La Rivoluzione Liberale - anno I - n. 32 - 2 novembre 1922

bi 122 DELIZIE INDIGENE. ---DO<--- Prima della palingenesi. s\,/ Il segret-0 di tanta parte del successo di M ussolinj è nella sua intuizione della tea.tralità italiana. Dalle cronache di Napoli: , Pcco dopo gli squilli sono ripetuti e questa. è la volta buona. 1'1 ussolini indossa la camicia nera e reca sulle maniche i distintivi del grado, simili a quelli _cli generale d'esercito. Egli attra,versa il palco- ~ce~cO' [:a un GCToscio 9-i ·applausi e si avanza ·alla ribaita ,. Mussolini capisce ch·e a Napv!i Pulcinella non dev~ a.~ere µn anacronismo. li; Ì/acÌunanza del Consiglio Nazionale a Napoli dimostra la_ tempera.tura_ della ma,turità po_- litica fascista. Ci vuole proprio tutta 1 mge,nuita italica pe,r impeg)larsi a discutere Slè la. stam?"- debba o non debba essere esclusa d-alìé sedute, e tutta l'astuzia di gente che crede di discendere da Macbiavelli per mettea:e innanzi ogni volta eh<' la di..scussione si fa lunga le necoosità. del segreto diplomatico ! Ma pare che ai costumi e alla moralità dei ca,ttolici del Popolo d'Italia il neo fascismo meridionale preferisca addirittura l'insegnamento e l'eredità del buon Campanella: sarebbe un'inuenzione legalitaria e democratica da. Città del Sole quella che suggerì ai delegati calabresi la reazione contro il mussolinismo per diritto clivino. Il formidabile Farinacci resta invece un po' eroicomicamente )a lancia spezzata della tradizione gesuitica: ccPreferirei ritirare la mozione piuttosto che aprire una discussione sul pensiero di Mussolini. E chi poi si permetterebbe di farlo!,. - , Che" i d,i_li:bafinire col rimpiangere i loquaci congressi e,k( socialismo ufficiale? Ma fo,rse noi dimentichiamo che i fascisti non sono che una selezione a rovescio del Barnu.m riformista. ~ Il congresso fascista non ba discusso la relazione di Alberto De St;,fani cl\e conteneva a.ffermazioni come queste: «Bisogna-avere la forza di agire contro i Sindacati nazionali, quando non rispettino le oondizio.ni da noi poste alia libertà di org.anizzazio,ne, come si è agito contro i Sindacati rqssi o bianchi>. a: Desidero anche sentire qual'è il pensiero della clirezione del Partito in merito alla questione della unità o della pluralità dei sindacati». Invece ha applaudito infantilmente i gofiì propositi di Mussolini di educare e proteggere le masse! Chissà che il patriarcale condottiero non abbia creduto di riprendere e di continua.- re con queste scoperte il sindacalismo so:reliano ! O forse Agostino Lanzillo ha sciupato col suo direttore il ranno ed il sapone 1 ~ Chi ba negat-o che esista una nuova aristocrazia, una nuova cultura pclitica frutto del fasoi,smo 1 Anzi si tratta di un mqvimento organico, cori:]:1€?so che ha ~e sue raclic1. lontano, nell'ignoto. L'errore ?: di credere che a q~testa aristocrazia debbano annartenere uomini come Dino Grandi o Agostino. Lanzillo. E' vero ohe • -~ 1 ;~,., .... ~ ma non §Q:PO poi ~-Uèsti u1timi 60Il0 bVl•V.,.••, - I -.---- - - neanche fascisti sul serio. Rom;; futurista fu invwo il germe da cui !à.3,tquela vera in.teUettualità fascista autentica, quella fu la fatica attraverso cui i cervelli e i muscoli si t:&erdta-rono. I tipi e..«emplari1 Eccovi Piero Bolzon ma,estro alle turbe nella questione meridionale: dl problema meridionale è un tutte sintetico, morale e tecnico. Manca una borghesia produttrice, ma il Mezwlfiorno è ricco, non solo in natura ma in denari: ~lo che la ricchezza è mal diatribuita» ! Piero Bolzon sa anche farsi applaudire fra,;i come quffte: « La Banca internazionale è contro il fascismo ed è contro i lavoratori italiani perchè teme il loro meraviglioso avvenire. Nia il fase,~mo, forte della sua spiritualità, non teme nessuno». Che cosa ne dice il noctro amico Prato 1 ~ Il progett~mo è una de1le malattie d'infanzia politica. I fa,scjsti risoivono C-OU un oT- ,:J.inedel giorno il problema meridionale. Au,;te- !'amente ha parlato contro la demagogia fascista G. Amendola: r Credo che ne&sun'azione, per quanto rapida. e intensiva., possa far germogliare i miliardi nelle ca.s,.edello State. Al fa.scisrno non conviene seminare i11m,-ioni. Il problema mf:-✓ridiona]e è problema <li miliardi da impiegare in opere pubblich<,, ed in impianti sociali. Perciò, bando alle prorn€:€st vane, bando aile i1Jusioni! J. Il f,'1ovane rninfatro è il :-mlotra i personaggi ufficia..Jicht, abbia agito contro il f~%16mo con ooraggio '2. lha.ltà. La linea della sua coorenza è impeccabile e vigorCYJa..G. Anrnn<lo1a rin.unCérà al gov&rno piuttocto di piegare come sta piegando Kitti. La sua figura resta incompromessa, wlitaria. Crediamo cbe la sua rinuncia sia anche lungimirante come tutti gli atli di superiore dignità. Dopo la parentesi ia.scista si ricorderanno lo sue qualità di realizzatore. .,;:; Alcuni elementi indispensabili per il giudizio del fasc.-ismosono messi in luce da un gio- \·ane studioso, }.fario Grie.co: e-Il mercato mon- .diale chiede effettive affermazioni di potestà tconomka, e rea1i manifestazioni di potere produtti,·o. In che modo il fascismo si è preparato a questa necessaria pratica econorn-ica, Sénza della .quale( ..nel m01yr contempo ·a 'lP e f(lll la, LA RIVOLU~IONE LIBERALE civiltà moderna, ogni manifestazione concettuale di prestigio e di orgoglio nazionale resta fatto retoricu1 ~ < Rispondiamo subito: in nessun modo. Il fa0 scismo non ha neppur l'ombra. di un programma, o a.Imeno di una. veduta econom1c&., nei senso anzidetto. E' il suo punto debole. Ha. fatto finora delle affermazioni astratte d'imposizione. della razza, di valorizza.zioue all'estero, ecc.; ma, nato come ò per esplicare un'attività coutiugentemente domestica, anche se profondissima è natu..ralmeu.te inadatto, per la sua. stessa destinazione· 5torica., a propors.i un proL blema d'oltre patria; e meno che mai il problema dell'interua.zionç.Jismo economico, cho è fatale nel bern.p9 nostrq; nel se~so che oggi non e~ siston6 merca.tì nè giri di r~ccil~::e Se non mondiali, nè soluzioni domestiche alla crisi econoIl".ica internazionale», Le. OsS6rvazlonl dei Grieco, Soli6 ta.ntò pill significative se si mettono l.n relazione con i grossi paroloni di Mussolini a proposito della, Dalmazia. E non parrà avventata la previsione del Salvemini: che il fascismo è destinato ad aver spezzate le corna nelle questioni di politica estera. ~ Un'altra de'lizia indigena: del signor Rossoni, segre,tauio delle corporazioni fasciste: a: La lo-tta, di classe è stupida nel senso assoluto, e nello sùesso senso è stupida la colla.borazione di classe: non sono che formule complementare irreali. Quel'la che è da farsi è la lotta delle capacità, ohe non è nè borghe&e nè prol.eta.ria, ma umana e civile>. Dopo la palingenesi. ~ :Mussolini ba voluto che l1avvento al ministero coin,eidc-ssecon il suo esam.e di cultura g~- neraJe per l'ammissione agli studi universitari. E' commovente questo a.more del "maestro» che sinora aveva visto l'Università solo attraverso i corsi pedagogici di perfezionamento. Mussolini prenderà la laurea coi pieni voti. Il suo ministero passerà a11astoria come il ministero- di professori di Università. La mentalità degli studentelli discoli del fascismo non ooclude, dopo tutt~ i rumori, la venerazione per 1'accademismo dilettantesco. Ma chi crederà alla malle,veria prestata dai sigg. accademici Gentile, Tangorra, De Stefani, Rocco 1 ~ Si è voluto al ministero Thaon di Revel: questo è, per chi intenda, tutto un programma. ~ In certi gesti c'è più che in un tra.ttato di sociologia. Il fascismo non si spiega senza l1 amore ttitto italiano per codeste esteriorità dilettantesche. Eccovi intanto due Cinciuna.to in una sola volta: « Geutile atteudeva quando fu ·chiamato al Governo, ad una voluminosa Storia della filosofia italiana" (d,ai giornali). '.Mussolini ha ricevuto il telegramma del gen. Cittadini mentre stav.a sulle ba.rricate del « Popolo, col fucile in mano;: « Chiedo S<tusaa V. M. di presentarmi in ca.micia nera, reduce dalla batta.glia .fortunatarrnente ìncr·uenta che si è dovuta impegnar<,, PortQ • Y, ;(\~, l)t 0]i~ di V:ttorio Veneto riconsacrata da.lla nuova vit!,,. ;ia ~ sono il fedele ~ei;vjtere di V. M. », ~ « L1on. Mussolini, {U.tèrrogato Sulla soo~~a dell'uomo di pensiero che insegna Storia del;a filosofia all'UniveTSità di Roma, ha risposte: q Io sono, un cattolico, e uù ammirato,re della foTza spirituale. PeJ: q1les.to ho voluto ali'istruzione un uomo c01'ne Giovanni Gentile» (dai giornali), Questo motto spiritoso, questa bella canzonatura ha fatto nascere per un momento in noi la tentazione di riconciliarci con J\1ussolini. ~ Chi ha S])"rate in Giolitti ha avute un'altra volta una delusione. Noi non abbi.amo sperato. Giolitti è l'uomo dell'ordinaria amministrazione, è l'uc-mo delle situazioni parlamentari. Ebbe un solo momento geniale: èlopo Pelloux nel '900. Non può essere un grande p01itico un uomo che ;resta ass.ente nel 1915 e. rinuncia. nel 1922. ~ Ci ha amareggiato in qu€sti gion1i il vedere con quanta indifferenza siano considera.te le libertà più elementari cli stampa, dl associazione, di paroila. Il popolo nostro non le me.rita1 non le &ente, perchè non le hai conquistate. E' disgustoso che si consideri senza turbamento le violenze fasciste contro il direttore del l.,(lll]oro, contro il Prlese, il fl{nndo, e i giornali socialisti e. comunisti. Si deve guardare dunque con molta ammi.razione la ferma dirittura con cui Albertini ha resistito. ad ogni impooizione. ~~...ì Missiroli doveva rist...amparc domenica sul Sec1)fo l'articolo sulla. Afonorchirl oppure non uscire: così un direttore di giornale, così un uo-- rno come Missiroli deve inLendere iJ .s.uocompilo. J nvf'..,c,oil Bn;oto è uscito in n~gi1ne di censura fv&cista, proprio mentre Albcrlini si ribellava sci-r•gncsarnentc. Devastando il 8rcr,lo i nazionalisti (ironia all,a storia') non hanno fatto che k• \'endette della tra.dita rlem(jcrazia. ~~ Da cinquant'anni Lutti i minisleri sorgono con un programma antiburocratico. I/esempio teorie() è: stato seguilo da Mussolini. Quale pratic:i. seguirà 7 Dobbiamo aspettar? o po€siamo rispondere sin <l'ora 1 Benito :Mussolini ha indicato sin dal primo giorno il suo programma vero; ha distribuito ai suoi fidi i più lauti canonicati (J3ia!1Chi, C. Rossi, G. Polverelli, ecc.), ha creato per i sigg. .J)ouhet e :Mercanti due speciali cornrniffiariali. Le Gue teorie sullo Stato lo indurranno in perfetta buona fede a for11ire a tutto il suo esercito di n1ezzo milione di squadristi una decorosa sinecura! E questo sarà la palingenesi dell'unità e l'ideale della disciplina in regime fascista. Ji, g. Un programma "La R,:volttzione Liberale» deve •vive-re pC't questo: per dtijendere l'e1·edità ideale del Ri.sorgimento, pe-r conti111Uare,almeno 'negli spiri,t,i, il processo dialettico 1 della nostra Rivol·u.z·ione !Vçz?-ionale, soifocat.o dai conserva.tori di tutte le r•isnii. [n alt1-i momenti anche i {ibçrqfi tes, serat~ asserivano che una ditta.tura, avrebbe spezzato la contitrvttità della nostra. storia.. Oggi, ev1·dentemente Ju11rvnocomb1·ato parere. PosS1·amo non curarci di loroi, come dei così detti i1itdlett1<ali che, pronti acl abdicare la loro junzfone nelle mani randellanti deçjti sq'ttadri.st,i, e dimentichi persùw delle loro stesse ragion-i di vi:ta., non soltanto spirituale, farneticano e cia.n,- ciano di Contro·-riforma:, d,i: abol-izione del libero es_ame, di secolo che si rfrinova, ... per a11dare a destra. Per 1.uia. ~apiente e squisita fronia della. storia., la Chiesa stessa,, oggi, è pi-ll liberale di loro•. Prnrro BunnEsr. Abbiamo ragione di proclamarci non intellettuali? di sentirci diversi dai salariati del pensiero schiavi ieri del turatismo oggi del socialismo fascista? Non siamo intellettuali (alla russa) perchè non siamo dilettanti nè avventurieri. Il nostro pensiero è per se stesso azione. È un'organicità, una volontà. La storia alle svoltate decisive ci trova compatti. La Voce mostrò la sua forza ed efficacia nella campagna contro il nazionalismo e per la guerra. L'Unità nella questione dalmata. La prova di maturità per la RivoluzioneLiberale è stato il fascismo. Possiamo congratularci con noi stessi per lo spettacolo silenzioso di serietà offerto dagli studiosi raccolti intorno a R. L. che non abdicano di fronte ai trionfatori, che continuano inesorabilmente la loro opera di critica çincM a costo di rimaner soli1 come esuli. Nei prossimi numeri: UnsaggiopoliticdoiGaetanftolosca In corso di stampa: GIUSEPPE PREZZOLINI IO OR.EI>O L'opera di Prezzoli,11i è 1'! 7Jiù be!l'f•sempio di reliqiosità ·1noderna ed è.insieme 1·l fatto centrale da cui si, può .rruanlare ora. t·u,tta, la '1ntovct.cultnra italiana. Questo volume è 1a sintesi <h tutta la s,ua attù·i't:.ì. AUGUSTO MONTI Scuoclalassiecauiiamoderna B' il testamen1t,o spiritual e di ·un professore che ha dedicato venti 011,ni d'i lavoro a vivere la scuoln cta,ssica cor,ie fattore di modernità. Un /il,ro che /ctrà ri111pian.r;ere a moUi di non essere stati a imparare greco e latino con .-l. A{onti. Pnrla,re poi delle doti di sc1·ittore arguto e fine che vi si manifestct.no è s1.1.perf!voper i lett0ri ctdla « Rivoluzione J.iberale » clie bene le conoscono. LlllE 8 - AI PltEN0TATOill LIRE 6 Felice Casorati, Pittore Cinquanta optre che rivelano nna inclividualità matura, un artista completo, lntrocl1tzione critica di Piero Gobetti. ]:)dizione rilegata di severa eleganza. Prezzo speciale per i prenotatori L. 20 E' uscito: UBALDO FOliMENTINI Collaborazionismo Un volume in-8 di 100 pagine L. 8, Si spedisce s-:-:.1.1za a.umento di spese a chi man. da. cartolina-vatia ad A. PJTTAVINO& Cornp., Pinerolo (Torino) I PRIMI GIUDIZI Il libro del Formetitim· è più che notevole t vi ho letto pagine che davvero espongono la realt realtà. G. A. BoRGESE. E' un lai·oro denso, direi strozzato dall'orifll· 1wlità e dall'-inge,qno. In.somma 1,n, ottimo prin. cipio alla raccolta». G. AXSALOO. Usciranno prossimamente: ENRICO PEA atte Liriche 8 disegni di F. Casorati. E. Pect è ·wno dei più origùwli temperamienti di sorùtori che abbia la nostra letteratura. L'edizWn•e della nostra Casa sarà 1tn esempio di gusto e dì sobria eleganza, LUIGI EINAUDI SocialismeoLiberalismo Luiyi Einaudi non è soUanto 1.w coltissime econom-ista r. un originale s·istema:o-re della scien. z,1, delle finanze. E' JJrima di t11,tto 11·noscrittorr. quasi saremmo tentati di dire u,no stilista, e ur geniale sCJrittore rh cose volitiche. L'opera eh, pubblichiamo ne è 1tn esemv:'o magisirale.· AssociazNioanzeionaf PER GLI Interessi ~~~ Mezzo~iorno a'ltalii delegadtall'OPtRA marno l'ANALfAHtlUI Sede Centrale: RO hl.A Monte Giordano, 3G - Palazzo Taverm Indirizzo telegrafico: AN IMI'r AL-ROMl Telefono: 905 Presidente: Marchese On. FERDINANDO N-c;"'ZU't\TI Consi.g/iiere Segretario: Cav. G,1.ET,1.NOPIACENTl~l Uffici Regionali:• CAGLIARI: Via LRnusci • CATA:S-IA: Via Cr cifori, 36 • CATANZiRO: Via XX Settembre,, GIRGENTI: Via Spotv, 18 • PALERìlO: Via Rcx Pirri, 9 - POTgNzA: Palazzo Comunale . REGG CALABRIA:Vallone Schiavone· SASSARI:Direzi< Scuoio Elemootari. Soci aggregati, u.na o più quote cli L. 10 an.m1 Soc·i beriemeriJi1 una o p-iù quote di L. 100 anni Soci perpetui, alnieno L 1000 una voUa tanto Jì; un'organizzazione di uomini di Y lorità e cli fede che la loro azione e loro pensiero banno dedicato alla sol ,.ione del massimo problema ita,liano: probleDrn meridionale. Gli scopi del!' Associazione, sono: a) susc-it1ire ed assist6re n,·l Mezzogior cl' Italici le cittivUà al migliorconento d, co111l-izioni locali, specialmente in ardi allo sviluppo dell'istruz·ione prfoiarict eJ volcire, dell'economia agraria e del cred al lai-oro; b) intm·essare l' opinione1nibblfoaitc1W allct conoscenzct vrecisci dei problemi d, vita civile n,lle regioni meridionali e I mezzi più ·idonei alla loro soluz-io11e g' d11al~ Ml organica.; e) 71ronmovore istituti in citi le jol ec0nomiche e l' overct perso111..Zedei cittad di altre regioni italiane si ttnisncino a qll' delle regi, ni meridionali ver provveder, vart-icolari bisogni di queste; cl) eccitare l'azione continua. dello SI in oHline sopratutto alla sollecita appl zione dtlle leggi a favore del Mezzogior

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