RE NUDO - Anno IX - n. 67 - luglio 1978

RE NUD0/42 ll. UBRODIBOCCA:CASOESEMPLARE Un lavoro massacrant·e Il caso Moro passa in libreria. L'editoria istantanea batte in velocità il sentimento e il giudizio della gente Le lettere e i documenti del caso Moro sono stati raccolti in un volume, che solo per tranquillità chiameremo libro. Si trat-, ta di un tascabile della Bompiani a cura di Giorgio Bocca (25 pagine d'introduzio– ne) e SilviaGiacomoni, sparato a caldo.in meno di un mese sul modello degli "i• stant books" americani. L'editoria istan– tanea (ecco il fatto! ) batte in velocità il sentimento e il giudizio di milioni di "lettori". Certo, ci offre strumenti di consultazione, ma introdotti da prefazio– ni così sommarie e superficiali che si può dire che ormai la "tragedia Moro" ce la· possiamo mettere in tasca. D'altra parte, questo libro-Findus non è del tutto inuti– le: è pratico, per. il ricercatore, avere sotto mano, invece che i ritagli dei gior– nali e i servizi di un'agenzia sfampa, un volumetto di agile consultazione, anche se incompleto (vi si trova la "delirante" Risoluzionestrategicadelle Br recapitata insieme al comunicato n. 4 e mai pubbli– cata. integralmente dai giornali, ma man– cano alcune lettere di Moro alla moglie, al segretario Nicola Rana e ad altri, fra i quali forse lngrao, Fanfani, il Papa, Misa– si, Piccoli e il Bambin Gesù). Non vorrei calcare la mano, ma sono tentato di dire che, grazie alla grande industria editoria– le, oggi il grido dei suppliziati arriva fresco e croccante sulle nostre tavole, come appena sfornato. Comunque, non scherzateci troppo, perchè queste sorio tavole di naufraghi: di lividi cannibali alla deriva su un fiume di morte, una corrente che potrebbe anche essere · molto più tragica di quanto l'ottimismq impeniten- . te dei naufraghi non permetta di immagi– nare. Sacrificio: non si riesce a vedete ·altro per questo. secolo dell'Hiroshima dell'infor– mazione, che tramonta così com'è inizia– to: nella violenza ed il disprezzo per la vita umana. Vincenzo Passarella che ha curato a tam- ,· bur battente il dossier della Adn Kronos, il- primo "istant book" uscito· in edicola, dichiara a "Panorama": " ...La sera stessa di martedì 9 maggio, il giorno del ritrova– mento del cadavere, decidevamo di parti– re. Giovedì mattina scattava la mobilita– zione generale, un lavoromassacrante ma a tempi di record: sabato mattina erava– mo già in edicola". Non so se sentite ·anche voi il lezzo di morte che proviene dall'improvvisa inflazione di questi "i· stant books", confezionati a mitraglia secondo il costume anglosassone. Ne tascabile troverete le lettere di Aldo Moro. Esse sono di un grande interesse. Vedrete il condannato a morte scongiura~ -re invano di valutare tutto fino in fondo, di interrogare e fare veramente parlare la coscienza. Forse vi colpirà il "residuo umano" del caso, e seguirete Moro, anche se a titolo postumo, mentre cerca ancora di esplorare i posaibilispiragli di salvezza. Lo vedrete urtarsi, scongiurl!,ndo,contro un muro. di cinismo, di indifferenza, di faciloneria. Forse vi chiederete anche voi: "Ma perchè scongiura tanto?", e l'eco delle polemiche che troverete nel volu– metto vi porterà la risposta dei suoi "amici" di partito: "Semplice: perchè è un pazzo drogato". A voi sembrerà che Moro contesti l'ingranaggio messosi in moto per trasformarlo in una statua sulle piazze italiane, e vi sembrerà scandalosa– mente vero che egli non aveva voglia di morire. Hanno detto, è la versione ufficiale, che le lettere di Moro "non sono moralmente a lui attribuibili''., e tutta la Letteratura italiana ci insegna che dall'altare del sacri– ficio proviene solo odore di santità e di eroismo. Eppure, l'Agnello sacrificale sente, anche ad un approccio superficiale, l'òdore d'aglio come un comune agnello arrosto. Allora vi ricorderete di ciò che va scrivendo la stampa democratica per aiu– tarci a-capire-di-più-e-meglio-i-problemi- del-nostro-tempo: e cioè che in realtà Moro era contento di sacrificarsi, e che quindi le sue contestazioni sono frasi a doppio senso, segnali cifrati che gli enig– misti di Stato ora stanno cercando di decifrare per salvare la Patria. Così, forse non sapremo mai chi è l'autore delle lettere di Aldo Moro. Certo, c'è chi dice che i falchi della DC e del PCI hanno impostp a Moro di morire perchè non riuscivano a immaginare alcuna difesa, alcuna soluzione se non il solito "sacrifi– cio necessario". E che? E' pigrizia que:_ ·sta? E' forse incompetenza? Certo, gli "amici" sono famigerati anche all'estero per essere gente senza principi, rintanata nei covi di uno Stato senza principii, ma bisogna anche pensare alle aquile che pure ci sono, nella DC. Volete un esem– pio? Un esempio da legare alle generazio- . ni future? Ecco un capo democristiano, le lacrime agli occhi, dichiarare ai giorna- .listi stranieri sogghignanti (soggnignant(, -chissà perchè): "Moro sarà il nostro Na– poleone" (vedi Le Monde del 21 aprile 1978). 'Invano Moro scongiura di valutare tutto fino in fondo, di interrogare veramente e fare veramente parlare la coscienza. Pur– troppo oggi in Italia esisono solo condi– zioni demagogiche per la costituzione di una coscienza-Findus. La.coscienza, ce lo insegnano gli intellettuali coraggiosi, è un fatto "provinciale": un discorso inattuale come quello di Moro dalle "carceri del popolo", e che tuttavia sembra cercare uno spazio per la ragione e la vita, inter– ferendo (inascoltato) tra due linguaggidi morte: quello delle Br (che stende, lette– ralmente, e non libera niente), e quello burocratico ed univoco dello Stato, che stende ugualmente (in grande però, stati-

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