RE NUDO - Anno IX - n. 71 - dicembre 1978

RE NUD0/42 POPOL VUH l'ora dellascimmia Questa è la narrazione di come tutto stava sospeso, tutto in calma in silenzio tutto immobile, tacito, e vuota era la di– -tesa del cielo: questo è il primo raccon– to il primo discorso. Non v'era ancora un uomo né un solo animale. uccello. pesce. albero, pietre. caverne. erbe. bo– schi: solo il cielo esisteva. Non appariva la faccia della terra. Vi erano solo il mare il' calma ed il cielo in tutta la sua esten– sione. Non vi era nulla che stesse in piedi soltanto l'acqua in calma il mare placido solo e tranquillo. Non vi era nulla dotato di esistenza. Solamente vi era silenzio e oscurità nella notte. (dal dal Popol Vuh, testo sacro dei Maya Quichè) Popol Vuh ha subito la chiarezza che contraddi– stingue. la conoscenza: riconosce nella semplicità delle cose l'essenza della vita. lo scaturire del suono come immagine ancestrale della natura con i suoi eventi magici e misteriosi. Ancora oggi alcuni narrano come in una tempestosa notte teutonica Werner Herzog, alchimista della allora nascente cinematografia tedesca. abbia svelato gli arcani della scienza maya a Florian Fricke, giovane e sconosciuto musicista di Monaco. che poco più tardi intrap– prendeva il compito di dare a quella scienza un Suono: nasceva la Kosmi- chen Musik. · 11 riferimento al testo esoterico dei Maya Quichè(leggi Chicè) oltrepassa quindi il puro compiacimento letterario: diventa parte integrante della filosofia del gruppo tedesco. Affenstunde (70) primo lavoro contiene già gli elementi che ca– ratterizzeranno la successiva produzio– ne made in Germany. La musica che ne esce va al di là degli schemi tipici in quegli anni. L'elettronica rende consa– pevole le dimensioni sonore degli stati di coscienza più profondi: il suono che acc~mpagna l'uomo fin dalla sua origi– ne viene portato alla luce Le frequenze dei generatori riproducono il "mai udi– to" che scavalca la coscienza razionale per attingere al mondo dell'inconscio del sogno fantastico. Affenstunde ri– manda simbolicamente all'ora della scimmia, primo atto della cosmogonia, liberazione dalla percezione ordinaria che vibra nel regno misterioso dello spi– rito. L'P-rlebnisPopol Vuh ha inizio a Mona– co nel '69. Insieme a Florian Fricke, già diplomato in piano e composizione al conservatorio di Friburgo, troviamo Holger Trulzsch alle percussioni e Franck Fiedler ai sintetizzatori e alla. parte tecnica. ma è dallo stesso Fricke che aveva lavorato in un primo tempo come critico musicale seguendo da vici– no gli sviluppi delle avanguardie che partono le propost~ più avanzate. E' proprio di quegli anni l'incontro con· Eb_erhard Schoener, direttore dell'or– chestra da camera di Monaco. che avrà un'importanza determinante nell'evo– luzione del musicista. Con lui Fricke inizia a lavorare sui sin– tetizzatori cosa che opera un cambia– mento radicale nella sua stessa vita. Le nuove dimensioni sonore lo portano· a sperimentare un diverso tipo di realtà: la realtà del cosmo in movimento, del flusso continuo di energia. Si ritira in un convento sconsacrato, abbandona il maxismo e cerca nelle religioni esoteri– che la strada da percorrere. Affenstunde è il risultato cliquesto cambiamento: 40, minuti di suono puro, imprevedibile'. tutto giocato sulle trame dell'enorme moog-pare di Florian - pare che per comprarlo abbia per anni spacciato eroina! - e sulle percussioni turche di - Trulzsch. lcnmache einen spiegel - io lucido uno specchio - ne è uno dei momenti più intensi, ricco di spunti di straordinaria bellezza. I moduli sono quelli che pur– troppo saranno più tardi saccheggiati dai va~i corrieri cosmici: frequenze che si ripetono, suoni lontani, echi di altre forme di vita. La composizione che dà il titolo all'album si muove invece su bi– nari più armonici snonandosi in una Junga danza derviscj in cui forse Fricke si lascia andare a qualche acrobazia t nica. Ma è soltanto nel 72 con In den gart pharaos che Popol Vuh riesce a compi re il, grande passo: si aprono definitiv mente le porte della percezione. La st penda cover del disco offre mirabi mente l'immagine del giardino incant to del faraone dove il suono sfugge ogni definizio~e e trasporta nella di mensione onirica di un viaggio attr verso i suoi elementi primordiali. Mo e Fender Rodhes lavorano diretta men sulla tua anima svelandone le armon più profonde. Il disegno che ne sta al base è tra i più innovatori: la musi tende verso i suoi elementi primari nel ricercà · di un linguaggio essenzial emancipato da ogni forma di tecni smo. Vuh, per esempio. che occupa seconda facciata si sviluppa interame te su un unico accordo d'organo - stupendo organo a canne della cat ·,

RkJQdWJsaXNoZXIy