La Rivoluzione Liberale - anno II - n. 4 - 1 febbraio 1923

bi LA BIVOLUZIONB LIBERALE ,imo le lqrbe ikgli int.e~-.s:.ti? E che. d'.&ltra parl<l,"""" ri1lUI.Il.lono cosi in""P""i, di frante &i pa.rtit.i, d'IIBSUlllere 'Ìn se la. vita poli tic& i Quect,, è la oonseguenu. ebe i partiti da un• parte ~ leghe dj interessati d,,Jl'altra stanno su] teru,no del libero, vo,lontaristico reclutamento dei loro ..derent.i: e quelle fonnazioni st..talmente rioon08ciut,Ì stanno invece sul terreno del reclu- •IT" OltnlklG m 'ouoe menb 3: ·o""ITl'OO Olm><ll'll1 loro struttura, le organinuioni appropriate di tutt.a la nastra vita economica che vìvifi.c,oe dà importan1.& a.i partiti e odle orga.null&%ioni pa,,- dronAli e sindacali: è l'ultima manifeetasione di qu<'lla. et,i.ca capit&l.i3tica che ha strappato il produttore ai vincoli della corporazione coatta e lo ha. lanciato su una traiettoria, che non si può certo arr...ta.re con gli'empia6tri rlella collabora.:.ione di cl"""6, colla rappresentanu,_ degli int.€reliei, col parlamento del lavoro elargito ... <lai proprietari fondiari, e roba simile. Suffra.- !(10 univeraa.le e libertà sind&eale, 'queste sono I,. conseguen u, che n.on si p,-,no elude re del1'etica. capitalistca che pulsa in ogni azienda ben wpia.n'tat.a, e in ogni aper&io ohe fa.ccia il suo mestiere. Su que6ta. strada, è vero, si trova Stinnes, ma !!Ì trova anche Legien c.he dalla -casa deHa Confederarione Generale del Lavoro tc-desca arrest"' il colpo di stato kappista.. 8e si .aceglie l'altra. - quella degli empiastri uso collaborazione di cla.sae, ecc. - vuol dire che ,i ha paura di fronte a.Ilo sfor,,o che è richiesto da.Ilo «viluppo capit.,di,,tico, e si ripiega su! pee11docapitalisrno delle forniture di stato, dei ricatti rrotezionistici, ecc. tutta. roba da avvenl.uri.eri ""d-&ll'Mlrica.ni. Questo, dico, J"'nsava Mai Weber nel '18. Vero è che egli non aveva presente l'esempio àell'Italia: dove pare che 1l genio latino voilia ?Tleravigliosamente conciliare suffragio un!veroale e parlamento del lavoro, sviluppo ca.p'taJ;,,tico e coll,bor&zione di cl.-,; dove par,, che ! etica economi.ca. dei nostri in.d'ustriali - alienisimi, come è DOto ,dù t.ri.-ella.ment.i:e ciai cerroaoni -, combinat.r. con l'alt.. coocie!Wl politica. dei p&rtiti politici, debba pcodurre una foritura di i..n.isiative sufficientiMi.m& ad ..,..._ curare agiatezu al più pov,rro e più pol>Olato P"- del continente_ • * • Non credo che oggi oolo.ro ·che 1n !tal ia poa- &Ono e vogliono polemir.aare a dif...., del suffragio univel"98le e del,la. proporzione.le, dispongano di una elaboiatwne teorica. dei due strumenti di lotta politica quale il Weber I& p«- pa.rò per la demooruia t.edooe& in ocritti accademici, conferenre, articoli di giornale. Anche queoto giova a spiegare come e perchè l~ P!'11B8ia- ricordarsi le dec!&ma:ioni di cinque o oei anni fa 1 - si& oggi uno dei paesi del mondo io cui è ancora poesibile scrive-re ci,) che si vuole, vota.re per chi 8i vuole, eoc. La democrazia tedesca - Preuolini .ha ragione - ha avuto qu.alcheduno che 9tudiav GIOVAJINI ANSA.LIX>, Gli acritti del Weber cui mi nten,,oo in o,uestr note sono : Gt..&a.mmdte A·uf&atze ::ur Rt.ligitnts &oziologil. Tubingen, Mohr, I 920-2!. Tre volumi. Grsammelfr PolitUch.t; Schn.,,en, Milnich, treim1Bken, 1921. 11',,.,,..chaft al, JJu11-f, Mtinich, tuncker e Humblot, 1921. Su Weber sono eia consu,ltarai fra l'altro: Jasper Karl, .Ma:r TVcbtr, Tubingen, )!ohr, 1921- E' un di.scorso commemoutivo ohe port,, anche una esauriente bibliografia Weberiana, a ci.ra della. vedova.. Due ottimi articoli ri.assunLivi del Prof. v. SchulzeGavernitz, M. H'. alsNatimwlokoncm, pubblicata sulla Frankf11rt,r Z. del 7 luglio 1920; e Jr. lf'. als Politilc<r, pubblicato sulla ol:.es,;a Fmnk/11rter il 14 novembre 1922. SCUOLE BASILICATESI Per risolvere la queet.i011~ dell'altJ.lfab, t.Jsmo òe-, fanciulli e per condurre la lotta oontro l'ifDora.ru.a degli adulti n-,ll_, provin::i,, mcridioI>.&li, il governo ha. eenbto la. necessità di affi- <l4!"e a forti i.stitu2.ioni priva.te le somme ciesii- :,: te per 1a campagna, ed ha. incJ.ric-a.to della fondazione delle scuole per gli ob',ligati e per g:1 adulti di Basilicata, Calabria, S,cilia o Sa.r1:f'gn.a, \1 Aaeocia.z:ianc Nazionale pe.~ gli i?Jtel"eB- ., del rn<euogiorno col R. Decreto ~o agosto anr.o 1921, n. 1371. L'opportunità di tale soelta è evidente. Le v&- rjo opere e.xtra-soola.st.iche attuate ~nora dalla A$()10azione, hanno fatto desistere il suo intervento nel campo proprio della sr,uola, mec'iant<' l'apertura. di cla.6$i àiurne P s-era.li per analfabeti sul tipo di quelle istituite nell'Agro Romano. Il Consiglio dirèttivo a.v~va già ~tanziati i fondi per i primi e:5perimeati dei compiersi nell'anno scolastico 1931-22, quardo il Ministero dell'istruzione poneva. a. sua disposi- ,ione la somma di 2-400.000 lire a11~ue per tent..are-un gran<lioso e5perimento nelb quattro rey-ioni citate: fondare cioè 60 scuole pi>:ri ra.gazz: obbligati: circa 1000 scuole sera'i per adulti ~ 100 classi iemminiE. E la mia. inchiesta sul nroblema scolastico bal'Ìlicatese non ""rebbe sba.- t,. completa. se avessi mostt-ato di ibnorare ques-J.aopera tenace, cui attendono uomini di fede, Lra i quali basta. ricordare Umberto Zanotti Fianco e Giuseppe Lombardo Radice • Ho aollecitato perciò u_n ool-!oqJio col cav. l'iacentini, segretario ~nerale dell'Associaz..ione La scuola unico bene. S1anio giunti preslo oel vivo della. qu-estione: l! fa.scino che la scuola -esercita in Ba.s\\icat&. Li< vogliono tutti, fortemente, e il Javorù del- ! A960Ciazione è ,tato faci-litato dal desiderio di I<..:lruzioneche s'è venuto sviluppando in seguito :;Il 'emigrazione e alla guerra in 1 11tto i' oeto rontadine&:o e che- t.rova in geoet't.! f,asorevo1i a1~rhe le amministrazioni locali. Un solo Comune ha continuato ·i cav Pia- <:f-ntmi s'è mostrak> nettamente avverso al nostro ls~oro_ Quando l'ufficio regir•1UÙe rli Pot-P.ru..a chiese a.I aindaoo un oont.ribnto, sia pure minimo, per l'a.pertura. e il mantenimento ~i una scuola, ottenne la eeguente, de&0lante n- •post.a: e che ,fivano nel buio più i,esto i nostri ccmprovincia.!i, ! Debbo rioon.oocer• che questo Comune - mi co=ta di t.a<,ergliene il nome - è l'unico che si ili& opposto per principio, (bel principio I) all'istitw:ione cli 1ma scuola., mentre in alt.re parti della provin,·'s. le nostre -proposte hanno suscita_\<>il conoen<!0umvr.rsa.le. In un poveri88Ìmo villaggio del Lagoni,greee, òove fu.uziona una scuola serale, rn.&ll('.&v·.l'illuminazione. Il Comune (il cui bilancio • strerr alo) non po1eva provvedervi, e :' maestro_fu costretto a prospettare agli allievi •• pogsib1htà della chiusura. della. scuoi&. Ma le •ue parole inc1usser-ogli alunni a ra.ccogliere una cinquan_t.iN. df lire, nefl& persuasione che ne'Eun sa.cnficj,, è troppo grande per imparare a legg~re. Ser.cnchè, informati di ciò noi de])' Asqoc1az1one, abbiamo voluto provvedt>re coi nootri m·ezzi alla i!inminar.iooe. Lo slancio di quei ragazzi fu sorfaasato a Rivello da un oo.ntadino, tal Flora. Giuaeppc, la cui abneg.uione e il <'UÌ di.sint& resae hanno permesso l'apertura di due scuole. Con a.tto pubblico, e per tre an.n.:, egli ha oedu to ali' A.s-9ocia.zione ll.Ll.a sua casa che a. sue ~pese ha fatto restaura.re ~ ripulire. Ino!tre, e senza oompenso alcuno, ha oonC89SO 1•U80 della. più bella camera di una sua cA.S& ìi campagna., la. sua stessa stanza da letto, e, per t'.i.oer d'altro, l,;, a.ocordato per tutto il tempo in cui la scuola s:.rebbe stata tenuta o in casa sua o nella con- •.?'&d.a,un paio di ettari di terreno }-ene e5]XJSto ~ ricco di piante, perchè i raga.,.zi poesa.vo di- ,ertin;i, e si è impegna.lo ad offri.,, gratuitamente ruso di un.a sua cava di pietre e di una. "1.la fornace per la. caloe, -nel ""'° ,-t-,-I' As&ocia..- ,ione voglia adibire tale appezza.mento di terr1--noalla oostn!Zi.one di una colonia. mont:.a.na J><-ri bambini gracili dei dintorni. E nemmeno l'e,,empio venuto da. Rivello, ha proeeguito il mù, int.erlocutore, è unioo. Le quattro scuole diurne che abbiamo istituite fin <iui ha-nno ottenuto gratuitarnent~ l' alloggio per l'insegnante e l'au.L, da enti e da privati ì1; fabbricati non solo .decenti" e so!idi, ma tra più belli del luogo. Molte scuole bauno rioevuto gra.n parte dell'arred&ment-o e, del materiale didattico, che a qualcuna è •tato donato r,er intero. In tut-te le scucle diUine (che abbiamo voluto aprire agli allievi d'ambo i sessi perchè J"esiguiU del numero degli alunni non e.vrebbe oonsentito il mantenimento ,Ji due distinte cl!lBE<Ì)la frequenu è aasid\1$ e vo:enteroea, il che compensa. J,. 6Carseu.& del nu=ro degli a.llievi, corrispondente del resto a\l'P&iguitil dell& popolazione che vive sul posto Nelle scuole serali istituite nella. provincia cli Potenu le inecrizio:ni sono più elevale e la. frequenza più n~vole: anz.i non è· ra.~o il çaao di ,·_~dereseduti nello •~ banco pa.lre e figlio; 11 primo meno pronto a capire; gli ultimi, che trr,pa-rano più facilmente, sempre dispoeti ad a.1utare e a corregg-ere il padre loro quando è interrogato o quando sbaglia., e lo fa.nno oemr,re a b.a.sGa voce, per un istintivo ritegno che ;1 rivela sopra. tutto in preseru:a \t eetranei. Giovani ~ vt'!Cebitengono & som.nio oD0:'e andbre a !;Cuoia ed accompagnare il ma.es~ro a. c~•a. - ...-i che pure hanno lavcn-ato tutto il gìon10 - e si angustia.no quando l'au.Ja non ]•UÒ accogliere tutti. In un Com.u10 del Lago- "' grese per e,,empio, un gruppo fo\•o .li giovani rim.ue. fuori della :;cual;a, dove non v1e-ra. più fOSto per eaù, e per rabbonirli un rapp1esent.mte dell'Associazione pramioe loro (in SOl!tituiione della 6CUola.)un largo dono di libri. quah furono graditiEtaiml, come p\.\Ò r:evare dalla kttera di uno di essi, la quale mi 'iO'Illbr. de. gna di pubblicazione. • • Mio carissimo ispettore, con •auto p•;aoere mi rallegro del buon cuore che avete avuto ver- ,._~di noi ma io ti ringrazio tanto tan_to della rentilisaima c~e ai avuto verso di noi E io t! torna a ripetRre, mio carissimo jspettore; che :u.or.m~ lo crecleva che aveva.si que-:.ta ·mass.ima educazione che io non m~ ~e scorderei mai. Mio ccrÌ.!l!Ìlno ispettore, ti farò sapere cl)e il m~ rnmpagnp Sassone Rocco di Giuseppe sta molto d l., ciispiaeiut.i ohe aoltanto a hri non a.vele mana&io il libro " hù ai crede forae ne avete speo;to due.e oe la prende oon me. T&.nti sa.Juti ti ~ di vero c,wre io e la mi.a famiglia e mi fer- ::JIO ~ oem pce Sa.MODe P-,i ua.Je, . A m..rgine di tale lett.e.ra s..-,oe Rocco, che ron avev• ugu.fruito della precedente apedisiou, e~ e un libro di quart& eh.....,, mi fai ~pere qo&.nto sta e.ppene. avuto ·• libro io ti sperusoo la moneta,. Perciò I' ASBOCiuione è otata indot,ta ad aprire una seconda acuola., &88Umend06i gran pa.rte ddla.speaa. L'opera di un anno. Ho sentito in Basilicata critic1.re parecchi ma.estri, sopratutto quelli riU8Citi , 't-torioo negli ultimi conoorsi, interruppi. E' opinione comune che· i tre quinti &lmeno degli iw;egna.nti b"rilicatesi son purtroppo imprepanti non &o!o qua.nto & cultura., ma anche privi iel eentimentò di sacrificio e della. VOC&Z10ne,.,~ per ettenere confort..anti risultati. Che ,,,.., le rioult"' •nei riguardi del!' Asoocia.tione ! - Non nego che v1 siano casi che depongono a poco favore di alcuni maestri, ma non posso t,a.laaciare di pe.rlai-e di un fatto che·torna ad ,.nore degli in.seguanti bsailicatesi. r·na m.a.ootra èlrnocupat.a. si offri di lavorare gro.tuit.arrente c~n noi, m& non Potemmo accetta.re perchè prefrriamo pagare i n0&tri collal:x>ratori, ma purtroppo in quel momento temevamo che j ionru disponibili non ci permettes&ero di aasnmt>re altri maestri. L'in&egnante allora tornò alla carica, pregandoci di farle ottenere .ia '. Consiglio provinciale scola.stico l'autorizzazio:ie di a-Prire privatamente la ocuola per la qu..Je essa si sa.-- 1ebbe limitata a doma.ndare al Co~_1unela luce e il locale. Interrogata, l' A mmin1strazione pro. vinciale scolastica avvertì la ma.€6tra di s.mettere ài fare scuola, perohè a il suo lavoro nero avrebbe potuto averi, neppure il premio del ricono,;cìmento, agli effetti di un concor,;o che la insegnante avrebbe avuto in animo di fare! Nobilmente la maestre. rispose ir. questi termini: • La. mia scuola rimarrà aperta fino a che mi sarà permesso, e dedicherò ad e,.;e,atutta me. stessa: la. su& apertura non ha per me avuto aìtro scopo se non quello cii occupire in modo dègno la mia. ani.ma desiderosa '<ii lavorare. Non vog.lio perciò nè ricompense 1 nè ;.itolo alcuno Che pca;a agevolarmi nei prOSB.Ìmiconcorsi - M-agnifico ! Purtroppo, tali 1:1 aestri non sono mòlti. - D'a.ocordc, ma ve ne sono1 e !"ASBOCia..z.ionC' a.scriverà a suo merito il trovarii e metterli i,,1, luce, <X>nla. stessa pronteu.&. oon 1a qua.le sa. liberarsi degli incapaci. Abbiamo fondalo fin qui quattro scu.ole diurne, cinque festive (& titolo di esperimento) e 91 96rali; ~bbiaruo oominciato ad aiuta.re con libri a.Jenne biblioteche che, per il modo con cui erano state amminisLre. te in passato, davano maggi0re a.ffidamento. Noopoli, Genzano, San Mauro Forle: un._ ne sr rgerà presto a. Leonessa.. L'opera nostra, che è acco.ra agli inizi, proIT\ette bene, e riuscirà più efficace, ruan.do U1Dlt Comuni aegu.inuwo J'e,,empio di La vello che ha voluto assume.re a suo carico gran parte della speo,,, della scuola fondata presso la st.az.ìone. Quest'auno abbiamo compiuto un bel paseo avanti, spendendo solo 1.75') 000 !ire per ifitituire più di 1100 scuole, esempio unico in Italia., io credo, di un ente che, pnr provvedendo con certa. largbe-u.a. a pa.g.a.ri:' i maestri, d prendere in 6.tto i locali, a pr ,curare agli allievi la carta, i libri, le penne e l'incliiostro, ,-i-,,, ad economizaare 650.000 lire che servira..n.no in parte per l'anno ventur(). - Sarei ind.iacreto se le chiedeasi di pubblica.re i risultati ottenuti in Ba.silioat.a. e di rivelare i loro doogni avvenire - Tutt'altro. Non abbiamo poti.:.to discutere anoora. le relarioni inviateci d"€li uffici }Jrovinci&li, ma p,-o 'già fornirle tutte !e notiz:ie che inte:ressano la provincia. di Potenza, dove aveva.mQ aperto 102 ocuole alla metì. di novembre .coroo. Abbi.a.mo dovuto però chiutÌ<Te 10 scuo- -]E:, più per imperizia. di maeet.rì che per insufficienza di iscritti, siochè hanno funzionato in Basilicata 92 scuole, di cui 4 diurne, 4 festive ed 84 ·86t'a.li, frequentate oomplees,vamer.te cl,,_ 2573 maschi e 34 7 femmine. Di questi 2920 allievi, ben 2301 banno fi.nito ·il corso e 'si oono presentati agli esami, e, degli easruinati 1655 me.schi e I58 femmine hanno supera.I.o la_ prova. Pertanto, il rapporto tra gli esaminati e i promasai è del 74 per cento, e quello ka gli ibcritti e gli esaminati tocoa il 53 per oento. Certo quest'ultimo rapportç potrlbbe - anzi - dovrebbe essere più a.lto e più conforta.nte; ma eeso si spiega col prolnngani ·delle lezioni aneli<, nei m<'Si in cui ferveva in~nso il lavoro "1,l'irolo, o;aendo state aperte soltanto ne' n0vembre. Difatti, se si esamin-a.no i risultati ott~nuti in una scuola di Pietraga.lla. dove gli esami sono sta.ti fatti nel mano per ia cbi,,ma.ta alle armi del maestro (un giovanott.o di molto valore e di abnegaz.ione amm.ir~vffle) si nota.no d.ifferenze minime tra gli alunni iscritti, esaminati e promoesi: 97, 89, 82, rispettivamente, ciò che ha ·dato modo, a noi di assegna.re a que1 l'insegnante 1640 lire di premio, -la più alta. sotllma. eoncessa per Ticompensare 1 ma.estri, secondo la proposta che a,amò ann.i or sono il &a.lvemini. Nen ~ mal tardi per andar più oltre. - Bi.,ogn.a insomma. non ginngere alla t&nla. pn.mavera con le ecuole aperte, pet' non vedersi sfuggire gli alunni, il quale inco11ve1ciente speriamo di non subire quest'a.nno, ,n cui le lezioni si comi.nciera.nno alla metà di ottobre nou &olo nelle cls.ssi dell'ann;, scon,o, ma &nche in quelle che fonderemo l'anno venturo coi residui dello stan.ziamento del 1921-22. In Basilicélta infatt..i ~i ~t.itu.irsnno 161 scuole, C06Ì sudc!ivioe: ao serali, IO festi"" ~ 11 ciiurne. s·;, iniziato tardi un lavoro che oggi avrebbe dovuto già €S66l"e compiuto, ma il n06tro motto è il verso de.nnunziano, che • non è ro1J tardi per "nda.r più oltre,_ Le pa.role del Piaceiltini mi han•10 comm= e certo laacieranno un'eco profoi'ida nello spirif() dei. lettori. Comincia. in Basilica La una vita nuova; vi sono tutti gli adulti a.n~lfabeti oh., att.<>ndono J'istnu:ione dalle scuole che l'~- cia.z.ion.eper il me7zogiorno fondera, e vi eono tutti gLi... scienti che aspetta.no da:Je scuole serali e dalle biblioteche che verra.n;._•o aperte di ron disimparar,, quello che hanno i,nparato a st.,nto negli anni della loro fanc1ullen.a con un opera che per la sua ,oca.n;a efficaci~ fa riperu,a,re ad una delle pagine più tristi deda Ca,a d,i 11,ort.i di Dostoievoki. E' ouella che descrive i deportati siberi"'1i condarui:..ti a fa.re un lavoro inutile, a prendere cioè J 'acqua d, nna botte, ,..ersarla .in un.altra botte e river'i.8.rl& quindi nella botte di prima. Ebbene, quegli uomini che eopporta.vano i rigori d<>Iclima e resistevan<, al torm<ento delle altre pene più àure si piega\'ano davanti a quell'inutilit& ed er.wo vinti. Se, l'Associazione, con l'opera su.a a favore de~ gE adulti analfabeti riuscirà ad evitare anche solo a oento contadini basilicatesi di rir:.a.àere 11elrignoranza tra.diziona.le, si dovrà riconoaoe-re che avrà compiuta una delle conqUÌlite più meritorie degli ultimi cinquant'anni d.e1l'unit.à it.;Jia.na. Non è vano infatti ripetere che una nazione non può primeggiare qu.ndo in una 1srga wna del suo territorio vive il 65 per 100 <li adulti analfabeti, come avviene m Basilicata nell'anno 1922 dell'era volgare. Oram&i l'opm-a meravigli088 dell'ABBOCiazione per il rnew,gior. no ci fa sperar eche l' os.oervatore attento d~I movimento culturale potr& non soltanto denunriare i ma.li, ma constata.re i rimedi che si apportano e anspieare la vittoria. Una volt& inveoe la vooe degli appa.ssionati cadeva nel grande atagno della. vita italiana. come pie.tra in un ,-asto lago, la. cui ruperfi.cie depo lievi increspature si. ripianava ~rena sul dolore urna.no. GrusEPPJ: STOLPI. d.a.l volume!' ia,qgio in Barri/irato di proso:ima puhblicazion.e. U trionfo della diplomazi&. Contro 1l eempli=o scbe.wat1co ae.l1a poEtic.a .a.ntingJ...., dei ruwonatieti e contro i+ geurioo sent1.mentalismo antifranc,,,,e, lo Spella.nwn offre in un:a. serie di studi modesti e diligenti le linee culturali dirett.ive di quello che dovrebbe ._,...., :i,! pensiero di una democ.ra.zia intelligeate. L'influellUI. del SaJ.,,.,mini vi si a.vvr:rte costa.nte, mentre tutta la. narrazione è a.ffatto esente da.I.l'astrattismo ideologico dei pa.cif.sti e dalla sicum,;,,a prog,,ttist.a dei critici di Versaill.,;_ Gli elementi storici vi sono vagliati oon sobrietà, la preoccupazione realistica minuziosa appena. si potrebbe rimproverare per la r,onotonia e per il completo difetto di S'UJ?l('&- stioni stilistiche. Si oonsta.ta. eeru.a ridondanti le.menta.z;ioni J"er stinato isolamento dell'Europa, orma; decà&&a non ritrovarsi ma lo sguanfu non è fisso sino al fendo inesorabile delle. tragedia. Una natural< simpatia guida l'autore nell'"88illle della rigoros 1 formazione liberistica del\-'Impero ingleoe, moderatore di ambiz;oni {Crespi), come nel sapido sguardo a.1:la democrazia tedesca, inte<, • sai,a.re la pace, e a.Ila. RU8Sia bolscevica cj1• dE-ve difendere la rivol1.,.zion<-.. Come ra.:more oela il tradimento siffatta simpatia altera l'equili- } rio deUa n.a.rra2.:one quando non è oonceeea. in <·guai misura. alla Francia, t-orn.Jentata. da.11'06sas:ione della sicurezza, o all'America, ch!Hs:... nei suo isola.mento. Per certi giudizi nesstrn& p·,epara.zioa:,e più cauta dell'ascesi-. Anche il parsd,-, fra.n.,_,_ ha le sue giustifi.cazioni <lemocratiche. In realtà. la politica estera del dopoguerra non è ancora cominciata. E mentre- la tela. non è tessuta nessuna solU%ione deve esser. compromessa. L'isola.mento reciproco è un sisi= per ma.nt.e:n.ere l'equilibrio va.lido come la politica delle alleanze: esige una diplomazi& più_ fine e un' abilitio più pregiudicata. Del resto la caratteristica generale della nuova politica int,,, nazion&le è .aella volontì, esperta di ognuno di non decidersi, di non considerare come punto di partenza. n-e68uno dei risulta.ti raggiunti, di confidare ru,J fu!,uro: per cui. nè da. Ven,aille• Le da. Genova vennero fuori nuov€' combinaz.ioni d 1 pot.erue o accordi di direttive. Nel gioco reciprr.oo di nascon<lersi, la politica estera fotografe. le convulsioni interne ed esclude la mutua cor.fideru:a.. A guardar bene le ooee qu<'llta. incertezza inconcludente non è danna;a e bisogrui congratularci coi nostri ministri degli esteri che non si stancano a,] gioco_ La ra.gione cemnùe di turba.mento pot,rebbe eemhrare l'entrata. dell' America e del Gia.ppane nelle. storia e il premeT'lf' dell'India sulla politica. inglese: ma. invece di parlare del _tramonto dell'Europa bisogna ve-

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