La Rivoluzione Liberale - anno II - n. 37 - 27 novembre 1923

16!! LA RIVOLUZIONE LIBERALE LA VITA INTERNAZIONALE La crisi tedesca La crisi tedesca consiste in 1w.a .irreducibile perdita cli contatto prodottasi fra lo Stato (ch'è il denominatore esteriore della nazione, e sul quale quindi gravano gti oneri e gl'imvegn:i èteri- "ati cfulla guerra) e gli elementi produttivi della nazione stes&a. Questi ultimi - che costituivano .il sistema economico più imponente d'Europa, e rappresenta.vano, sul nostro continente, l'ultima parola dell'organizzazione, della tecnica e del metodo - si sono trovati, a guerra finita, con questa loro abilità produttiva del tutto inalterata. Non bisogna infatti dimenticare che la Germania JIOll è stata vinta, nel senso più lato della parola~ perchè vincere UJ1anazione, oggi (in un peEiod@ <li tecnicismo e _di paragoni produttivi) sirnifi.ca colpirla e minorarla direttamente della sua. organizzazione creatrice, .e nella. su.:astrtit:tnra economica. A rigore, oggi vale più la conquista di una officina che di una città. Ecco una verità che pare ;,_onsia stata neppure supposfu, nel corso della guerra e nei provvedimenti per la pace. Cessate le ostilità, i. tedeschi trovarono la casa in ordine, e ripresero il lord lavoro con una lena àisperata, nel pieno possesso del loro sistema di produzione. E (in un primo tempo) si illusero çhe gli oneri, •loro imposti a Versa.q_J.es, sarebbero stati temperati. Difesero pertanto il marco, e chi è pratico della vita del commercio e dei traf- :ti.ci, sa che per lungo tempo essi imposero come ~aiuta di scambio- dei loro prodotti, la loro valuta naz.ionale, e fatturarono soltanto in marchi la p~oduzione da \es.portare. . . . . Poi - col persistere delle esigenze dei v1nc1tod, e sotto la particol.-ne coazione della Francia - s-i produss~ quel fenomeno nuovo1 mostruoso, che soltanto chi ha consuetudine con la tecnica della moderna finanza, può pienamente vedere. l-'l. grande indÙstria (segtùta più tardi da chiunque avesse una qualche disponibilità ed una qualtU1que iniziativa ec-onotb.ica) abbandonò completamente la divisa nazionale. Vendette all'estero in 1Jaluta estera, e cioè cercò alla propria capacità cli produzione, .:-imasta inalterata, una denominazione finanziaria imparziale, sulle piazze estere. Contrattò quindi con chèque su New-York o su Londra o su Amsterdam. Lo sviluppo a cui è giunto l'uso della divisa straniera, a mezz.o d~ congegno bancario e dello chèque, rese facile questa iniziativa. Depositò poi all'estero il pa-odotto dell'esportazione, ed acquistò perfino delle posizioni di monopolio in paesi stranieri, servendosi del capitale i,i accumulato con questo sistema d, espatrio e (per così dire) di proiezioue, fuori della sede d'origine,· del suo intatto e poderoso potere produttivo. Si ebbe così, ai vertice di un tal fenomeno, il fenomeno Stinnes: questo antistato creatosi nello Stato, e p;ù tardi dilagato all'estero, in una rete di compartecipazioni finanziarie che abbraccia mezra Europa. E1 in• somma, lU1a vera e propria originalità., economica, e la parola più imprev~uta e paurosa della ciYiltà tecn,ico-industriale. La crisi del marco non fu quindi la solita crisi d; svalutazione econon1ica, sintomo di una malattia produttiva. Fu invece una crisi di astensione economica .. I cedi medi - e, ancor peggio, il ceto operaio - non hanno potuto giovarsi, almeno :finora, di ouesto sah·ataggio sui generis} se salvataggio Può chiamarsi e possa restar~, in ultima ana· li,;i. Si è, creato quindi un disordine sòciale e politico assurdo, io Germania, che a sua volta è assolutamente nuovo ed il popolo tedesco ne ;, radkalmente ammalato, a partire dall'ordine sociale, a finire alla stessa uuità politica. Ecco la prima e più profonda verità che bisogna fi~sare ogii, quando si parla della crisi tedeoea. Oggi in Germania (assai più che contro la Francia.) si grida, e<l t noto, contro il marxismo; volendo concentrare, in questa dicitura dimostrativa e simbolica, un malanno che l'affligge dalle radici : ch'è crisi di ta.7.=, e che sta al di qua e assai più a fondo della crisi delle riparazioni. M.<RIO GRIECO. Il particolarismo bavarese Von Kahr è l'uomo del particolarismo bavarese. Xato da una vecchia famiglia di Franconia, con- ~acrata, di generazione in generazione, al 'servizio dc~ Wittc:lsbach, egli sente la dev-CY,ionealla casn regale bavarese come una tradizione di famj. g-J-ia, con cui non sj discute e non si transige. Von Kabr era un funzionario, senza nessun passato po1itico, quando assunse, durante il putsch, di Kapp, la presidenza del Consiglio dei ministri bavarese. Egli sostituì allora il socialdemocratico Hoffmann ·• la socialdemocrazia passò alla oppo- •iz.ione. !'.,!nestoaccadeva il 17 maggio 1920. Quattro mesi più tardi, anche il democratico miitii.tro della Giustizia, J\1ii1ler, di Meiningen, fu caccialo dal ministero: anche la democrazia passò ~n•opposizione. Von Kahr spingeva risolutamcnt,_· ,·c.--rS<; de:,tra. !Jovette ritirarsi dal govenio, ijttanclo la Francia impose il disarmo delle guarcHe ci dche bavaresi : si ritirò dicendo pubblica• mc-11te 1 in una festa di tiratori a Chiemsec, che in Baviera restavano ad ogni buon conto, molti !acili di più di quanti non ne venivano ccmscgnati. I ministri Von Lerchenfelcl e Von Knilling furono cqmparse: yon K'\)1r, in qu;,.lilà di pre- ' sidente del Kreis (prefetto) clell'Alta Baviera, continuò a governare di falto 1 in nome deì Wittelsbach : faceva fornire fucili, istrtttlori, fogli cli via alle leghe armate di Hitle,·. Sotto il Ministero von Lerchenfelcl s'impegnò la battaglia al Landtag, cioè al parlamento bava.1~ese,per modificare la costitu.zione, in modo da creare il poli.. sto di Staatsprasident, p~esidente dello stato bavarese, che adesso manca. Si capisce, che Staatsprasident avrebbe. dovuto essere Von Kahr. Siccome la modifica alla costituzione fu osteggiata da] governo di Berlino, si trovò l'espediente di nominare Von Kahr Commissario Generale di Stato.' per la sicurezza interna· della Baviera. Da allora - cioè dal settembre scorso - von Kabr è il dittatore della Baviera, il padrone del governo, il fiduciario dichiarato della monarchia. La sua dittatura ha tutti i caratteri del regime paternalistico e p;>liziesco. La sua bestia nera è il, 11~:a.rxismo. « Contro il marxismo » è la pa· ro'la d'ordine, che egli ripete sem,pre, nei manifesti, negli appelli, nelle interviste. Non dice : « contro la socialdemocrazia», oppure « contro le organizzazioni sindacali » oppure « contro il . partito comùnista ,, che sarebbero tutti obiettivi più o meno ragionevoli, e sopratutto forze. ben circoscritte e definite, contro cui si può impegna1~ebattaglia davvero, una volta constatata Pesistenza. ~o: « contro il marxismo » : siamo nel vago, nel fluttuante. Il man:ismo è una _filosofia, e contro i sistemi filosofici è difficile che i Commissari generali di stato possano agire efficacemente. Ma von Kahr non si spaventa néppure dei sistemi filosofici. A sentire un suo discorso, pare che il marxismo sia una specie di infezione, di malattia delle ossa, cli tabe 1 che roda a poco a poco la midolla del popolo tedesco, ed abbia già cominciato ad intaccare quella del popolo bavarese : una carie che bisogna raschia1:e, che soprati.itto si può raschiare via, fino 'a farla svanire dalla memoria degli uomini. 1\ 1 1a poi, analizzando bene cosa von Kahr intende per «,marxis1no 11 si scopre che è un calderone, in cui egli getta tutto quanto è odioso al suo cuore di vecchio bavarese particolarista: la costituzione di W eim,ar è « marxistica » perchè ~boli la regia bavarese delle ferrovie: il governo cli Berlino è « m:arxista J) 1 anche se non e 'è denti-o neppure un socialista, perchè vuol percepire direttamente le t.asse anche in Baviera : i berlinesi sono iinfetti cli «marxismo,, perchè abitano una metropo1i con la ferrovia sotterranea, mentre Monaco si contenta dei tram : la Prussia è « marxista », perchè ba cercato di schiacciare le prerogative maiestatiche dello Stato bavarese: il ministro rlegli approvv,gionamenti del Reich è « mancista , , perchè pretenderebbe accordare lui la licenza di esportazione delle patate dalla Baviera: sono II marxisti ,i tutti i sindacati operai, che strangolano la piccola. industria : sono e marxisti , gli ebrei, perchè speculano in borsa e fannò parte della internazionale semi'ta: sono • marxisti :n i forestieri, perchè fanuo rialzare i prezzi. ~011 escludo che, in fondo in fon.do, von Kahr non trovi un po' imp.eciato cli e,; marxismo » il principe di Bismarck, perchè colla fondazione dell'Impero tolse alla Baviera il diritto di avere degli ambasciafori all'estero, e gli Hohenzollern, perchè per il passato diedero qualche dispiacere ai Wittelsba.ch. Egli è l'uomo della piccola borghesia delle città e dei proprietari contadini dell'Oberlancl, cioè delle e terre alte , . Questi due ceti fu.tono ben felici nell'aureo secolo decimonono 1 quando uno storico scriveva che 1\-Iouaco è una u città famosa per ballare, per bere cl~Uabirra bavarese e' per essere ospitale verso gli stranieri :e ; quando i pn,1cipi di Wittelsbach andavano attorno nel e:...,.. stume alpigiano nelle vil!eggiattU·e di Berchtesgaclen e cli Tegernsee, e il barb011e bianco del principe reggente Leopoldo era un ornamento di Monaco come i , l<ifferln, ed i , Munchner Kindl ,. La piccola borghesia delle città e i p~oprietari dell'Oberlancl rivogliono quei tempi perdut1, s,·aniti: hanno trovato un uomo, von Kahr, che sa dare formale alla loro speranza, parole di ordine alla loro impazienza : che promette loro di rimettere la Baviera al posto d'onore nel Reich 1 ctl essi a] posto d'onore del1a Baviera: si ca.pisce che ~n tutti con Jui 1 antirnarxi,;;ti convinti, di qnc1 Yago antimarxismo che si è veduto. Il particolarismo bavarese, appoggiato sulle tradhioni d1 una monarchia seC'olare, sui rimpianti di due ceti fortissimi, su un uomo di idee ristrette ma <liun carattere fermo come von Kahr ha cosl ,uscitato le più grandi speranze cli tutti i partiti rea,,ionari del Rei eh. Se 11.e/; voluto fare il perno per la grande rivincita contro la socialdemocraxia, contro il 4 novembre. La base- per la conquista del Reich. Ma von Kahr e i céli particvlaristi bavaresi non vogliono conquista.re nullo : nemmeno il Tirolo : la piccola Baviera Wiltelsbac·('hiana. è più che sufficiente. Essi non YOg1ic,.noconqubtarc. il R.cich1 in cui gli alti forni Iarnrjeggiano ne11a.notte, e i cui porti succhiano tutti gli oceani della terra. J proprietari delle , Terre Alte , hanno piuttosto paura dei compatrioti di Amburgo e di Berlino, propenderebbero per dichiararli addirittura mm·xi$ti. Bianco-cc1este rimane bianco-celeste. GIOVANNI .'\XSA'J,DO. o , Notizia sui partiti inglesi (alla vtgilia, delle elezioni) ~ella Camera dei Comuni i conservatori (attualmente al governo) rapp:resentano la vecchia classe possidente che ha ereditato terre, capitali e posizione sociale. Sono i rappresentanti delle famiglie che, durante gli ultimi 150 auni,1 si son fatta una riputazione come Governatori di colonie dell 'Impero delle Indie, grandi magistrati civili, banchieri, m~rcanti od avvocati. Qu:asi tutte queste famiglie han fatto la loro fortuna tra il 1780 e il 1880. I liberali che sostengono Lloyd George son.o poco numerosi : 58 sol tanto. Il loro capo ha giocato in questi ultimi tempi al gioco dell'attesa. La decadenza cli Lloycl George però è tutt'altro che definitiva: essa va connessa con le vicende dei gruppi economici che lo sostenevano. E bisogna ricor(lare che il Governo di Lloyd Georg~ contava nei suoi quad'ri ed aveva come appoggio alla Camera una quantità cli personaggi che, pur non essendo uomini cli. Stato, avevano almeno una personalità. Essi- avevano fatto qualcosa nell'indnstria 1 ne11e finanze, nella legislazione o nella politica. Cosi non si può dire dei seguaci di Baldwin. Anzi è probabile che mai, dopo la conqu:ista del potere da parte della borghesia, nel -1832, la Camera dei Comuni abbia contenuto un sì _gTan numero di mediocrità come la maggioranza attuale. I liberali che appoggiano Asquith son circa ·60. Essi han guadagnato il più capace parlamentare, l'avvocato più in voga per i suoi successi, Sir John Simon. Essi hanno anche riguadagnati due maestri in matelia di ostruzionismo parlamentare, gli avvocati radicali scozzesi Iioggs e Pringb. E' facilmente dimostrabile che poca distanza. separa i liberali di Asquith dai piccoli borghesi che dominano nel Lab01i1· Party. Ci rest;a d.:'1. es~nare l'opposizione ufficiale, il Labo1ir Party. Esso conta <42 membri ed ha al suo ii..'lllcoclue ausiliarii che votano di solito con lui : il proibizionista Se.rymgcour che ha battuto Churchill a Dunclee, ed il rappresentante del Partito Comunista. La composizione del Prutito operaio è delle più. interessanti, per non dire divertenti. Esso è dominato clall'lndipendent Labour Party, e dagii intellettuali piccolo borghesi, akuui dei qùali son membri della società Fabiana. Quasi tutti, i ca.pi dell'unione del Controllo democratico sono alla Camera come memb1i del L. P. Molti di essi un tempo erano li be,·ali. Essi sono attuabnente gli amici intimi e le guide spirituali di Mac Romld, Snowden, Valhead e Jowett. Tutti, ad eccezione di MoreJ, resultano sin- • ceri convertiti al socialismo di Vienna In un gruppo clell'I. L. P. dei distretti dell'Ovest del1'Yorkshire c'è un grande amico della Russia so- -viettista, Reuturner. Viene in seguito il gruppo scozzese dell'I. L. P., che conta 17 membri. E' la guardia del COlJ'O di Mac Donald. Esso si compone p:rincipalmente cli maestri di scuola 1 giornalisti, piccoli commercianti ed un paio cli operai, come il marxista ?vluir ed il sentimentale Davide Ki,rwood. Essi sono dei rappresentanti estremisti del socialismo delPI. L. P. ed in. rnaggioranza. buoni lot• tatori. I migliori sono senza chtbbio Shinwell, Maxton e Georgs Hardie. L'agglomerato che forma il Partito Operaio contiene molte capacità, iniziative individuali e coraggio, ma esso ha avuto fin'oggi ben poca disciplina. Le distinzioni politiche sono ben nette: i partiti non si fondano soltanto su dlssensi di persone. E' bastato l'inizio della lotta elettorale per far rip1·endere pubblicl1c discussioni sui problemi esse,p.iali della vita nazionale. Il regime parlamentare in Inghilterra prova le sue attitudini alla persistenza. Le masse lo sentono perchè trovano modo cii pru·teciparvi con la loro volontà di controllo. Una lotta elettorale impostata sul problema del protezionismo non si potrebbe neanche pensare fuori cli una. nazione che lia espresso ]a sua maturità politica i.n uo· mini di stile come Asquith. ICS. PIERO EiOBETTl - Editor~ TORINO • Uia XX Settembre, 6□ I'1nminente: LUIGI U:INAUDJ LE LOTTE DEL LAVORO L. iO Questo volume, col quale incominciamo l'edizione delle opere complete di Luigi Einaudi, è uno dei più forti saggi del pensiero economico italiano. Data l'importanza eccezionale del libro bisognernbbe che gli amici ci mandassero subito la lol'o prenotazione e ne trovassero altre (si mandano schede di prenotazione a r·ichicsta) perchè ci riesca più facile dctormmare la tiratura. Chi ci trova 12 prenotazioni avrà una copia del libro in dono. PI ERO 60BETTI_ - Editare TORINO - Uia XX Settembre, 6D G. Arnendola: Diswrsi pol-itici (in prepar.) V. A. Amoretti: Morte e Uberazione di Spart.aco. Dramma (in preparazione). R. Art.tilla: La morte della terra. V:lsioue cù·ammatie'a in due quadri (uscirà i-n dlcembre). Gen. Assum : La P·ri'l>l,adifesa del. Grapp•- L. ro E. Berth : La France au milieu du monde [,, 3 F. IYI. _Bonpoann.i_: Venti poesie, con mcis1.0m 10 legno dt N. Galante . . . . . L. I F. M. Bongioanni : La ragazza, tM talento. (In preparazione). .-\.. Cabfati : Finanza. italiana e inte-nuz.zio• ,wle (in preparazione). U. Cagnacci: La Fornace. Dramma ;n 4 atti (uscirà in gennaio). V. Cento: lo e me . Alla ·ricerca. di Cr,st, (uscirà in dicembre). A. Di Staso: Preg1,z.tdizi econo11vi.ci (usciri in dicembre). A.. Di Staso : Il problema ital1amo, 2• ec1iz. 5° .migliaio . •. . . L. I125 L. Ei11audi : Le lotte del la.varo . . . L. J•r G. De Benedetti : Cercator• d/11ma.n-ità. (Saggi critici). (In preparazione). A. D'Entreves: Jl fondamento del/.a filos_ofia giuridica hegelia.n.a (in preparazione). T. Fior<!: Eroe s-uegliato asceta perfetto . L. 4 T. Fiore: Uccidi, con disegni di F. Casorati L. 10 R. Ftancbi: II. ?'lii-raggio. Dramma (uscirà in dicembre). U. Fonnentini : Gerarchie sindacal-i . L. 3 Gri]clrig: Le generazioni deL /ascisnio L. 3 P. Gobetti: Felìce Casorati pittore, 50 tavole . I;. 20 Edizione di lusso . L. 50 P. Gobetti: La filosofia politica di V. A/, fieri (esaurito) . P. Gobetti: Dal bolscevismo al fascismo (esanri to). F. Hebbel: Agnese Ber,w.uer, tragedia., trad. Necco . . . . . . . . . . L. • S. ]acini : Ope1·e politiche (in p1·eparazlone). R. Jesurnm: Il dono di Lu,cifero (uscirà in dicemhre). C. J.,.odovici: LJldiota,J com1nedia L. 4 H. A. Lorentz: Considerazioni ele1n.enta?i s11,lprrncìpio di ,·elativi,tà. A cw·a di S. Timpanaro . . . . . . . . . . . L. 3 J. S. Mili : La tibertà. Xuova traduzione (in preparazione). F. M. Martini: Un co·rtile, atto unico L. 3 D. Mobac: Epistola sermoneggia.nte alla società degli A poti . . . . . . . . L. , G. Navarra C.rimi: Il problema sicil'Ùlno (in preparazione). , T. Navarra Masi: Il problenuz. feni:miit,ile L. 1,25 T. Navarra Masi : La ri1.Joluzione francese e la letteratura siciliama, prefaz. Gentile L. , N. Papafava: Badoglio a Capo-retto . L. 4 N. Papafava : Ricordi e la-rnentazio·n.i di 101. _liberale (i11preparnzione). Pea : Rosa d'i Sion, mamma L. ~ G. Prezzolini: Gio-van.ni Papini (in preparazione). • A. Ricciardi : Scritti sul teatro a cura di M. Lelj. Prefazione cli A. G. Bragaglia (in preparazione). D. Russo - E. Vercesi: Polemica popolare • Stu,rzo e Mussolini (uscirà in dicembre). L Salvatorelli: Na2iO'llalfascismo L. 7,50 L. Sturzo : (in preparazione). G. Stolti : La Basilicata senza. scuole L. , C. Suckert : Viaggio in Inferno (in prepa- _razione). G. Scio:rtino : La. critica contemporanea ( i u. preparazione). Tilgher: Goldoni (in p.repa,razione). L. Vincenti : La Jam.iglia., dramma (in. preparazione). ' 1\11. Vinciguerra: ll Jascisrno -viisto da lMt sol1.ta,rio . . L. 5 G. Zadei: LJabate Lamennais e gli italiani del suo !em,Po (in preparazione). ------~------ ùIBRI NUOVI (Proc14ricnno sollecitmn.ente ari ·nostri a..bbcmaii senza aumento sul p1'ezzo di coperti!J,a qi.alunque /,ibro italiano). Il Battaglione Monte Bèrico - Roma r923. (Storia di guerra scritta da uuo clei conta battenti, Piero Marconi che· v1 sl rivela.' scrittore vario e ragionato). Comm. Prof. Formiggini: La fi,cozza fi,- losofica del fascisrn,o e la marcia sulla Leonardo. Formiggini, Roma . . L. ro (Come Gentile conquistò la Leonardo, istituzioue per la propaganda ali 'estero, e come Fonuiggin1, rondatore, ne fu escluso. Ci piacciono le trovate, le iniziative di F. Non vogliamo vederlo lameutoso1 co1ne qtti accade). A. Malatesta: La rwo-va legge elettorale po, litica. Sonzogno L. 3 (Esposizione. Commento. Confronti. O~;- gcttivo. Chiaro). L. Fabbri : Dictatnira y re1·olution. Bu.enooAyres. T1·acl. spagnuola. L. Tolstoi : JI Dìa-uolo. Opera postuma trn,l. Damiani. Vallecchi . . . . . . . J,. 3,50 A. Cecov: h·ano11 , clramm.a Tracl. C. Grabher, id. . '. L. 3..50 (Traduzioni serie 1 notevoli). G. Filarcti: Da Mazoi11i a Battisti, Sanclron I,. 1• (C011tiene: Mazzini pensatore - Relativismo politico - Il culto deU'incompeten7.a ' - Il salvataggio dell'esercito - La psicologia cli un nume - Da Cannes a Genova - Dopo Genova - Legalità e Umanità - Il' comunismo, il fascL5mo e lo stato - La soluzione - Un discorso storico - Libe1tà, non libertit. - C. Rattisti). R. Buscaroli: Le fon.ti d.ell'arte p,,rn e /'or, te 'italiana. Milano . L. 22,5• O.G.E.B. - Corso Principe Oddone, 34 - Torino Pnmo GODETTI - Direttore-responsabile

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