La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 1-2 - 1-8 gennaio 1924

I 2 LA RJVOLUZIONE LlBERALt f01·tu11c·diplom.atichc del tempo cli gttcrra non gli avevano fatto rlismcttcrc il <-110 mcclo di fare prcn.,,nicnte, cortese, buon collega. ~on gli giovò a 11ulla • auzi, Cj\H::stasua sereniUL di abitudini e di ,·ita. fu addotta cumc argomeuto principe della sua kli%ia irrefn~nabile a ,·ccler c1isf;usi la pat1"ia tedcsc-a. Egli era ccrlamenlc il più completo esemplare degli. uo111111ie.lei ceti 1n10,·i, maturati in tnlln l'epoca gug-licl111i11a: ciò provocò co11tro cli lui lodio cli tutti gli speciali, di tutli i ritardatari i, di tutti i prod11ciali delle idee, dei senti· •menti che ~i ribclla,·auo contro m1 111011<.10 nuovo. Gli Jl\nkcr spodestati e.lai Landlag, i ceti acca• dentici, i burocrati espropriati dal ribasso della ,·aiuta, non odiarono nessun i11dnstriale ebreo e 11cssu11socfrildc111ocratico come odiarono il c-;ittolico Erzbcrgcr. ll suo assassiuio ftl m1 pm1io ( fermo nella storia tedesca, il più chiaro, inequi- ,·ocabilc atto cli -i;ilie.llique dei celi s~li c~11trO_ lo stato inclnstiialc, socialde111ocral1co, u iìtano • :\Ia la SQ§..t.i.tJ.LZ.io.ne.ài \Ve,Uuu.., e la costituzio11c pn1ssiana non 111c110importmite, erano state Ya1ale. Esse rapprcs-e11lauo la n1igliore risposta pos- -.i'.iik al tntlalo di Yersaillès. ln qnella cli v:eimar, abolizione di tutti ì « Reservalrechtc,: alcLmi stati federali, tollerati da Bismarck: Erzberger Yi apporta poi il pe.rfcziona111e11to-dell 'aboliz.ione elci c.qntingenti finauziari da parte degli stati federai~ e la attribuzione al Reich cieli,/ riscossione ,lellc imposte dirette. Kella costituzione prussiana, si fa a meno dello Staatspriisiden.t, e si dà poteri assoluti ad tma unica Camera, eletta con u11 sistema di proporzionale perfezionatis:;.ima. La. formazione di Llll governo prussiano si può aYcre sol.lauto cou la coalizione dei gruppi parlamentari : escluso il presidente dello Staio che vossa interrenire colla nomiua cli un inca.ricklo cii risohere la crisi, resta l'elezione del Capo del Ministero (Mi.nislerpraesid.ent) al La,1.d.- tag: e il Landtar; lo nomina infatti a colpi di maggioranza. La costituz10ne prussiana resta la più brutalmente .Parlamentarista di tutte le co- :rtitu;,joni europee. Xello stato dove più lungo aYesse resistito l'elettorato a tre classi, dove la 1ifonna elettorale era stata contrastata. palmo a palmo dagli Junker agrarii, dove ancora, durante la guerra, la. Camera dei Sig1.1ori e il Landtag aYe\·ano discusso sulla istituzione di nuovi maggiorascati per arruolare i pescicani della nobiltà fondiaria, nel sancta sanctcn1111 del particolarismo prus..c;iano, socialdemocra,tici e cattolici trio1.1farono nel modo più completo. .'.\c11g-licclcn111g- d<.~I Rcich. Si auda,·0110 a cercare, e si rip11bhlic:1n1110,g-li s<ritti di GOn-es, il federalista cattolico ck:lle guerre di Jjberazione: si cercò di ri111<:ttcrc di moda Costanti11 I-tranb:, 11 doltriuario a\·\"ersario di Bismarck, lo sfortunato prcclicalore federalista <kgli anni attorno al 170. t·ua delle p1Ìl n1moro~c fig-urc della Germania. accademica, Jtcdcrico Focr:;kr, professore di filo• sotia e pedagog-in a :\lonaco, già malfamato per la s11a azione pac.ifisla durante k1.guerra, si getla\·:t i11q11rst'altra impresa, di rimettere in corso il federalismo pre-bismarcbiano, i11nome della p:in· c.: della ,lc.-111oc·rnziae del JY<trl:1111c11lari- ~1110: per lui, e per molli, gli era tutto un cal- <lerorn..·; anzi, pii'1 la Germania sarebbe stata feclc:rali..;t:1.,pili sarehhe JYlt'ific·a, democ-rnlica, parlanrcnlarizzabi le. ll0ltrinalme11tc, lullo questo pnirilo federali- I slico-dcmor-ratico non produsse niente cli notcrnlc. Tulli i discglll costituzionali o federali del COrrcs, clt.:Il-;-ranlz, dei loro epigoni sono la più genui11a « TtHfenfaSspolitl/z », politica da calamaio, come la chinmaYn \Vcher: i cl11cmaestri GOrres e Fra11tz, erano ,·issuti nella piccola, casal:11ga1 pro\·incialc Ccnnania del!' 800, non P~eS.'lgirono affalto tutta la trasformazloue industriale del paese; erano in una arcadia completa di collaborazione delle classi sociali, e quando sl cimeuta\·ano nelle alte discussioni, chi faceva le spese di tutlo era la <lottrinella lomistic-a dei semiuarii. Eppure - anni '18 e '19 - la Germania fu così intimamente, ottimisticamente contenta cli esse1·e stata ,·int:i, ~ guardava così fiduciosamente all'avvenire, che perfino le idee arcadiche Ji GOrr~s e cli Frantz furono rimesse all'onore del mondoi e· le si senth·an ripetere nei giornali dei partiti trioufanti;-e nei parkmenti più di sinistra che a\"esse l'Europa. ((Poi, come succede, vennero anche le edizioni speciali: ma rimasero invendute, perchè gli umori avevan già dato di volta). Insomma, una ~.o;;ug.Jed~ralistica, a parole: i cattolici Yi davan dentro per le loro 1 trad.izioni gOrresiane, i socialdemocratici per far dispetto alla memoria cli. Bismai-ck e per <leferen7,a ve1:'soi competenti che si p1·esentavano in nome della p-Toduzione a sostenere i rnggruppa1p.enti territoriali delle J,Virtsclwftpr01.rinzen, i democratici in uome della pace, che, a quanto pare, il federalismo garantisce. b'equiuoaodell'art. 18 di Weimar Tutto questo fervore federalistico finì in un articolo della Costituzione di Weimar: l'art. r8. Il D~Ò=federalismo Dice questo articolo: « I/ raggru,ppamento d.e! C',è un fatto estremamente curioso nella storia Reicl, in Uind.er (Paesi) d.eve, tenendo c... 'lli: al di ques.t.1..grande riforma costi~uzionale unita- massimo della 1Jof011tà della pot,olazfcn1t; in.b ~:;:._E(]... f.: J:'bf'-.-n~cutre :matunjvpuo -ìte/dpe CO- sqta, -vrvfre alfO\S'Vil-u,ppo 1.,ìc(f·,1~ -· jco. e- e ;tlh~zion-i ph1 c~traliSficn'e che k Geikani? ... ab- d~l popolo ». I cainbia.menti le1iritori.a "~i bia -mai avuto, tutti parlavano délla nec~ssità cli si», e le forma7.ioni cli nuovi, avvengono mesmembra.rc la Prussia, di rifondere tutta la ci-r- diante plebiscito. Il Governo del Reich orclrit:1-ail coscrizione federale del Reicb, di realizzare la éébiscito, se un. terw deg)i elettoti del teni, vana pro1nessa di Federico Guglielmo II : « A cQ- rio interes~ato lo ricl_1i~e. L'entrata in. vigore minciare cln oggi, l<,L Pn1ssia si scioglie nella Ger- questo articolo er<Jpuvi.ata all' u agosto 1921. mauia ».. Questo articolo 18 era frutto di iiil" co~proSi facevano grandi discorsi e grandi progetti messo. ba Prussia non si smembra .\IJ'r r ,\gosto 1921, dunque, secondo la pa!iJige:ncsi guerresca dell'Intesa, e anche secondo la visione arcadica <lcl federalismo democratico uso Foersler, si sarebbe dovuta iniziare la liquidaz.ionc della l'rnss.la . .:"\nivò quel tale u Agosto, a.rrivaro110 i successivi, ma l'art. 18 non fUJ1Zio11ò affallo, se non in un ca.-;o: la fusione degli slaterelli luring-ici (Sa:;sc,nia-\\'eimar, Meiningen, .:\ltcmburg, Coburg-r.rG-otlrn, Sehwarzburg-, S0nclcrshausen, Rcuss) in un unico stato federale, o Land, di Cross Thurjngcn, capitale Weimar. () sbaglio: ci fu un altro caso: quello del pitcolo territorio di JJirmo11t, un fncJa\'e sa.s. sonc nella provinc--ia prussiana di i\.lagdebu.rgo: gli abitanti di l'irmont, passarono tutta I.a tra~ fila delle richieste del terw degli elettori e del pkbiscilo, e diventarono felicemente prussiani. Tntli gli altri tentativi d1 dividere, o di cimare sempliccmenlc:, j} territorio prussiano, finirono miscramenlc. Il governo prussiano (sotto la guida dei soeiuldemocratici), appoggiato dal Land• tag, rifiutò ad Amburgo la cessione di Harbuxg e di Altona, invocati rlal Senato e da tutti gli absbnrghesi com<: polinoni indi:;pcm;abili allo sviluppo di ciltà libera: e, cosa degna di nota, n.E:Ssuno dei grandi partiti delle due città (cioè sopratutto socialdemocratici e comunisti) inscenò l'agilazio11e per il plebiscito, che avrebbe messo il governo di Berlino colle spalle al muro. Nella provincia di JàlJ!.rt, quando qualcuno sostenne l'opportunità della ,fusione della provincia col Land. di Cross Tburiugen, restò completamente isolalo : nessw10 dei grandi partiti aderl. In Alta Slesia, nella zona rimasta al Reich, q';ialcne gruppo si ricordò la formale promessa di Severing: ma il ministro Braun replicò nettamente, al La.idtag che , l'Alta Slesia farà, semplicemente, 1itorno alla Prussia, : e non se ne parlò più. Cioè, l'art. 18, ritrovato del federalismo lealistic.o, ,..h:moc.ratico, repubblicano, rimase lettera morta. E si noti. In tutti i casi che ho nominato, non era possibile, come in Renania, combattere i sinceri repubblicani-federalisti con l'accusa di essere separatisti, traditori dello strauiero. No : la ragione di questo 1allimento va cercata altrove. Chi dice AJtona, Erfurt, Alta Slesia, dice: grru1de industria, organizzazione sindaca.le, partiti di sinistra. Sono tre centri dove i nuovi ceti, profittatori clella disfatta junkeiista, si sono radicati più fo1temeute: la costituzione del Reich, e sop~·atutto la costituzione prussiana, paiono fatte a loro immagine e somiglianz.a. Per esempio, la Prussia junkerista, particolarista. vive udla :\1 Ieclia Sles.ia, attorno a BreslaYia, ma. nell'Alta Slesia è morta, seppellita sotto le montabne e~ scorie clel1~fpnderie.+e orga~iz7..azio.ui inM, 1,1striàli sono vincolate a Berli.no, i sindacati operai hanno le loro Spitzenorgan.izationen a. Berlino, i partitti politici sono ,1al01izzati per il fatto di poter comandare al Landlag di Berlino. Andare a contare ad un funzionairio sindacale o a m1 minatore altoslesia.110 che Berlino li sfrutta, che la Prussia è tradizione anticattolica, che 1a pace del mondo richiede che ess-i agiscano e votino per sottrarre l'Alta Slesia alla ;Prussia « imperialista n e far.çe uno stato federale, vi assisttlla f,:eu,glieder·mtg des Reichs, s1tl nuovo rag- I socialdemocratici lo Yotarnuo sperando di gruppmnento <l.egl.iStati federali, sulla organiz- a\·ere un'arma contro il particolarismo della Bazazioni cli sei o sette << L8.nder ,, yeramente omo- viera e dei Paesi 1ninori: lo vqlevano usare per g~nei e fondati su unità di culhu-a e cli interessi: foudere cli mtovo, e davvero, il corpo territoH m.inistro Preuss rice\ette incarico ttfficiale di rialc del Reich in un assetto nazionale, che non i< correggere» la storia tedesca, e cli fare scom- aveva più niente da ·fare e.olle frontiere inte.11.1e parire cla1le e.arte geografiche del Reich quella ereditate· dall'Impero bisniarckian,o, e coi ragPrussia tentacolare 1 che abbrainca e circonda i gruppamenti casuali cl~ territori.i dovuti alle formo11co11it1egli altri Stati federali: il Presidente tunc cl1akova delle dinastie scomparse. Si « scioEbert, con gli altri Commissari del popolo, di· gliesse » ptu-e la Prussia nel Reiçh: ma via anchiara\"a solennemente che « t\na nuova delimita- che il Palatinato renauo e la Francouia. di ì\10-' 7j 011e de] territorio del1o Stato prussiano è indiM naco, ,·ia le veschie croste di' 1-Iohenzollern Sig-· • curo che &u·ebbe come auclar loro a parlare del1'autonomi:;mo .. sardo: eppure è cosi che molti in.formatori e.licose tedesche ragionano, e peggio, credono e ci vengono dicendo che così ragionano gli interessati. Queste Yaghe, indetenn-inate idee sul latente federalismo tedesco antiprussin,110 sono come il ritratto cli Napoleone, che i corrispondenti dei giornali parigini ru;sicma.110 che si trova appeso in ogni cc chmt,1nière d.e pay• sau rhé-11au »: n1a io vi gi1uo che non ne vidi spensabile ». E allora, in tutte le provincie prus- marignen e di Assia Reuana, e tutto il resto: .siane, si spolverarono i testi della patria storia: tu.,tto << sciolto )) nel Re_is.h~e da capo fase la rine11'Ham10\-er, ingoiato da BiSmarck uel '56, il partizione ten;toriafe con csite.1-i completamente partito guelfo ricominciò a pa,-lare di « Hanno- nuovi. Per i socialcle111ocratici, il federalismo ver libero nella libera Ge·n,ianfa n : il socialista. clell'art. 18 ftt un avdame.nto all'trnità, ed ebbe Grndnauer, capo del governo sassone sostenne 1111.apun.t.::1. contro, il particolarismo. la formazione cli un grande Stato dell'Alta-Sas- I rappresentanti invece, dei ceti rurali di Rcsouia, compreudente 1'ex-regno cli Sassonia, le nania o di Baviera, della piccola borghesia buroprovincie prussiane di Sassonia e di Anhalt: Am- cratica o accademica, dei grandi proprietarii, dei burgo, città libera., stretta nel e.orsetto c1i ferro gruppi sociali pi1'1 attaccati alle dinastie scomdei confini prnssiani, che la soffocano nella sua • parse, comnuque designati politicamente nel.la espansione cli VVeltstadt, cli città mondiale, e non topografia. del Reichstag, lo votarono sperando le consentono di espletare completamente i piani di servir:-;enC' E:sclusivaineute contro la Prussia, reo-olator-i \~ 0tati dal suo Sena'to, si faceva avanti e contro la nuova costituzione f~~je; lo volcco7iie 1ia.ttnale capitale di uuo Stato della Bassa ,·ano usa.re per an-o·Londare o i con.fin.i della. DaSassonia, co,nprendente tutti i paesi fra l'Elba e ,·iera con il Ducato di Cobttrgo Gotha, o per conil \Veser: nel \\·urtemberg e nel Bad.e11si parla- q11ista.re Francoforte all'Assia, o per alti-i piani, ,·a di una fusio11e, che dell'ex-regno e dell'ex- perfett.-'lmente si1nili ~ quelli che Treitc;cl.tkc a\"eGranducato a,-rebbe c1oYuto fare un unico Stato \·a schernito cinquant'anni prima. Tutta questa Svevo. gente Yoleva 111.i.gliorare. il particolarismo: parl'oinini e g-iornali cli ttitti i partiti si pro1nu1- lava dei tc1Titorii ati.itati dalle tribù g-crmaniclte • ciavano, pe:r questa ~~m~-Reich, degli !:,\·cvi o dei -Sassoni, come se davvero foscioè, in sostaJJ?.,a, pe.r questo s.m~~ se;·o 1·intracciabili nel paese più industrialmente la r~a......~~lla Asse1nblea Na,..Jona1e di Vieimar attrezzato cl-i .Ettropa. Pc.r essa, il federalismo né..-,parlarono in favore Spabn e Delbriick: al clell'nrt. 18 ern un 1·itcrno al particolnrismo « cor- # Landtag prussiano, il minjstro Socialcle~11oc:atic~ retto», ed rn-ev:-i ttlla pHuta. co11tro l'impero ScYeting- prometteva soleunemente agh abitanti bismarcki:1110, e - più ancora! - co11tro lo ~tato <lcll'Altn ·Slesia: « Se nel plebiscito vi manter- unitario di Erzbcrgcr. rete fedeli 'al Reic.h e contrari.i alla Polonia, il Oggi, tutti capiscono quale bttrla reciproca sia Go\·crno pntssi:uw sarà lieto cli vedervi costituire stato l'art. 18 <lella Costituzione di VVeimar: le un 1uioYo, fi'orc11te Sta.to federale». ~ dccndc sncccs:::.i\·e h.an110 a~prof~ndito sempre Tutti a mio a,·yiso, erano sinceri, tutti pieni pili l'abisso fra ,·cechi e m1ov1 ceti: le maschere di bnoi:e intenzioni. Che cosa c'è cli pili semplice, ~· no cadute: i nuo,·i celi, al go,""en10 in Prussia, di più gr.1devole di co11ciliarc iusieme federali- si so110 .l!i._'.11.~)~~i ..11~!1~.. J?.f.~~i~~-q11otidia11a di 51110 e cÌemocrazin? Pareva facile cosa contentare • g-m·cn10, i111i~j,;_ i \'Cechi, ritoriirttì a1 potere a auèhe i prog-cttisti che si faceya110 innnnzi co~la )l.on~t'iell~ am111_i1~i!=-trazion~ ]?cali i11~cna.- ric.hie.c:tadel le I l'irtsclza_{lfJJ"o-:.:i!1.ze Jl, cle~le proYm- , :1_in,. s1 ~0110 d1most.rat,1...__::l~~~-!1§}1.,.-o ..pa.1:ttc.01acic economiche, colla j_11110Yaz1oncrad1rale della ·1~1.1. mai uno . I J!.limi,prussianisecondo il auoredi Treitsche Ber i ceti usciti vincitori dalla guerra e dalla ri\"cluzionc, la Prnssia. - dico la Pntssia territoriale, come la· fecero gli Hohenzollern - diYcntò, Hon solo lo stato federale p:iù solido e comodo per la pl'opaganda politica dei partiti e l'aziondle grru1cli org-anizza;,Joni economiche: noVll!lfll!f'òla piattaforma migliore: ma u11a eredità cH se1ietà e cli forza govcrnainenta.le, che essi accctta.rono. I pwnti cli contatto tra i Yec~hi ceti agrarii,, burocratici, accadem.ici 1 che sentivano e sentono ~ rimpiang-0110 la Prnssia jnnkerista, os<telbi<:a, particolarista, e i nuo,-i ceti che sentono e difendono la Prussia come negazione cJcl particolarismo, come garanzia dell'unità del Rcich, sono frequenti : e spesso, giudicando la condotta dei s.ingoli n011llui - Severing, BratUl - 11011si sa se 'Sia stata più influenzata da un richiamo e cla tLna \'e11erazioue della vecchia 1-'rnssia, o dall'orgoglio di djfendere la PntSsia parlamentare e democratica cli oggi. iVIa è certo che, oggi, in Germania, gli uom.ini per etti la Prussia è una ccs:1 viYente, come fu per Bismarci-:, si tro,·a110 alla testa cl.elle organ.izzazioni ~inclacali: e per mio conto ritengo che clifficiln1enle una scelta fra tutti gli Junker della 1\1:arca p0t1~cbbe oflrire due Upi di prussiani così secondo il cuore di Trcitschke come il segreta.rio generale dei Sindacati, T,egie11, o il s110 successore Leipart. Le necessità tecniche della politica professionale e della organizzazione sindacale rendono gli ((uomini delle leghe » così c01upenetrati del concetto cl.i e< .\lachtstaat » come nessun diplomatico dell'antica Prussia fu mai. Os},·alcl Spe11gler, su queste o simili ossérYazioni, ricamò il suo riavvicinamento fra. « PrHssianesimo e Socialismo , ; ma volendo egli cucinare insi<:me le glorie di Federico II con quelle di l,<.-ipart, la J'rtLssia partkolarista degli junker: con quella trasti.sta sindacale, ne venne fu.ori ..._ opuscok dilettantesco. La ,·erità, meno brilla.n· te, mi par questa : che l'abitudine alla lotta • classe organizzata e sistematica ha condotto gli uomini dei nuovi ceti più vicini a quella etica di responsabilità, i11cui la coscien7..a del Machts• .~taat, dello st.:1to u..1me forza, (:. implicita. \/(,n Kahr, il dittatore antiprussiano della Ba,. d(·r,1, sutto tutte le: sue affffi"mazionl di autorità, (; un stntimentalç: sovversivo, pauroso dei tempi. nuovi e sfiduciato, che non si preoccupa affatto ck:lle conseguenze dclii:: proprie decisioni, e vuole anzitutto obbedire al comandamento di rimettcs·c sul trono la dinastia, fedelmente servita dai suoi avi e <la lui stesso, negli anni <li giovineu.a.. Rispetto :i lui, i capi sindacali di Berlino, e in genere gli uomini poJjtic-i usciti rlalla organizza~ ne operaia sono tanti allied (]i Bismarck, an7.i ne sono i legittimi eredi. I socialdemoaraliciin Prussia I11 questa educ-az1one ail'etica. di responsabilità e alla cosde;nza dello stato come forza, a queste e stile prussiano • trasmesso dai ceti decaduti ai ceti sorgenti e affermantbi I risiede la ragione pec cui, con ia costituzione schiettamente parlamentare, anzi parlamentaristica, che abbiamo veduto, il goYerno dello stato federale, o _del Land., di Prussia ha una sfa!iiJìU e una regolarità di fu~om_e; J_1ç.~ ui:r]Jtro. go,·emp federale - e meno che mai la. ditb:t.tura von Kahr in Badeca - possiede. In Prussia, dal 7 novembre 1921, la grande coo,. lizione fra Cattolici, Democratici, 'iolkspartei e Soeia.ldemocratici è irremovibilmente al potere, sotto la presidenza del soeialdem.oeratico Braun, e con un altro socialdemocratico, il Severing, agii J11terni. Braun e Se,ering sono, senza dubbio possibile, i migliori uomini di go,·erno che .la ri rnluzione ba tratto dagli ambienti del! 'organizzazione sindacale. Se i1 Reich può sottosta.re, sen7..a sfasciarsi, alle c-lamorose crisi del goven10 e.entrale, in gran parte le si deve al fatto che Braun e Se\·ering tirano, oscuramente, il carro 11ello stato federale di Prussia, e sono essi che affrontano Yefamente ]'urto del particolarismo junkerista ostelbico. SeYering ba lavorato seriamente anche contro la burocrazia dell'antico regime: bastano poche cifre per dimostrare quaJe imnti.s&.Umedi §sJlgUf: ~gli abbia operato nella macchina ammiuistratiYa prussiana. I r2 posti di Oberpraesiden~ ten. furono, dal 1918/tutti coperti con gente nuova: fra gli attuali titolari se ne trovano 4 inscritrti àl,partito de111qcratic;o,~4 soci~d=atici 1>~ ,.,,, \-~nienti dalle orgaIÌiz.z...:uiouidipiitito. Di 33 posti di Regienmgspraesidenten 31 sono stati 1;nnovati cou personale di fiducia di Severing. 1 426 posti di .L.n-z.dr<J.ten furono tutti rinnovati: adesso 53 membri della Socialdemocrazia si tro- ,·ano fra i Landralen in carica. Dei 22 PoLizei■ praeside11.te11- 1 20 furono messi da parte: fra i sostitutori, furono ~ominati 10 membri della socialdemocrazia. La statizzazione della Sicherbeits• pol-izei cli akuue grandi città costitu..isce1 per chi conosce appe11a la resistenza della burocrazia tirata su dall'antico regime, una grande dimostrazione dell'energia cli Severing. L'opera della coalizione nel campo scolastico, è s~ta esposta sisteuiaticamente dal J{u,lt1lsm.i11ister Dr. Boelitz, e deYe ottenere l'ammirazione di tutti coloro, i cmali 110n credono che la genialità delle grandi i;1110Yar,io11.iabiti solo alla Minen·a, in Roma. Prima ancora della coalizione Braun, io vidi al lavoro il predeces$ore di Boelitz, Corrado H3A; n.isch, della Socialdemocrazia, e ne riportai l'~ pinione che pochi uomini, ,come questo, abbiano giovato a rompere la crosta dei ceti accademici (3).t Con questa opera, decisamente odentata aè aiuta.re l'affermazione dei nu.o,·i ceti, il goYern.o cli Prussia in mano ai socialdemocratici è diventato il pmupposto dell'unita del Reich repub· _R.ti~Cb:r recisamente com~-t■-go·v~fflo fu Pnlssi.a in tlù'lDO agli Jun ·é"r e atfi -agrarii del suffragio a tre e.lassi e della Camera dei Siguori era il presupposto della unità e del funzionamento del Reich bismarekiano. L'unione persmiale fra Cancelliere del Reich e Presidente dei i\Iini~tri prussiano è scomparsa, 1na Pa c.hiaYe cli Yolt..a.di tutta la costituzione del Reicli è sempre il goYerno dello Stato federale <li P1·us:-;ia. Le grandi linee clello costruzione fe-- deµ.le bismarckiana persistono anche con la parfmentaiizzazione della Prussia, e dopo Weimar, r..?lo che i ceti portatori del particolarismo prus- $iauo sono stati cacciati cli seggio; ~i;a_antiparf:içoli!,rLsta c!L.lliij!U;gek _è )?erciò ripresa CO<h. aggiore energia dagli uomini nuovi. Le c11s1 1~0vefoo°del Reic-h girano tutte su questo perno: chi de,·e comandare nello state. federale cli Prnssi~. Nell'ultima, che portò all'attuale Gabinétto Marx, I.a. formula· avanzata dai f.led'esco-nazionali delln « lotta contro la Socialdemocrazia )) mit'aYa essenzialmente a precipitare Braun e Se\"E~ring 1 cioè la coalizione di governo prussiana. Tedesco-nazionalie socialdemocratiai l\la i tedesco-nazioual-i che dauno l'assalto alt.a roccaforte del 11110\"0regime. per i11sedian1isi, sono for~ i rappre.~e11tanti pc1itici degli antichi ceti, clcg-li agni.ri e degli Junker? Sono i legittimi di-

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