RE NUDO - Anno X - n. 81 - novembre 1979

ENICA SU METAURUS A BALLARE Domenica ·i va tutti ~u Metauru a ballare! - gri– d con ntu ia mo la più gio anc e carina d Ile ra– gazze, con una risatina a trillo (la più erotica dcli ri at ). Le ri po· ro e clamazioni e fra i di con en o da par– te di tutti i componenti d I gruppo. In r altà andare a ballar u Metauru ra co a venuta molto di moda pc ialmcnte fra i gio ani. I balli moderni eran argomento di grande di cus– sion in quei tempi. Venivano gen ralmcnte divisi in due grandi categorie: intravaginali ed extravaginali. I primi erano anch i più complicati e prc edc ano che il ma chio t ne ·e il membro dentro la propria comp, gna cnza mai I arlo fino al t rmine della mu– sica. Ri hi dc, a un grande affiatamento nella coppia e un e tremo grado di cono cenza reciproca. Gli altri tipi di danza rias ·um vano invece tutte le altr · po izioni, dalle più audaci ome quelle inculari e bu cali, alle più caste e inno enti, addirittura da e·ccruir i ve liti. In g nere era con iderata buona norma non con u– mare orga mi durante i balli ma solo n gli intervalli fra gli stc . i. Era una quc tione di tile, come tutti i movim nti e i ge ti, d I re to, che do cvano ri ultare il più po ibile armonio i e ordinati. li gruppo di amici si trovò, come d'accordo, la dome– nica ucce iva allo pazioporto, in atte. a della prima a tronave per M tauru . I ragazzi erano vivaci ed ec– citati, carichi di italità ed energie compre c. I ma– schi tene, ano i membri, ben puliti e lucidi, a penzo– lare fuori dell'apposita apertura degli hort , mentre le ragazz indo avano te suti trasparenti mo trando le loro mi ctte ben p ttinatc cd arricciate. C'era Pup ', la figlia ùt un grande industriale di mac– chine da prurito, richie te cndutc in tutta la galas- ia, le migliori in circolazione, irre i tibili, con abiti da prurito, carpe da prurito e tutti gli accessori. Ri– coperta da una ottile p llicola di cellophane mo tra– va tutta la ua fre ca b Il zza. Era una bella brunetta di edici anni, dai eni piccoli e aguzzi, il culo pie– notto e prominente, dalla profonda mi terio a info - atura, la pelle ottil e dcli ata. Con lei c'era la ua amica cari ima Lulù, una plcn– dida ragazza bi nda, di un anno più anziana, dai gran. di seni ondeggianti e un bel culotto ciccio o e mae- to o, appartenente a una· rie a famiglia di agrari, grandi colti atori di fiori di amomilla. L tene a, alternatamente, una mano o una t tta, quel– lo Il tutti on iclera an il uo ragazzo principale, nnibal ', un tipo molto ma chio e fiero, dallo guar– do rapac · e penetrant , un giovane di ,ent'anni già cacciatore profc ioni ta di porco ani, i gu to i cani maialati di e co, ile, il terzo pianeta di Alpha C n– tauri. Vi ra Bogolor, un ragazzo impatici imo, allegro, hiac hierone, proni di cherzi di battute, che a pi– ra a a di entare attor · del genere eroti o-brillant , ros o di carnagione, rotondetto, i capelli crespi. Suo compagno d'infanzia B nn Fox, che lavora a co– me inc neratore del più grande magazzino-cada eri del pianeta, di genere intro er o, il nzio o, timido, gli occhi grandi neri che gui ano in i tenti, di ol- ta in alta, quello he parlava. C n'erano altri, di cr i altri. Salirono sul razzo, µar– tirono per Mctauru . Que to pianeta-divertimento, pianetcl-a entura era un punto, con un contorno. Co 'era Metauru ? Eccolo. Già una palla. Rotolante. colori. Una proiezione. Fatto d'an ia, de idcri con- fu i, repr i. Un botto, il razzo, a te ta in giù, 'era conficcato. Era. no giunti. U cirono all'aperto. Era una bella matti– na su Metaurus. C'erano prati, i famosi prati di Mc– taurus on I pecore dalla mcrdina spio iva. Cadeva cd e plodcva come petardi. n clima dok: ~oa e, ti pido, on una fre ca arietta. Le limpide _r ?.J' blu di ctauru . Il parco di crtimcnti i presentava subito clamore., o. Due enormi falli e una grande vagina gnavano l'in– grc o. i entra a di lì. Perfetta, curata nei partico– lari, l'odore oprattutto. E alava un forte, acuto odo– r . La gente, fra le grandi labbra, sotto il clitoride imponente, pen ava, nella grande vagina estatica, e i grandi falli co miei, intimi, e vagina ma ima, m n– talc, mi tica. Tutte le acca ioni erano qui di ponibili. i si cniva appo ta per trovare il piacere, la gioia, la libertà. Orche trine ritmiche nell'ombra delle arcate creava– no un'atmosfera sonora di so pcn ion e atte a. In mezzo ai grandi fiori alati favillanti, illuminata da fari policromi, era la p <lana delle danze. Vi erano esseri convenuti da ogni parte dell'universo: uomini fiore, con grandi corolle opra il collo e tene– re fogli e alle braccia e gambe, uomini ameba che s i– volavano sul uolo pingendo i coi t ntacoli, uomini mandarino fatti a picchi otto la pelle di bue ia pe– sante, i potevano spremere schizzando nocciolini, creature di ogni gen re, per tutti i gu ti. Pupy, Lulù, Annibale, Bogolor, Benny Fox e gli altri lanciarono gridi di e ultanza, immagina ano un gior– no felice. Incontro a Pupy si fece un Prattiglione. Era venuto lì apposta, da una distanza di molti milioni di anni luce, in cerca di a venture. Era tutto rifatt con una pelle artificiale, tutti gli occhi so tituiti giu ·to per l'occasione, i era fatto inne tare due nuo e braccia lunghi ·ime per poter abbracciare omodamentc qual. i oglia reatura, anche molto larga. Si era mc o in t ta un parruc hino cc puglio che lo r ndc a simile a un giovine Ilo della ua razza. In realtà a a più di quattro nto anni terre tri, e li portava dentro, oltre tutte le apparenze, con dc– lu ioni e fru trazioni e oglic r prc se, una ·tanch z– z a bis aie che a volte lo a ali, a improv i a come una cappa di piomb . Il Prattiglione i in hinò profondamente davanti a Pup o cn andol da i ino la p lliccctta riccioluta del pub e la in itò a ballar·. Era un ballo in tra ae:i– nal , di quelli più atcnati. Si comportò on molta d licat ·zza infilandole il membro n Ila agina, con ge ti lenti ·tandolo b ne e allacciandola con le ue brac ia i buttarono quindi in quella danza ortico a ominciarono a u ultarc e ibrare insieme tenendo i trettamente aderenti.

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