RE NUDO - Anno X - n. 76 - maggio 1979

RE NUD0/24 Il consumo sociale della tcmp . tesso ,i raffor,a l'assunto ·10 f Ili . O a ,ono sano perché Ili ,ci ~au.o·. Qu~sto 2iudizio paò non meuc 111 luce un 1m- neppure i no tri punti di vi. ta. e il linguaggi è già una elta di quel che i vuol dire. n n p iamo ign rare il pa– rado.. che parlare della follia ignifica :ce2liere di n n dirne niente. o;;,e è n to a tutti. un omportamento di,·enta malattia mentale a pau di in– contrare :ulla :ua strada una struttura p. ichiatrica. on è una gran no ità dire che il medico fa il malato. ma da qua– ,i-battuta-di- pirito pa a a tragica realtà davanti ad un quid che biol gico non è. erificabile neppure. opinabile purtroppo. i. Pazzi i di enta grazie ad un giudizio: parafra ando un qual ia i manuale di p ichiatria il malato de– nuncia come di turbatori elementi pa– le:emente fanta matici. Per dirla con za. z. il pa . o è un attore illegittimo . ..in realtà quello che determina l'e en– tualità che la alute mentale di una per ona ia me a in di cu ione non è tanto quello che la per ona in quanto attore fa. ma piutto to quello che le autorità in quanto uo pubblico ne pen ano". Qui preme ottolineare come il termine autorità alga tanto per l'ap– parato p ichiatrico che per quello gtu• ridico. accomunati non olo dall'e en per giudicare. ma anche dall'impalca– tura egregati a che ne giu tifica l'e i- tenza. Il con etto di malattia di mente è un tra lato cienti ta. una pura nomina– zione enza ri contro pratico che na ce in ieme alla egregazione. o meglio na- ce con la giu tificazione. propria della borghe ia. della egregazione. fino all'illumini mo i trattò di eque tro dalla ocietà ci ile di per one che. an– corché non produtti e. contraddice a– no con la loro e i tenza un ben preci o. carte iano rapporto con la realtà. Du– rante la Rivoluzione France e Pinel. primo in Europa. tol e le catene ai re– clu i della Bicetre: da allora i proce– dette a giu titifare terapeuticamente la egregazione. Secondo Foucault que to ru il completamento del dominio del :,ilenLi . ulla follia. L'i. tituzione ha trmato una buona ra2ione di merito cambiando n rn1e all; punizi ne. al ponan1c incrinatura st )~i~a: Dò~ncr. con più acuteua. parla e.I, 1~1egr~1~1one della non-ra!!ionc nella ra1.1onaltta ca– pitalistica. :~d il rifiut . aggiungiamo noi. di a111me1terc he e!->i!->la 4ualco. a che non può e!->!->ere definito. neppure in negati, o. ri!->pe1to alla ra1.ionali1à. ~' 4 uesto pia no ci !->i 111 uo, e ancora oggi. altrimenti !->arehhea1111111.:1tere ch non . empre la ragione pen!->a. ome i: ormai ampiamente conferma– to. alle spalle di ogni :aso dinirnmen1e 1),,enato c'ì: ran!!o,cia. !!rande e ,mi– ,urata .. i può pe~·,ino dire che ,ianw 1u1ti malati e fonuna nostra che non riu,cirannn a curarci 1u11i:Laing è me– no di un nodo. Que,10 però è un sil– ln! !ismo.da cui la n UO\ a p,ichia I ria non 0 ~sente. 'è una re!!ola non sniua che dice al medico di ai:11are il malato. ma rerché non dire il mo malato? ap_o~ ,ol!!endo il lun!!ncomune. 0 ,ern che e ti patienle (più ·e1i1110(1)girn d1e mail ,1 fare il medico. ura è a1tenua1.ione d.:lla soffercn1.a: 4ue!--la!--i chiama '!--an- 1ilicazionc della !--Of'feren,a·.tanto che non esiste modo più efficace di perpe– tuarla che renderla collc1ti,a. E' l'af– fresco pa1e1icodell'aiuto. caliamo sem– pre più nella catacomba se prendiamo :11todi cosa ,cramente significhi l'a1tri– buzione del 'di\'cr:o· al :-.in101110 men– tale. e c'è una cosa che è cara alla maggior parte degli psichiatri (che. per quanto alternativi :i ano .. i curerebhcr_o da. oli pur di continuare ad es. ere tait) è quella malefica definizione di fol– le =diver o. che abbastanza perniciosa arebbe anche e n n riguardasse. come im·ece di !!.raziatamente ri2uarda. le per one ti iche. non generali;zabili. dei degenti p ichiatrici. Que ta inno azione dai educenti con– notati ociali è di enuta la regola in– torno a cui ruota tutta l'ideologia della nuo a p ichiatria. Eppure. enunciare la di er ità della follia uol dire re i tere tenacemente. on ignifica ubito ri– fiutare. ma fermar i, o tare al bordo del precipizio. Qual è l'enunciato au– tentico? Que to: la follia non è dicibile. abbiamo a portata di mano la follia dell'altro. e qui ogni determinazione è

RkJQdWJsaXNoZXIy