La Rivoluzione Liberale - anno I - n. 31 - 25 ottobre 1922

bi lle ovvero al viz.iogUt.trionfante e in trono muovono essi que1la virtuosa gue-rra. dri veriUL, che sola può, smascherandolo, felicemente combatterlo ool tempo distruggerlo. Sonio questi, a parer mio, i Yeri, anzi i soli scrittori; e i più perfetti reputo t::-a i loro libri quelli che maggiormente un tale. efl'e•tto producono. Onde dividendo io questa stessa classe d1 i uomini. sommamente capaci a commuoverne e guidm·ne molti altri, in letterati altari, e in leUerati scritlo.ri: osservo che. Roma nel f:ìo-ree •n1erbodella sua libertà, moltissimi dei primi ne, annovera; e souo gli 01azi, gli SceYoli, gli Emil-i, gli AttJlj e Regoli, e Scipicni ~ Decj e Catoni: e quei tanti altri in- ,omma, grandissimi tutti, bou;nti a gara d'amor di virtll, di libert~1,e cli gloria, tre sacTe faville, onde si deve comporre ed i.ncenldere l'animo d;i ogni grande, e massimamente quello çlel ve.u.·o.e ,ublim8 scrittore» (Del Principe e delle lett<>re, iibro III, cap. lV). La grandezza Yoluta con pessimistica infles- .::ibilità, l'entusiasmo della disperazione :~ecco sopra i motivi. tetTi della chiusa, solitnd,ine diffusa nel dialogo ])ella l"irt,ì Sconosciuta levar- .::i nel maturo pensiero del vate l'int1tizione di un nuoYo criterio di teoria umana - nella conYinzione della caducità di tutti .i dati dell'empii-ia, nell'eroica rinuncia dell 1immanenm l1indiYiduo è ancora eterno nell'arto in cui rende obèiettjva la sua diviu.ità e crea, pereuneme.nte linuO\·ellata nella catarsi dell'assoluta disi,nteresse, la libertà della storia. PIERO GoBETTI. (16) RERTA)(A: op. cit p. 231. (17) Nell'.A.lfierinon c'è un vero e proprio sviluppo di pensiero del quale si possono fissare tapp3cronologiche. Kel dialogo Della Virtù sconosc'Ì'ztla, c'è già il pensiero della maturità. LETTURE. EPICARMO Conar~o: Libe1-ismo e 11rotezionismo. Pontremoli, C. Cannna, 1922. - L. 7, ' 1 voi. di pp. v111, 95 (in vendita presso l'autore, Spezia: via Manzoni, 1). Questi scritti del nostro Corbino che ricordano per l'impostazione stilistica i modelli del Ricci (per es. Politica ed economia) 11011 pretendodono «<li poi-tare alcun contributo allo studio, della teoria del commercio internazionale» ma ~ono una vigorosa divulgazione dei concetti delFeccnomia classica e meriterebbero per ciò di essere ampiamente diffusi, non di venir pubblicati in un'edizione semi-clandestii.na come la !Jresente. Si potrebbe osseryare che gli scrittori di questioni economiche in Italia banno creato ormai un nuovo genere letterario e che tra i loTo. saggi, prescindendo dalle intemperanze meccaniche che derivano dallo schema del genere in r.aluni epigoni, si trovano i più mirabili esempi di moderna ironia. In se:de di discussione stilistica sembrano a noi più profondi e più maturi manzoniani saggi dell'Einaudi, che serbano una dignitosa misura e presentano le tracce di una più angosciosa inquietudine stilistica scientifica, da cui il ~arriso quasi sempre nascosto è come una stanca liberazione e un risultato di serrnità: nel dialogo sui dazi doganali il C. non è .sempre libero da certe asprezze e lungaggini scolastiche, 'Che erano forse inevitabili data l'impostazione.: nelle lettere e nelle petizioni c'è invece nna bella efficacia espressiva ma a prezzo talvclte di qualche intemperanza (come accade anche al Ricci). La natura. divulgativa di questi scritti rendeva necessarie osservazioni presenti di carattere letterario: al propagandista ;-~mestieri servirsi di ogni illusione e lo stile svela l'a.stuzia del pensiero. In questo libretto si ha dunque un'altra riprova delle aberrazioni dei protezionisti, si moc,trano I~ illusioni dei fautori dell'indipendenza v•onomica nazionale er con una vivacità degna d1 Bastiat si descrive, nella petizione dei fabbri- ~enti di lumi a petrolio, la mentalità di costcrn. L'indagine avrebbe avuto maggiore efficacia ::~ invwe di propugnare verità astrattamente Y:ientifiche fosse dfaoesa a discutere le ragioni storiche della prevalenza del sistema prote2ionista; senoncbè l'autore ci potrà rispondere che, egli voleva col suo volumetto preparare in qualche modo. l'azione spicciola di propaganda più che impostarne la teoria. Ai prossimi numeri: U. ~IonP.A rn LAVHJA?\"O: S{jtto la tP11rla? U. Fon~IEXTJ:SJ: T,r~ 111,orr· /(lki rfr,f r1.-Jorm;- 1,·mr, fr·fJllflrJ lo rr;tif',r,; d, 8. Sol111-,,11in,. F. BGilZIO - N. ;-5APEGXO: JJ,- j/rJ11orrl1W. G. STOLFJ: Srur,!1- '1aflil,r11fPll1. E. GrnF.1TJ: H,,:,fr1zirmpo! ('r;11g1·r~t-:o r/rl Lil,11ru Sco1111,io a Fron.1;,ojrHte. X. SAPEGXO: Ol_;rrd/Jjtr ,., ·il >1fJA}d18ff1(J o Triettt. U. FonltESTJ).,, 4 J: Sindacali~111r) " fo1'(•1J1.1110. Generale CAVACIOCCHJ: RispOiila o P(Jty1/01:o. BRrGH'fO!\": Fr'l.71c10 ,., lngltilterro. /(,'trotto dr-l/'~nll-llttluale /1usc,·JSta. LA RTV0LUZION1'} LTBIDR.\ 1,1,; E' uscito: UBALDO FOH.hlBNTINI Colla bora zion i smo Un volume in-8 di 100 pagine L. 8. Si spedisce senza aumento di spese a chi manda cartoliua 4 vaglia ad A. P1T'fAYIXO & Comp., Pi,urolo (Torino) I PRIMI GIUDIZI Il libro del F'onne11tini è pitl cht 1wtc>vole e vi lw letto vagine che dau1uro e.spo119onola reale rra/là. /G. A. BoRGESE. B' un lavato de11s0, Jù·ei strozzato dall'o1~iyi~ 1wlitò e dall'ingegno. lnso111111aun otti1110 principio nlla, raccolta». G. Axs.<LDO. Rip,·oclucenclo il sommario cncliamo cli dare ai lettori le,più belle,prova della grande impol'tanza cli q11esto saggio cli pensiero politico. I. La rfooluzione delle classi medie e le aristocmzie sindacali l) Ideologia del movimento colla.borazionista. - 2) Il movimento è condotto, per una parte dalla solle,·azione delle classi medie e dal processo della burocrazia; - 3) per l'altra parte dalle aristocrazie sindacali. - 4) Il compito di un governo di collabora.zione è un compito giuridico. IL - La catastrofe del clil'itto privato. 5) Le limitazioni in corso della proprietà privata e della libertà contrattuale conducono a trasferire una somma di diritti da individui ad associazioni .. 6Ciò implica la trasformazione di inte· ressi privati in interessi pubblici la. cui tutela Yiene assunta in primo luogo dai funzionari dello Stato;• 7) in una seconda fase, questa tutela trapassa a nuovi soggetti di diritto pubblico costituiti dal riconoscimento e dall'erezione ,di rappresentanze di classe. - 8) La catastrofe del diritto privato, ha origine dal diritto eccezionale di guerra. III. La crisi ciel/ci sovranità. 9) Col sistema dei Decreti legge, il Gabinetto ha usurpato transitoriamente le funzioni legislative per trasmetterle a rappresentanze di classe sommate in un Parlamento Kazionale del Lavoro. - 10) Sotto le parYenze di un compito tecnico il Parlamento del Lavoro si indirizza a conseguire tutti i poteri dello Stato lasciando alle antiche assemblee sovrane mere funzioni di controllo. - 11) Il sistema delle rappresentanze di classr, sotto il riflesso di ideologie sindacali- .stiche assume fisonomia gerarchica sopprimendo il principio del suffragio universale e diretto. - J 2) Il governo delle rappresentanze di classe, nella fase collaborazionista, soddisfa gli interessi delle nuove aristocrazie, col protezionismo e colla retribuzione delle funzioni pubbliche. IV. Jl p,·ocesso dia/ ettico del collaùorozionismo. 13) Il movimento associazionistico si scompone in una pluraliti; di soggetti irreducibili alle duo classi antagonislo della dialettica socialista; - 14) per ciò riesce inevitabilrnenle a rifacimenti indiviclualistici; - lii; ripropone il problema della libertà e resuscita l'utopia liberale. R' un'opera 1)1'gonir·ll,sintetica, stilistir-ainente austera e 7mr ricca cli suggestione, che fa penwre a certe pagine di Machianlli. In Preparazione: Opere di G. Ame11dola, ès'. Parafava, G. Slolfi, ecc. OsscrvanI, or è qualche mese, il )1onti su queste C'Olo1111L, ccme, ug1.j quah,tila 1a Cam;~ra fof:se sul procinto di cll:::cuterela questione dt· la !iberH1. ddla ~cucia, ca:--i impre,·euuti e, realment~ o, n apparenza al!a Ecuola del tutto t~traneì, o::-oprav,enissero a mutare la ~!tuazione parlamentar· e a met::.cre in for. ..,,ela speranza dl u11cap1cnta àpprovazione c]p]Jà r1foq11a. Poche settimane dopo, proprio 11€1 giorni, in cui il terzo prcgi•tto sul1'1::s.ame di :-+rat0 doveva sere ci scusso e probabilmente approYato, la Camera abbatte\'a il ~\linislero J:t"'aclaed ov111 discueslGne de11a le~ge veniva rimandata a ;::,tempo indeterminato. E' dunque impo~sibi!e al Parlamen.to di l,rovare poche ore cli seduta eia dedicare alla scuola? E ancora una volta dovremo sentire l'antica storia dell'.ignavia e de11a corruzione del Parlameuto che rende vano ogni più ardito moto del Paese, come tutti sanno o-eneroso e gran,de? Noi di quella storia diffidiamo sempre un poco e una volt.a ancora ci chiediamo Sl:3 gua11to in linguaggio parlamentare chi.amiamo inerzia ed 1ntrigc non '>ia.1~ traduzione esatta di quanto nel linguaggio del Paese chiamiamo i1ncapacità. Ogni .idea trova negli avversari il proprio limite e quindl la propria misura; ogni idea vale quanto si fa valere: è necessario perciò qualche Volta cessare cli accusare gJ.i avversari, per quanto meschini essi possano essere c.d esamiuare norn i loro torti, ma la propria debolezza. Il movimento che prese nome di Fascio di Educazione Nazionale, ed a cui sopratutto si devono gli oùjerni progetti di riforma, è nato con un vizio di erigine che segretameilte sminu-isce quelli che pa,rrebbero e,;sere meravigliosi propositi. La lotta per la rottura, del monopolio statale e per la libertà della scuola non nasceva da una scuola p.ivat,a formatasi a poco a poco, che volesse veder riconosciuti i proprii diritti e la propria capacità di sviluppo, ma da un ragionamento, da una devozione, quanto mai nobile e filosofica, al concetto di libertà: era, insomrria1 una volta di pil1 il programma di pochi uomini, per quanto mirabil.i e ge•nerosi) non una necessità fattasi senti.re a poco a poco attraverso una esperienza. Alla critica perfetta, che q1.:eglj uomi,ni facevano della scuola di Stat,0, corrispondeva una capacità di azione pol,iti }R t Se per il momento potevano essere di ausilio !~ forze popolari, era necessario, no11 per un va!lO settarismo, ma per la cosoi,e;nzadi un fine ,Jiye,rso creare accanto ad essi una forza, una ini .. rnle organizzazione politica. Saremmo uoi stes3i utopisti a chiedere dagli uomi:ni del Fascio u-:..1 1azione del tutto lontana da una presente pos.si 1_-·_ lità: ma è jmporta.nte notare questa ma"lC?llVl. per seguire le vicende politiche della riforma sccla~t.ica in questi anni. Osservazirnncisimili aìla nostra scr1ivev-a sulla « N'ostra Scuola» non è moltb il Pelli2zi: ma., benchè ~e non fossero senza acutezza., egli non avertiva come questa insufficierr:i.zapolitica n.on fesa-e sanabile co:i;a semplice iscrizione a un partito politico attualmente esistente. Un partito è un anticipazione dello Stato: come lo Stato egli non può crea.re una soluz.ione, che JJ.On sia posta. almeno germi~ na.lmente nei termini offerti. Per attuare il progra.mma del Fascio, mancato quindi il necessario svolgimento dal basso, non restava, al solito, che ).a, riforma dall'alto. E quanto di meglio fosse pcssibile fare, si fece ccl progetto di Benedetto Croce. I problemi cielb. scuola italiana si possono riassumere in due so.Ii: uno di ua,tura, diremo cosi, polit,ioo-sociale, quello del reclutamento d,egli insegnanti, l'alt.ro di natura d,idattica, quello delle scuole normali e professio,1ali. Col progetto dell'Esame di Stato, come era stato pensato dal Ministro Croce, si tentava veramente di stringere le fila alla scuola. di Stato, d1 porre un serio ostacolo al continuo afiluire cli un.a, classe insegnante, sempre più scadente, composta di persone prive di qualsiasi spirito d'fo1iz.iativa, desiderosa di un,o stipendio fisso, per qua11lo misero, di cui sempre si lamenta, pronta ad accontentarsi anche quando questo le venisse dimezzato. Una concorrenza di scuole ncll può essere creata dallo Stato: colla legge delle classi aggiunte lo St,ato facern quanto era possibile dalla sua parte per migliorare le propr1e scuole o rendere del tutto immaginarie un tentativo cli concorrenza. Il progetto di oggi, dcpo l'infelirissimo del Ministro Corbino che rovesciava addirittura i concetti de! Fas~io è quindi una transazio-ne. Privato di quello s~llc clas,;i aggiunte, il progello sull'Esame di Stato perde gran parte della sua importanza politica, per rilenC're un valore purarnente tecnico. Non la lib(:rlà rlc1la scuola noi avremo domm1i, ma. un monopolio lemperato: lo Sta lo conserved1 tutte le sue scuole con tulli i mali presenti, lo scuole cailoliche oggi esistenti ('Onl-inueranno abba6tanza fc'.lic:ement.e,grazJc alla loro situazione eco11omica, messa in lure dal Halvemini. 1-tiesca il progetto a superare il mare infido della Camera (e<l 10 slesso me lo auguro) o venga travolto come i precedenti, importa cho noi sotto l'c-lichelta di 1< EFame di Staio lJ non crediamo di trovarvi il risanamento della scuola. Una scuola libera f.i avr~1,in Italia, non per l'inEegnam('Vmt.o rla.56.ico, ma per l'insegnamenk, professionalr: nelle nostre città industriali potranno sorgen• queste scuole, modellamdosi sulla fisonomia di ognuna e servendo a quella riforma della scuola 1anco tec11ica, che lo 'tata sembra incapace cli fai·e. Sarà dunque stata vana l'opera ciel Fascio di, Educazione -Nazionale! Nonosta11te l'apparente insuccesso, l'aver raccolto un gruppo di i111::egnanti intorno a due ~iornali, a,·er iniz~ato la formazione di una coscienza della scuola 1n loro e nel paese, è un'opera questa che, per quanto modesta, ha il suo \·alare politico e che sopravvi,·erà., qualunque siano' le vicende dei proS!etti m.!11.isteriali. 1 1 1 • f. \~A~~~-~'=:t*~~J.~.~itt.~.:;j(~~~-!.~?*-~Y~~~~t.~A:f:t Usciranno prossimamente: LUIGI EINAUDI socialismoe Liberalismo f✓ 11iyi J,.,'i11audi 1I0n l soltr111to 1111 colt1.ys1111 11 NJ0110111i.-:ta f un m•t'.:1-i-n,r,le.s:.i.':ile11w.'ore delltt .r.:.c-i,,,,_ z·L ddle J1nanz1'. h'' primo rli t11tto 11110.<;crittor·f, quasi sa1•f',;u110 tentati r!i dire l{llO -'>li/i.,;fo. t 1112. gf'11ialr -~critto1·e di co.i;;e politir•he. 1,·opt,ra ,.Ji,., pul;bl-ichiru,lO· ue t 1111 rgt111p;r1 111agi.str11/P. ENRICO PEA Clttc Liriche 8 disegni di F. Casorati. E. Pea l u,w (/pi pitl originali te1,1perom.t11.U di ;Scrittori che obbia. lo ,wstra. frtter11t11ra. L'edizicmr della nostra Casa sarà 11(1, Psempw di .gusto e rfi, sob1 ria eleganza. AUGUSTO i\IOKTI Scu_ola cl ssicae vita moderna J.:,·' il testa.mento spirituale di un professore che Ila, ded,:c~to veati a,211i d,: lal•oro e, 1,·ivere. la scuola cl-a:-i:-iica o,ne fattore di ,modtrni. tò. e Il libro che farà rimpiange.- re a molti di non asere stai i o imparare grtco e la,tino con _,i. Monti. Prrr/a,-, poi d,1/e doti rii scr,itto·re arguto e fine che vz: si ma11ije.,·ffOW è :mperfluo J)Gr i lettori della « Rivoluzione hiberale, che bene lt conoscono. LIBE 8 - AI PRENOTATORl LlRB 6 li. B.PARRUIA & C. Tomo - ftl!LANO• FIRENZE- ROM!- UPOU- GEMO\'.\ Librer. Trem, TRIESTE- Librer. Gapptlli,- PALERJ!O • PIET.RO GORGOLINI SacrolavoroUmano A1ztolor1ia modPrna ad uso delle Scuole Professio,wli, Industriali e Co-mrnercz.ah, co11 p,·efazione di FRANCESCO MERIAKO 2 volume in-16°, di pag. 816 complessirnmente, con 12 illustrazioni fuori testo, L·. 15 ognuno L'autore, con questa. opera che abbra.ccia i diversi rami della tecnica pro.fessionale 1 industriale e commerciale, ci offre una rapida e complessiva visione del sacro mondo del lavoro umano. Le più importanti rivoluzioni scientifiche, le innumeri scoperte ed invenzioni - verificatesi durante secoli e secoli di continua e fatioosa asc~sa dell'urnauith, vieppiù tendente verso le sup€riori forme de,l civile progresso e Yer.so Le maggiori estrinsecazioni della propria inesauribile attività creatrice - sono, con cronologica esattezza, riportate in questo libro. Scienza, arte, letteratura., geografia, stc::ia ed uti1li&3ime e fondamentali noziQlli relative all'industria, al commercio ed alle re lative professioni, in ntirabile accorci-o, sfilano nell'op0ra del dott. Pietro Gorgol'ni, che Gabriele D'.\..nnunzio, or non è molto, giudicava {( prode nel pe,1.,·lt;ro 1 11dl'o;;,..,_ 11e ». Vera e propria opera di coltura E> rli arle, e non già una delle solite cr,estomazie. vecchie ancor prima di nascere, questa fatica nuova del valente scri.ttore n1arcbigiano, contiene brani clel più alto intere:;;s-e scientifico e storico scritti da egregi spt'C :-ilisti delle singole materie tecniche e professionali. « ,çktcro lrfl't1ro 1unano » riempie dunque u:i~ real~ lacu11a nel campo delle pubblicazioni del genere e risponde perfettamente alte attuali esigenze scolastiche ed ai 11uovis~imi programmi ni-inisteriali. Nutriamo pertanto fiducia che, anche que. sta recentisc;ima pubblicazione del Gorso lini, sia per i suoi intrinsechi pregii didaL tici, sin, per quelli c,ùturali, yerrà favore. volmrnte accolta nelle scuole d'Italia e consultata, quasi una piccola c-nriclopOOia, '"ié Lutte le persone desiderose di a.ccre- ~cere la loro istruzione. G. B. GoBE1"rI, gerente resp<>nsabile PI 'EROLO - TTPOGRAFIA SOCIALE.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==