale, cli t1.t1 movimento politico cattolico cle1icale contrapposto al movimentç, popolare - salvataggio fatto 1 con danari della Nazione, cli un istituto di credjto confessionale,· finanziatore di organismi giornàli-stici ed economici e politici di marca clericale - discorso del Cardina1e Vannutelli, con relativa esaLtazione di « chi per qualità eminenti d'uomo di governo, per lucido intel1e:to, per incrollabile energia, è designato ad e!'-sere il principale fattore della con1:w1esalvezz,,1, J - allocuzione del Rè di Spagna al Pontefice in Vaticano, in cui _l'ospiste augusto parla, nella capitale del Regno d 1Italia 1 cli a: nttO'Vecrociate per La nostra Santa Religione». Fatti specifici, a ctù risponde, fatto più grave di1 tutti, un o:ffuscam·ento generale del senso laicoi cosi grav.e che p,. es. • in u.11 convegno antiblasfem.o, a cui partecipavano anche dei liberali, rievocati i tempi leggiadri in cui ai bestemmiatori si strappava la lingua, dcli presenti fu riconoscinta, fra l'altro, l'opportunità eh~ la bestemmia fosse nuovamente perseguitata legalmente come delitto; e, a fare un altro esempio 1 in un giornale veramente liberale uno scrittore. giungeva a proporre, con la 1u.assima indifferenza, che, per ragioni di economia, si tornasse ad affidare ai parrod nientemeno, che la tenuta dei registri di stato civile; la quaie eclissi cli senso. « laico it noll è, come ognun capisce, che un lato dell'altro più vasto fenomeno del progressivo ottundersi del senso , liberale• in Italia. * ** E ancora, quei tali ep-isw.i di politica interna italiana potrebbero essere ritenuti come meno preocc11pa11lise risultasse evidente che essi sono sintomi cli un male locale, nostro, particolare, il quale, non avendo altre risponde-t1'l..enell'organismo europeo, finirà con guarire da sè, come son guariti tanti altri malanni nostrani. Invece il guaio si è che queste interferen.7...e di potere religioso e di potere laico in Italia non sono, a rigore, un fatto di politica jnterna, come non è un fallo di politica interna il prepotere delle nostre correnti nazionalistiche : l'una cosa e l'altra sono1 come è risaputo, fatti di politica internazionale, e, come il trionfo del nazionalfascismo in Italia forma catena con altrettauti avvenimenti svoltisi, o prima o poi, in Inghilterra, in Francia, in Ungheria, in Bulgaria, in Baviera, in Ispagna, ecc., cosi 1.a tipresa di politica attiva cattolica in Italia fonna sistema rigido con altri grandiosi avvenimenti di politica internazionale, quali, per ~sempio, il tentativo òi una riorganizzazione della Germania da parte della cattolica Baviera - il .l;orgere d'nna ipertrofica Polonia cattolica fra I.a Germania. protestante e la Russa tra ortodossa e bolscevica - il dissolversi della monarchia austriaca 1 cattolica ma giusE.ppina., in una pluraJità di staterelli ancora cattolici ma non più ... giuseppiui - e tw.a certa misteriosa rinnovazione d'azione gesuitica e controriformistica. - e certe autorevoli dis:hiarazioni sulla òpportllllità che I.a Chiesa possegga anche fuori d'Italia - e un mucchio di altri fatti insomma, più o meno appariscenti, ma' che sono tutti indizi di tw rinnovato fervore di attività politica da parte della Chiesa Cattolica.,. . * • "Insomma, devo dir la parola? a me par di vedere ormai chiaro e lampante che la Chiesa va ricostituendo in Italia I' fuori il suo bravo e fiero Potere Temporale: il quale, di fatto, col 1870, non è stato abolito, ma si è solamente trasformato, rammodernato. A pensare che ogni questione .di potenza sia a.nz:tiutto una que:ptione di territorio credo che oramai aJ. mondo non ci sia più che i nazi0nalfascisti italiani : certo I.a Chiesa Cattolica questa idea l'ha messa in disparte <l"; un pezzo : essa pari.a ancora di lanto in tanto della questione di Roma, « colui che detiene ll, « l'infau- .st0 XX Settembre »1 ecc., ma queste non sono P.che finte per distrarre l'avversario e tenerlo ·alla posta sulla , Roma intangibile , ; anche gli ~e.i. parlap.o d( S,ion e lasciano che viva un. c'erto mo·dmento sionista 1 ma il loro potere temporale se lo sono saldamente •costn1ito nei secoli in altri luoghi ed jn, altri, modi; dopo il 1870, ben presto anche la Chiesa di Roma si è messa per qnesta via, pone.udo intanto a profitto da pari sua, la lezione del materialismo storico; e pwr seguitando a parlare e a ·lasciar parlare della sua Sian, città Leonina, accesso al mare, pa1azzi apostolici, ecc., ha atteso a 1icostruirsi e ad ampliarsi, altrove e altrimenti, il suo nuovo impero temporale. Elusione della legisla'Zlion.e laica, ricostituzione cli mani-morte; azioni di ·congressi, giornali, bauche 1 organizzazioni bianche, asili, scuole, università, che cosa è appetto a tutto que5to modernissimo impero l'antico e misero e fragile Stato Pontificio? ..Avete visto, per rimanere in· Italia, che cosa ba fatto il Vaticano quando la giolittiana nominatività dei, titolii minacciava per lo µiena di inventaria.re tanta parte di codesto ricostituito impero temporale economico? Ha fatto intervenire i suoi organi ufficiali, cosa inaudita, con. una nota persònale destinata. a silurare Giolitti _e ad impedirgli, con un. ritorno al potere, la attuazione definitiva di quella legge. Altro che « Roilla intangibile» ! Tutta la Città Leonina con i relativi' trasteverini sarebbe i,l caso di regalare alla Chiesa, solo che essa fosse clispostw a far il cambio con quell'altro « Patri- , monio » che in questo mezzo secolo si è venuta adagio adagio ricostituendo, anche solo in Italia 1 all1ombra dell'odiato stato lg.ico ! Ed ora pa;re che lo stato di fatto, in qttesto can1po, si voglia costituire in stato di diritto; indizi di questa te:nden'l..a in Italia sono gli ep1so.tli che ho elencati più sop-1·a; sinto1uo, a parer m,io1 gravissh~10 fra t11tti1 la disposizione de1l1ar~ ticolo terzo del R. D. r ottobre 1923, per coi il riconoscimento deLla idoneità del maestro di Stato a impartire l'insegna.mento fondamentale nella scuola cli Stato spetta in Italia alla « contpetente autorità ecclesiastica )l, E' l1eten10 pe1icolo 1 non mai svanito del tutto, e dopo la gnerra ag-gravat.o, d'un ritorno offensivo dell'idea papale, teocratica 1 contro l'idea laica, liberale. Ripru·o contro questo peiicolo, dice la storia, la Riforma. La quale Rifon:u.a SC:: è, insomma, fusione di idea cristiana e di idea libet'ale, nell'Italia del dopoguerra poteva apparire ben rappresentata cful popolarismo, in quanto era contaminazione cli cristianesim.o e lib~ralismo (Sturzismo) e in quanto era contaminazione di cristianesimo e di socialismo (ìVIigliolisn10). I governi imbelli del .dopoguerra il peritolo lo avevano capito, e ne avevano anche, pri.ù o 15 meno consapevolmente, escogitato il rimedio, col favorire il partito popolare nel tentativo di < svuotare , il cattolicismo del suo contennto politico immettend.0 1 sew...a riserve 1 nella vita dello stato laico e liberalé italiano le forze prima irregimentate a esclusivo servizio della potenza cattolica. Il governo forte, il governo della Marcia, i1 governo .Kazionale, cèrcanclo ansiosamente aiuti alla sua impresa contro lo Stato liberale in tutte le forze reazionari.e nazionali ed internazionali ed extrana,,,ionali, ba cercato e in parte ottenuto anche l'ai11to della Chiesa Romana: in compenso à fatto ad essa, a tutto detrimento della forza e autonomia dello Stato, quelle tali concessioni che abbiam detto; in conn>enso ha C!'rcato di stoI• nare dalla Chiesa il pericolo di qnell'unica Rifonna possibile, per ora, in Imlia, rappresentata dal movimento della democrazia cristiana animatore del popolarismo più autentico. _-essuno dai tanto vituperati governi che l'Italia ebbe prima dell'Ottobre del '23, a risalire fino al marzo r86r, aveva ma.i dato segno di tanta debolezza e di cosi poca accortev~ di fronte alle pretese e al le rivendicazioni della Chiésa Romana. . * * Abbiamo voluto,• cogliendo l'occasione di questa rassegna sulla politica scolastica del fascismo, illnstrare I.a condotta del fascismo è.i fronte ali;,. Chiesa, non per ispirito di settarismo, a cui noi siamo per indole e per origine repugnantissimi, ma per fedeltà al nostro programma, che è di preparare in Italia una. riscossa di spirito liberale e moderno, e di in.da.gare fino a che punto, nei vari campi, si sia col 1861 compiuta. in Italia la rivoluzione liberale. Questo 1 anzitutto; ma poi, siccome noi non vogliamo essere soltanto degli storici, ma sia,. mo anche, purtroppo, dei politici, abtiam voluto dir queste cose non ieri 1 nè dom.ani, ma. oggi, perchè proprio oggi, annunziandosi .a.ella metereologia politica internazionale ·un ~mbiamento notevole di tempo, anche in Italia sono visibili le manovre di chi, avendo gonfi.ate le sue vele coi venti che soffiavan a destra 1 uon sarebbe neanche malcontento di tenderle " prima o poi anche ai venti che tornassero a soffiar verso sinistra. C'è in Francia· un uomo di Stato che, dopo esser stato a capo di una coalizione di destra, ora mostra di voler armeggiare in modo da farsi ritrovare, quando il vento sarà voltato, ritto e stabile sulle sue antiche posizioni di sinistra: ma quest'uomo in un punto non lJ.a mai fatto concessioni alle correnti di destra : sru.la. questione dei rapporti dello Stato con la Chiesa; per I.a fedeltà che ha serbato a· questa essenzialissima parte del programma liberale potrà forse Raimondo P~incaré, rifattasi una verginità politica, tornare ad esser gran parte di un governo di sinistra; ma chi 1 fuori di Francia, ha tradito anche su quella questione., l'idea. dell'Impero, non dovrebbe più, a nostro modo di vedere, nutrire di q11este speranze. Ma l'Italia è un paese che ha cosi poca memoria ! Lo ha ripetuto, anche recentemente, Benito Mussolini. AUGUSTO MONTI. "b1Eao DEhhA STAffiPfI " il ben noto ufficio di ritagli da giornali e riviste fondato nel 1901, ha sede ESCLUSIVAMENTE in Milano (12) Corso Porta Nuova, 24. G.B.FARAVIA &, C. Editori • Librai • T'ipog,·afi TORINO - MILANO • FIRENZE - ROMA , NAPOLI • PALERMO JACK LA BOLINA. Jack La Bo/.ina, l'iniziatore della moderna letteratura marinara italiana con què.i Bozzetti che per i primi promossero fra gli italiani l'amore per il mare e l'interesse per la marina da guerra, ha dato in luce un nuovo Yolume: Il.A.. STORIA bEI.l )'l!HRE Nelle quattro parti che studiano a turno il mare negli elementi costitutivi e nelle parti(:(r la.iità naturali : nei prodotti che se ne traggono, nella flora, nella fauna che lo popola; nelle prime appad1ioni su· di esso e nella susseguente affermazione dell' uomo, l '6opera costituisce un. complesso organico di tutto quanto di essenziale e di definitivo attualmerite si conosce intorno al1 'infido elemento. 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