RE NUDO - Anno X - n. 76 - maggio 1979
RE NUD0/52 Librazione Il rilassamento Celuc libri L. 3.800 Una delle tecniche del cor– po più interessanti di que– sti ultimi anni è senza dub– bio quella legata al rilas– samento. I benefici di que– sta pratica terapeutica so– no diversi: dalla rapida di– minuzione delle tensioni muscolari a quella delle tensioni psicologiche. Que– sto libro è anche un appro– fondimento del discorso della medicina psico-soma– tica e dei suoi possibili svi- · luppi; è diviso in tre par– ti, una prima in cui viene esaminata l'evoluzione del– le tecniche di rilassamen– to, una seconda che affron– ta il problema della cura e una terza dedicata alle possibili applicazioni. Un testo chiaro e conciso che affronta questioni non semplicissime ma che lo fa con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, dagli specialisti a,i semplici pro– fani interessati. In appen– dice c'è jp~ltre un comodo glossa.rio dei termini usati. p. v. Alessandro Gebbia - Sergio Duichin Kerouac Graffiti Arcana Editrice L. 3.400 Lo confesso. Non è stato il Vietnam (quello degli an– ni sessanta), non sono sta– te le masse oppresse e nemmeno l'iconografia le– ninista della Rivoluzione d'Ottobre... quello che mi fece decidere (con la forza delle decisioni storiche dei sedici anni) che questo mondo borghese era un mondo in cui non valeva la pena di vivere e che la vita, quella vera non la me– ra sopravvivenza biologica, era da qualche altra parte furono tre libri letti in ra– pida successione: I sotter– ranei e Sulla Strada e Dharma Bums (letto in in– glese quando ancora capi– vo una parola su tre) ... l'autore di tutti e tre era un americano non ancora famosissimo in Italia (lo sarebbe divenuto di lì a po– co), contraddittorio, appas– sionato timido e spaccone, un tipo in cui, come ha giustamente scritto Nanda Pivano « .. .il flirt mentale con la morte andava di pa– ri passo con la sua passio– ne carnale per la vita». Kerouac parlava di viag– gi, di avventure, di droga, di amore, di buddismo, in– somma di tutte quelle cose di cui si parla ancora oggi e che forse adesso devono fare i conti con una spia– cevole patina di stereoti– po che si portano dietro ... Kerouac, almeno in Italia, è stato di gran moda (nel senso positivo del termine) negli anni '65-67. Si girava per l'Italia o per l'Europa in autostop con i suoi libri (e quelli di Allen Ginsberg) nella tasca del giaccone.:. poi il mito Kerouac subì un certo appannamento negli anni '68/69 ... « indivi– dualista », « ma dove stan– no le analisi politiche», « non parla di lotta di clas– se», « intimista piccolo– borghese in crisi » e altre piacevolezze del genere su– bentrarono all'esaltazione, spesso acritica e un po' re– torica degli anni preceden– ti... ci fu un ritorno di fiam– ma negli anni storici del– l'underground italiano ('70/73); gli spinelli comin– ciavano a entrare nella vi– ta di migliaia di persone « nella misura in cui » ne uscivano le analisi di clas– se e i miti marxisti-leni– ni ti: cominciava la stagio– ne della « nuova coscien– za». Viaggi psichedelici e esplorazioni geografiche mettevano in primo piano il problema del rapporto non mistificato con la no– stra interiorità, l'India, al momento ancora fissata nei suoi confini geografici e non ancora trasportata in occidente, cominciava a fare capolino nel cuore del– la controcultura e cose del genere ... il resto è storia dei nostri giorni... la sco– perta del personale, la morte della politica, il cor– po, la mente e il ritorno della religiosità etc. etc. etc. Adesso si torna ancora una volta a parlare di « Ke– rouac revival », i quindi– cenni che agli inizi dei ses– santa non erano ancora na– ti) cominciano a leggere lo seri ttore franco/ canadese e i trentenni lo rileggono e forse usano i suoi libri anche per qualche riflessio– ne sul proprio passato. Vie– ne a proposito quindi un libro: Kerouac Graffì.ti, che fa il punto sul Kerouac autore, personaggio, caso letterario, e modello esi- tenziale non privo di una sua kafkiana tragicità. Ser– gio Duichin e Alessandro Gebbia, gli autori dedica– no metà del testo a una interessante analisi di Ke– ruoac situandolo anche nel– la storia della controcul– tura e del costume italia– no. La secondo parte di questo Kerouac Graffì.ti contiene una serie di in– terviste e interventi su Ke– rouac, di alcuni esponenti della controcultura ame– ricana. Tra queste ricordia– mo il bel pezzo di Burrou– ghs e la lunga intervista ad Allen Ginsberg su Ke– rouac, gli anni cinquanta, e la beat generation. p. v.
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