RE NUDO - Anno IX - n. 67 - luglio 1978

Avevo vent'anni. Non permet– terò a nessuno di. dire che questa è la più bella età della vita. (Paul Nizan) Non voglio crederci, ma forse è vero. E' vero in tutti quei momenti in cui sto male in cui · impotenza reàle, la delusio– ne, vincono sulla rabbia e sulla gioia di vivere di Essere, io poco più che ventenne, un· passato fatto di piccole e con– tradditorie, ma fondamentali esperienze, che mi portano ora a riflettere, alla voglia di dire ancora alcune cose sulla vita, sul movimento, su quel che mi succede dentro e intor– ·no .in questo momento; io che ho letto ed amato Alan Watts, Tagore e Cristo prima di Marx, per poi piantare in si– lenzio sia Cristo che Marx, che ha creduto al sogno dolce-rab– bioso (mai illusione) under– ground, forse ingenuamente ma con sincerità, più che alla lotta dura sen1.apaura, perchè credevo e credo tuttora che è possibile agire, lottare, creare, con tutto te stesso anche stan– do "fuori", scegliendo di par– _tecipare nella mia autonomia .vera e profonda, sen1.a biso– gno ad ogni costo del papà chiesa-partito-gruppo; io mi ritrovo ora con una voglia tre– menda di capirmi e capire... Capire perchè amo la gente ma sono un individualista, ca– pire- perchè ora sento il biso– gno-presen1.a dell'altro/a ma preferisco starmene solo. Il ri– cordo di pochi e brevi mo– menti così semplici nella pro– fondità, talvolta solo un ab– braccio, dee.li occhi che si guardano· delle mani che si toccano, la danza folle nell'er– ba, gesti spontanei ma carichi d'amore e comunicazione, co– me fiashes improvvisi a cari– carmi di vitalità e di fretta, fretta di vivere il più intensa– mente possibile... Non trovo spiegazione logica a · tutto questo non m'importa molto; lettere - lettere lettere 'cosciente di essere le mie con– traddizioni i miei conflitti in– teriori, non voglio lanciare nessuna nuova teoria, ma sen– to sulla mia stessa pelle che qualcosa ci divide, ci sta lenta– mente distrui&endo tanta vo– glia di vivere e di fare... Ma l'U– topia anarchico-comunitaria, il s_ocialismolibertario, la so– cietà senza classi l'immagma– zione al potere.,. per un mon– do e vita più liberi/alti ed umani, il Paradise now, il viag– gio e i viaggi del corpo e della mente ed altre "storie" così belle che mi hanno "preso" in diversi momenti di questo mio Karma, che mi hanno dato forza e voglia di continuare ..: Cos'erano? Solo illusioni di una mente patetica ed ingenua come la mia? O... non è forse qualcos'altro, magari l'ideolo– gia questa droga accattivante e sottile, che ha rovinato tanti rapporti, iniziative, tanta pie– nezza di vita: lo scoglio mar– xista che non lascia penetrare lC'spirito semplicemente I:ber– ';ario e/o viceversa, l'enorme fetta di EGO/ismo di potere sull'altro/a in cui tutti più o meno siano immersi, la coraz– za protettiva che ci impedisce di accettarci, amarci pur nella nostra sacrosanta Diversità... Non fa niente, continuiamo a ripeterci all'infinito le stesse cose di sempre, gli stessi slo– gans, la stessa v1icchiae con– sunta retorica. Ma perchè non proviamo realmente a mette– re noi stessi in prima persona in quello che facciamo? Fra– telli amici cari .voi tutti che conosco e non, scusatemi se non me la sento di scendere in piazza a gridare ancora una volta che Fausto e Iaio che Francesco come Giorgiana co– me Alceste come tanti altri, sono "vivi e lottano insieme a noi", se qQn riesco più a "le– gittimare" martiri ed eroi in questo movimento così strano e diviso che vuole veramente vivere ed affermare la propria voglia di "esistere"?: sull'im– magine di morte che ha già distrutto troppe vite giovani e belle e riccne e che non riavre– mo mai più. Un brivido di geli– da indifferenza mi coglie quando sento gridare per la strada oggi, maggio 78 viva Marx-Lenin-Mao-tze-tung o peggio viva Stalin (25 aprile a Milano), sotto lo sguardo con– sapevole della nostra reale im- potenza che sta diventando impotenza, nel comunicare; io sto male quando vedo i com– pagni (? ) picchiarsi tra loro, odiarsi in nome di un'ideolo– gia diversa... ed è peggio fra– telli cari, peggio di altre scon– fitte che pur ci hanno diviso, perchè è la sconfitta su di noi stessi, sulla nostra rabbia, ,gioia amore, che non sono me– nate piccolo-borghesi. In realtà mi accorgo che il perso– nale-politico non è mai pene– trato fino in fondo nel nostro vissuto, che il tanto decantato nuovo modo di far politica (ma quale,politica?) è rimasto nel regno incontrasto dell' ideologia nella festa-spettaco– lo ansia-gioia-illusione di libe– razione; che sempre meno sia– mo disposti a mettere/ci in discussione ciò che siamo e facciamo, le nostre belle ce~– tezze & dogmi del nostro "ri– dente" impero ideologico di sinistra! ... Forse che non è più il tempo de.ila tribù, del cerchio magico intorno al fuo– co... Forse che è il tempo della calma riflessiva, del sin– golo - io - solo o della lucida di sp erazione-amfetalina-ango– scia: ma tu credi ancora nel "Mouvement"? mi ha detto un compagno tempo fa. Gino Dal.Solier Cari compagni, passo davanti all'edicola, trovo Re Nudo, lo compro, lo apro, mi addoloro per quello che vedo (dire addolorare for– se è eccessivo ma certamente mi infastidisce). Vedo una persona che è morta, uccisa dallo stato e dalle B.R. insie' me. Quello che mi dà fastidio è che proprio Re Nudo pub– blichi Moro in così farsesca espressione. Ma siete diventati coglioni? Non mi sarei mai aspettato tanta dozzinalità di RE NUDO/I espressione. Queste fotografie fatele pubblicare àl Popolo e all'Unità. Che cosa ne direste se schifosi giornali come il Borghese o il Candido, alla morte di un compagno lo raf– figuras~ero così, martiriamen– te dipinto? Che cazzo fate, così non fate altro che farmi incazzare; dico:· ~on compro più Re Nudo. · · Leggo l'articolo; bravo G. de· Martino, proprio bravo. Una cosa sola non mi va (non mi va nel senso che non la condi– vido; figuratevi se volessi fare critiche così decise e di petto. Ultimamente mi sono accorto di una cosa. Si gode molto di più non giudicando, ma osser– vando e cercando di capire la gente, l'uomo, non la massa). Stavo dicendo che non mi va una cosa. Cioè quella di pesare come al solito sulla ipotetica bilancia stragi e morti nere con stragi e morti rossi. No, che cazzo vuol dire questo rivalersi sempre nei confronti di questo stato schifoso, 91e ho sempre odiato perchè sta– to, non perchè uomo o uomi– ni. Mentre lavoravo un operaio passando dice: hanno trovato Moro ucciso. Sono stato since– ramente colpito. Abbiamo perso anche questa volta, sem- · . pre perdiamo, sempre perdere– mo. Perchè tutto questo? Per– chè finchè ci saranno persone che pongono la ragion di stato o rivoluzionaria come rispetti– vamente il governo maledetto e le BR assassine, selvagge (non animalesche, ma umane nel senso più crudele della pa– rola), si ucciderà. Io, che ho partecipato solo a poche manifestazioni, che nel– le assemblee studentesche ho parlato in tutto un paio di' volte, perchè intimidito o ti– mido mi permetto di dire che sono stufo; sono vuoto, stan-

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