La Rivoluzione Liberale - anno I - n. 11-12 - 4 maggio 1922

LA RIVOLUZIONE LIBERALE RASSEGNA SINDACALE Verso la gestione oper_3liadell'Ansaldo? . fra i grai:di organismi ind_ustriali sui 9-uah con maggior violenza esercita la sua azione apparentemente demolitrice la crisi economica postbellica, che sta compiendo 1;1naspietata ma utile selezione van poste m pnmo piano le officine Ansaldo, oggi iiI ~iqui_dazione il cui nome ricorre nella stona della nostr~ guerra come l'affermazione di uno strenuo sforzo produttivo che fu pur capace di creare uel momento più tenebroso della passione italica i mezZ'Ì che alla Nazione hanno permesso di riprender lena dapprima e di riso1vere poi l'epica battaglia C0!lla Sila dura ma fulgida vittoria. L'Ansaldo va oggi progressivamente sospendendo la s1;1agià ridotl.a; attiv_ità e ~ai cantieri che udirono lo strepito dei magh e videro sfavillare mille colate una fitta schiera di lavoratori esce ad ingrossare quelle dei disoccupati; l'ampiezza raggiunta dal fenomello cui sembrano inadeguate le misure tendenti a lenirne le dolorose conseguenze ha spinto gli operai a chiedere per bocca delle loro organizzazioni sindacali di assumere la gestione cooperativa della morente azienda nell' inte1Jto di ridar vita alle silènti officine. Prima di esaminare S\.l quali basi la richiesta operaia è stata impostata dobbiamo rapidamente ricordare per sommi capi. quali furono le cause determinatriçi della rc,;,ina ddla società grandiosa e comple,sa che st•. ha dovuto subire e subisce l'influsso degli eventi succedenti'si nel mo1Jdoec0nomico esterno è stata pure minata dai profoll~i en·ori a_·- cumulatisi nel suo 6rdmamento mterno, tecnico amministrativo e finanziario. Noll può essere, a nostro giudizi~, as~ritto a sua colpa lo sviluppo rapido e quindi ne- •cessariamente disorganico raggiunto durante i,l corso della: guerra. Le impellenti necessità dell'azione militare che solo dal sussidio di potenti mezzi tecnici poteva rice- .vere il voluto impulso impedivano di scorgere esattamente i limiti, segna~i da un~ prudente valutazione dell avvemre che s, presentava anche ai p:iù inesper::,i come 111:a incognita oscura ed impenetrabile. o m_egho come lw-visione falsamente allettatrice d1 una rapida progressiva era di ricosttuzi~ne. • D'altronde, cessato il consumo. d1 materiale bellico la trasformazione dell'impresa ·per adattarÌa alla produzione di pace (gi_~. • resa difficile dal fatto che buona parte deg11 impianti era nata ed era stata attrezzata specialmente peJ primo per· cui non si trattava come nel caso di altre vecchie aziende, di n~ ritorno a condizioni almeno in parte ·preesistenti ma bensì di una vera e propria radicale ricostruzione che di ben scarsi elementi tra quelli in azione poteva valersi), è stata ostacolata : - . a) ·dalla crisi generale· che ..ha notev~~- -mente contratto il consumo arrestando all 1nizio tanti arditi progetti mentre risorgeva minacciosa la concorrenza tedesca; b) da:lla politica fiscale che· per soddisfare 1e véwlie di una stolta demagogia le toglieva proprio nel momento _tìpico ~e)l:i,• te,ntata •• trasformazione i m~zz1 fìnanz.ian.ali uopo •necessari nel ~ecedente periodo·accumulati. Queste, ripetiamo, le principali . ca~ -.esterne. Le interne sono n;umerose e d1 vary.a indole ed importanza. Molte, di esse potrehbero· essere raggruppate sotto _l'indicazione di .deficienze nen'erganizzazwne tecnica dell'impresa. • • ·Non crediamo sia indispensabile 'discorrerne a lungo chè solo competenti in materia potrebbero giudicare se :la c~azione degh impianti e la loro smo!nh:-az1one sia_ stata fatta con esatti od errati cnten, se esistesse 0 meno un logico equilibrio tra personale dirigente e s-µbaltemo, tra acqu~i e biso~i di materie prime e di strume_iitJ? se la. d1- .strihuzione infine delle lavoraz10ru avvemsse in cicli ra;ionali o non; maggiormente ci interessano le cause di ùatura diversa puramente economica e finanziari.a : anzitutto l'a1,ienda legata ad un organi.;,1110bancario rivelatosi debolissimo dal crollo di quest_o ha ricevuto l'urto demolitore .finale ma nel <eoni:emponon va dimènticato che il :finanziamento dell'Ansaldo stessa fu a sua volta una delle cause più attive fra quelle che hanno portato la B. I. S. all'orlo del fallimento. Gli è ch'e l'organismo'"industriale hel movimento generale della Società era andato successivamente perdendo d'importanza in rapporto·a quello finanziario giacchè la necessità di disporre di sempre più vasti capitali po- , teva vertir soddisfatta. solo allettando i rispa,miatori con la promessa di altissimi eccezionali profitti alla creazione dei quali' si provvedeva speculand~ su pa;1'~sipazioni di -ogni ·sorta in impres<: mdu,stnah e commer- -ciali nO'll sempre ch1ar-ame;nte 1m1J0state e giustificabili. La conclusione ad ogni modo è assai amara : l'Ansaldo inca,pace di continuare il lavoro si pone ill liquidazione e al grave danno arrecato all'economia nazionale fa doloro5o riscontro la situazione precaria nella quale sono caduti e vanno cadendo quelli che furono già solerti collaboratori dell'opera grandiosa. Essi, ripetiamo, esprimono il desiderio di assumete dell'impresa la gestione: SÌ.Il qui nulla di male; pur persona.lmente convinti che l'impresa cooperativa non possa specialmente in grandi complesse aziende, dar risultati economici superiori a quelli dell'ordinamento, attuale, riteniamo che se collettività cli operai e di tecnici si sentono o si credono capaci di tentare la produzione assumendone ogn,i rischio nulla sia I lecito opporre alla realizzazione di siffatto desiderio, giacchè si può riconoscere che la forma di produzione cooperativa può essere suscettibile in determinate condizioni di dare in singoli casi ottimi risultati e quindi meriti di coesistere a tante altre svariate anche se non concli'V'Ìdonole speranze di certi cooperatori che ne vorrebbero fare u,n mez;ro capace di rivdlumonare l'intera società. Solo crediamo formulare tutte le nostre riserve anzi negare che l'esperimento operaio possa dar luogo a risultati positivi quando s-i tengano presenti le basi sulle quali il tentativo vorrebbe essere impostato. Vediamo infatti che al convegno cli Sampierclarena tenutosi fra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali liguri e dei comuni socialisti della regione venne nominata una commissione: perchè prospettasse a,J Governo la necessità di lenire la-crescente disoccupazione fra i ·metallurgici d,ella zona, dando l'appoggio necessario alla realizzazione della progettata assunzione del!' es.ercizio dell' Ansaldo da parte degli operai interv,:;_nenclocon provvedimenti capaci di assicurare la continuità del lavoro. Tale intervento dovrebbe concretarsi in : abbandono o condono di imposte; • finànziamento da parte di Istituti cli emissione o di credito controllati dallo Stato; -assegnazione di adeguate commissioni di lavoro. Ancora una volta la soluzione di un problema gravissimo viene cercata aspirando dal bilancio dello Stato (leggi tasche aei •éontribuenti) le somme occorrenti all'attuazione del progetto ideato e ciò dimostra i·n ultima analisi come tutti i profeti della nuova 'civiltà abbiano una ,;isione di quello che sono gli equilibri economici limitati alla circoscritta sfera del microcosmo in cui vivono, come es~i sianq incapaci di capire per quale caten:i- di stretti rapporti attraverso un_nuovo aggr~vio dei contribuenti si possa gi._ungere a vieppiù danneggiare quei lavoratori c~e si crede di salvare da una penosa situazione.,. Con metodi siffatti tutt'al più si raggiunge un semplice spo~tamento (ricco di attriti e qui~- , di dannoso) per cui la ripresa del lavoro !ll Liguria sotto l'egida dello Stato e a. carico dei contribuenti si traduce nella disoccupazione di lavoratori impiegati in altre reo-i6ni presso altre aziende che, sia per.chè ;ecchie e già ammortizzate, sia •perchè più razionalmente ordinate e sviluppate, sono· hitt'o11a in attività. ,· La gestione. operaia potrà, è vero,.àssicurarsi, con l'intervento del gov"rno, lavoro e commissioni, ma non possiede la taumaturgica capaeità di aumentare il fabbisogno dei propri prodotti, sì che le ordinazioni preferenziali che si v·uole lo Stato garantisca hanno tutti i camtteri dei lavori pubblici con'- cessi a lenimento della disoccupazione e che. attirando traverso l'emissione di buoni del tesoro lo scarso capitale disponibile in una sfera imp:i·oduttiv.a, inaridiscono le fonti a:lle quali dovrebbero poter attingere quelle aziende che si dedicano àlla produzione di beni il ·cui bisogno è veramente sentito. Si delinea quindi subito la 1iatura parassitaria della nuova impresa. ideata, destinata a stringere iL circolo vizioso nel quale l'illdustria s-i muove giacchè, ammesso anche che la gestione operaia riesca ad eliminare le cau: se di ordine internq che hanno contribuito alla rovina della precedente società, non pot1;à eliminare quelle esterne che tendono a riportare l'Ansaldo ad una p~ù ra2iiona,le •p,roporzione in rapporto ai hi,ogni del mercato italiano. Ma è necessario anche giudica.re della pos,. sihilita di vedere eliminati gli, errori interni della gestione, e per questo no_nP?ssiamo che riferirci agli unici elementi eh paragone che ci è dato possedere, ·a quanto sino ad oggi forse in limiti più .modesti, è stato fatto in Italia pur senza riportarci al peri9do _di occupazione delle fabbriche, che, caratterizzato da u-n insigne disotdine, non. può esEsperienza lib'etrale NEOGflTTOI.IGI ESTETIZZflNTI Alla nostra nota « Neo-cattolici estetizzanti • C. Lovera di Ca,,'1:iglionerisponde con il segnente scritto che sarà riprodotto nel numero di giKgno di • Arte e Vit:z• e che qni stampiamo per soddisfare un giusto desiderio dell'autore. sere .preso a modello della capacità tecnica degli operai di condurre un'impresa.. Neppure vogliamo ricordare le vicende russe che hanno nella loro. fantasmagorica, successione riaperte le officine all'iniziativa individuale ammantata di trasparenti formule incapaci cli nascondere l'intima sostanza; vogliamo solo chiederci se gli organizzatori socialisti e popolari che presiedono alle numerose cooperative cli lavoro o non' e che coltivano con cura il credo collettivista nelle masse siano disposti a smentire quanto nelle rela:., zioni finali -vanno constatando e cioè che il sentime1Jto cooperativistico è assolutamente • Che realtà e ;.,gno, come sempre e per tutti embrionale (si è giunti sino allo ·sciopero avviene, quasi sempre siano tra loro diversi è dei soci lavoratori contro la cooperativa di intuitivo: ed è infatti un superbo sogno quello lavoro); che la moltiplicazione dei controlli che Arte e Vita persegue, sogno tanto vasto che nelle aziende sociali sono indispensabile ma oon è a stupire se le forze dei suoi amici siano insufficiente correttivo all'allentamento della Impari e non sempre adeguate: che se poi vi produttività; che infine nulla il lavoratore aggiungiamo ltedifficoltà fra cui la rivista svolsa della gestione collettiva alla quale presta ge la sua missione, è da meravigliare che essa l'opera soo cosl come accade nella indivi- non ne sia stata sommersa del tutto. Siamo come duale che però nella ricerca di un profitto,. affaticati pellegrini in un .:.eserto mondo: attorche solo in ferme leggi economiche trova un no a noi non è solo l'ostilità-o l'indifferenza, ma limite ra2iionale, ,vra costituendosi le ragioni vi è l'italiana noncuranza dei massimi problemi del funzionamento avvenire mentre la collet- dello spirito, vi è una generale impreparazione, tiva nel di'>clegnodel profitto stesso (che non cbe avvertiamo talora in noi stessi per i primi, viene evitato ma rapidamente assorbito di v1 è una larga e lnsinghevole fioritura di facili ma.no in mano che se ne scorge la forma- esaltamenti, di misticismi orientali, una rinasci~ zione) si crea la necessità di ricorrere pur di misteri che allucina gli spiriti rozzi e li attrae sempre ai contribuenti per rinnovare ad -sotto le specie dell'ultra mondano. ogni esercizio la possibilità di nuova vita. Banditori di uno spirito nuovo, uomini .siamo, Qui sta infatti il segreto di certe cooperative nella vita di ogni giorno, che le nostre propensiodi lavoro che possono oggi presentare una ni e le nostre idee mettono tra loro in amichesituazione economica apparentemente fiori- vole contrasto sul modo, sulla via da segnire, da e brillante solo perchè basata sul credito anche se il fine sia unico per tutti. , di favore.del quale godono. Personalmente opino cbé il nostro movimento • sia stato fino ad -oggi troppo speculativo e forse Dagli ele1nenti di giudizio posseduti sui anche imitativo, nè credo possano giovargli· gli tentativi di gestione. operaia delle industrie, schemi di nuovi ordinamenti quali il Gennari pur senza poter negare che in diverse condi- ha prospettato nella sua conclnsioneall'inchiesta: zioni di educazione economica delle masse ritengo un errore che la rivista abbia talora accetsi possano ottenere risultati positivi, ere- tato che iuterloquissero voci non sue, che abdiamo poter arguire che la proposta avanzata bia pubblicato • La Rivol,ta degli Uomini • e si dai metallurgici 1iguri sia solo capace, se at- sia assunta la paternità di « Senza fe ali • di tuata, di realizzare la creazione di. un or- c. Richelmy; • Rivolta• perchè di un virtuosi_ ganismo il qU'ale, gravando inizialmente e smo simbolicomolto discutibile; « Senza 1~ali • in procinto di tempo per somme enormi. sul perchè il romanzo come tale è perlettamente al •pubblico bilancio, può avere ed avrà senza di fuori della lliiea di pensiero propria ad e Arte dubbio una grave ripercussione nel paese e Vita>. neutralizzando quei fermenti che qevono sti- Non fa tuttavia stupire se nella nostra Rivista molare la resurrezione della economia ita- si sente talora l'infltissò fogazzariano, visto che liana. non è negabile il fatto che A. Fogazzaro rimane Se si crede di dover ostocolare l'infatua- pur sempre il primo propulsore letterario e mo· zione. de~li operai, pur senza spera7:1zeso- derno delle correnti spirituali ( !) ; e che nei suoi vttch1e d1 veder prevalere la ragione m que- romanzi si trova una miniera di indagini psicosti tempi di pol\tica demago~ca, :i:o~ si PU? : logiche iniziali e importanti, che nè il contenutQ onestamente gr1qar_ cont~o 11 essi 11 cruci- sensuale nè la loro estetica religiosa fallace, pos- . frge .9uandf si de~ba _og°:1_giorno c_ons'~a;are• sono infirmare comp1etaìnente. • come da parte _?-eJpnvatl 1mpr:nd1ton} as: Analoghe ragioni spiegano l'infiltrazione Clausalto _-alle-~e dello _Stato, a1 1enan dei d71iana, in quanto Claudel è uno dei più si~- contnbuent; sia or~aruz2:ato qu~1 spud?ra: ficativi simbolisti: e non vi è rinascita spirituale tamen_te. _S1tratta d1 fatti da tutti conoscm~1 che possa far a meno dei simboli ( ?) che sono· la che Cl _d1spensall:odallo spender soverc_hie luce profluente dal Mistero, la chiave che apre parole m propos.1t?; ~ ben ?anno diritto in qualche modo il t,,bernacolo dell'lnacessibile. colo~o che ve~o7:10 11 re;icolo d1 qu~ta sche- E tuttavia quanto snobismo spirituaJe nell'o. DJatica sipogh3:z1one,d1 q~esto contJ.n_~oat- pera Claudeliana ! nè agli italiani è g>uopoemit~t~to alla nccheza .nazionale, e, ~10 che grare oltre _imonti, quando tesori di simbolismo pm !mpo~ta, alle _fon~1d~ll.a nostra y1ta :c0 : sono profusi n;lla Divina Commedia,quando essi nom~ca.di ~omaru, d1 dire ~sta 3:ffi.ncheSl hanno 'a portata cji mano una scienza oggi scoc~SSJd1 chiedere. a Roma .. 1 mezzi per dar nosciuta ai. più, la • Liturgia , in cui simbolo vita o mantenere I_nvita az1end~ che ~on ~e- e storia, riti che ricordano le prime adorazioni v~,n?~ssere ~a:lvatI.e con proced1_mentJartifi- e i primi sgomenti umani, ed una colorita espresc1os11 quali scavano sempre p!Ù paofon.da- sione del Mistero si combinano in una armonia mente l'abisso verso cui pare si ,voglia so- . di ambiente di ~tti e di idealità quale nessun spingere l'Ifalia. ' autore mai ~otrà produrre. ' Il fenomeno della disoccupazione che ac: Malgr~doqueste· ed altre i~evitabili ~acUI1e, la compagna la crisi attuale è fra i più' dolorosi nostra Rivista ha ~antenato 11suo pensiero,-~- e tristi; esso ·può avere gravi ripercu~sion\ grad? non appo?g, ad ~lcun mm~et~s:"'opo~tico, sociali capaci di intossicar" per lunghi an,m nè s, _avvalga_ditutto_ 11 vano m.1sttc'.smodi, m": la vita .dèl.la.Nazione per cui appare asso- da, ne dell': nsorg~tt colture eso~~he, _nede~ lutamente :necessario porvi un argine. L'as- pah;damentt :ver?os,d~lle molt_e• Bth;hn_IS• ne sicurazione ed il, sussidio giornaliero sino ad delle mvoluz1ompreziose e divaganti di tante ora, purchè non dian luogo ad inique di;Stri: • Gnos_i• c?e allHg~onoPumanità di. oggi_;mal: buz.ioui, possono essere reputate sufficienti grado 1 7u01_mezzinst!e_ttt,malgrado 1 suo, stesst misure atte a lenire gli effetti, ma -la _solu- · collaboraton volonterosi. zione radicale del problema solo sta nel ri- La nostra Rivista è rimasta semplicemente 'pristino di un regime di vera lil:1ertà eco- uell'elementare linea Cattolica: .nell'aspettazione nomica che sacrifieando senza tema le male del , Regno • che è d'amore secondo la dottrina, erbe generate dagii eventi di un periooo di e di amore secondòla pratica. Che se quest'Amoeccezione -pennetta ai più sani germogli di. re non vale a modificare gli uomini è perchè raggiungere nel campo prodl),ttivo quello svj- molti pochi sono i veri credenti, in cui la pasluppo che9J.Ollpuò mancare di mano in ma:no sione u.nica sia il « Regno• conquistato attrache la vita delle nazioni pur tra inc.ertezze •verso all'effimero viaggio terreno, tra le vanità e difficoltà somme si ·'ll'a orientando verso e le sonore vacuità degli uomini. un pacifico assetto. Ogni altro mirabolante Ma perchè questo Cristianesimopieno oggi non sistema tendente alla creazione di un am- c'è - e forse non ci sarà mai completo - non biente a-rtificioso·nel quale le imprese indu-. è m;tivo per non cercarne e desiderarne l'attuastriali possano vivere rubando, è la parola, zione in qualche sua parte anche se ciò possa il neces&ai;ioalimento conduce fatalmente a parere , candido e gentile • ed un poco... decasoluzioni in apparenza più umane lllil. che dente. si risolvono in realtà in un vero attentato In base a quésti concetti « Arte e Vita • comalla vita ·stessa dei lavoratori. batte la sua battaglia col!o spirito di Giuliotti, M ·z ·1 cioè di dedizione piena : e protesta di non com- •• 11 a.no, apn .e 19 22 • prendere altro cattolicÌsmo'di quello in cui pen- , Dott. RICCARDOBAUER.•• s,ieroed attuazioue nella vita pubblica e privata SOHOURIZION[ P[R LÀ RIVOlDZIOnE L BfRALE (5'elenco) Alessandro D'Entreves L roo Un amico • 25 Renzo Rendi • . » 40 Barbara -Allason » ro,o Ada Marchesini , » 20 , Elenco precedente L. 2500 siano un atto solo: e le sue pagine sono piene di quella intolleranza che le desidera < il Critico » e che le sono valsé già più di uno scontro. , Nè « Arte e Vita » ignora le tremende batta glie dello Spirito »' ma ne sanguina ogni giorno se paragona il suo sforzo alla ·mèta, l'antitesi quotidiana del « Regno di Dio 11 che cerca e le compromissioni col « Regno del mondo, (o se volete cattolicamente: « di Satana ») in cui vive e fra cui i suoi <;0118.borab:>J·i egn , giorno cadobo Totale L. 2785 . e si rialzano per ricadere sopra/atti dalla ti;e- • I

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