La Rivoluzione Liberale - anno I - n. 29 - 12 ottobre 1922

bi 108 rintuzzarlo•. Capello invece, interpretando molto liberamente questo chiaris.sò.mo ordine, adotta un piano di contro1fonsiva in grande stile. Infatti, nella conferenza del 19 Settembre tenuta. ai ccnnandanti dipendem.ti, Capello dice: «Per •peciali condizioni sopravvenute ·occorre pel momento cbe sul concetto offens,vo cb.eerf), in -studio abbia il so7,rav·vento ,m concetto 0 difensivo controffensivo•». Si danno po.i delle dispasizioni per la difesa delle prime linee e la conferenza si: chiude così: , Rammento infine cb.e se il concetto difensivo ci deve guidare in questo periodo, in noi tutti deve essere sempre presente il concetto controffensivo che deve essere quello a11Amatore ». Non è questo i.Imodo migliore per provvedere alla difesa. ad oltranza ordinata dal Comando Supremo! Tuttavia lo stralcio di que- •ta conferenza fu inviato al C. S. Il Comando Supremo dunque fin dal 19 settembre poteva conoscere le libere iniziative di Capello e le poteva cor.reggere; iuveee come vedremo, in seguito, diede l'impressione di approvarle. Finalmente il 19 ottobre Cadorna richiama Capello alla di- ' fensiva pura. e semplioe. Capello si ammala e soltanto il 23 ottobre riassume il comando. Questo dualismc. e confusio1Ìe fo,a gli ordini del C, S. e della 2' Armata fu la principale causa militare del disastro di Caporetto. Vediamo ora quale funesta conseguenza esso abbia avuto anche sul- !'impiego del Corpo d'Armata di Badoglio. Cor;frontiamo gli ordini del C. S. e della II Armata riguarda.obi il,27.o Corpo cl' Armata. Orclri.n,edi Capello ai Corpi d'Armata dipendenti 5758 - ottobre 1917 (aillega.to 11, Note cli Guerra, v. 1). Dopo le disposizioni per la difesa immediata di competenza delle divisioni leggiamo "Non bisogna dimenticare che spesso una offensiva nemica arginata o paralizzata può d3re favorevole occasione per un.a più grande a;.ione oontroffehs.iva». Poi vengono indicati gli obbiettivi, - per quanto 1·iguarda le for.ze a disposizione dei corpi d'armata, e del 27,o Corpo <l'Armata è detto: di 4.o Corpo ispirandosi .. , dovrà.. salvo a cooperare più direttamente con il 27.o Corpo d'Armata per parare azioni offen- •ive nemiche eventualmente partenti dalla testa di Ponte di Tolmino». · Fin d'ora possiamo comprendere che Capello destinava il 27 .e, Corpo d'Armata ad iniziare un contrattacco da Lom verso Tolmino per sor- 'Prendere sul fiaJ1co sinistro il nemico. Ma tale concetto è meglio manifestato nella. conferenza chil il Colhandante della II Armata tenne ai ,uoi dipendenti. il 9 ottobre. Stabilito che il nemico tende probabil!llente a sferrare l'attacco dalla testa di Ponte di Tolmino, il dapello invita bensì Badoglio a studiare a fondo il problema difensivo del suo settore per impedire al nemico la conquista della testata della Val Judrio, ma .stabilisce che « perno della manovra difensiva e controffensiva è il mantenimento della conca di Vrh, perchè la zona del 24.o Corpo d'armata è zona Corpo d'Arm~ta. Occorre quindi render sicura l'affluenza d1 largh1 mezzi r,ella conca di Vrh •· Lo stralcio di tale confeo-enza fu mandato al C, S. ! NOn sembra. Forse Capello non voleva svegliare troppo le superiori autorità! Il Comando Supremo risponde con l'ordine 471 del 10 ottobre: «A fronteggiare l'offensiva nemica ben rispondono le direttive del 5757 diramato 1'8 00-rrente ai comandi dipendenti e -inviate in comunicazione. fe, approvo in 1na.ssima e, particolarmente richiamo l 1 attenzione di codesto Comando su alcune questioni di importanza capi tal è per la condotta della difesa•· Questo periodo è alquanto infelice perchè permette al Capello di credere che il suo piano controffensivo sia approvato, ma più sotto leggiamo: < La difesa delle linee avanzate sia affidata a poche forze facendo fondato assegnamento sull'a,.ione delle mitragliatrici nei tiri di sbarramento e di interdizione delle artiglierie, sull'organizzazione dei fiancheggiamenti. Questo eone-etto deve avere larga e appropriata applicazion,i nella zona a Nord dell'Avcech dove la limitata efficenza difensiva delle nostre pooizioni consiglia un assai parsimonioso impiego di truppe presso uno sterile logoramento delle energie della clifesa. Il,. 27 .o Corp-0 dovrà pei·- /a'fl,/Ogravitare colla mo.swma parte d lle proprie forze sulla destra dell'Isorvzo ,. Percbè qualsiasi evento - compresi quelli più inver06imili - non ci colga impreparati, dei medi calibri non rimangano sulla Bainsizza che quelli più nobili ed anche per questi non si tralasci di predisporre, in dannata ipotesi, m&r zi acconci per un tempestivo ed ordinato ripiegamento•. Dunque se in generale si deve accusare il C. S. di non avere con\sufficiente fermezza richiamato il Capello al concetto puramente difensivo, è certo che l'ordine riguardante il 27 .o Corpo non potrebbe essere più chiaro. Capello lo ha esegu.ito! lo ha tra.smesso a Badoglio! No, Infatti nell'ordine 4741 della It Armata ai dipendenti oomandi dell'l l ottobre leggiamo: "Il concetto di limitare a poche forse l'incarico della difesa delle linee avanzate deve avere più larga e appropriata. applicazione nella zona a Nord .dell' Avceck dove la limitata efficienza•· Sono le precise parole adoperate dal C. S. Ma il periodo essenziale: • Il 27 .o Corpo dovrà. pertanto gravitare con la massima parte delle proprie forze sulla destra dell'Isonzo. Per quanto riguarda l'artiglieria,, se i medi calibri· dovranno •essere ritirati all'orlo orientale della L A R I V O L U Z I O NE L I B E R A I, g Bainsizza» invece che sulla destra dell'Isonzo come voleva il Comando Supremo. E tutto questo P"rchè? Perchè Capello indipendentemente dalla volontà, del C. S. voleva la gr,ande controffensiva da Lom verso Tolmino per sbaraglia.re le colonne d'attacco nemiche e destinava il 27 .o, Corpo d'Armata a.cl iniziare tal(:} manovra. Eseguire l'ordine del C. S., ossia alleggerire la dest>ra del 27.o Corpo, significava rinunziare al!' audace mitnovra e perciò Capello non eseguisce l'ordine ma lo tiene per sè. Se il primo periodo dell'ordine del C. S. del 10 ottobre poteva dare a Capello l'impressione che i suoi progetti controffensivi fossero approvati, l'ordine di ritirare il grosso del 27 .o Corpo e i medi calibri. dalla Bainsizza nee-::l.v~. i mfw.zi per sviluppa.re l'offensiva stessa. L'ordine del C. S. è contradditorio, ma in pratica significa che il C. S. non condivideva gli audaci piani· del Comandante della II A;rmata. Capello infatti comprende, che la contraddizione è troppo forte per non avvertirla e cerca contatti co.l C. S. Leggiamo a questo proposito la interessa.nte Nota a pag. 316 del II voi. Note Guerra. Già dall'll ottobre il Comandante della II Armata da parecchi gioa-ni obbligato al letto, non potendo ottenere un colloquio con S. E. Cadorna, pregava il sotto capo di Stato 'Maggiore di recarsi a Cormons ed in quel colloquio accennava perchè ne riferisse al Capo « cbe qualora si fosse manifestato il preveduto attacco, egli avrebbe avuto in animo di sviluppare pna1 manovra. contToffensiva dalla fronte del 27 .o Corpo -cl' Armata, per cui sarebbe stato necessario conser✓are una congrua quantità. di artiglieria sulla sinistra dell'Isonzo Jl. Ed in seguito « Par chiarire le incertezze e le contraddizioni il gen. Capello sollecita un col-~ loquio col capo di Stato Maggiore dell'esercito, ma, nell'assenza del Gen. Caclorna ed essendo il Gen. Porro impossibilitato a recarsi alla sede del Comando della II Armata, veniva colà inviato il Colonello Cavallero della Segreteria del Capo. Nel colloquio ohe ebbe luogo il 15 ottobre il G-en. Capello dichiarava « che ·considerava una .risoluta controffesa come il mezzo piì1 sicuTo per rintuzzare l1 attacco nemico e che t.ale controffensiva egli si proponeva di sviluppar~ dalla conca. dÌ Vrh. Direzioni di tale controffesa da una parte quella del Valiki Celo (Tolmino) e dall'altra quella di Ravnica (fronte II Corpo)•· Più chia.ri di ccsl non si potrebbe essere « Per rint·uzzare l'attacco 1 r1,emico controffesa .dalla fronte del 27 .o Co·rpo da Lom verso Tolmino •· E il Comando Supremo che cosa risponde! Ordine del C. S. alla II Armata N, 4855 del 17 ottob;re: «Comunic.o a vostra eccellenza seguenti mie disposizioni relative varie questioni trattate con Colonru,llo Cavallero nel colloquio del 15 corrente. V, E. se attaccato può fare assegnamento sulle forze di cui attualmente dispone colw le quali pertanto è necessario provveda alla costituzione delle pogettate masse ck manovra. Per il migliore inquadramento di queste dispongo passi dipendenza V. E. comando VII. Corpo d'Annata tenuto dal Gen, Bong1ovaun1. Per quanto riflette le artiglierie V. E. può fa.r assegnamento su quelle di cui attualmente dispone schierandole nel modo m.igliore per att·uazione del concetto espasto ,. Mi sembra che questo ordine significhi l'approvazione del C. S. ai piani di Capello il qua.le conclude la sua Nota pag. 316 di Note di Guerra con queste giuste paro!<>: « Non è.quindi sostenibile che il C. S. · non conosoesse le intenzioni del Comando cl' Armata e d'altronde la frase accettazione del concetto di manovra esposto, contenuta nel telegramma, sopra riprodotto, non può riferirsi che alla ben nota idea del Comandante cl' Armata», Riassumendo: il C. S. voleva Ja difensiva ad olbranza e l' alleggerimento, quasi l'abbandono della Bainsi:zza, il Gen. Capello voleva la controffensiva d~lla eone": di Vrh, ossia il mantenimento a.ozi il rafforzamento deil'altipiap.o della Hainsizza. Fino al 17 ottobre le due tendenze lottano e il C. S. e quello della II Armata possono reciprncamente accusarsi di incomprensione e di mancanza <li chiarezza. Ma con l'ordine del 17 ottobre il Comando Supremo mostra di cedere di fronte alla volontà. di Capello. Questo è uno dei punti più interessa1Lti dello studio sulle cause militari di Capòretto. E' noto che Cadorna era a Vicenza assorbito dall'ispezione del fa-onte nord. E' stato bene informato da Porro e da Cavallero sulle in.tenzioni di Capello! In caso positivo è certo che Cadorna ha avuto il torto personale di rinunziare al suo concetto di pura difensiva accettando la controffensiva di Capello. In fonda Cador,oa, l'uomo ritenuto troppo testardo, ha peccato invece di debolezza! , Nelle conferenze del 17 e 18 ottobre Capello sviluppa completamente il suo piano e possiamo vedere meglio· l'importanza dell'azione assegnati. al 27.o Corpo d'Armata. Oltre le ottime disposizoni difensive fra le quali principalissima quella di far schierare il 7 .o Corpo sul Kolovrat (manovra purtroppo eseguita in ritardo) leggiamo queste disposizioni riguardanti la controo!Ten.siva. « Ho già indicato quale dovrebbe es- , sere la nostra linea di condotta; essa è controffensiva dalla corrq,agnia simo al,l'Armata .... Dal sapere contenere il nemico deriva la possibilità di poter disporre delle riserve per colpirlo nelle dinY.cioni più pericolose e cioè deriva la possibilità di eseguire la manovra di Armata, Al nemico impegnato dal M. Nero alla testa di Ponte cli '1 10Jrnino, una controffensiva su] fìanco che gli tagliasse tutte le vie di comunicazione riescirebbe oltremodo molesta, decisiva forse, a· nostro vantaggio. Per quanto riflette lo schieramento di artiglieria di Armata è noto che esso è costituito da due poderosi baluardi nei territori del 27.o Corpo e a cavallo dei territori dei Corpi di Armata II e VI. Con l'appoggio di questi due baluardi si dovrà sferrare la controffensiva nelle dii;ezioni che si rivelassero più convenienti. Quests controffensiva è resa possibile se i Corpi di Armata sono intimamente convinti della necessità di risparmiare le forze di cui dispongono facendo fuoco con la loro legna e non ipotecand,, le -non grasse riserve di cui dispone il Comando d'Armata... Il chiedere forze al Comando d'Armata significherebbe sottra.rre il mezzo cli risolvere la situazione a nostro beneficio. La direzione nella quale sarà. sferrata ]a c.ontroffensiva è evidente che non si può fin d'ora determina.re ... Le direzioni più probabili sono a) verso nord-est per paralizza.re un attacco nemico partente da S. Lucia e volgere la situazione a nostro va,ntaggio .... ; b) verso est .... /· e) verso sud-est.,.. , La più probabile fra queste è quella 1n direzione nord-est. Sarebbe assai opportuno per f.a.r fronte a tutte queste varie ipotesi che oltre ai due baluardi di artiglieria prima accenna.ti potessimo disporre di un terzo baluardo controffensivo nell~ conca di Vrh, còn 1u1 giudizioso schieramento in profondità per permetterci, senza soverchi pericoli, una ardita postazione delle artiglierie di minor gittata. L'attuale disponibilità. di artiglieria non ci permette di costituire tale schieramento nella conca di Vrh, vi si provvederà a, ,m tempo face11do ciff(,,iire nt71ida111ente le artiglierie occo-rrenti ». Impiego di fanterie e di artiglierie deve essere dunque nettamente orientato alla grande controffensiva che molto probabilmente scatterà verso nord-est partendo dall'ala destra del 27:o Corpo d'Armata. E' evidente che sia per mantenere que&ta preziosa zona cli partenza della contro offensiva d1 Armata sia per iniziarla con le praprie truppe, il 27 .o Corpo d'Armata do- · veva aver la sua destra ben fornita. Dunque fino al 18 ottobre Badoglio mantenendo tre divisioni· sulla destra dell'Isonzo non faceva che eseguire un a-ipetutissimo ordine del Gen. Capello, anzi un ordine particola.rmeute caro al Comandante della II Armata se questi, per poterlo ma.otener~., trattenne l'ordine contrario del 10 ottobre del C. S. ed appunto per ciò discusse col C. S. ottenendo infine l'assenso di questo con l'ord1ne del 17 ottobre. Ma il 19 ottobre cambia la situazione. Cadorna, finalmente reduce da Vicenza, ha un colloquio con Capello, e sia che soltanto allora abbia compreso le grandiose intenzi·oni di Capello, sia ohe si sia pentito di averle appro.v-ate, ,ritorna al suo primitivo ordine di difensiva ad oltranza. Risulta.to di questo colloquio è il seguente ocdine del 20 ottobre det1 Coma,ndo Supremo al Comando della II Armata (N. 4889) : , Riassumo i concetti fondamentali che ho espresso a V. E. nel colloquio di jeri ed i miei intendimenti circa l'azione che dovrà svolgere !.a II Arlnata nçlla nota; ipotesi di una prossima offensiva nemica. Il disegno. di V. E. di coutrapporre àll'attaéco nemico una controffensiva i111 grao0.dissi11la stile è reso inattuabile dalla presente situazione:.. Ciò posto è nec,,ssario ricondurre lo sviluppo del principio controffensivo, base di ogni difesa efficace, entro i reali confini che le forze disponibili ci consentono. Il progetto· della grande controtfensÙ1<1,. cl'armdtci ad obbiettivi lontani deve essere a.bbandonato; esso ci condwrrebbe in sosfa.nza a sviluppare una grande controffensiva di riflesso non meno costosa di quella fase (offensiva) alla quale abbiamo già rinunziato. Troveranno posto invece nel quadro di una tenace difesa attiva, risoluti contrattacchi condotti da truppe appositamente preparate e inspirati a quel concetto dell'atta11aglia.mento ben delineato clall'E. V., ma con carat.tere locale, contenuto cioè entro il raggio tattico per ma.ntenere la difesa nei limiti dell'indispensabile economia ... « Ai su .esp-dsti concetitri. vorrà _pertanto informare le nuove direttive da impa;rtire ai Comandi dei Corpi d' Arma.ta dipendenti e le varim1ti alle direttive preoedentemen,te emanate e di tali nuove disposizioni giradirò .aver conoscenza al pil1 lJresto ». Veramente Cadorna poteva acc<trgersi un po' prima 'di. quale era la « sostanza del pensiero cli Capello»! La conferenza del 19 settembre e l'ordine dell'8 ottobre nel quaJe si inclicava il raggiungimento dell'orlo orientale clell'alt0piano della Bainsizza come obbiettivo delle forne a disposizione dei Corpi d'Armata, erano sufficicntissimi ! Certamente Capello si trovò il 20 ottobre i.n una situazione assai penosa. L1 offensiva nemica si avvicinava, egli stava preparra.11do la. sua armata. a una i,rrande controffensiva, .aveva coscionza. che questo piano era 11na suru personale in,izia,tiva non conforme ai primi or- ',ùini del C. S. e poi, 11~lla miglior.e ipotesi, cht questo faticosamcmte accctt..ata, ed ora Ca.donia lo richiama alla semplice 'difensiva. Doveva cambiare l'orientamento di tutta la sua n.rmata col rischio, come infatli avvenne, di farsi sorprendere dal11attacCQ nemico in piena et·isi di asscsLamento I Senza dubbio l'aggravarsi della nefrite costringo Capello ad abbandonare il comando -per andarsi a curare a Padova e a V e,.. rona. Il 22 sera ritorna, a Cormons e .ripren·de il Comando. Duranta la sua assenza il comando è assunto interinalmente dal Gen. Montuori. Quale fu la sua atti vita! Dopo· l'ordine del C. S. del 20 bisog,nava trasm·ettere immediatan;>ente ai coman<i.i dipendenti «le nuove direttive» derivanti dalla rinunzia alla grande contro-offensiva Ma tenendo conto dei documenti finora pubblic~ti sembra che nessun ordine preciso sia stato diramato a questo proposito. Si sa soltanto che il giorno 22 cominciò il movimento di alcune brigate allo scopo di rafforzare la sinistra del!' Armata (IV Corpo). Per esempio, la Brigata Foggi.a dai pressi di Cividale fu avviata alla stretta di Saga, Ma Montuori 'era «interinale• ed aveva paura del «titolare» Capello perciò, .pur iniziando alcuni spostamenti a scopo difensivo, non voleva certo prendersi la responsabilità di importanti disposizioni. Sembra am,i che il Gen. Capello prima di partire gli abbia vivamente raccomandato di non concedere riserve ai corpi di Arffiata a scopo difensivo per non intacca.re il conti.ngente che avrebbe dovuto alimentare la gra.nde controffensiva d'Armata da.ll'aJtipianc, della Bainsizza. Si capisce perciò che l'attività. del .Montuori dal 20 al 22 ottobre deve essere stata quanto mai timida, Abbiamo detto che il 23 Capello riassume il Comando, Le informazioni sull'offensiva nemica si fanno sempre pil1 , precise e gravi. ·ufficiali nemici disertori da1100 importanti particolari e la data dell'inizio dell'abtacco. Capello si persuade della graV'ità della situazione e dà il massimo incremento ai movimenti di truppe tendenti a rafforzare la debole ala sinistra della sua armata .. Infatti il 23 partirono dalla conca di Cividale verso l'alto Natisane le Brigate Potenza, Massa Carrara, Vioenza (53.a divisione), Salerno e 4.a Brigata BersagliEJri (62 proveniente da Bassa.no). La 53.a divisione doveva guarnire la stretta del Pulfero dalla Sto! al Matajur e la 62.a la depressione di Luico dal Matajur al M. Kuk dove doveva prendere collegamento con la 3.a divisione dislocata, intorno ,a Drenchia dal Kuk allo Xum. Queste truppe formavano il VII Ccrrpo d'Armata e dovevano guarnire la catena montana sulla destra .dell'Isonw. Ma il movimento fu iniziato troppo tardi e specialmente la 53,a e 62.a divisione furono sorprese dal nemico o ancora in marcia o in piena crisi di assestamento e di disorientamento. La brigata Napoli e il 2.o e 9.o Bersaglieri che prima erano stati destinati al VII Carpo cl' Armata passano i.nvece il giorno 22 ,rispettivamente al 27 .o e al 4.o Corpo cl' Armata. Al posto di queste truppe che da tempo conoscevano la zona subentra.va appunto la 62.a divisione partita il 21 nientemeno che da Bassano! Come si vede dal 23 al 24 avvenn,a_un"-- vera ridda di movimenti e di mutamenti che di- •notano l'orgasmo dei comandi. Finalmente Capello ra.duna i suoi comandant; di Corpo cl' Armata a Cividale alle ore 16 del 13 e tien loro una conferenza. Eccone i periodi esse.nziali: «Loro sanno che nel concetto del CoJ'Ylando d.' Armata vi e1·a la co11trotfensiva strtitcrrica, porta.re cioè, mentre si para l'a.tta~o che sferra il ,nemico lo sforzo in un punto della fronte nemica per creare lo squilibrio e procurarsi dei vantaggi. Considerazioni però di varia indole hanno consigliato escludere il cOncetto cli tale azione in grande stile ... Per la protezione a dòfesa dalle offese della testa di ponte di Tolmino abbia.mo buone difese sul Pleka ed abbiamo in seconda linea il 7 .o Corpo d'Armata al quale in seguito darò altre artiglierie.. Si è già predisposto per l'occupazione delle linee di difesa arretrata con una sottile magli.a di truppe ... pojchè il grosso va tenuto nelle mani dei comcin<lant-i per la manovra•. Constatiamo prima di tutto che soltanto il 23 alle ore 16 e 30 ossia 10 ore prima dell'attacco nemico i comandanti dei corpi d 1 armata della II Armata hanno sa.puto dal loro c.apo che il piano di controffensiva strategica era stato abbandonato. Un poco tardi vermnente I Abbiamo visto invece che fino al 20 ottobre tale piano era o.rclinato, raccomandato, ij.llustr,ato continua.mente dal Gen. Capello e che dopo il contrordine ciel C. S. del 20 ottob.re cominciava un penoso periodo d1incertezza e di sospensiva durante il comando interinale di Montuori. Qual meraviglia dunque se i corpi d'armata della Bainsizza furono sorpresi il 24 matti.no in un atteggiamento controffensivo! Più p.recisamente abbiamo visto che la grande oontroffensiv,a doveva pa.rtire daJla destra del 27 .o Corpo d' Armata. Che colpa ha dunque Badoglio se aveva 1rna preponderanza di trnppe sull'l- destra dell'Isonzo! Sembra che Badoglio abbia desoritto il suo pia.nt> c011 queste parole ...• La 19.a divisione (ala sinistra) deve tener 1:€Gta da sola " con le &ue fon.e, sacrificandosi occorrendo sul posto, giacchè con le altre forze il Comand~ del Corpo cl'Armata deve controattaccare e contromanovra.re P"'" l'alto, puntando sui ponti di S. Lucia». Tale piano era in antitesi con gli ordini del C. cl' Armata! Niente affatto; da tutto qua.nto precede risulta in modo irrefutabile che non ne era anzi che l'applicazione! Concludendo dunque se il Gen. Badoglio gravitava con le sue forze sulla destra dell'Isonzo non cliisubbicliva, ma ubbidiva al G0n.. Capello. Ma si potrebbe osserva.re che dopo la conferenza del 23

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