RE NUDO - Anno XI - n. 85 - marzo 1980

8 NOR~AN SPINRAD orman Spinrad è un giovane autore. apparso alla ribalta con il suo 'Il pianeta Sangre' (1966) agli occhi della grande critica. e del grosso pubblico. Al suo attivo aveva già delle cose, oltreché una pessima fama. ed una laurea in 'e oterica'. Ciò che'lo impone è una cicca vio– lenza. bestiale. ferina. ed una visione estrema– mente personale e della fantascienza. e del mondo circostante. In realtà Spinraçl è critica– tissimo per questo. 'Il pianeta Sangre' è un'or– gia di violenza. di sangue e di morte. a livelli planetari ... una bestialità connaturata. agli es– seri antropofaghi che vi abitano. La civiltà di, Sangre è basata sui piaceri. sui lussi e sulle rabbie dei potenti: altrove sono 'animali'. che vengonomangiati. E si assoggettano. In questo scenario irrompe con un'astronave carica di droghe una orta di ex-dittatore profugo. con la sua amante. ed il suo aiutante. E attorno a questo si scatena tutto il gioco. Finché alla fine la divisione tra 'animali' e no crolla. Ognuno darà la caccia all'altro. per tutto il pianeta: si salveranno solo i due amanti. Per ricominciare. E' eviclente come questo tipo di trattazione ri– sulti estremamente difficile a coloro i quali hanno una vi ione classica della fantascienza: •la 'indigeribilità' del romanzo. l'individuazione della ferocia e della bestialità - così forti nell'animo umano e continuamente esorcizzati da Spinrad nella catartica rappresentazione di mondi mpre più folli - la narrazione stessa. delirante. a tratti. appesa ad un colore che più che quello del romanzo sembra appartenere ad una dimensione diversa. junkie. disperata. quasi una sorta di psicoterapia umanitaria: Spinrad è questo. La sua tensione principale rapporta l'uomo alla massa: l'uomo e l'uomo: da un lato c'è Stirner e Nietzsche. dall'altro chissà. l'immagine del gruppo. della mas a. Ma l'individuo di Spinrad che finisce con il mano– vrare le ma e. in realtà è il sogno. o l'incubo. del 'potere assoluto· che corrompe e corrode e distrugge 'in maniera assoluta'. on ci sono poi. tracce di superomismo. C'è solo. alla fine. nella distruzione. il senso di colpa di aver in– volontariamente distrutto un pianeta: ma neanche, l'aver dato il via ad una reazione a catena. Spinrad rintraccia la sorgente di que ta vita. e: l'affrescain 'Jack Barron e l'eternità' (l%7) presentatomalamente in Italia come 'la risposta americana all'arancia meccanica'. a– turalmente Burgess non c'entra nulla. e nean– che Kubrick. Il romanzo. che è costato inchie– ste. censuree liti a causa della ua 'pornografi– cità' è da considerare un 'classico' dell'under– ground: II tono è duro. scazzato. scritto in gergo post-rivoluzionario attaccato da un lato alla letteratura beat propriamente detta, dall'altro a quel tipo di narrativa sempre 'on the road che furoreggiava in quegli anni; fumo, sesso, alcool e rivoluzione. Spinrad individua nel 1967 al– cuni motivi, e li traspone nel futuro. Vede la secessione dei negri, che vivono malamente in uno stato nel centro degli USA; la fine della ribellione ideale dei giovani, inglobati ora nel sistema, come lo stesso Jack- Barron, oppure L'uomo e l'uomo ancorati a sogni giovanili ed a rivolte, a barri– cate. incendi. Vede la legalizzazione della ma– rijuana. E co ì. In que to quadro già nutrito, Spinrad innesta nuovamente l'agitatore di masse: Jack- Barron, ex-rivoluzionario della prima ora. condutiore di uno speuacolo televi– sivo 'live' in cui mette a confronto l'uomo della strada, e l'uomo che detiene il potere. E' evi– dente la carica che ciò ottintende: la contrap– posizione tra due stesse parti di umanità. co– strette a vivere in.que t'ambito, dal miliardario al negro del ghetto, che lo stesso Potere per– meue di.giocare.Su questo s'intreccia la storia vera e propria. delle ibernazioni. e dei sogni d'immortalità, e di Barron che • ene,!i~mor– tale act&Uaodo un ricatto, enunciando assassinii. t ,poi, invece, lib miosi. Per co– minciare una vita da immo le. Il fulcro di tutta l'operazione è ancora 'Il dita il rap- porto che l'uomo intreccia con sè medesimo; o meglio l'uomo che si rapporta. ora, a tutto di sè (passato-pre ente-futuro) e che dopo un lungo .ravaglio riesce finalmente a superare, ed a vincere. In 'II pianeta Sangrè' l'uomo giungeva alla consapevolezza tramite la propria donna: in 'Jack Barron e l'eternità' ci giunge attraverso il suicidio della propria donna. II percorso è diameuralmente opposto, ma passa sempre at– traverso il lato oscuro, inconoscibile subconscio dell'umana personalità. con i suoj I · buoni, e le sue nefandezze. Spin rad accetta in toto que– sto discorso. e libera (e • libera) tulle le vio– lenze e le -pr varie ioni addosso. L'uomo non è che un prodotto d sua stessa sete di potere, di dominio, di una e · troppo grande non essere ammess eh cospetto di tre cecità. La violenza. p ·, si e el s timo . grande lavoro: 'Il sign e del ( I9 ppare, criuo da Adolph Hitler: co di un fallito pusch di estrema ntato in USA e scrittore e illu– Hitle1 scrive un libro in cui si toria nazista, in un mo,ndo deso- erra · di ra la ran- gli ' tari. ici d r.-c"'!a.!il!liP'~l"IP ero ca far !time cleari contam podge- netice della razza, i neona nno su 'clonazione' migliaia dico c Jaggar e li manderanno a conquista Più oltre, u saggio psicoanalillco te adrare il deli ·o di itler. Ma e e inquadrare quello di Spinrad? Ilromanz nte ~a somma delle cose fatte assume caratteristiche di tutti i I cieca bestialità di cpi si a ·calca in pieno la follia d P,ag a, e 'ambientazio"ie, ve inverosimi~e. con I bande di Helf's cali eh o e aggar, i discors in i ger e stragi organizzate mutanti. Il dis rta avanli ai d e v lumi: qui non il ciclo si richiu o. la Te m~tt,ico io totale. Jaggar è perfino le donn che comp<1,1on appena· gli i111ee~sa solo la rawi, ed il potere . .rutt!altro è n Ila. L'uomo ha percorso i suoi sentieri e si è arenato nel delirio più totale. 'li Signore della vastica' è quasi una 'Mia battaglia' in vel'Sione fanta– scienùfica, dove l'uomo è divenuto semi-dio, ma anche automa agli or ini dLsè s1esso; si dice che abbia avuto successo, tra i punk, negli anni scorsi, e può anche es ere vero perché è cosi tremendamente vero, da la eia re inquieti. E' la farneticazione portata all'assoluto, perfino ol– tre il genocidio di 'U pianeta Sangr' poiché Jaggar è inarre tabile: ritualizza la sua forzata follia. con l'esorcismo della geneticità. Per questo non tralascia nulla. Non c'è nulla di positivo. in qu_estoromanzo. se non la demenza più totale. on è 'Il grande dit1atore' di Cha– plin. che lasciava un filo di speranza agli esseri umani: non è 'La svastica sul sole' di Philip Dick che almeno dava la consapevolezza: è solo un quadro fantascientifico, neanche trop– po. di un Hitler futuro. E' abbastanza chiaro il · tentativo di Spinrad di portare alle estreme conseguenze il uo discorso sull'uomo; pEima, passando attraverso Ìa parte scura, si giungeva alla luce: pur dur:amcnt , si riusciva ad entrare nel trip del protagonista e ad uscirne con lui. Adesso è tutto curo, cd. emozionalmente; non si possono seguire · uesta; non si p~I . può i cari

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