RE NUDO - Anno IX - n. 69 - ottobre 1978

magini ti hanno prima "infa– stidito" e poi dato da pensare, essi hanno raggiunto il loro scopo, e a me non resta che ringraziarti per averlo voluto pubblicamente segnalare. · Gianni De Martino Scrivere qualcosa su Alpicella mi sembra, a questo punto, quanto mai doveroso, visto che se da una parte condivido il giudizio, dall'altra, proprio il linguaggiomi allontana dagli articoli. Per me Alpicella non è stato "il momento felice" nè tanto– meno la "rivelazione", quanto piuttosto, e qui è il suo valore, un attimo di vita, un assaggio di ciò che in un altro mondo potrebbe essere un istante del mio cammino. E la vita, la vita vera, non è fatta di punti esclamativi nè di frasi strane, come neppure di depressioni assurde e di attimi cupi, ma di piccoli, conse– guenti momenti dell'essere che si perpetua e gioisce non tanto del fare, del divenire, · quanto del suo essere assieme alle altre cose, animali, uomi– ni..,- Allo stesso modo gli attimi non puoi cercarli, costruirli, chiederli, comprarli, puoi solo aspettare che vengano e allora goderli fino in fondo, senza p,.roc{ccuparti se ti succede per– chè sei riuscito ad accendere un fuoco, se perchè sei sdraia– to sulla spiaggia o perchè stai facendo l'amore. Proprio per questo, perchè la gioia è una delle cose più sem– plici e più umili (ma non per– chè lo scrivo, perchè lo sento) proprio per questo non mi andava il tono degli articoli. Del resto i limiti di una lingua del potere sono tanti e tali che la colpa è solo in parte di chi scrive, anche a me ora sembra di aver lasciato indietro, o trattato male, qualcosa... ma l'intelligenza è come sempre nel cercare l'intuizione nelle cose altrui evitando le tavole apparecchiate. Finisco con due cose seritte da me che, più che fare para– goni presentano due momenti molto diversi, quantomeno nella pratica perchè forse, gli · obiettivi non sono poi così , separati, nell'essere. Massimo (Milano) F.R.I.C.H. Difficile stasera ritrovarci sui prati stanchi delle nostre esistenze sulla terra pelata delle banalità che risalgono e mostrano l'osso e la povertà! ALPICELL~ Facile invece oggi nel rigogliosocampo carpire l'energia che ti affianca e goderne· e sentirti un po' più vicino e felice tanto. ANCORA SU ALPICELLA, (lettera arrivata con due mesi di ritardo) Torino, 3 Luglio Sono tornato da Alpicella ieri sera, voglio scrivervi le mie impressioni su questo favoloso raduno. Io da tempo mi interesso a livello teorico di prana, bioe– nergia, orgoni, yoga, massaggi e tutto quello che comporta la conoscenza profonda del cor– po e della mente, ma purtrop– po, chissà perchè, non ho qua– si mai avuto modo di sentir scorrere queste forze naturali in me e negli altri, tranne in qualche rara e casuale occasio– ne. Ebbene i lì ad 'Alpicella, appena si è iniziato coi mas– sael!i spontanei, l'energia si toccava,siodoravanei corpi, si udiva nella musica dei mantra, si vedeva nei sorrisi della gen– te, si gustava nella cucina na– tural ista-vegetariano-macro– biotica improvvisata da Vyde– ha nella sua osterietta. Sono stato veramente felice: facendo là dinamica, la kunda– lini, le danze sufi dei dervisci. Ho afferrato il significato pro– fondo che c'è dentro la prati– ca di queste tecniche. La rabbia, il dolore, la gioia, la tristezza e tutte le emozioni che ho provato, le ho sfogate realmeµte e ho sentito il prana fluire e rifluire dentro di me. Personalmente ritengo il radu– no di Alpicella un'ottima e– sperienza. Infatti non c'era quell'aria paranoica dei pop festival'tipo Lambro. Gli scop– piati, i consumisti del fumo, gli ideologi, gli adoratori di idoli musicali, quei pochi' che c'erano si sono isolati da noi. lo voglio continuare questo modo di vivere anche oltre il raduno, e a Torino c'è un po' di gente che è interessata. Quindi datemi dei contatti, se potete, con qualcuno che ci faccia avere le casette delle meditazioni e delle danze, e che sia disposto ad aiutarci. Saluti a tutti quelli che c'era– nQlassù Ciao ciao Maurizio Velate Milanese 15/9/78 Dopo Parco Lambro Re Nudo non se l'è più sentita di dare feste popolari, o meglio non ha voluto certo prendersi la re– sponsabilità di organlZzare fe– ste così imponenti visto che comportano troppi_problemi, allora ricorre a picçoli festini riservati a una cerchia ristretta di fedelissimi, dove solo gli amici degli amici ( come si dice– va in altre organizzazioni) han– no potuto partecipare, fregan– dosene naturalmente di chi ha , partecipato all'ultimo Parco Lambro con l'intenzione di vi-· vere esperienze simili a quelle tanto declamate nell'ultima festa di Alpicella e che non ha potuto farlo, o c'è riuscito in •parte, per colpa. di casinisti vari, e che avreb'oepartecipato molto volentieri all'ultima fe– sta, ma purtroppo non è un amico degli amici e quindi è stato escluso. Il primo sentimento che si pro– v•aleggendo 1'artico1oAlpicella otto anni dopo Ballabio è d'in– vidia nei confronti di chi ha potuto fare nuove esperie~ze · per noi perse.-Mapoi cis'incaz– za perchè quella gente che tan– to medita e cerca di comunica– re è la s.tessa che ti esclude, mettendoti insieme a quelli che alle feste non ci vanno per par- RE NUD0/5 tecipare ina solo per fare casi- · no. D'altronde come possono gli :zmici distinguere se seiun com– pagno che fa casino o no; e quindi, onde evitare errori e rischiare di rovinare tutto, meglio escluderti e fare di tutte l'erbe !ln fascio. Voglio ancora sperare che Re Nudo non stia diventando una cosa per pochi eletti, ma riman– ga un'organizzazione (se così si può chiamare) popolare, come ho sempre creduto che fosse_· E che la pianti di raccontarci tutte le belle situazioni di Alpi– cella,perchè non fa che suscita- · re invidie e incazzature in tutti quelli che ne sono stati arbitra– riamente esclusi. Probabile che non ve ne freghi 11iente. · Enrico PRECISAZIONE A proposito dell'intervista, appar– sa sul numero 64, a Giacomo Pel– licciotti, manager della Black Saint, abbiamo ricevuto dallo stes– so segnalazione circa delle inesat– tezze contenute nel testo. Provve– diamo quindi a correggerle, scu– sandoci del ritardo. I) Pellicciqtti precisa che dalla Black Saint ha ricevuto e riceve un rimborso spese ed un regolare sti– pendio; anche se non vive solo di questo. . 2) Viene contestato l'uso del ter– mine "scelte commerciali", usato in riferimènto al privilegiareartisti USA agÌi europei e agli italiani Viene precisato in proposito che si tratta di una scelta culturale ol– trechè economica, ritenendo infat-· ti che il ;azz USA sia ancor oggiil più vivo e vitale, anche se certe correnti europee non sono da me– no. 3) I dischi di Gaslini prodotti da Pellicciotti non sono due bensi' uno solamente: "Fabbrica occupa– ta" (e non "aperta"). 4) I dischi pubblicati dalla "Black Saint" sono uumentati Gli ultimi cinque sono: .tfamiettBl~ett: Re– solution, dove figura anche se non da. leader Don Pullen al piano; JÙlius Hemphill:_ Raw materials and residuals; George Lewis:Geor– ge Lewis (dove non è presente, come erroneamente riportato nell'intervista, Anthony Braxton, che invece part~cip_aall'incisione di Abrams); MuhalRichard A– bramsfeaturing -Antn011y Braxton - 1-0QA+l; DavidMurray (e non Beaver e Ha"is) • lnterboogielogy.

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