RE NUDO - Anno XI - n. 83 - gennaio 1980

..LALIBERTA DITUTTI, LALIBERIA DIOGNUN.. Confesso di aver riflet– tuto a lungo prima di deci– dermi a scrivere di eroina. Ero combattuto, da una parte, dal desiderio pro– rompente di intervenire su quello che è uno dei pro– blemi che mi stanno più a cuore e, dall'altra, dal ti– more, anzi da una vera e propria ripugnanza, di as– sociarmi seppure a mio modo al coro grottesco di coloro che, in tutti questi giorni, si accaparrano il di– ritto di 'chiacchierare' sul- 1'eroina e, soprattutto, di decidere le sorti di migliaia di tossicodipendenti. ;.- È bene ricordarlo nuo– vamente: non è più il tem– po delle parole. Mentre politici, giorna– listi, psicologi, sociologi, medici, 'esperti' e poliziot– ti abbaiano ancora impu– dicamente, dopo aver cri– minalizzato moltissime persone ponendole oggetti– vamente in una situazione d'illegalità, gettando ulte– riore confusione (quella che hanno in testa) su un problema già di per sè complesso e piangendo lacrime di coccodrillo, mentre intellettuali di ogni «I tossicomani, è bene che ce ne convinciamo, fanno male a se stessi e alla societt\. E per questo la collettivitt\ deve difendersi da loro. I drogati se vo– gliono l'eroina che se la comprino, perché mai 'do– vremmo dargliela noi7». (Giovanni De Matteo, procuratore capo della Re– pubblica di Roma) sorta - borghesi e radical - indicono e si perdono nei meandri di convegni e assemblee senza fine, in cui teorizzano tutto, anche la loro cacarella, qualcun altro muore per una dose tagliata o viene sbattuto in una cella. A tutta questa gente, a tutti i detentori di realtà, a tutti coloro che decidono sulle teste degli altri, va tutto il mio disprezzo. Per loro il problema eroina è più che altro un problema di 'forma', di pulizia, di ordine pubblico. La schiera di tossicoma– ni che quotidianamente ru- bano, sporcano le strade con siringhe insanguinate •e, in qualche caso, addirit– tur~ muoiono, non è più tollerabile. Ad un ministro della sa– nità liberale è venuta cosi l'idea infelice per lui di ac– cennare ad una sorta di li– beralizzazione dell'eroina, o per meglio dire, di «som– ministrazione controlla– ta». Sorrisi tra l'ironico e il compiaciuto sulle bocche dei tossicomani, smorfie d'ira e di indignazione su quelle degli ipocriti di tut– t' ltalia. Un gran casino, ma poi tutto si ridimensiona. Il ministro liberale viene ri– chiamato all'ordine, si ri– mangia tutto e ben presto tutta la sarabandlt si esau– risce. Rimangono i puntuali 'necrologi' sui giornali (ogni volta che annunciano il collasso mortale di qual– cuno) e riprende - in veri– tà non era mai cessato, - lo sbattimento quotidiano del tossicorr. :;.e. D'altro canto la con- RE NUD0/7

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