La Rivoluzione Liberale - anno II - n. 21 - 3-10 luglio 1923

bi LA RIVOLUZIONE LIBERALE LA PROPORZIONALE IN ITALIA dclk: discipline. La dcmocra,,ia tro,·ava la sua atmosfera liberale: la proporzionale obbliga i singoli a battersi per un 'idea, vuole cbc gli in• tcressi si organiz1.-ino, che l'economia sia clab0rata dalla politica. NEL DOPO-GUERRA I. Brescia, 23-Vll-23. Caro Gobelti, Tra 101 interrorratorio e u.no scrutinio, tT·a ·una dcltalt,ra di medie e una correzione di cmnpili io sono pnr andato ripensa11do alla proporzionale, m.a che --Juoi che ti dica?, neanche q1rnsla 110/to so110 riuscito a riscaldarmi intorno a tale q u,cstione. A 111.esuccede pe1· le elezioni ~om-epe, l'oisc.g11nnre11to: ·nelle questioni scolastich_e non son uwi riuscito a piglia·r sid serio le « 1·i/or1nc scolastiche • 1 e sempre Ilo preso sul scrio le quc• sti<>1ii didattiche, il modo d'insegnare: così 11ellc qu.c.stioni elettorali i problcm._i -vasti, generici {suffragio 1111i-versalc, proporz,ona/c, -voto alle do,rnc) 110 11 mi f1m1no mai interessato, ·mentre in-::ca, qHafche 1>olla, Ilo preso gu.slo alla« lolla_ elettorale,, intesa come occasicnie e pretesto di discutere proble111i concreti in presenza di pu,b• blico e in contradditorio co11m;'Versari, cioè come ol·casiouc di « propaganda di idee•, cio~ come occasione di « i11seg11a111ento •· Vedi che con 10m •mentalità cosiffatta, io, per 11atu,ra, son condannato a restar indi.fle,·e11tc di fronte a dibattiti crcnerici sai 1Hetodi elettorali, e a p-igliar invece ;noltissimo gusto alle giostre elettorali. Nel caso particolare poi, quando penso all'HSO che nli Italiani come elettori. e come eletti han _fatto.:,della proporzionale, mi viene sempre i11. mente quel che sì disse a/L'estero dell,1tso che noi, neL '66, a Lissa si fece, o non si fece, delli; nostre morlenzissime na--Ji da guerra; « de-i bam• bil'li messi a ca1.1allodi bei ca'Vallo11ivivi e --Jeri »; U bambi110, issato là sopra, tira da 1111aparte il ccn1al/o -;.m dall'altra, lo 'VUOLfar andare il ca• 1·allo si ferurn, lo ·•.rnol jermarc e l'animale --1.:a. E così è stato della proporzionale: era una rifar. ma fatta per porre le elezioni sulla base di provram.mi concreti e di q1iestioni tecniche preczse ; in."JCCC da noi le piattaforme Jw·ono: a.ntiguer• •ra, antisocialismo, an.t'ifascismo e così 'Via; era u11a riforma fatta per sostituire il partito ali.e persone e in'Vece dappertutto le elezio11'i furon Jatle pro e contro dei nomi; era 1ma riforma fat• ~ta per sostitnire al cmnpanile la provincia o la regio 11 e e dappe-rtiitlo iwvece dove la lotta J1, un po' calda l'interesse pro,,enne sem,pre dall'ainore ;,er 1111, bo·,·go e dall'odio per l'altro. Questo per gli elettori. Q11anto agli eletti non seppero neanche foro far 1J11w~.:ereil cavallone; chè in 11-nsolo Periodo 111ostrm·o110di orientarsi e di saper _la- ~,orarc: quando le arti e il prestigio di G~o~ztl~ risl.i.tbiiiro110 anche alla Camera le cond1z101H deLle assemblee di an.teg11erra, cioè quando ci si ;armò, o bene o 1nale, 11,11a11iaggioranza perso• 1iale (tmin.ominale). La proporzionale, nei due esperi.menti fatti, Jia però dimostralo lampante 1ma cosa: che con qHesto sistcm.a il Go'Verno ,w,i può più fare le eltJ,=ioni. Bellissil;ia cosa 'in teoria, e tale che basterebbe da sola a catli'vare alla proporzipnale le siinpatie dei liberali. Nla quando si viene al• l'ltalia e agli Italia:ni, siamo di numJ0 là all.a fa--.;ola del bmnb·hzo e del ca--.;allone; che cosa ne ha /alto di questa libertà l'Italiano elettore? che cosa ne ila fatto l'Italiano eletto? gli elettori han pro;.,'Veduto loro a sostituirsi al go'Verno 11el sopprim.erc codesta libertà; io ricordo che •uellc due ele:zion.i del '19 e del '21, nello stesso locale, sono stato nel '19 minacciato di legnate dai socialisti, d11e anni dopo effetli--ùmnente bastonato dai fascisti; q,wnto agli eletti, la Camera del '19 non ebbe pace, come si ~ visto, fin• chè non ebbe abdicato aila. sua libertà nelle nw11i di Giolitti; e quella del '21 si dispone--ùa a far lo stesso, quando inte1-ùenne don Sturzo, il solo che sapesse cos'è proporzionale, e silurò el vecio . . '\la da allol'a la barcaccia sbandò sempre più, fi.11cl1è 11ell'oitobre del '22 si capovolse come ogn11110ricord.a, e si vide in quell}occasione che « al g0"t.1erno » c'era be11altra gente da quella elle fa Camera a--(.,'e1.·a presunto di preporre a sè e al paese. Jn queste condi::im1i, credi tu elle proprio 11a/. ia fa pena di tanto arraballa.rsi per conser1.1are a questo disgrnz·iato paese « 1/ cav_allone » della proporzionale? .Wa forse, pensandoci, ne -vale la pena, sì.. Le na'Vi corazzate, che nel ,66 si /e• cero 11; fregare • dalle fregate di legno di Tegethoff, non è mica detto che 110n sian 'Venute buo~ ne più tardi anche a noi, e elle anche noi non si sia ri11sciti a farle andare con una certa abilità e disin"JOlt11ra • 1na poi c'è dell'altro. Code• ste del --.:oto, del s 1 uffragio ~mivcrsale, della proporzionale ecc. sO11O, come si suol dire, delle « co11quiste n : 11aa --1,)oltache ce le han date, guai a clti le tocca; scaldarsi tanto per a'Verle, forse 110n è il caso, 1111a--.wlla a'Vutele bisogna ad ogni costo dijenderle. E' lo stesso elle per f.'istit11to de/la. giitria: se ne può ridere, si puil dire che è 1111acosa spesso grottesca, m.a se do1nani aut1/c11110ce lo volesse togliere, tutti si do• raebbe· saltar su, e si salterebbe Slf. di fatto, a difen.derlo: e se non lo si facesse i nostri 1.1ecchi a'Vrebbero diritto di dirci dal loro Elisio, o Tar• taro, che noi siamo degli impotenti appello o loro. Per cui: difendere la , conqiiisla , della proporzionale. Anzi « couqu,;stare la co,~quista :,i, Percl,è è successo a11chequi il solito cm1oso fallo della storia d'Italia, della conquista scandalosa nienle facile e incruenta di e posizioni,. clic pa~ re-vano imprendibili: 1inilà, libertà, indipendenza, abbattimento del potere temporale prima, ,, poi rnflragio m1i"Jersa/c, olto ore, prof,orzio,wfe ecc.; è CJ1tCl che diceva una 11olta Gino Luz• zato in R. I...., t1,tta roba che altro-ve ci son -vol1tti secoli di lolle e fiumi di sangue per averla e noi, plif, plaf, come pere mature che ci cascan in bocca da si!, o come don.i }J'ra:;iosi di qualche padre eterno. Sl; a tulla prima pare cosl ma poi ... per l'1inità e per l'indipendenza, cli, ci pare1Ja di a1.,crle a",.mle così a buon patto, il conto la sto,ia cc l1ha presentato nei '15 e abbiam. finito di pagarlo 11el ,io-ve>nbre del '18; per la libertà stiamo battagliando ancora adesso e la battaglia ci costa ora ben più 1norli che non sian. quelli dello Spielbcrg, e di Be/fiore ccc., e non sappiamo qua·ndo e come sarà finita. E cosl, nel suo piccolo, a-v-vienc per la 1,ropo,·zio11ale: l'abbiamo a'Vula per u.na cicca., senza, che proprio la ·rolessl'mo, ad ogni 1nodo senza che ce la fossimo meritata; adesso entra in funzione la solita nemesi, ce la ,..10gliono ritogliere, ce la ritoglie• ranno. E tocca a noi, anche qui, difendere la conqnista, anzi, come dice--Jo, « riconqnistar la conq·uiSla •· Era questo, ,iaturalmente, il compito dei 1i bcrali; e anche q11.i,naturalmente, i liberali se· dicenti non daranno battaglia altro che per di· fender le commende, le ,posi:;ioni, e per assicurarsi il posto nel listone; e anche qui il poslo dei liberali è preso dai « popolari ,, o, 1neglio, da d011 Sturzo e daUa sua paltuglia. E t1t che cosa ne dici? Tit pc11si a/l'ascesi delle classi popoia,·i r Per ora addio. Tuo l\.'Io:sn. II. Si può pensare ttLta questione politica (politica daV\'ero e non passatempo di dilettanti) che sia soltanto questione di forata?· Certo un italiano a,·yezro alla diplomazia, agli inganni e alle questioni di .metrica, rim...'lrràsconcertato a dare una risposta negativa alla domanda; ma la sua incertezza riesce il migliore argomento per la nostra polemica. Potremo ridere in Italia del diritto costituzionale, perchè non siamo riusciti a creare una. costituzione. Ma il sistema elettorale riesce sempre una prova delle capacità organiche d'uu popolo, se questi non preferi~ce considerarlo come un espediente per scegliersi pacificamente un tiranno. 11 collegio uninominale fu il sistema ideale per un paese (l'Inghilterra) che aveva rinullciato a1 feudalismo per garantirsi contro un sovrano statolatra; è ancora economican1ente e politicamente una forma feudale, presuppone il voto limitato e l'esistenza d'una classe aristocratica, si adatta a un tipo di vita tradizional!' e seden· taria, esente dallo spirito d' aYYentura; riesce l'ideale più accessibile ai contadini, alieni dal partecipare· alla vita dello Stato, paghi cli eleggere il deputato, incapaci di controllarlo. DoYe il deputato non può parlare in nome dei snoi interessi di feudatario la tendenza del collegio uninominale si esprime nella formazione di una classe di politici, facili a degenerare in una pratica di politicantismo parassitario. Questo processo si ebbe, in forme o.lquanito demagogiche, in Italia, dove gli interessi agrari nou riuscirono a stabilizzarsi, e l'istinto retorico trasformò il rappresenta.nte nel tribuno, con grande consolazione di V. E. Orlando. Così stando le cose la rappresentanza propor· z.iona1e parve segnare giustamente in Italia il periodo in cui la Yita unitaria si sarebbe imposta alfine, dopo il tormento della guerra e delPascensione socialista, con una fisionomia di serietà etica e politica. Se ne fece banditore il partito popolare che pan;e appunto inaugurare in Italia, nella ·misura concessa agli italiaui 1 una rivoluzione di caratte-re protestante sia per la sua etica cristiano-liberale, sia per lo spirito laico e cavouriano con cui guarda il clericalismo (parliamo del popolarismo di Sturzò e cli Donati). Non si deve dire dunque che la rappresentanza proporzio11ale abbia a,·uto il merito di funzionare come strumento di conservazione per evitare la rivoluzione comuuista: (questione assai difficile a risolversi in un senso piuttosto çhe nell'opposto). L'utilità della proporzionale consistette invece nel creare le condizioni della lotta politica e del normale svolgimento dell'opera dei partiti. r·no dei più forti segui cli disgregamento nel dopo-guerra non fn la lolta di classe, ma il peri. colo che le classi si spezzassero egoisticamcnt.c in categorie; che gli interessi \'incesscro le idee, che il corporativismo si sostituisse ai costumi <li lolla siutlacale rivolu1.-ion.aria insegnata <la Marx e da Sorci. II pericolo - anche se nessuno l'ho vislo - slava nelle rapprcsentam..c profcssionalJ concctlo che fu caro a tutti gli intellettuali disocctl.pali da R. :l'lurri a Rossoni. Solo la proporzionale ebbe la virtù per qualche anno cli utilizzare queste [or,.,c clisregatTici obbligandole a trasportare i loro interessi nel campo J.>0litko, dove 11.attualmente son tratlc a coordi11arsi ri~ nunciando al loro esc1usivismo proprio quanto più ciascuno lo afferma e lo difende. Jl fascismo dovette sconvolgere, per \·incere, i risultati liberali conscn·atori di due esperimenti proporzionalisti e oppose all'esercito degli elettori bande di schiavi pronte a rinunciare ai diritli politici e alla serietà morale per uno stipendio. Il loro istinto di padroni guida assai precisamente i fascisti nella lo~ta contro la proporziouale. Ora codesti padroni sono tanto più curiosi in quanto ci vogliono presentare i loro slratagem.mi di volgare rest.:1.urazione come scoperte futuriste. La critica alla proporzionale perchè non rende possibile nn governo di rnaggioran7..a è futurista proprio come le scoperte mari• nettiane <li forme d'arte alessandrine. L' importanza del!' opera .moralizzatrice della proporzionale si riconobbe appw1to, negli espedmenti italiani, nella sua attitudine a liquidare i go,·erni di maggioranza. Dove prevale senza iuce1ie1.z.etu1a.maggioranza si ha nient'altro che un'oligarchia larvata. La formazione elettorale della maggioranza di governo è poi sempre un risultato di transazioni e di eq,uivoc:i (ricordare il patto Gentiloni); l'arma del ricatto diventa il sistema con cui jl tiranno può asservire ai suoi istinti gli eserciti deUe democrazie votanti. La Yita moderna si nutre di antitesi e di contrasti 11011 riducibili a schenti; i blocchi e le concentrazioni sono il sistema del semplicismo in cerca di unanimità; la logica della vita politica si riposa nella varietà e nel dissenso, il governo ne sorge per un processo dialettico diversamente atteggiato a seconda delle diverse azioni cli tutti i partiti. La proporzionale è riuscita a creare le condizioni di vita per un governo di coalizione (valorizzato dall'influenza dei partiti che vi _collaborano anche quando si contrasta.uo)i ehmtnando ogni possibilità di patt-i Gentiloni. L'Italia di Nitti do,-rà rimanere per questo aspetto, a parte ogni critica che si può muovere alla figtua del ministro, un ideale vanamente _vagheggiato e risperato di onestà e <:li e~ucaz1_one politica. Era un'Italia con uno stile d1 nazione europea. La presenza del Partito Popolare fu quasi sempre un coefficiente di serietà o almeno ~1 volontà politica, anche se talvolta prevalsero abitudini provinciale o clericali. In quel periodo torbido e difficile ht la propor1ionale che aiutò con chiarezza i governi a salvare il paese: ci f11 dato il primo esempio della capacità degli italiani a yi\-ere in un regime di democrazia moderna· [uori di quell'esperimento non ci 1imase altra ~lternativa che il :Medio Evo di Mussolini. PIERO GODETTI. ùA CRITICA POl.ìITCA DIRETTORE : OLIVIERO ZUCCARINI Non v'è altra Rivista in Italia che agiti il problema del regionalismo proponendosi di risolverlo in una. radica.le trasformazione delle attuali istituzioni. Nel suo programma. nettamente antiburocratico e antiparassitario si esprime una tendenza. che nel nostro Paese va facendo costanti progressi La « CRITICAPOLITICA » è una Rivista organica, completa, interessante che in due anni di vita si è solidamente affermata. A questo concetto \·ogliamo dare dei riferimenti alquanto diversi dai consueti. Il dopoguen·a fu un fenomeno di dissoh-imento dei c~ stumi e di ogni serietà ideologica : le condizioni generali vi sono assai analoghe a quelle dell 'Eu-. ropa di Lutero, fortemente favorevoli a un mo~ vimento di carattere religioso nel se11so di una rifonna cristiana del cattolicismo. Il sintomo più importante di queste esigenze non sono i \'ari episodi mistici o confessionali (Papini, )fanacorda, Zanfrognini, Conscientia), ma il tentativo cli Sturzo che ha appunto la serietà di un largo movimento sociale. La proporzionale diede a queste Yoci i mezzi per agire nel terreno nazionale1 per presentarsi come programmi e proporre Hanno ~ollaborato alla « CRITICA POLITICA » i se<ruenti scrittori: avv. Fausto Andreani; dotto~ E1,genio Az-i111011ti; dott. Caniillio Be~lien~; dott. Carlo Caciorowski; prof. Carlo Ca111,111ori; Al-ighicro Ciattini; dott. Angelo C'l'espi; professore Gio--i.:anni Crocion.i; avv. Angelo Corsi; avv. Mario Ferrara; prof. N. M. Fo-ve!; prof. Arcangelo Ghisleri; Edoardo Gi1'ett1; dott. Ellore Loli.ni; prof. G1110 Luzzalo; avv. Giuseppe Macaggi; dott. Paolo Mantica; avv. Sa-verio Mer• lino· Roberto Mirabelli; dott. Antonio Mo11t1; Ron;olo f\!Iu.rri; prof. Felice ì\1oni~gliano; professore Sergio Pan1111zio; prof. . Vilfredo Pareto; aYv. A. F. Perri; dott. Giulio Pierm1geli; professore Camili.e Pilollet; Odon. Por; prof. Gaeta• 110 Salvemini; dott. Gino Scarpa; prof. Fernand_o Schia1.1etli; Angelo Scocchi; prof G111doSens1n1 • prof. Michele Viterbo. L'abbonamento cosla per un anno L. 20 - Per un semestre L. ·J l - Un fascicolo separato L. 2 - Per l'estero l'abbonarnento aumenta di L. 10. Inviare vaglia alla <( CBT'l']CAPOLITICA»: Via dei Serpenti, l16 - Ro:-1,1 87 LEGIFERAZIONI ITALICHE Le stramberie dell 11mmaginazione ! Chissà, perchè alcuni giorni or sono, entranflo a 1Iontecitorio io pensava al popolo ebreo in captività a Bahil<>- nia? ::S:onmi farete il torto di supporre che io sia freddurista sino al punto da arrivare a quella similitudine per via che anche il popolo ebreo c:ra... eletto. ::S:o ! ma perch~ anche gli ebrei in captività rimpiangevano i collegi perduti e per riaverli esibh·aoo ogni sorta di servigi ai goYer· nanti di Babilonia. Uno di essi - un certo Ioha· chim o Jfellhacbio - sollecitava la benevolenza del capo delle guardie del re, ricordandogli che Ju.i pure avc,·a contribuito alla catastrofe del suo popolo, rivelando alla pattuglia babil011ese, che l'aveva fatto prigioniero, il boschetto nel quale s'era messa in agguato la cavallc,ria giudea. E Johachim o Hellhachio divenne scriba della can· celleria del re e grande fu il suo 1,clo nel servire il despota contro la sua propria gente oppressa. Chissa pc,rcnè (stramberie del!' immaginazione!), iucontrando in un corrido-io, ritto ed osse• qu.ioso dinanzi a due deputati fascisti, l'on. Casertano, mi p~..rveche il suo cranio fosse avvolto in un turbante lunato, che gli scendesse dagli omeri massicci la clamide orlata di pelle cli capra e che pencolasse dal retto nasale l'anello ili ferro della schiavitù babilonese. L'on. Casertano - leggete i giornali? - è ora il balio asciutto della riforma elettorale e fu il lohachim o Hellhachio della borghesia liberale o democratica alla vigilia dell'avvento fascista e della captività del popolo eletto di Montecitorio. Egli è glabro, florido, panciuto e solenne e sarà un intingolo fra g1'ingredienti liberali e democratici della « 1ista. nazionale •· Agita un ventaglino sotto il suo dùub!e m.cnton, e dice: _ Discussioni oziose! Ciascuno procuri d'es• sere rieletto e qui dentro ripig1ia il giorno dopo la sua libertà di azione . Questo saggio precetto spiega la ragione del mio particolare interesse per l'on. Casertano: In lui, lettore, tu puoi riconoS<'ere i due _terzi_,o i tre quinti, della nostra assemblea legtslattva. Egli è il medio peso, la media temperatura della sua specie, Sl: cliscussioni oziose ... Che importano il terzo 0 i due quinti lasciati alle minoranze fatalmente clisunite, di fronte a quest'altra questione fondamentale : _ Vi sarà la libertà e la segretezza ùel voto? Qui è tutto. Se vi sarà questa libertà, i numeri e le vicende medesime della lotteria elettorale certamente imporranno, della libertà, l'estensione a tutte le altre manifestazioni della vita politica italiana. Se non vi sarà la libertà cli Yotare, i posti delle minora1ne, comun_q~e d<r sati, saranno ridotti, e la coazione, l 'arb1tno, la intimidazione continueranno a· paralizzare coloro che Yi staranno a sedere. Vi è un problema, e non consiste nel conquistare un.a minoranza dei due quinti o dei due sesti dei seggi a :Montecitorio: consiste nel ~conquistare i dieci decimi delle libertà, che c, furono confiscate_ Alle conquiste ci si arriva con la volontà deliberata; ma vi si perYiene rendendosi deo-ni ùella libertà. Riconquistare ciò che fu perdu~o implica una rinnoYazione nei riyendicatori. Sfugge alle mani del cieco ciò che ritrova - sulle vie del destino - il chiaroveggente. UKO SPETTATORE. L'AZIONE FO:ND. \TA DA ORAZIO RADW:'.\DO A::-1:-10 V - 1923 SETTIMANALE DI POLI'J:CA, SOCIOLOGIA, LETTERATUR_.\ DIRETTORE GUGLIEDIO QUADROTTA E' il settimanale che prosegue Popera di indagine e di discussione dei problemi nazio_nali, ~el quotidiano fondato nel 1919 da _Orazio Raunon_d(?- Contiene in ogni numero a1~1colt_e ~tud1 ong1nali di elhineuti e competenti scntton; ras~gne di cttltura e di infonnazione dei moYimenh sociali e spirituali, recensio~i,. comm~n~i, ecc .. E' denso e ricco come una nv1sta. E cli~so 1.n tutti i ceti politici e intellettuah. SONO FRA I suor COLLABORATORI: Napoleone- Albin.i ... Gio-vanni Alle-vi ... Cele: stino Arena ... l'Vanoe Bononz.z. ... Angelo Crespi ... Eu,genio Donadoni ... E~tore_Fabie~t.i ... F~ancesco Flora ... Edoardo Giretti ... G1110Con ... Carlo Grabcr ... Rosalia Gwis Ada,ni ... Enrico La Loggia ... Fra_ncesco i\!ag:ri Temistocle Nla11ci11elli •... Fel.z.ce i\lon11glta.J10 ... Gennaro Monda1i11i ... F. Eniest.o Morando ... Ro1110l0ì\{111·- ri ... Alessandro Po,nè ... Mario Puccini ... An• tonia Renda ... Paolo Re-velli ... Giuseppe Ricchieri ... Ferru,ccio Ru.bbiani ... Fraucesco Scaduto .Yicola T11rcili ABBON.UIE:-ITO ANNUO ITAI,IA L. 15 (con diritto agli arret.rati) ESTERO L. 30 Abbonamento cumulatiYo con Papera di GAB'RIEl.E n' ANNUNZIO PER L'ITALIA DEGL'ITALIAKI (in ,•endila a L. 20) - L. 25 (Chiedere numeri di saggio) Dlln:ZIONE E AMMINlSTR.C\ZIO:\'E Roma (9) - \"ia Fontanella di Borghese, 56-e

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