RE NUDO - Anno X - n. 76 - maggio 1979

TOCK · dopo emake possibile organizzazione gli han fatto segui– re proprio Brian Eno. Il povero Lou sarebbe finito nel ridicolo, se Eno non l'avesse chiamato fuori a fare Heroin con la chitarra. Così ha avuto il suo delirio di applau– si. L'ho sempre detto che un Eno sarebbe rimasto vitale più a lun– go, la gente come Red si brucia la creatività in uno, due anni, poi vive di rendita sul rifacimento di se stessa: ed è già tanto che sia fisicamente vivo. Non so quanto potrà durare ancora. Quanto a Brian, è sempre squisi– to. Ha fatto solo cose inedite, ed ha saputo ipnotizzare il pubblico; merito anche della band, la miglio– re avanguardia inglese dei '90. Ma temo che per il festival sarà un caso quasi unico. Preferi co dimenticarmi dell'ac– coppiata Winwood-Clapton che è seguita, se non altro per rispetto verso i loro trascorsi. 22 agosto Niente reumatismi, ma nottate tutt'altro che brillanti, almeno a giudicare dalle facce di stamatti– na. Quelli che a Woodstock c'era– no hanno l'aria di ricordarsela di– versa. I più giovani, naturalmen– te, fanno casino e ridono. Riderei anch'io, se fossi meno indolenzi– to. La critica, comunque, sembra in buone condizioni di spirito. Chissà perché, ci siamo riuniti senza far– ci notare nello stesso angolo del campus. Forse per dimostrare che siamo ascoltatori come tutti gli al– tri... mah! Il Melody Maker ha mo– bilitato dei giovani e dinamici E.n– glishmen che Woodstock han fatto in tempo a studiarsela a scuola. Rolling Stone ha preferito affidar– si alla vecchia guardia, invece. Quanto all'Italia, siamo pochi, e come sempre in veste personale. Mi è sembrato di intravedere nel marasma la barba grigia di Ber– toncelli. Chissà se scrive ancora. 22 agosto, sera Sono scesi in campo i Gong, ed è stato un· tripudio. Non una sbava– tura, non un calo di voce (del re– sto Allen non ne hai mai sprecata troppa). E' stupefacente come la antica avanguardia, oggi, richiami tanto successo. A Woodstock, quella vera, non sarebbero stati neanche a sentirli. Poi i Grateful Dead, e stesso tripu– dio. Così posso anche perdere le mie illusioni. Ormai potrebbero chiamarlo il complesso dell'arte– riosclerosi, sulle scene da trenta– cinque anni e scoppiati da quasi trenta. Garcia è un fantasma di chitarrista e Weir perde quasi gli RE NUD0/43 accordi, mi sembrano le patetiche celebrazioni dell'Armstrong set– tantenne. Eppure ci sono i dischi a dimostrare che questi Dead non sono quelli del '69. Possibile che nessmw se ne accorga? Emerson merita un discorso a parte. Lui, almeno, è in salute, a giudicare da come corre per il pal– co. Ha fatto i soliti numeri di ul– travelocità tastieristica, poi le classiche coltellate all'organo, e giù tutti ad applaudire come se fossero novità. Quei poveri cristi del bassista/batterista di turno (chissà quanti ne ha cambiati, or– mai) non sappiamo neanche chi siano. Ma c'è lui che si sbatte e sorride: credo che lo salvi una to– tale mancanza di senso dell'umo– rismo. Del resto ho poco da con– dannare, quando piaceva a me, le sue trovate erano già stantie da un pezzo. 23 agosto Comincio ad abituarmi al regime di vita. ~eccato che con stasera sarà tutto finito. Quasi quasi ci prendevo gusto. La serata post– Emerson non merita un gran po– sto tra i ricordi. Unica· nota, di– ciamo, sentimentale, è stata la pre– senza di Roger Daltrey, uno che l'altra Woodstock se l'era fatta: ha cantato anche bene, accompa– gnato dal gruppo di Patti Smith. Non è stato fortunato, in cinque anni ha perso tutto il resto degli Who, prima Moon, nel '78, poi Townshend, infine anche Entwhi– stle. All'ultimo funerale, mi ricor– do le foto, sembrava uno straccio. E' un reduce. O forse qui lo sia– mo un po' tutti. 23 agosto, sera Un altro brivido: quanto Country J oe, baffi così belli che penso se li tinga, ha scandito il tradizionale saluto: « Gimme an f...! » Una spe– cie di omaggio, la nostra risposta. Eppure, anche se oggi è meno traumatico, questo urlare« fuck! » è ancora una provocazione. Nel '69, però, speravano che da lì a trent'anni non ce ne sarebbe sta– to più bisogno.

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