RE NUDO - Anno IX - n. 72 - gennaio 1979

RE NU00/36 RILEY E GLASS A ROMA Il signoredell'Arcobaleno Il signore dell'orcobaleno e la banda deglispettri· Riley, che torna a Roma a distanza di un anno dal memorabile concerto al teatro Argentina, riesce a far rivivere 'la figura del sadhu itinerante da cui ci si aspetta un messaggio di antica saggez– za; subito, la sua musica, estremamente calma e meditativa, colora di note vi– branti anche la grigia atmosfera della salagarage della Piramide. Assistere a Il suono è "vibrazione codificata" che genera immagini tanto più profonde e sconvolgenti quanto più va al di là del "linguaggio codificato". La mente, abituata a scorrere sui binari di una sintassi ben definita, che vede nello sviluppo lineare di èlementi diversi tra loro l'affiorare del concetto di sintesi come unità conoscitiva, perde questa capacità nel momento in cui, trovan– dosi a contatto con forme che non cor– rispondono al suo modello, non riesce a coordinare i nuovi stimoli. Le tecniche musicali ripetitive, per es., compromet– tono l'attività razionale, in quanto, l'i– terazione di llnO stesso suono non cor– rispondendo al modello logico di sinte– si, come unificazione di stimoli molte– plici, trasporta l'ascoltatore in una di– mensione di totale indifferenziazione, dove lo spazio e il tempo perdono ogni significato per risolversi in un sempre presente atemporale. Questa pr~messa , può essere una chiave ct1 lettura per analizzare la ricerca di musicisti come Riley e Glass che recentemente hanno tenuto una serie di concerti al teatro La Pir~mide di Roma, offrendo la possibi– lità di confrontare gli attuali sviluppi di due tra i più importanti protagonisti della corrente "minimale" americana, di cui, qualche tempo fa (vedi Re Nudo N. 67) individuavamo nella tendenza generale alla ripetizione concentrica di. melecole sonore, che presentano al loro interno variazioni "minimali", lo stesso senso di molte delle tec~rièhè'meditati– ve: alla concentrazione su un oggetto o su un significato interiore si sostituisce la concentrazione su un suono, 1 che ·tende a perdere la sua natura materica · per trasformarsi in vibrazione interiore. In definitva il suono come tecnica di liberazione! un suo concerto resta sempre una esperienza unica: la musica si muove su piani melodici, paralleli, che si sovrap- pongono l'un l'altro attraverso sequen– ze sempre più fitte e articolate. Sebbene il procedimento tecnico che egli usa sia molto sempljc,e- si serve di un Revox • che rimanda, ritardandole di qualche secondo, le note suonate precedente– mente dall'organo Yamaha imbasten– do così un gioco di sovrapposizioni tra queste, la pulsazione ciclica della mano. sinistra e le caleidoscopiche variazioni della destra che vanno assumendo sfaccettature melodiche sempre più complesse - è impossibile seguire ra– zionalmente i disegni che le sue dita tracciano sulle tastiere del magico stru- mento. E allora non rimane che ab– bandonarsi completamente a quelle vi– brazioni, percependone con l'anima le sfumature infinitesimali, le variazioni bellissime, gli arcobaleni di note sem– pre più cangianti. E quando, qualche tempo dopo, alzi lo sguardo sulla sala ti accorgi che la tua esperienza è l'e– sperienza ai tutti. Lui, sguardo bonario attraverso occhi celesti color cielo con– tinua intanto a tessere paziente la me– lodia dell'universo in movimento. Il viaggio di Terry inizia nel 60 quando conosce La Monte Young che già da qualche anno studiava gli effetti psico– dinamici prodotti dalla musica reitera– tiva. Nel 62 è in Europa; per sbarcare il lunario suona ragtime nei locali not- • turni. Gli capita tra l'altro di incontrare sulla sua strada un folletto di nome David Allen: memorabili le sessions nei bar di Pigalle e Parigi; per qualche tempo fa parte anche del gruppo di Chet Baker. Nel 64 torna in America dove comincia a comporre i primi la– vori di una certa importanza (in realtà la sua priina composizione risale al 59 - Spectra for 6 instruments) Del 64 sono "Dorian Reed" per nastro magnetico e sax soprano-strumento che Riley suona divinamente e che ha purtroppo tanto

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