La Rivoluzione Liberale - anno I - n. 20-21 - 2-9 luglio 1922

78 Sono i cardini del socialismo riformista., ma posti come fondamento, ab i1titio, delle aspirazioni delle masse bianche; il socialismo italiano vi sta andando in rinculo, dopo essere passato attraverso ad una esasperata serie di affermazioni estremiste: il socialismo cattolico l'ha posto subito, decisamente, come base. Quando, dopo il periodo di assenteismo politico, il partito clericale ritornò aperta.mente nella vita politica, prese la forma di democrazia cristiana: i catto1ici nazionali non ebbero seguito. Da allora ad oggi la linea di condotta non è molto mutata: ma il movimento è divenuto enor- _ memente più importante: esso aduna e confonde elementi eterogenei. Mo1ti piccoli borghesi nelle città, sterminato numero di masse contadine di incerta. composizione (dal contaclino operaio del Cremonese al coltivatore del latifondo Siciliano) ; una piccola massa di operai, la meno viva; tutto questo amalgamato da un clero disciplinato e tenace. Ma se si cerca in questa enorme raccolta di uomini un motivo animatore approssimati,- vamente unico, non si trova: il cosidetto spirito cristiano non trapela. Compare molto nelle parole ma in realtà o è 1'indice di un fanatismo incomposto e brutale ben lontano da ogni senso cristiano, il che si verifica specialmente nelle 1naSSe agricole del mezzogiorno, ed è segno di forza an· cora da inquadrare, ma la cui azionè non si può pre,·edere, e non tende troppo facilmente a svolgersi secondo le direttive gradualistiche del partito popolare; o è semplicemente nn tenue senso di sentimentalismo, amore di quiete, speranza di pace, desiderio di vita senza scosse e cli sicuro domani con la benedizione di sacri affetti e di piccole estasi non costose: come è, certamente, nelle città; oppure è ridotto a meccanismo formalistico, non sentito se non come abitudine di ctù non si può ancora fa.re a me.no, come un accessorio ne• cessario alle comuni contingenZe della vita: come è in gran parte dei contadini dell'Italia settentrionale. Questa somma di sentimenti sembrerebbe non inquadrabile da un progranuna e da una orga11iz· zazione del partito popolare: è il riformismo tipico, Ja socialdemocrazia patriarcale in azione quella che si adatta meglio alle aspirazioni pie-- colo borghesi e al condnto forte egoismo del con• ta.dino. lia quando questo contadino come nell 'It21ia meridionale è troppo lontano da ogni sistemazione, perturbato da Wla Y1ta inceda. e be· stiaJe, primiti\·o e pronto a violenza, allora il suo sentimento religioso trabocca oltre l'indirizzo preciso del sindacalismo bianco: non per nulla :il partito ha dovuto riconoscere e cintare le invasioni di terre, e ora deve regalare a ogni costo ai siciliani una legge sul latifondo che riconosce demagogica. Malgrado queste deYiazioni. queste incertezze che si dovranno acuire, probabilmente, in futuro, il sindacalismo. bianco, la pura forz.a. consen-atrice di prim'ordine del momento politico attuale. Incerto in questo senso è ancora il fascismo, traYagliato dalie conseguenze teoriche della sua azione Yiolenta, dagli :interessi reazionari formidabili da cui è sostenuto, dalle im• proy\'isazioni medesime delle sue masse che f01.,__ se avranno tanta facilità nel disgregarsi, qttanta rapidità hanno avuta nel raccogliersi. Contradditorio pure il movimento socialista, sbalordito oggi ancora, per la fretta collaborazionista de1la Confederazione, i residui rivoluzionari \·erbali dei massimaiisti, e il Yerme deila propaganda comu• nista che t€:1lacemente }a\·ora. Di fronte a tanta incertezza, i bianchi possono essere fieri deIJa loro apparente unità; se Vurto del fascismo non E ha toccati, ciò è l'indice della loro stessa non temibi]ità come forze vivacemente rinnovatrici. )Ia è pure segno di uno spirito diffuso che tende disperatamente alla pace; che vuole finalmente addormentarsi in qualche via sicura, dove i punti siano segnati Yisibilmente, e dove non ci sia che da seguire. :.\Ientre 1 'eco110mia liberista pura continua imperterrita ad affermare i suoi principi teorici e:-a riconoscere 1 suoi insuccessi pratici, mentre la sua sostituzi~ ne appare lontana ed incerta, e non potrà essert data che da nuclei nuovi con nuovi intere.ssi e mentaiità politica dinersa, i quali appaiono appena in formazione; il blocco popolare rimane come la guida più certa, in questo periodo di transizione, che possa condurre a una sistemazione pro,-visoria e necessaria della vita polilica delle masse. Con i R)C'"ialisti,ma su_pedore ai socialisti nella organizzazione e nei capi; ere<lc:: cli tanti principi del giolittismo, ma superiore al giolittismo perchè non compromesso, e, apparente• mente, forr.a. vergine e nuova. Questi i punti che fanno del sindacalismo hian, co il nugolo del moto attuale delle masse italiane, in attesa che questa loro stessa partecipazione approssimativa alla vita poiitica indichi loro le vie nuo\·e, yeramc"1lte autonome:, da seguire, sen- ;,.,a bisogno di una disciplina dall'alto e di una mèta fissa preordinata da raggiungere, oltre alla quale ~ proibito andare. Avremo dunque certamente, attraverso alla su.a azione il consiglio del lavoro e le buone assicurazioni, e lo svilupp'.> ulteriore del cooperativismo, e le organizzazioni fregiale di k:galità: dò che dovrà seguire a questo però, non potrà essere compito del partito popolare; & fuori della sua mentalità e della sua possibilità. ).1. BIWSJ0. LA -RIVOLUZIONE LIBERALE Esperienza liberale Lui aolta,:,s dei popol&1,:,i , Pochissimi membri del partito popolare oggi parlano correntemente una lingua straniera; ii più non si sono mai allontanati dall'Italia o solo durante qualche giorno per un viaggio di nozze, un pellegrinaggio, un 'esigenza professionale. Ma è ancor più caratteristico dii questa assenza di contatto personale con 1'estero - che non è poi in sostanza un difetto capitale - il fatto che nessuno tra i mili~ti del partito popolare ha prodotto mai, in nessun ramo, un'opera notevole spiritualmente. Alcuni hanno pubblicato eccellen° ti ]avori tecnici o manuali di Yolgarizzazione economica o sociale; altri sono mirabili pubblicisti - come il marchese Crispolti - i più sono molto intelligenti, hanno uu.a meravigliosa capacità di improvvisazione oratoria, che è del resto frequente nel loro paè:Se: ma nessuno ha mostfato sinora doti cli creatore nel mondo, del pensiero». Così, sui popolari. italiani, il cattolico ì\1aurice Vaussard nel suo libro L1int.elli.gence catholiqu.e don.s /'Ita/.ie du XX siècle, (Paris, I92I)- Separatosi dalla vita nazionale il cattolicismo italiano non ha avuto più nu11a da dire. Erano vissuti cinquant'anni prima della Francia i nostri Bionde1, Laberthonnière, Loisy /Gioberti, .Manzoni, Lambruschini). La coscienza del nuovo popolo si esprime ormai secondo una logica anticattolica: la rivoluzione laica tonia al1e sue origini e genera ttna cultura idealistica, capace di pervadere di sè tutti gli atteggiamenti pratici e spi.rituali. La nuorn filosofia laica diveuta una fede, sa dire una parola sua, dare un indirizzo suo ai problemi della politica, dell'econo· mia, della storia 1 de11'arte, della scienza. Dh·iso tra la posizione mistica e la posizione dualista il cattolico non si può inserire in questo sviluppo: la conciliazione scolastica non ruò generare coerentemente una cultura, tilla visione integrale dei problemi. Nella Rivisto di filosofia neoscolastica 1 unico tentativo di revisione unitaria dei problemi cattolici sfanno grossolanamen• te insieme l'empirismo di Gemelli, l'eclettismo cli 01giati 1 l'idealismo cli Chiocchetti, il tradizionalismo e il misticismo dei vecchi. L'inquietudine filosofica di Anile è una perpetua contraddizione. Il cattolicismo di G. De Sanctis non si avverte nella Storia di Roma e di Atene.Tangor· ra per costruire un ottimo Trattato di Scienza delle finanze abbandona gli invecchiati principi de11'economia di Toniolo, la quale, dove difende una posizione cattolica, è piena clii aberrazioni. Buonaiuti, pur senza uscire dalla medioc1ità ad affermare una posizione originale di pensiero, si espone ad ogni istante ad una scommùca per il suo atteggiamento di ricerca e di insoddisfazione. Si ,·orrà ancora discutere dell'evidente fallimento di una scienza cattolica? E' logico che anche il pensiero popoìare, moYendo da basi cattoliche, non possa esprimersi in opere di poderosa originalità politica. Teoriz ... zare la politica è già un'e.re&ia: Don Sturzo, ìVIecla, Niiglioli, Granchi possono scrivere articoli e fare discorsi ma devono appagarsi di una ve<i> chia teoria o meglio sotti•nten<lerla. Chi vorrebbe seguire le sorti di i'viurri per pensarne una revi• sione? Del resto anche in Francia i tentativi autonomi del pensiero cattolico furono condannati. Blondel si è salvato solo facendosi dimenticare. Ii l'. P. sorgendo senza una teoria ha accettato le abitudini dei costumi politici dominanti e ha rinunciato al mirabile sforzo, rappresentato cial cattolicismo, di guardare le cose poliLicbe secondo una visione unitaria. 1 - onostante le tradizi011i il P. P. non riesce quindi ad avere un programma: quello tanto decantato?:. un1aut0Jcgia <li problemi empirici con soluzioni eclettiche che possono es· sere accolte dai più diversi patiiti e studiosi e che non vi è alcuna ragione per chiamare popo· lari. La libertà della scuola è stata difesa dai liberali nel Risorgimento e rielaborata oggi (A studiosi anti-cattolici come Gentile, LombarcloRadice 1 Sa1vemini, Croce. Il decentramento è p~- trimonio dei federalisti e dei repubblicani. li problema meridionale, il ]iberismo economico, Ja po· Jitica finanziar.ia anti--demagogica sono stati .ag-itali e posti da vigorosi pensatori indipendeuti del nuovo liberismo, come G. Fortunato, L. Einaudi, F. Papafava, A. Dc ViLi dc Marco, G. Mosca, G. Salvemini e gli altri 5erittori della Voce e dell'Unità. Con questi plagi i popolari hanno tivelato il loro squisito tatto e 11 loro senso di opportunità, ma 11011 hanno recato alct111contributo e. tanto meno m1 atteggiamento proprio alla cultura po1itica nostra. Lia questione l'omana • Chi si faccia a consiclernrc, da un punto di vista puramente storico e politic-o-soc:ialc, l 'autentica originalità del mes!¼lggic, cristiano cli frontt a11o sviiuppo e alla configurazione pubblica della religiosità precvan~elica, dovrà riu)- nosccre che esso è: tutta nella separari ... ,m.: dn i:;a cd assoJut.a dei valori religiosi ,lai valori politici, e nello sforz.o vigoroso ,li crtare un'asSOt.:i.::izione impalpabile di anime che non avesse nulla di CO· mune con l'organizzazione visibile degli intc• ressi terreni e degli ideali umani JJ. (E. nuo- ~AIC'!J, Democrazùt Cristiana, aprile). Venti secoli di storia dimostrano a tutti l'equivoco e l'errore del concetto del Duonaiuti. Non es.istone visioni della vita, religioni, filosofie, che, svolte nella loro coerenza ed elaborate attraverso la lotta, possa.no rimanere estranee all 'organizzazione politica. La Chiesa cattolica conobbe la sua :missione umana e la sua intransigenza. La apolicità si può 1itrova.re, sino a un certo punto nei primi anni di elaborazione mistica~ siguific~ soltanto l'immaturità dei fedeli. Dalle prime lotte con.ho gli imperatori romani sino alle due lettere di Pio XI sttlla Conlerenza di Genova, la Chiesa segi.1e una sua coerenza d'azione antitetica agli Stati, una sua politica teocratica. Contro Murri la tradizione sta con Pio X. Invece di vagheggiare idilliche conciliazioni è ora che ognuno prenda coscienza di sè e riconosca nello Stato l'antitesi di tutti i dogmi e di tutti i soffocatoti di libertà. ANTIGUELFO. ILPENSIERO DIUNCOMUNISTA :J J'opo/ari I Popolari costituiscono un partito politico? (esiste il Partito Popolare Italiano?) Cosa vogliono i Popolari? Quale progra=a di azione co.ncreta unitaria propongono essi alla volontà sociale delle masse italiane? La costituzione del Partito Popolare ha una grande importanza e un grande significato nella storia della nazione italiana. Con essa il processo di rinnovamento spirituale del popolo italiano, che rinuega e supera il cattolicismo, che evade dal dominio del mito religioso e si crea una cultura e fonda la sua azione storica su motivi umani, su forze reali in:unaneuti e operanti nel seno stesso della società, assume un.a forma 01'ganica, si incarna diffusamente nelle grandi masse. La costituzione del Partito Popolare equivale per importa,nza alla Riforma germanica, è l'esplosione inconscia, irresistibile della Riforma italiana. Il Partito Popolare non è nato dal nulla, per,un atto taumaturgico del dio degli eserciti. 'Accanto alle istituzioni religiose del Cattolicismo erano v'enute nascendo, da qualche decina di anni, numerosissime istituzio.ni di carattere meramente terreno, proponentisi fini meramente materiali. Esiste in Italia una fitta rete di scuole fiorentissime, di mutue, di cooperative, di piccole banche di credito agrario, di corporaz-ioni di n1estiere, gestite da cattolici, controllate direttamente ed indirettamente da.lla gerarchia ecclesiastica. Il Cattolicismo, espulso viole.ntemente dalle pubbliche cose, privato di ogni iuflusso diretto nella gestione dello Stato, si rifugiò nelle campagne_, si incarnò negii interessi locali e nella piccola attività sociale di quella parte di massa popolare italiana che continuava a vivere, materialmente e spiritualmente, in pieno regime feudale. Si verificò per il Ca.ttolicismo un fe.nomeno per molti aspetti siniile a quello verificatosi per gli ebrei : esclusi da ogui diritto di proprietà immobiliare, gli eb1·ei divennero i più grandi detentori di valori mobili della cristianità e riuscirono a taglieggiare, con la immensa loro potenza fi_ nanziaria, gli Stati confessionali dai quali erano oppressi politicamente e spiritualmente; privati del loro potere pubblico dai ìiberali, i Cattolici oggi, dopo essersi incarnati in una molteplicità di interessi economici locali, si organizzano in un sis.tema di forze sociali e taglieggiano lo Stato acon,essionale che li aveva oppressi spiritnalmente e li aveva espnlsi dalla Storia della civiltà. Il cattolicisrno riappare alla luce della Storia, ma quanto modificato,' quanto "riformato o. Lo Spirito si è fatto carne, e carne corrultibile come le forme umane, sottoposta alle leggi storiche di sviluppo e di superamento che sono immanenti nelle istituzioni umane. 11 Cattolicismo che si incarnava in una chiusa e rigidamente augusta gerarchia irraggiante dall'alto, dominatrice assoluta e incontrolla.ta delle folle fedeli, diventa la folla stessa, diventa emanazio.ne delle folie, si incarna in una gerarchia che domanda il consenso delle folle, che può essere revocata e distrutta dal capi-iccio delle folle, incarna la sua sorte nella buona e nella cattiva riuscita dell'a,,ione politica ed economica di uomini che promettono beni terreni, che vogliono gnidare alla felicità terrena e non solo e non più, alla città cli Dio. ' Il Callolicismo entra cosl in concorrenza non già col liberalismo, non già con lo Stato laico; esso entra in concon-enza col Socialismo - e sarà sconlìtlo, sarà definitivamente espu !so dalla Storia dal Socialismo. T Popolari rap11n,senlano una fase necessaria del processo di sviluppo del Proletariato italiano verso il Comunismo. Essi creano l'associa,,ionismo, creano la solidarietà dove il Socialismo non potrebbe farlo, perchè mancano le condizioni obbiettive dell'economia capitalista; creano almeno l'aspirazione all'asso:iazionismo e alla solichrietà. Diìnuo una prima forma al vago smarrimento cli una parte delle masse la'V'oratrici che sentono cli essere ingranate in una grande macchina storica che non comprendono, che non riescono a concepire per:chè non ne hanno l'esempioJ il modello nella grande officina moderna che ignorano, Questo s=ri_mento,,questo panico sociale che è cara ttenstlco dell attuale periodo, sp;nge auche g_li individui _più arretrati :storicamente a =re da.I loro isolamento; a cercare conf~rto, speranza, fiducia nella èomunità _nel sentirsi vicini, nell'aderire fìsicament~ e spiritualmente ad altri corpi e altre anime interrorite. Come potrebbe, per quali vie potrebbe la concezione socialis,ta nel mondo dare una forma a questo tumulto, a questo brulichio di forze elementari? Il Cattohcismo democratico fa ciò che il Socialismo non potrebbe : amalgama, ordina, viv;fica e si suicida. Assunta una forma, diventate una potenza reale, queste folle si salda.no con le masse socialiste consapevoli, ne diventano la continuazione normale. Ciò che sarebbe stato 1fupossibile per gli indiv;dui, diventa possibile per le vaste formazioni. Diventati società, acquistata coscienza della loro forza reale, questi individui comprenderanno la sur.,eriorità del motto socialista: "L'ema.ncipazione del prnletariato sarà opera del proletariato stesso», e vorra;,no far da sè, e svolgeranno da sè stess,i le proprie forze e non vorranno più intermediari, non vona.nno più pastori per autorità ma comprenderanno cli muoversi per impulso proprio : diYenteranno uomini, nel senso moderno della parola, uomini che attingono nella propria coscienza i principi della propria azione, uomini che spezzano gli idoli, che decapitano dio. Perciò 11011 fa paura ai Socialisti l'avanrnta impetuosa dei Popolari, no.u fa paura il nuovo Partita che ai 60.000 tesserati del Pus contrappone i suoi 600.000 tesserati. I Popolari stanno ai Socialisti come Kerenski a Lenin, la XXIV legislatura clél Parlamer.to italiano vedrà la disfatta delle rapide fmmazioni politiche basate sulla impulsiva fame cli potere dei contadini, come la vide la Costitnente della Repubblica Democratica Russa. 1' No•uembre 19;9. A..'-:TO~TO GR,\:1-ISC!. G. B. GOllETTI, gerente responsabile Officina Grafica Editrice Bodoniana - O. G. E. B. G..B. PARllVIA & C. TORINO• MILAf:O- FlfiEr/ZE• HOMA- IIAPOLI- GEiiOVA Libreria Treves • TBIESTE - Libreria Cappelli - PALESMO PIETRO GORGOLINI Antologia modenia, ad. ·uso delle Scuole Professio-11ali- 1 Industriali e Commzerciali, c011 prefazi.one di FR:\::\"CESCO 1IERL\.::\"O YOlt1111iin-16°1 dì pag. 816 c01npkssl\·amente, con 12 illustrazioni fuori testo, L. 15 ognuno L'autore, con questa opera che abbraccia i diYersi rami della tecnica professionale, iudustriale e commerciale, ci offre una ra- _pida e complessiYa visione del sacro mondo del la\·oro umano. Le più imporranti ri\·oluz.ioui scientifiche, le innumeri scoper• te e.cl inYeuzioni - Yerificate-si durante se· coli e secoli di continua e faticosa ascesa dell 'umauità, Yieppiù tendente Yerso ie superiori forme del ch·ile progresso e Yerso le maggiori estrinsecazioni della propria i11esanribilc attività creatrice - sono, con crouologica esattezza, riportate in questo libro. Scienza, arte, letteratura, geografia, storia ed utilissime e fondamentali nozioni relati\·e all'industria, al commercio eù a11e relatiYe professioni, in mirabile accordo, sfi. lane nell'opera del dott. Pietro Gorg-oliui, che Gabriele D'Annunzio, or 110n è mol~d, giudicaYa « p;-ode nel pensiero e nell 1az:o- 'll!' ». Vera e propria opera cli coltura e cli arte, e 11011 già una delle solite crestomazie, Yeccbic ancor prima cli n.,1scere, questa fatica nuoYa de1 ,·ale11te scrittore marchigiano, contiene brani del più nllo interesse scientifico è :-:.lorico scritti da eg-reg-i :--pccialisti delle singole materie tecniche e profes_.::.ionali. « Sacro lrr::oro umano» riempie dunque una reale lacuna nel c:-i.mpo delle pubblicazioni del genere e risponde perfettamente alle attuali esigenze scolastiche ed ai nuoYissimi p;·ogrammi m..inisteriali. Xutriamo pertanto fiducia che, anche qnegta rccc11tissima pubblicazione del Gorgo· li_n_i,:5ia per i ~u~i intrinsechi pregi diclalt1c1,sia per qnelh culturali, verrà fayoreYolmente accolla nelle scuole ù' Italia e consultata, quasi una piccola enciclopedia, cla tutte le persone desidero.se di accrescere la loro istruzione. Bf\l'ICft f\GRICOLf\ ITI\Llf\Nfl SedeSociale eDirezione Generale in TORINO

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