RE NUDO - Anno X - n. 78-79 - luglio-agosto 1979

rthang Tulku è un lama reincarnatu della t rudiziune buddista ti– ana ehe si è da diverso tempo stabilito negli Stati Uniti dove fondato alcuni centri di medittp.ione e comunità di studio. Tar– thang Tulku, C~f!", del resto molti dei maestri tibetani che insegna– no le tecniche lfle filosofie bud4.iste. in occidente, pur rimanendo fe- dele agli antichi inse nam jffdla. via del Budda riesce a porger- i a UIII. ~bblico ai cu illlcidè1&tale in modo semplice, profondo accessibile. Vi .qui alcune pagin tratte dal suo li- bro, Gesto di 8 . 'aldiniEdi re, in cui Tarthang Tulku tratta delle importa,µ ~ dèlicate conne sioni che intercorrono tra il corpo, il respiro e (f1.4ftente poiché, come osserva giustamente que– sto maestro, l'useHJ umano per sviluppare una più alta consapevo– lezza deve int.-«re iJ corpo, il respiro e la mente. In genere il corpo soltan i$ fisica fat• ta d · ,Ar1111t~111~li e orga- ni i ddividono a lo D\eçole e a .maNIIN~• na- es– for– tes– o gie, P. V. te e naturalmente per tutto il no– stro sistema, senza alcuna mani– polazione o sforzo supplementa– re da parte nostra. Quest'energia si manifesta come equilibrio, gioia o anche amore. Quando effettuiamo il rilassa– mento possiamo concentrarci su una sensazione particolare, come la calma fisica, ed espandere poi gradualmente questa sensazione in modo che essa si estenda den– tro e fuori, oltre il corpo tisico. Ci possiamo concentrare soltan– to sull'immobilità del nostro cor– po o soltanto sulla respirazione o sulle. riduzione al silenzio dei ostri pensieri. Quando espanr · o quuta sensazione di si– io interiore possiamo senti- cjrcQlue renergia attraversa l re H nostro corpo tisico t'energia possiede tre ele– . c. congiuntamente tor– « modello,. b~~e del– titfi:..ì.a,tt;eggia– • pen.ao - ifi– e la .io- truttura rporeo » ergia. Il iamo lice- alità di e- RE NUDO 17 porea », che è molto più inaffer– rabile del respiro. Tutti e tr,e gli element· sono inseparabilmente– connessi e on possono tunzio– nare se non sono reciprocamen– te in rappor o; ma ciascuno ha le proprie caratteristiche le proprie qualità specifiche. Nel lo– ro insieme possono creare la struttura basila:re del corpo tisi– co, amalgamanclosi in modo complesso, misterioso, per crea– re quella che chi,amiamo la vita. In qualche modo li possiamo e– quiparare al corpo, al respiro e alla mente, ma sono assai di più di ciò che normalmente intendia– mo con questi termini. Lo « schema corporeo », la strut– tura fisica attraverso la quale fluisce l'energia, è qualcosa di più del semplice « corpo ». L'e– nergia mentale dei nostri atteg– giamenti e delle nostre azioni crea una certa « atmosfera » che si accumula intorno a noi su a– ri livelli che oltrepassano la no– stra sostanza fisica: è ciò che tal– volta è chiamato il corpo « sot– tile» o «etereo». Anche se co– munemente non lo si vede, esso continua a essere parte di noi. Possiamo paragonare il corpo « SQttile » allo strato superiore aèll•atm:osfera terrestre, che è la continuazione dell'atmosfera in– fetiore, ma è costituito di ele– ~ti differenti e ha una qualità differente. Il « respiro » va ben oltre il con– cetto çon ,iJ quale di solito inten– dilQllP la respirazione; è collega– to ad altri flussi di energia e la Sl\3 qualità e mbia a seconda dei nostri stati emotivi. Se ·1 nostro respiro non è abbastanza proton– do, o se lo è troppo, il resto del nostro sistema ne viene intluen– zato; se equilibriamo il nostro respiro - equilibrando le nostre emozioni - anche il corpo e la mente diventano equilibrati. Il respiro è come un ponte che congiunge il corpo e la mente. La « sottile energia corporea »

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