RE NUDO - Anno IX - n. 71 - dicembre 1978

RE NUD0/8 ChriStiania una comune libera non violenta Più di sette anni fa, circa 700 persone organizzarono la città libera di Christia– nia, una comune autogestita nel centro di Copenaghen. Ella è situata a est della città sul territorio di antiche fortificazio– ni militari costruite alla fine del XVII secolo. Verso la fine del '70 i militari evacuano la caserma lasciando così liberi 220 mila metri quadrati di terra. Nell'autunno del '71 gli abitanti del v1cmo quartierP. decidono di penetrare con forza (l'ex caserma era sorvegliata da qualche guardiano) nel ter– ritorio inutilizzato, rompono le palizzate e trovano quello che tanti politici aveva– no promesso e .mai concesso: tanto ver– de: un posto dove i bambini potessero giocare e delle strutture che furono utiliz– zate a scopi ricreativi, insomma quello che mancava al quartiere. Un mese più tardi un giornale under– ground locale "Hovedbladet" invitava la gente ad emigrare nell'ex caserma; Molti recepirono l'appello, poco a poco un numero sempre crescente di persone af– fluirono nel posto e divenne impossibile da parte delle autorità fermare l'esodo. Questa genie trovò quello che desiderava da tanto tempo e che nessuno in prece– denza aveva offerto, molte di queste per– sone che parteciparono all'occupazione vivevano "on the road". Gente che aveva avuto precedenti esperienze nell'occupa– zione di locali o case inutilizzate e che la "Politi" aveva sbattuto fuori, altri erano nullatenenti, emarginati frikkettoni e "Squatters" (hippyes locali sul modello del Provos olandesi) in genere. Nel primo periodo la popolazione della futura Chri– stiania occupa le case già esistenti, prece– dentemente utilizzate come laboratori, magazzini, uffici, ecc. quasi tutti in buo– no stato di conservazione, poi si insedia– no nuove unità d'abitazione: capanne, roulottes, tende. La parte meridionale fu la prima ad essere abitata progressivamen– te. La frontiera si andava spostando a nord sino a raggiungere l'altro lato del canale-fossato (ribattezzato Ga'.ngbro,fiu– me Gange). Gli abitanti cominciano a formare le prime assemblee e negli ultimi giorni del '71 una città libera sotto il nome di Christiania fu proclamata. Il nome deriva dal quartiere in cui sòrge Christiania cioè Christianshavn fondato a difesa della cittadella da re Christian IV nel XVII secolo. Nell'autunno '73 un governo socialde– mocratico con~ede uno statuto dove si gratifica a Christiania il titolo di "esperi– mento sociale", inoltre gli abitanti do– vranno pagare 50 corone pro-capite men– sili .al comune di Copenaghen per la fornitura di acqua ed elettricità: un'ob– bligazione mai rispettata. Con questo sta– tuto i Christianiti furono autorizzati "le– galmente" a restare in attesa del risultato di un concorso indetto per l'utilizzazione dell'area. Tempo: 3 anni. Nel frattempo alla maggioranza socialde– mocratica succede un governo di destra. Questo non si sente responsabile dell'ac– cordo firmato dai predecessori così scate– na un'offensiva cqntro la pacifica esisten– za di Christiania. Il Ministro della difesa decise senza preavviso di far demolire metà delle abitazioni in Christiania ('74) con il falso- pretesto di "ambienti malsa– ni". Conseguentemente si scatenò in tut– to il paese un'ondata di solidarietà per Christiania, si organizzarono manifesta– ziorii a sostegno, e migliaia di cittadini parteciparono al "festival delle barricate" che in quei giorni si svolgeva a Christiania per sensibilizzare la gente. Nell'aprile del '75 il parlamento con de- creto ministeriale ordina l'evacuazione di Christiania da avvenire entro il 1 ° aprile 1976. Ma quel giorno più di 30 mila persone, compresi molti stranieri, si ag– grecheranno alle armate dell"'.Arcobale– no" (gruppi contraddistinti da un colore sottò il quale svolgevano determinate azioni) in una manifestazione attraverso le vie di Copenaghen che terminò nel- 1 a. formazione di un cordone attorno alla città libera in un gesto sim– bolico di difesa. Scattano anche gli orga– nismi di difesa: propaganda, appelli, bloc– co dei servizi di telecomunicazione ecc. Il Ministero della difesa ed altri organi poli– tici sono invasi da telefonate e telegr11,m– mi di protesta. Questa ondata di solidarietà attorho a Christiania indusse il Ministro della difesa a passare la patata bollente alla Corte. Il Tribunale a sua volta fissò a data da destinarsi, l'evacuazione. Nel febbraio '77 l'alta Corte danese pro– nunciò la sentenza contr,o Christiania, tuttavia riconosceva il valore dell1espe– rienza in corso con _queste parole: Chri- stiania,ha sviluppato dei modelli di vita in comune sotto i quali persone emarginate, handicappati fisicamente e psichicamen– te, hanno trovato il modo di esprimersi e comunicare, cooperare con gli altri svi– luppandosi in una direzione positiva. La sentenza passò in appello alla Corte Suprema e si ottenne per Christiania un' al– tra ·proroga sino al dicembre '77. Il 3 febbraio '78, la Corte ·suprema autorizzò lo stato danese a procedere immediata– mente aWevacuazione dei circa 800 abi– tanti di Christiania .. CRONACA DELL'ULTIMO ATTO ... Sono le 4 del mattino, tutto sembra tranquillo, intanto diversi contingenti di polizia si dispongono lungo il recinto che circonda Christiania, ad un tratto vengo– no accesi i riflettori, il villaggio illumina– to a giorno. La polizia irrompe nel villag– gio dapprima sfondando il recinto, poi, sfondando porte e finestre penetra nelle case (politirazzia) e éon metodi "civili" (e sappiamo quali sono per la polizia) tenta di buttare fuori gli abitanti. Spaven– tati i bambini piangono mentre i cani abbaiano per la paura (capiscono che da

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