RE NUDO - Anno X - n. 80 - settembre-ottobre 1979

26/RE NUDO la c:ono1c:enza alfe•nafiwa del c:o•po e della 1Denfe (a cura di Piero Verni) Una delle scuole più importanti del Buddismo del Tibet è quel– la dei Kagyupa, altrimenti detta « della trasmissione orale»: che annovera tra i suoi fondatori alcune delle figure di maestri più conosciuti della tradizione buddista. La scuola Kargyupa dà particolare risalto alle tecniche yoga, alla conoscenza concreta dei ritmi dell'organismo e pone l'accento più sulla pratica diret– ta della meditazione e dello yoga che sullo studio dei testi. La casa editrice Arché, specializzata nella pubblicazione di testi sulle dottrine orientali, sull'alchimia e sugli studi esoterici, ha pubblicato un interessante libro su di uno dei rami principali della tradizione Kargyupa, il linguaggio dei Karmapa. Da que– sto testo (Karmapa - i lama dal Cappello Nero del Tibet, Milano 1979) abbiamo preso alcune pagine che illustrano la vita di due tra i principali maestri di questa scuola, Marpa, il traduttore, e il suo discepolo Milarepa. MARPA Marpa nacque nell'Anno del To– po d'Acqua Maschio (1012) nel Ti– bet del sud. Suo padre profetiz– zò che il bambino era predispo– sto a raggiungere grandi conqui– ste spirituali e, per tale ragione si preoccupò perché egli sceglies– se la giusta via per conseguirle. Molto giovane, Marpa abbracciò il Buddhismo prendendo il no– me di Dharmamati. Studiò san– scrito con Lama Drogmi (33), fondatore dell'Ordine dei Sakya. Poi scambiò tutte le sue proprie– tà terrene con dell'oro con cui ebbe la possibilità di iniziare il suo viaggio per l'India, in compa– gnia di un amico. Il cammino condusse i due gio– vani uomini in Nepal, ove incon– trarono due discepoli di Siddha Naropa. Essi furono molto im– pressionati dai due discepoli che esprimevano una conoscenza pro– fondamente legata alla pratica. Dopo un lungo e difficile viaggio, Marpa fu condotto direttamente da Naropa che lo accettò come figlio spirituale e gli trasmise gli insegnamenti. Marpa, in ringra– ziamento, gli offerse tutto il suo oro. Per sedici anni, Marpa ricevette o da Naropa iniziazioni e insegna– menti conseguenti. Ne ricevette degli altri anche da Jnanagarbha (34) che viveva nell'est e da Sid– dha Kukuripa (35) nel sud. Un altro discepolo di Naropa, Sid– dha Maitripa gli insegnò il Ma– hamudra fintanto che egli ne rag– giunse la perfetta comprensione. In seguito Marpa visse qualche tempo nei terreni per la crema– zione e poi ritornò in Tibet. Marpa dedicò molti anni alla tra– duzione delle copie manoscritte degli insegnamenti tantrici che e- 1 gli aveva portato con sé dall'In-, dia. A Lhobrag fondò una comu– nità agricola ed un monastero, sposò Dagmema che lo rese più volte padre. Soltanto un ristretto e selezionato gruppo di discepo– li godette dei suoi insegnamenti, e su di loro profuse l'essenza del– la sua comprensione. Divenne un famoso traduttore. Il maestro Marpa intraprese un secondo viaggio in India per rac– cogliere ancora nuovi insegna– menti e portarli in Tibet. Al suo ritorno accettò Milarepa fra i suoi discepoli, ma lo sottopose a molte prove e cimenti prima di ritenere giunto il momento di e– largirgli gli insegnamenti segreti. Marpa decise di ritornare ancora una volta in India a seguito di una richiesta di Milarepa. Infat– ti, questi voleva conoscere gli in– segnamenti più segreti del Drong Jug (36) e, malgrado Marpa li a– vesse ricercati tra i suoi tanti ma– noscritti, non trovò i trattati e– splicativi di questa particolare pratica. Così, nella speranza di ricevere anche questi ultimi det– tami, si rimise in viaggio per l'In– dia. Nonostante la sua età avanzata, Marpa riprese il lungo cammino che lo avrebbe condotto in India, grazie a contributo in oro che i suoi discepoli gli offrirono per soddisfare le spese del viaggio e per presentare l'omaggio a Naro– pa. In India, Marpa, si incontrò con Dipamkara Atisha, il quale lo informò che Naropa era sul punto di lasciare la terra. Mal– ~rado ciò, appena giunto nell'In– dia orientale, egli fu in grado di avere un incontro miracoloso con il suo maestro, il quale gli ap– parve in una visione per trasmet– tergli gli insegnamenti che egli ricercava. Poi ritornò in Tibet. Marpa si era sempre servito dei sogni e dei presagi per compren– dere il corso del destino. Fu un maestro difficile, famoso per i

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