RE NUDO - Anno X - n. 78-79 - luglio-agosto 1979

RE NUD0/36 VISIQNI DA UN SOGNO AS,TRALE Kosmiche Musik come l'espres– sione più profonda del Tono nello Spazio. Troviamo ispirazio– ne dal Cosmo, vogliçimo provare con questa musica a far sentire · cosa c'è ancora oltre i limiti del– l'immaginazione. Edgar « Viking » Fro?,se Tangerine Dream si nutre della contraddizione somma della rqu– sica elettronìca, che è la capaci– tà - sdegnosamente negata qal– la critica culta - di evocare at– traverso strumenti che sono il ri– sultato delle tecnologie più avan– zate, immagini che appartengono alla purezza primitiva di un pas– sato ormai sepolto nell'incon– scio: un richiamo all'arcano e al sacrale che si agitano nelle pro– fondità della psiche dell'uomo. « Ho creduto di ascoltare una grandiosa musica balinese, mu– sica della quale si potrebbe p?,n– sare che domini nell'interno del– l'atomo, musica che nasce forse dal movimfmto · dei pianeti, mu– sica che ascolterebb?,ro per sé so– li Poe, Lautremont, Raimond Ro~tssel » (da una lettera di un ascolrntore a P. Schaffer, dopo 10 un concerto radiofonico di mu– .sica concreta. Immagini di questo tipo manda– no in bestia il critico in quanto non è assolutamente possibile accettare l'identificazione del nuovo suono (quello elettronicç>) con sfere che vanno oltre la per– cezione razionale del reale, « per– ché la musica, soprattutto una musica delle macchine proprio questo non dovrebbe essere» (F. Prieberg «Musica ex Machina »). Purtroppo ancora c'è chi, segua– ce inconsapevole della teoria « machiniste », si ostina a voler, identificare musica elettronica e musica delle macchine, negando in blocco qualsiasi approccio al suono elettronico che sarebbe., in ogni caso, il medium attraverso il quale la società tecnocratica celebra il suo feticcio tribale: la macchina. 192 anni fa lo scrit– tore e musicista tedesco E.T.A. Hoffmann aveva già compreso che accanto alla « musica mec– ca:p.ica » che vuole :produrre un effetto musicale attraverso mec– canismi, cilindri e valvole e che si vanifica nel tentativo insensa– to di far produrre da questi mez– zi, in quanto tali, quello che è possibile ottenere solo se li ma– novra « la forza interiore dell'uo-· mo», esiste una « meccanica su– periore che coglie i suoni più propri della natura, scruta i suo– ni racchiusi nei corpi più etero– genei e studia di fissare questa musica misteriosa in uno stru– mento che si informi al volere dell'uomo e risponda al suo toc– co - nella ricerca - del Tono Perfetto delle misteriose armo– nie della natura» (da L'Automa– Sansoni). E' nell'esplorazione di queste armonie, dei confini del suono nella sua realtà espansa, fluttuante, senza tempo, Astrale, che stà tutto il fascino della mu– sica elettronica: Tangerine Dre– am ha spesso fatto vibrare il To– no Perfetto! Nato nel settembre del 67 a Berlino da un'idea di Edgar Froese, che allora si in– teressava di grafica (sue e della moglie Monich sono infatti tutte le covers T.D.), il gruppo com– prende, oltre a Froese alfa chitar– ra, Volker Hombach, violino flauto voce, Lanse Hapshash alla batteria, Kurt Herkenberg al bas– so e Charlie Prines alla voce, tut– ti musicisti che andranno via orima dell'ìncisione del primo al– bum, infatti dopo .qualche con– certo live - Berlino, festival di Essen - Ta11gerine. Dream si scioglie (69) per ri'tia$cere un an– no dopo con un 'b'fganico com– oletamente cambiato: con il soli– to Fr.ot:se troviamo Klaus Schul– ze, - all'epoca suonava la batte– ria - e Conny Schnitzler al vio– loncello che già da tempo si in– teressava alle possibilità espres– sive dei generatori di suono - contemporaneamente lavora con i Cluster altro gruppo mitico del– la elettronica tedesca. Un loro nastro capita tra le mani di Rolf Ulrich Kaiser che gli fa incidere Electronic Meditatjon, « un viag– gio musicale all'interno cli un

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