RE NUDO - Anno XI - n. 92 - novembre 1980
Milano, una notte d'estate. Tele Milano lnternational sta trasmettendo un filmetto por– no, Radio Popolare ne improv– visa la radiocronaca. Ecco la trascrizione fedele . di alcune delle telefonate che seguirono (il film era uno dei tanti: imma– ginarsene uno qualunque). Ascoltatrice - VI ho telefo– nato anche se non ho visto il film perché sono stata molto coinvolta ascoltandovi. R.P. - Questa descrizione come ti è sembrata? A. - Molto buona, certo mi– gliore del film, come mi è ca– pitato di vedere, ridendo e scherzando, nelle classiche spaghettate di mezzanotte. Ho telefonato perché volevo dire che ho notato che la risata è il fattore comune a molti amici e compagni: la risata che si scatena nel vedere questi film. Non sono affatto d'accordo con quelli che parlano di un certo imbarazzo complice. Anche una risata può essere complice, questo è vero... co– munque io penso che una persona con una sessualità "normale" (calca molto sul termine normale) e anche un processo di eccitazione "nor– male" davanti ad una cosa del genere non può che fare delle risa pazzesche. E' proprio una cosa che esula da un proces– so psicologico "normale" se– condo me, potersi eccitare ad una scena così frenetica. Ri– corda applicata al sesso una scena di Rldollnl. Un gesto banale, ma accelerato di ritmo può far sc~turlre una risata. E poi In questo caso la risata è anche potenziata dal fatto di questi visi, di questi urlettl. Poi c'è la situazione anomala ... R.P. - Sembra quasi che lo facciano apposta, no? A. - Ma esatto! Una persona con un'eccitazione normale non può assolutamente ecci– tarsi. Voglio dire... cl si può ecci– tare attraverso le Immagini. Anch'Io, per esempio, come donna, vedendo del filmati normali con scene d'amore ecc. mi sono eccitata molte volte. R.P. - Dove giocava la fanta– sia... A. - Anche. Mi rendo conto di eccitarmi a scene d'amore, per esempio, dove ci sono delle componenti in cui ti puoi riconoscere. Allora c'è un'as– sociazione di Idee: ti riconosci e allora tac, scatta l'eccitazio– ne. Ma in situazioni così as– surde, insomma non è possi– bile. Credo che la risata sia proprio sincera. R.P. - A te però ti succede– rebbe mai che una sera sei a casa da sola, quindi senza la spaghettata, e accendi la tele– visione? A. - Se voi fate la radiocro– naca senz'altro. Subentra un altro ascoltato– re, uomo. A. - lo ho sentito Il discorso. Ho visto per la prima volta questi film con amici. Secon– do me questi film possono far arrapare anche se hai una sessualità normale come tutti. Però a certi livelli li trovi molto disgustosi. R.P. - Ma tu l'hai visto il film? A. - Sì l'ho visto. Volevo dire, non esprimono una sessualità che può essere comune. Ma portano Il sesso a livello di merda, proprio sottoterra. R.P. - Ecco, io prima pensa– vo che ci sono molti modi di esprimere la sessualità, però questo non è proprio il nostro: di quelli, non dico della sini– stra, ma che almeno fanno ri– ferimento a certe cose. Che almeno ci hanno riflettuto. Per cui lì scatta il disgusto o la ri– sata. Però attenzione, scatta an– che l'eccitazione, abbiamo sentito molta gente che si è eccitata. Quindi ci sono rea– zioni diverse anche nello stes– so gruppo sociale e culturale. A. - Ti dico, io sono un tipo abbastanza libidinoso, però arrivati ad un certo punto di libidinoso non hanno niente: non puoi sorprenderti la libidi– ne vedendo un film con delle scene assurde, con situazioni che normalmente non ti capi– teranno mai. Non dico la "normalità" perché non la puoi stabilire, diciamo nel quotidiano. Comunque per me deprimenti. R.P. - Per te è automatiGo che se una donna si eccita a questi film è un maschio? A. - No, non è automatico. • Poi dipende da come sono fatti, perché ce ne sono certi che sono più decenti degli al– tri. ~ -- " ;.;. ____________ __, questi sono film puramente violenti, sulle donne e anche verso chi li guarda. lo li guardo perché sono le due di mattina, non so mai che cazzo fare e finché tira avanti la TV per me va tutto bene, però passata la curiosità delle prime volte, alla fine resta soltanto il disgusto. Di nuovo un'ascoltatrice. R.P. - Allora, che dici? A. - lo ne ho visti molti di film cosiddetti pornografici, e ml è venuto da ridere perché c'è del comico In mezzo al porno, ml sono anche de– pressa molte volte, ma non so dire perché rimanevo lì a guardare. ·ero come Ipnotiz– zata da certi film. Non sto dando un giudizio morale. Secondo me la pornografia non esiste. Pornografia sa– rebbe "cose oscene riguar– danti i corpi", e il corpo in quanto tale non è osceno. (Questa è un'ascoltatrice se– rissima, anzi, severa). Posso– no esserci cose violente o volgari, che poi partono sem– pre dal corpi del maschi, mal da quelli delle donne. La cosa che ml da fastidio di questi film è la sopraffazione, la vio– lenza. Però scene di questo tipo dovrebbero essere Inse– rite In tutti I film, come cosa normale che succede nella vita delle persone, come mangiare, camminare. R.P. - Stavi dicendo che questi film non ti piacciono però sei rimasta lì. A. - Noi certi ml sono anche piaciuti, però erano divertenti. R.P. - Secondo te questa .contraddizione che dicevamo prima, cioè che vengono logi– camente rifiutati per via della violenza ecc., però poi in realtà eccitano? A. - Non credo che eccitino veramente. E poi quelli che lo hanno detto erano maschi. E siccome al maschi va bene tutto... R.P. - Abbiamo sentito an– che donne che si sono eccita– te. A. - Va be', può anche darsi: però cl sono anche delle don– ne che sono ... del maschi. A me pare che nella maggior parte del casi questi film siano R.P. - Sto pensando al ma– schio come categoria della mente: se una donna si eccita è maschio. Lo capisco questo discorso, però c'è questo pro– blema. Tu hai detto "agli uo– mini va bene tutto", e infatti ci sono degli uomini cui va bene tutto. Per quanto riguarda la violenza sessuale, tu credi che il fatto che questi film, che si– curamente non sono mica edificanti e non servono per un discorso serio sulla tene– rezza e sull'amore, siano un incremento ad ulteriori violen– ze sessuali verso le donne? Per certi uomini almeno? Op– pure pensi che, stupidi, schi- fosi ecc, però innocui? A. - Per me sono Innocui nel senso che In una certa misura rispecchiano la norma. Perché non è che poi succeda chissà cosa. Per dire, anche la penetrazione violenta, però quella è norma. L'unico danno che potrebbero fare è che, per esempio se li vedono i bambi– ni, e secondo me li vedono, oppure della gente molto gio– vane, pensano che c'è solo quello. Non è questione di moralità. R.P. - Sì, noi magari aveva– mo l'ignoranza perché non vedevamo niente, adesso però ci sono queste cose che non sono molto meglio dell'igno– ranza. Un 'ascoltatrice A. - Non ml sembra di nes~ suna utilità Il reprimersi, lo scartare a priori un'esperien– za sessuale di questo tipo per motivi Ideologici ed etici. Ml sembra più Importante capire che questo tipo di sessualità è una sessualità, come dire, un po' Infantile, sicuramente Il frutto di una sessualità auten– tica repressa, e forse, questa almeno è la mia esperienza, è Importante Il passare attra– verso del bisogni, una ses– sualità così Infantile, così ba– nale e anche così violenta. Credo che sia Importante perché poi ti rendi conto quando la vivi, che è una ses– sualità molto limitata e par– ziale e che le tue potenzialità erotiche sono MOLTO, ma MOLTO più ricche, molto più sfaccettate anche. R.P. - Oh, è la prima telefo– nata della serata che la pone in positivo, cioè in una prospetti– va costruttiva. Insomma un uso alternativo del porno. A. - Appunto. Altrimenti si rischia ancora una volta, per del motivi Ideologici, di repri– mere e scartare queste espressioni, una sessualità che, signori, cl piaccia o no, è il prodotto del tipo di educa– zione e di condizionamento culturale che Abbiamo avuto fino ad adesso. A me ml Inor– ridisce un po' questa defini– zione che ho sentito fare prima di normalità e di anormalità, di sessualità comune e non co– mune. Questa roba qui ml confer– ma che ancora una volta gli "alternativi" cercano di stabl– Hre delle regole di comporta– mento, degli schemi attraver– so cui filtrare ciò che è nor– male e ciò che non lo è. lo Inorridisco, veramente, perché ml sembra un limite grossissimo che_. ancora cl mettiamo. Quindi ml pare molto più produttivo e creativo accettare le condizioni di base da cui partire e crescere. A me piacerebbe, per esem– pio, .che gli ascoltatori rac– contassero com'è li loro mon– do erotico Immaginarlo e fan– tastico. Ad esempio, questa roba del femminismo, è stata sicuramente Importante, però da una parte ha creato un nuovo tabù. Per cui le donne hanno dovuto censurarsi tutta una serie di bisogni, falsi fin che vuol, condizionati fin che vuol, però per esempio biso– gni di violenza, di esser pene- . trate con questa passione qua, un po' ridicola anche. I maschi d'altra parte, si sentono sem– pre un po' obbligati ad essere sempre sensualissimi, dolcls-
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