RE NUDO - Anno X - n. 77 - giugno 1979

hiostro e regalavano fantasie metaforiche uovo tema musicale. mi che costituivano to genere erano già ·: Amon Dull, Can, , Kraftwerk, Tangeri- ream, Ash Ra Tempel, enstein, Popol Vuh, ryo, tutti tedeschi. pochi anni molti pi tornarono nell'ano– to, alcuni cambiarono ione (gli Amon Dull ,-avano di west coast, i Npol Vuh di misticismo zuccherato). Klaus Schulze invece non sembra aver tradito la sua matrice cosmica anche se l'organo esaltante di lrrli– cht non si ripete. Questo disco è molto di– verso dal precedente dop– pio Cyborg. I brani piutto– sto lunghi come è nello sti– le di questa musica, sono sei. Ognuno .fa storia a se. L'uso della batteria perfe– zionato non· impone il ri– tmo (ved. Black. Dance), ma stimola la variazione e la continuità esp~essiva. Un gioco di combinazioni perlopiù azzeccate mi fan– no credere... O forse è so– lo il fantasma della musica pop elettronica? Mlke Oldfleld Incaiitations (Virgin Records) g. c. La Virgin Records, dopo a 0 ver tentato il successo commerciale presentando gruppi punk e reggae gia– maicano ann~équato, pub– blica ora questo « Incanta– tions •, del compositore e polistrumentista Mike OJd– field, uno degli 'ultimi ra_JJ– presentanti della musica pop d'avanguardia inglese. E' dal 1975 che il silenzio di Oldfield su vinile non ve– niva rotto, ma in questi quattro anni il nostro non è cambiato di molto, e ri– lCOpre molte cose che ave– va già proposto nei suoi dischi precedenti. Il disco in sé è molto bel– lo, pieno di atmosfere sot- tili, strane, di melodie ri– correnti che si avvertono negli angoli più nascosti della musica e percepibili solo a livello inconscio (o sub-conscio?),; ma è un di– sco simile agli altri dello Oldfield di sempre, e che degli altri mantiene tutte le caratteristiche: echi di sperimentazione sonora, tentativi di penetrare nel– le profondità del suono a– custico ed elettronico, con forse un'ancor più estre– mizzata ricerca della perfe– zione estetica e formale. E' comunque un disco che conferma come Oldfield possieda un'ormai incon– sueta capacità di rendere chi asc.olta partecipe del lavoro di chi suona, nono– stante, o forse, nel caso di Mike, grazie alla media– zione rappresentata dalla riproduzione su disco. Come negli album prece– denti, anche in qpesto In– cantations Oldfield suona la maggior parte degli stru– menti usati. E' inoltre veramente note– vole il contributo dato dal– la sorella di Mike, Sally, che nelle parti cantate ci regala degli autentici mo– menti di gioia musicale. Ottima prova di sé danno anche un gruppo di percus– sionisti africani, gli fabu– la, già presenti nel penulti– mo disco di Oldfield, Om– madown, e che sanno crea– re, attraverso reiterazioni e ripetizioni, delle atmosfe– re veramente meritevoli di essere ascoltate. Rob,ert Gordon Rock billy boogie RCA c. a. Che ne direste .se vi vede– ste sbucare dalla naftalina e dalla formaldeide un ti– zio che sostenga che gli ul– timi venti anni di musica non sono mai esistiti e che la cosa più. bella che esi– ste al mondo è il buon sa– no vecchio r'nr, altrimenti detto rock 'n roll? In altri momenti si direbbe che è un matto, e che non è de- gno della minima attenzio~ ne. Ma in questi tempi di cosiddetto « riflusso » è meglio non gettare mai nulla nel cestino in base a certezze che poi sono tut– te da provare. E quindi giù con la brillantina, il cra– vattino e gli sbrilluccichi: ascoltiamoci questo Rock billy boogie di Robert Gor– don, che tanto entusiasmo desta -all'estero fra i post punk fans. In fin dei conti si può sempre trattare di una buona ·occasione per riascoltarsi (o, per chi se li è persi, ascoltare per la prima volta) « Is's only make believe » e simili cose. J ean Michel Jarrè Equlnoxe Polydor g. m. Le note di copertina ti av– vertono premurosamente: Jarre suona da solo tutti questi strumenti: 2600 ARP synth, AKS synth, VCS 3 synth, Yamaha Po– liphonic synth, Oberheim synth RMI keiboard com– puter, ELKA 707, KORG poliphonic synth, Eminent, Mellotron ... guarda un po' è finito ... no no, manca an– cora l'ARP sequencer, l'es– senziale Oberheim Digital Sequencer, nonché il Rhy– thmicomputer e poi natu– ralmente il Vocoder! Da– vanti a tutta sta robba uno q4alunque impazzirebbe ma il bel Michel da poco convogliato a nozze con Charlotte Rampling, lui certamente no ed eccolo sfornare l'Opera: Equino– xe. Equinoxe Part 1, Equi- RE NUD0/59 noxe Part 2 Equinòxe Part 3... e così fino a 8, tutto materiale che farà impaz– zire i mezzibusti della tele– visione - pare che J aco– belli di Tribuna Politica sia uno dei fans più acca– niti del francese -; non mancano episodi mistici buoni per docum~ntari sul– le cattedrali italiane né mazurche elettroniche con tanto di tuoni e lampi per un servizio sull'infanzia in– felice di Giuseppe Fiori. Eppure dobbiamo esser o– nesti, questo J arrè qualche passo avanti rispetto al precedente Oxigens, l'ha fatto! Per es., là copertina è molto più bella ... Weather Report Mr. Gone CBS g. et. c. Una volta c'erano le gran– di orchestre di .Ellington e Gillespie, il giaasz insom– ma; poi arrivarono Coitra– ne, Sun Ra, Coleman, Da– vis e ci aprirono le orec– chie: ora il Weather Re– port ce le richiudono. Un tuffo nel passato questo Mr. Gone. Al posto di ar– chi, ottoni, ottoncini ci so– no i polymoog di Zawinul che si diverte a fare il ma– chine man orchestra mo– dulando note che il) nessun caso vanno oltre l'accatti– vante quando disimpegna– t~ atmosfera da drinks: musica da filodiffusione per intercederci. Dei Wea– ther Report del primo al– bum e dello stupendo I sing the Body Electric o di Sweet:pighternon non resta traccia: qualche puntatina soul, un pizzico di disco e tanta, tanta noia. Ma pur non volendo andare tanto lontano nel tempo, anche per non passare per i soli– ti nostalgici ci sembra che il sound del gruppo, anche rispetto a lavori non del tutto riusciti come Tale's Spinnin, si sia di molto impoverito. g. et. c.

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