RE NUDO - Anno XI - n. 92 - novembre 1980
Il Centro d'Urlo Metropolitano ha il merito di fare en azione, di rigirare il coltello nelle piaghe aper– te del movimento. Dietro gli logan , for e, la voglia di combattere è mi– nore di quanto embri e l'aggre si– vità mo tra già la tendenza a river- arsi all'interno. Per il momento, il a so lanciato dentro allo stagno non fa que to grande rumore, anche perché al convegno uccede di tutto, e un po' di pre unti punlc nostrani non SORO certamente il fatto di maggior pic– co. Ma darà i uoi frutti col ,empo, mentre il movimento '77 va rapida– mente ver o la di oluzione: e non ci vuole poi tanto, ono più che uffi– cienti pochi me i. Allora è fin troppo facile capire che i ragazzini cattivi del entro d'Urlo (che nel frat.tem– po i è ciolto) non avevano poi tutti i torti. L'idea rock i fa trada. E per pri– mi colpi ce proprio "Freak Antoni e la Demenza Precoce", il compie o di" carafoni" che ha sempre in te ta quella famo a idea di un rock uo– nato come capita. Potrebbe finire nel nulla ma il ca- o vuole che trovino pronte proprio le trutture adatte. Era e i tita, ai tempi di Radio Alice, un'organizza– zione che gravitava attorno alla FRED e i occupava di na tri regi- trati: l'Humpty Dumpty di Luigi Ghermandi e ino Jorfino. Luigi: "Humpt Dumpty è nato df}lla FRED, come centro di dupli– cazione na tri. i mandavano le tra mi ioni delle varie radio, noi facevamo i duplicati a prezzi molto ba i, potevamo smistarli alle altre emittenti che ce le richiedevano. "In un econdo tempo, abbiamo incominciato ad intere arei di mu- ica, dato che e istevano diver e realtà mu icali. La no tra prima realizzazione in quel en o ono ta– te due ca ette che i chiamavano arubanda. Il\ una c'erano regi tra– zioni delle ultimi ime tra mis ioni di Radio Alice, nell'altra mu ica di vari compagni. Avremmo voluto pro eguire in entrambe le attività; ma prima la cri i e poi lo iogti– mento della FRED, oltre ai oliti problemi finanziari, ce lo hanno impedito". In Sarabanda, in erita in mezzo a canzoni ampiamente ··politiche", c'è anche Mamma dammi la benza, che diventa la prima inci ione del neo– nato rock bolognese. Ma la grande importanza di Sarabanda è il uo mettere in ri alto il potenziale di mezzo-ca ella, duttile e poco co- lo o. adatti imo per musici ti di car e finanze. Dopo il fallimento di Humpty Dumpty, ino Jorfino tra porta tutto il uo bagaglio di e perienza ad una nuova cooperativa, l'Harpo' Bazaar, cui Freak Antoni aveva già irtdirizzato un me aggio co i con– cepito: "Sto crivendo una toria ul uono demenziale ... vorrei fare una ca etta registrata con l'H u mpty Dumpty (ho parlato con ino Jorfi– no). Vorrei formare un compie o che i chiama "Skianto " e che uo– na mu ica demenziale: potremmo produrre un certo numero di ca et– te". E l'Harpo' , dotato di una ua piccola ala di regi trazione, forni ce a Freak Antoni e oci l'opportunità di concretare il loro rock in una ca - etta. Freak Antoni: 'L'idea di incidere è venuta a me e ad Andrea (Jimmy Bellafronte) alla fine del '77. Erava- mo in macchina una era di novem– bre, con la pioggia, e lui mi raccon– tava que ta ua canzone ui flebo, Permanen/ Flebo, e io morivo dal ri– dere. Tra parente i, la droga non c'entra proprio, l'idea viene dai bar: nel bar dove andiamo noi, quando uno baglia un tiro al bigliardo o fa un colpo debole, tutti gli dicono: ~falli un flebo!", prendi energia, in omma. Da li que la idea di un flebo permanente. "Il piano originale era mettere insieme un gruppo di gente che non sape e proprio uonare. Poi ci ono tate delle infiltrazioni di tipi che qualcosa apeva110 fare. omunque, ottenuto lo tudio di regi trazione, abbiamo dato appuntamento a un po' di gente che cono cevamo. Ci iamo ritrovati in dieci, cinque mu– ici ti e cinque cantanti; era la prima volta che provavamo a uonare tutti in ieme, qua i ne uno ono ceva i te ti e noi non avevamo preparato ne una mu ica ..." Jimmy Bellafronte: ·•10 avevo an– che la febbre a 38. Poi abbiamo co– perto di non avere un batteri ta, e alla fine ne abbiamo recuperato uno, che siamo andati a vegliare a ca a ua, un profe ioni ta mai vi to prima e che non abbiamo mai rivi to dopo. Avevamo un accodi proble– mi" tecnici le chitarre che non i entivano e la mu ica che andava imba tita in qualche modo ..:· Freak Antoni: "Abbiamo fatto tutto in una erata, dividendoci le canzoni, e poi, la mattina eguente, abbiamo mixato. Qualche tempo dopo abbiamo fatto la copertina, a ca a mia, e la ca etta lnascolwble era pronta. Era ancora un epi odio i olato, però. lo e Andrea ci crede– vamo in que to progetto ma molti altri andavano e venivano e non o fino a che punto fo ero davvero coinvolti nella cosa". on lnascolwble viene finalmente alla luce la demenzialità pura. Il compie o è raffazzonato, e non i può dire che non i noti: la batteria e ce pesso per i fatti propri, le chi– tarre non conoscono incronia, il basso a volte ff\QOCa addirittura del tutto. Ma gli interveDtj dei cantanti ono il pezzo forte, sk>nati, fuori tempo, enza neanche ben pre enti le paro- RE NUD0/1~ le. Eppure, con tutto que to. o me– glio grazie a tutto que to, la provo– cazione rie ce. coglie pienamente nel egno ... Tutti fatti / come matti / dai r mpiamo / tutti i piatti". ..spakko tutto / sono brutto / faccio un rutto / poi mi butto / on di– ·trutto": è u que te rime che Freak Antoni, Jimmy Bellafronte e i loro comprimari, con umano il loco de– litto contro il buon gu to ed il buon ·en o e mettono la prima pietra di quello che arà il fenomen r ck a Bologna. Paelo 111,tran
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