RE NUDO - Anno IX - n. 72 - gennaio 1979

RE NUD0/40 MAGMA LaNuovaRegola dell'Universo secondo Christian Vànder Megalomania e celtico, fantascienza e Santa Inquisizione, Hitler e Cari Orff ... una musica, una lingua e una mitolo– gia, ovvero i Magma. Più che un com– plesso, il cervello di un uomo, Christian Vander, batterista, poéte maudit, ap– passionato di John Coltrane e di culti egizi. Daevid Allen, quello dei Gong, ha di– chiarato una volta che i Magma rap– presentano nel pop francese lo Yang, in contrapposizione alla natura Yin del suo gruppo. E la musica dei Magma, sembra dargli _ragione, cupa com'è, e venata di diabolico. Anche se, in effetti, quando si dice "Magma", non si pensa di solito ad un gruppo con un suo svi– luppo nel tempo, ma piuttosto ad un unico disco, immagine definitiva, mo– nolitica, apparentemente nato dal nul– la: Mekanik Destruktiw Kornrnandoh. Ma anche prima, il disco è datato 1973, esisteva un complesso con quel fatidico nome, riUnito intorno a Vander ed al suo alter ego, il vocalista Klaus Bla– squitz. Nonostante il leader avesse rin– negato le proprie origini jazzistiche, lo stile era intriso di rock-jazz, con una ritmica rapida e variata ed un forte en– semble di strumenti a fiato. Di veramente nuovo c'era la parte can– tata. Le liriche non erano scritte in una lingua conosciuta, ma in kobaiano; il "folle" linguaggio che Vander creava improvvisando, durissima mescolanza ,di germanico, celtico e lingua d'Oc. Tanto per fare un esempio, ecco come suona, in kobaiano, "batteria": "da zess untehr bundehr zerebrahl mekanik zeuhl wortz perkutehr slakenzain". E sulle copertine Vander scriveva le sue poesie gravi di Lautreamont, natural– mente in kobaiano con traduzione a fronte. Così Magma e 1001° Centigrades, dischi inquieti, capaci di scuotere con il loro sapore di mai sentito. Ma per dimenti– carli basta ascoltare i primi accordi di Mekanik Destruktiw Kornrnandoh E' sufficiente quell'esordio, il ritmo calcato e pesante della triade piano– basso-batteria, Vander che grida il pre– ludio con voce metallica, e siamo tra– sportati di peso nel mezzo di una messà nera, con al fondo aromi quasi _hitle– riani (" ...mi interessa ... l'aspetto esote– rico del fenomeno, i simboli e le forze usati .da Hitler nel suo sogno di potere" ( l ). I fiati si sono evoluti, hanno compie mente dimenticato il jazz, e adesso s molto vicini ad una certa area colt ropea, Strawinski, Wagner, Or autori preferiti da Vander. E' l'apoteosi del kobaiano, la sione vocale dilatata al massi potenti ed evocativi che comp una vera rappresentazione. Qui sica non ha senso compiuto ( essere capita) di per se stessa. narrazione, c'è la mitologia, u universo ricreato. Episodi più o meno legati alla sy I science fiction non ne eran cati, in quella che si dice music Ma stavolta, si sarà già capito, psichedelismo alla Pink Floyd, e meno una sognante astronave di m Kantnerslick: è piuttosto un'apocal ca nemesi. Nei primi due album era narrata storia del pianeta Kobaia, fondato da profughi che avevano abbandonato la Terra ormai in totale decadenza. A Kobaia, dove si è creata una società in , armonia con la Natura e le forze co– smiche, arrivano un giorno dei Terre– stri, pet chiedere una soluzione ai pro- pri problemi sempre crescenti. Alcuni Kobaiani accettano e scendono sulla Terra, ma alle loro richieste di purifi– cazione i Terrestri reagiscono con la violenza, tanto da obbligarli a ripartire questa volta per sempre. Sulla Terra si colloca Mekanik De– struktiw Kornrnandoh, "Il giudizio dell'umanità per tutta la sua crudeltà, la sua disonestà, la sua inutilità, la sua volgarità e la sua mancanza di umiltà. Come predetto dal profeta Nebehr Gudahtt, mosso ed ispirato dallo Spiri– to dell'Universo, nella Sua saggezza infinita" (2). E' la storia degli ultimi giorni del Pia- neta: gli Uomini rispondono alle · -<l tive di Nebehr Gudahtt ("U Terra, razza maledetta? saranno inflitte su della Compre contro di lui. · zione dell

RkJQdWJsaXNoZXIy