RE NUDO - Anno IX - n. 67 - luglio 1978

RE NUD0/36 La conoscenza alternativa del corpo e della 1nente a cura di Piero Vemi · E' uscito in libreria il l .o volume di una trilogia che Sa:tprem (bretone di origine, nato a Parigi nel 1923, partigiano, passa– to attraverso l'esperienza dei lager nazisti, dal 1953 vive in India) ha dedicato a Mere, quella "donna francese" che dal 1920 al 1973 ha direttò a Pondichéry l'ashram di uno dei principali maestri dell'India moderna: Sri Aurobindo. Il titolo di questo primo volume è: Il Materialismo Divino edito da Astrolabio– Ubaldini Editore, ad esso seguiranno il secondo volume: La specie nuova e il terzo: La mutazione della morte. Ho chiesto a Tommaso Boni Menato, il cura– tore italiano dell'opera, di dirci in breve chi ~ra Mere e qual è il suo insegnamento o il suo messaggio. P.V. "Definire" Mère! ... si può definire un uragano? . Si possono, questo sì, descrivere gli effet– ti che esso produce. Ma come descrivere, e definire poi! , un fenomeno che sembra non lasciare quasi traccia al suo passag– gio? Perché non si tratta di un "insegna– mento", per alto che sia, nè di "spiritua– lità", nè di "yoga", nè di Oriente o di Occidente. Si tratta del Problemii della Terra: che Mère, e.Sri Aurobindo con lei, silenziosamente quasi, hanno fatto esplo– dere. Satprem da vero poeta, avevacertamen– te rispòsto a chi gli poneva la stessa domanda - "Chi è_dunque Mère?" -, sulla rete "culturale" della Radio france– se: "Mère è un grande romanzo... d'av– venture e d'amore·". Io cercherò di essere più "reàlistico", visto che si diffida - e giustamente! - di tutto, figurarsi della "poesia". Costretto allora a un.a definizione-coi-piedi-sulla– terra, direi: Mère è una vera rivo– luzionaria. Senza bombe e senza anatemi, senza dogmi e senza frontiere. La Rivoluzione, davvero: che mostra coi fatti, non con le parole ciò che l'Uomo ·davvero è. Oh, non certo una ri:voluzione per un Meglio umano - "Anche quel meglio lì non vale niente", lei diceva-; ma la ricerca accanita di quella realtà "divina" che si cela non tanto oltre l'uo– mo quanto in fondo all'uomo. In fondo al corpo: al centro della cellula. Materialismo, certo. E materialismo tota– le, potremmo anche chiamarlo così, se l'attributo "divino" suscita in noi, com'è comprensibile, ·il fantasma supremo dell' umana alienazione: Dio.."Questa parola è talmente piena di menzogna - diceva Mère -. Noi siamo il Divino che si è dimenticato di sè stesso. E il lavoro da fare è ristabilire il nesso con... chiamatelo come volete, non ha nessuna importanza. Ma bisogna aspirare a venir fuori da questo pantano, da questa imbecillità, da questa incoscienza, da questo disfattismo disgustoso che ci schiaccia solo perchè ci lasciamo schiacciare". Ecco, è quanto esprime, pressochè con le stesse parole, un ragazzo I di 17 anni in una lettera in "Re Nudo" di aprile. "La spiritualità è dentro di noi - dice Marco -, dio è un'immagine di perfezione che è in noi". Marco scrive'"dio" con la minu– scola. Certo. Egli trova infatti "molto controproducente questo discorso di ri– cerca interna, perchè si rischia di ricadere nelle vecchie istituzioni e nelle vecchie religioni, a danno di tutti gli sforzi com– piuti per liberarci dalla chiesa". Sono, credo, quelli come Marco, che non sanno granchè di "yoga", di "meditazio– ne" e di tutto il ron-ron spiritualistico, che forse afferreranno davvero il "mes– saggio" di Mère. Mère, e Sri Aurobindo con lei, non sono infatti venuti a "inse– gnare" niente. Sono venuti a fare. Tanti Veggenti, Profeti e Illuminati sono venu- ti, hanno predicato cose sublimi e se ne sono andati, lasciando la Terra dolorosa e impotente come prima. Mère non è venuta a predicare, è venuta a compieretin'azione decisiva sull'evoluzio– ne della specie umana. E' quanto, nei suoi tre volumi, Satprem si sforza di battere e di ribattere sulla nostra testa, o sul nostro riverito cervello se preferite, che crede di saper tutto, di potere tutto. Invece, solo la Coscienza può. Ma "la coscienza" non ha sede nel cervello, nè nel cosiddetto "cuore": ha sede nella ma– teria oscura e incosciente di ogni più piccola cellula. Mère è venuta a "ripulire" le cellule del suo corpo (e quindi del corpo della Specie - perchè la Specie è una, la Materia è una) di tutta l'incoscien– za atavica di millenni e milioni di anni di evoluzione.

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