RE NUDO - Anno X - n. 80 - settembre-ottobre 1979

46/RE NUDO una voce.un silenzio IL SIGNIFICATO DELLA SCOMPARSA DI DEfflETRIO STRATOS Ironia della sorte: erano anni che non mettevo piede all'Arena, e l'ultima volta era stato per un concerto degli Area. Anche que– sta volta c'erano gli Area, ma or– mai senza la loro voce, e suona– va strano, come la chiusura sen– za appello di tutto un periodo, di tanto agitarsi, muoversi, cercare. Una fine. Forse per questo erava– mo in tanti, per ricordare Deme– trio, ma anche per ricordare quello che siamo stati e che, nel bene e nel male, non saremo più. Demetrio era la mia coscienza in– quieta. E non sono il solo, per tanti era lui il segno di quello che si stava muovendo nella nostra musica. Non voglio farne un san– to, per carità, i santi non esisto– no, e lui aveva la sua parte di sbagli e di platealità. Ma c'era. E non è da poco, perché troppi tra i nostri cosiddetti musicisti soffrono di un'inesistenza a sten– to negata, pronunciando note e parole già ridette da altri, in un frusto ed indecoroso tran tran. Se qualcosa si deve riconoscere a Demetrio Stratos, è la negazione del tran tran, un cammino che parte dalla quantomeno dubbia formazione dei Ribelli (sì, pro– prio quelli di Settevoci) per arri– vare alle collaborazioni con Hi– dalgo, Marchetti e lo stesso Cage. Area, International Popular Gro– up. Con quel tanto di populisti– co, ottime intenzioni non senza una certa approssimazione. Na– sce nel '72, sull'onda delle musi– che totali, pescando qua e là, nel

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