RE NUDO - Anno X - n. 78-79 - luglio-agosto 1979

RE NUD0/3 lettere- lettere- lettere- lettere- lettere lettere Sono un fascista, ma... ùualche constatazione iniziale: A) ammesso che nel vo– to elettorale tutta la bor– ghesia alta e media vota ~ompatta per MSI, Demo– crazia Nazionale, PLI, DC e PRI con aggiunto il PSDI e che il proletaria– to e i contadini votino PSI? PCI e gruppi extra parlamentari, il mitico 51 % (è realizzato in ba– se al voto della... picco– la borghesia. B) una persona che fos– se nata nel '44 avrebbe ora 35 anni, e uno che a– veva 5 anni nel '44 ora ne avrebbe 40. Dai 40 an– ni in giù non è pensabi– le che la popolazione ita– liana abbia una esperien-· za diretta del fascismo, quello che i sotto-qua– rnnta sanno o lo hanno letto sui libri, o lo hanno visto al cinema o alla TV, o lo hanno sentito nel racconto da parenti e co– noscenti più anziani. E' UNA ESPERIENZA ME– DIATA. C) larghe zone del sud (per esempio... Reggio Calabria) non hanno vi– sto una Resistenza di lun– go periodo contro il fa– scismo, nel 43-45. Queste considerazioni i– niziali nascono da una e– sperienza personale e poi dalla lettura di un libro. Il libro è, chiaramente, tambro/Hobbit. L'espe– rienza personale, un po' difficile da dire, e torse incredibile, però vera e questa. Sono vissuto in una città di provincia dove quel poco di antifascismo non celebrativo è stato fatto dai gruppi m cui anch'io militavo. Militavo e ho militato dai 14 ai 18 an– ni, poi pian piano ho co– minciato a sentirmi un funzionario di partito in erba, un piccolo « politi– cante » estraneo non so– lo alle masse, cosa pacifi– ca, ma anche (un pizzico di privato non guasta) a me stesso!!! Così ho cam– biato interessi, sempre più musica, sempre più «personale», sempre più Oriente, Zen, sempre me– no politica. Fin qui è storia di tan– ti, quello che in più ho fatto è un po' strano. Al– la ricerca di qualcosa, di una esistenza totale, ho scoperto una certa osmo– si con dei miei coetanei, gente che era in classe con me, però neri, fasci– sti, o, come si autodefini– vano, tradizionalisti. Non mi sentivo, e giustamen– te, più obbligato verso forme di politica che non sentivo, quindi ho comin– ciato sempre più a fre– quentare quel lato nero della mia persona, the dark side of the moon. Così ho conosciuto le lo– ro idee dal vivo, in di– retta, ho saputo che pen– savano dell'Oriente, del– la spiritualità, di Evola, etc. Quando militavo nella si– nistra avevo fatto parte, saltuariamente, di servi– zi d'ordine, di ronde an– tifasciste, etc; coi picchia– tori fascisti a volte ave– vo avuto a che fare, non simpaticamente. Per far– la breve, quando poi mi sono ritrovato tra i fa. scisti ho fatto le cose pu– lite, non ho frequentato picchiatori o persone di bassa levatura mentale a– manti dello scontro fisi– co. La piccola borghesia, si sa, « oscilla», e io avevo oscillato uh po' troppo. Poi ho ripreso ad oscilla– re, e ho cercato di spie– gare a me stesso e qua e là anche ad altri cosa vo– levano dire per me due matrici ideologiche oppo– ste. Poi ho comprato Lam– hro /Hobbit e mi sono sentito l'unico (forse, ma lo' spero tanto, è duro do– ver mettere in gioco spes– so la propria irripetibi– lità) giudice, censore et recensore di tale opera. Non ho capito molto l'in– troduzione, che ho trova– to difficile, pur facendo io filosofia all'università, pe– rò i materiali contenuti mi hanno fatto riflettere. E' in atto (ignorata dalla sinistra come specificità politica. e infatti la pro– paganda antifascista non ha fatto un salto di qua– lità in tal senso) un ten– tativo, da parte di setto– ri del MSI, di influenza– re GIOVANI tramite: I) Un richiamo a forme spirituali di società ten– denti al sacro; Il) un'adozione di paro– le e idee prese dalla si– nistra. Per fortuna riten– go tale tentativo di poco respiro, ma non penso che le idee circolanti nel– la sinistra, così com'è, siano pronte a parare la mossa altrui, per questo vi scrivo. Tra forme spirituali e reazione politica , (fasci– smo, nazismo) la coinci– denza è solo tattica, più determinata da incom– prensioni del valore del– la spiritualità da parte della sinistra èhe altro. Il fascismo come inva– denza estrema dèl politi– co in tutti i campi tende a distruggere quell'espe– rienza interiore che è la base della spiritualità (es. concordato). Le forme spirituali, o se vogliamo la tradizione, vanno contro il neo-fasci– smo inteso come tentati– vo di fissare una volta per tutte le possibiiità di liberazione presenti in ogni essere umano. In quanto tali fascismo e na– zism,o non possono esse– re che blocco di ogni at– titudine metafisica (il raz– zismo come materialismo zoologico). Scriveva Trotsky, se non erro, che non si può in– gannare una massa. Quando un gruppo diri– gente politico usa parole prese a prestito dall'a,·– versario, espone conti- nu~mente i « diretti » a crederci e a pensare a :--L·· conde ondate e secundL' rivoluzioni. Non aspetta– re, ma già fin d'ora incu– ne~si in questo varco Bisogna chiedersi che .ei– fetto avrebbe su certe ba– si politiché del MSI la presentazione del bi:1<?· mio comunismç e sp.m– tualità, senza struménta– lizzare nessun termine a favore dell'altro, ma fon– dendoli. . Utopia? Ambi– gua utopia? Ma val la pena di rileggere la co!1· siderazione B, nel lugho '60 io non sapeva né leg– gere né scriv_ere. E voi? Anonimo del XX secolo Ulisse e l'eroina Già Adorno e Horkeimer nella Dialettica dell' Illu– minismo avevano parla– to di Ulisse come uno dei mi ti cardini del pensie– ro e .della società borghe– se: l'eroe di Omero in– carna lo spirito della no– stra civiltà nella sua lot– ta di « emancipazione » che nell'Odissea è rap– presentata dalla lotta contro i mostri e gli dei avversi. Ulisse, etoe illu– minista per eccellenza. conduce il viaggio_ verso la civiltà della Ragione e della Tecnica, libetando– si così dalla schiavitù nei confronti delle vecchie superstizioni e della ma– gia. Non a caso egli è uno che ha bisogno di « pro– vare » per credere. Ma cosa centra tutto que– sto con la droga? Cen– tra perché se ricordiamo la trama dell'opera Ulisse ad un certo punto rischia di perdere i suoi compa– gni nella terra dei ~oto– fagi, i mangiatori di loto. Si· dimenticherebbero del– la loro missione di guer– rieri e navigatori per tuf– farsi nel sogno e nell'o– blio (i Paradisi Artificia– li come li chiamava il lo– ro celebre estimatore francese del secolo scor– so), se non fosse per U– lisse che va a riprenderli e a riportarli sulla retta via: e così si qualifica co– me eroe moderno. Più o Segue a pag. 62

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