RE NUDO - Anno IX - n. 71 - dicembre 1978

RE NU00/32 "Sterilizzatevi e dive"emo amici'~fu il "titolo ,li-un articolettf}sulla va– sectomia che apparve annifa su Re Nudo, anticipat9rio di quel che ora stiamofacei,do, dentro l'AS.STER, un'associazionenata nell'apriledel 1978 col.finedi offrire un metodo di controllo dellafecondità deji11itivo, spiccio, abbastanza economico, molto diffusosia nel mondo capitalistico (USA) checomunista(Cina). f Ora che siamo calati nella realtà, ora che a~biamo aperto Ce,-tri AS.- · STER a Milano,Napoli, 'Roma,Taranto, Trentoe altri ci apprestiamo ad aprirne, ci troviamo di fronte a éasi che ci mettono in crisi. Che ]are quandounaragazza, un ragazzo chiedonodi privarsi di quellafacoltà di generareche,per millenn~ è stata protetta ed esaltata? Che cosa rispon– dere?Iononlòso. Sergio·Benvenutooffre la schedaproblematica dell'incontrocol ventenne napoletanoprenotatosi per la vasectomUAQualcunoci P.UÒ aiutare?Noi déU'AS~STER stiamo a Milano, in ViaFoscolo, J teL 879.a71. Quelche ci ve"à detto e scritto, lo riporter~lno,su queste colonne. Sch~da di Guido, 19 anni. Alla sede dell' AIECS, a Napoli,:Gui o, che non ha compiuto nemmeno vent'anni, chiede di farsi vesectomizza– re. E' un bel ragazzo dall'aria triste ma decisa, capelli biondi fluenti e. barba, sembra anche più giovane di quello che è. Gli dicono che deve parl1;tre con lo psicologo, cioè con me, che lavoro per · .l'Associazione per la sterilizzazione ma– schile efemminile volontaria (A~.Ster. ). .Lo psicologo, d1 giovani senza prole che vogliano farsi sterilizzare, ne ha visti al– tri. Ha notato che mentre quelli s0pra i trent'anni si sterilizzano per ragioni pratiche - essenzialmente-, per ar all'amore senza preoccupazioni - i . giovani invece, "padano ideologia,". E' come se loro stessero aspettando ,il Di– luvio: il futuro. dell'umanità lo vedono nero: "siamo in troppi sulla terra, ci sbraneremo per ame", "la miseria, ina– ridiscono le-fonti di energia", '_'si ,deve' essere egoisti ed incoscienti per mettere oggi al mondo dei figli''. Non c'è futuro per i figli, tanto après moi le déluge. Ma questa sfiducia nel mondo si accompa– gna alla sfiducia in se stessi come geni- (a cura di Guido Tassinari) tori: non si sentono all'altezza el Geni– tore Ideale, sono impari a tale compito· fianno paura di essere genitori indegni, come per lo più indegni, secondp loro, sono stati i loro stessi genitori. Loro non vogliono commettere 10· stesso "crimi.1. ne" dei loro padri o madri,· che li hanno messi al mondo per egoismo, per vanità: loro sono più bravi, ricono~cono la loro inqegnità. La. sterilizzazion previene il c,rimine. Lo psicologo ha anche otato che i gio– vani ste'rilizzandi hanno alle spalle una vita familiare che, per una ragi9ne o per, t 'altra, giudicano infelice: l'i magine .-stessadella famiglia, coppia con prole, , dà ai nervi_: alla base c'è il rifiuto della loro famiglia. Per le ragazze la madre funziona generalmente da modellq né– gativo: "lei ha avuto cinque figli, o non ne avrò nessuno"; "lei ha subito dieci aborti, io,·eviterò il risehio anche di uno solo"; ."1 i•ha to gùai coniugali: io li eviterò non legandomi1Ì nessuno", ecc. Tutte queste cose le ho constatate attra– verso i colloqui, Rientra Ouido in que– sto identikit? lo intantp gli faccio, come . a .tutti, ifi solito tliscorsetto: che questo colloquio non è per selezlonare · può sterilizzarsi, bensi è un servizio offerto · clienti che serve anche all'As.Ster. ne, capire le esigenze dei pazienti, ecc. Il di– scorsetto però non convince Guido, e non ha torto. Lui sa che come gi.ovane, celibe, senza proli!, crea dei ptì all 1 As.St~r; sa che abbiamo pu occhi dei giornalisti, e quelli versari che ~otrebbero servirsi suo caso per "fare scaridal,;)''; sa inSQ!ìln:iadi essere un "caso delicato". Mentre il colloquio va avanti faticosa– mente (Guido è rigido, dà risposte ste– reotip~te e difensive, "fa" la persona "normale"), mi viene da pensare all'as- surdità di· questi colloqui psicologici "preventivi" per quelli che non li vo– glìono fare. Non b~sta che lo psicologò rinuntj a qualsiasi _potere decisionale per spogliarsi di qualsiasi autorità re– pressiva. Lo psicologo è semplicemente il delegato, il braccio secolar(l,.della Norma (e della normalità) sociale. E' éome se la società mi chiede9Se:pt1oi dirci se Guido, i futuro, s· pentirà amaramente del~ sua scelta? Et abba– stanza solido maturo per evitate di– sturbi sessuali come rea.zione alropera– zione? L'essere irreversibilmente sterile non gli procurerà delle noie con le pos– sibili future partners, se queste vorranno un figlio da lui? Insomma, la società mi incarica di tutelare ìl benessere del sin– golo anche contro il suo desiderio: lo psicologo è chiamato a fare il genitore saggio, che reprime se occorre il bambi– no, in nome del suo bene. Ma qual è il · bene di Guido? Per la Psicologia., in fon– do, è il suo essere nelle norme: non c'è· niente di più oppressivo del bèmS$S'1f generale. Dio ci scampi dagli IUUi:1U,W, che vogliono impotci il nostro bonpe– re. Dopo aver pensato queste cose, mi \l'iene in mente di dirle - in altra forma - a Guido. a confessione di questi miei ''dubbi" lo rassicura, abbandona la sua (giustificatissima) diffidenza, e mi rac– conta la sua vita. Per farla breve: la sua,; prima donna fu una zia sposata, dopo di . che si è .messo con una ragazza che, guarda caso, ha lo tesso qo e de In un primo te~~ veva; ragazza, erano si fi poi qualcosa in l'ha. o. dire esattamen e cli,e @sa. 1lu la mise incinta· e lei aborti o rapporto, più che continuare, si t Non 1 è mai lui a )itamar ome gli etta che sia leiA,fR,rsi v va...Tra

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