RE NUDO - Anno IX - n. 64 - aprile 1978

RE NUD0/8 Il sacro entra in chiesa Un compagno brasiliano che vive e lavora a Roma ci ha inviato questo originale intervento fotografico– teorico per il dibattito sulla spiritualità. Lo pubblichiamo con la speranza che la censura lo guardi se non con buon gusto almeno con decoro. Mercole~, giorno dell'udienza col pa– pa Paolo VI. Contemporaneamente al– l'udienza si verifica un avvenimento inconsueto: una donna si denuda da– vanti all'altare di San Basileo, dove è esposto il corpo del Martire russo S. Josaphat. Il fatto, a rigor di logica, dovrebbe provocare scandalo, almeno rispetto a certa nostra morale cattolica retrogra– da. Vedete, come ideatore e realizzatore dèl manifesto, avevo presente l'evolu– zione degli esseri, la trasformazione dei loro modi e costumi. Vedevo che vi– viamo continuamente delle cns1, perché i parametri che determinano le condizioni sociali hanno carattere im– mutabile. Quando però nella evoluzio– ne naturale scavalchiamo limiti presta– biliti, evidenziamo la maggiore libertà. Però quando l'uomo moderno non rie– sce a conciliare il limite col suo supe– ramento, diviene una fonte perenne di ·discordia interiore e di dolore. Si forma cosi la sua natura violenta. Natura che è frutto dell'opposizione che ci fanno certi organi regolatori delle morali (re– ligiose, politiche, sessuali, e altre). Adesso, poiché il ritmo della realtà è svolgimento e superamento, perde lo– gica questa opposizione. Ora, uno dei regol~tori è la chiesa attuale che sposta ' , i limiti senza volerli superare. Non ve– , dono, fsignori amministratori di que– sto ceto onorifico che la nostra realtà è il frutto dei nostri oggetti di "fede", e che questa "fede" è il vertice dell'orga– nigramma della vita. Provo cosi avver– sione veemente davanti a tali imposi– zioni dispotiche, giacché non lasciano nessuno spazio a una qualsiasi libera– zione. Questa riflessione sulla morale, che nel palcoscenico sociale ci fa agire sollecitati da terni fittizi, causa males– sere, conflitto, che determinano la no– stra natura violenta. Ora, la religione manipola lo spirito, spogliando il corpo umano della sua soggettività empirica e atomistica, fa- • cendolo passare a vivere nelle istitu– zioni giuridiche, etiche, politiche. Conoscendo alcuni aspetti dell'astrotl– sica (scienza terrena che ci avvicina a "Dio") vediamo l'interdipendenza esi– stenziale delle materie, che evolvono .legate tra di loro; determinano così la forma compatta delle cose esistenti. Possiamo, adesso, citare Einstein-Ro– sen come i precursori del maggior ponte che unisce due universi distinti in due piani diversi. E osservando la logica della natura, cerco di unire i due poli del valore umano: la morale spirituale e la materia. Fondamentalmente, di– mostro con l'immagine qu~llo che tutti già sappiamo (citato nel Genesis): sia– mo esseri animali (d'ordine razionale) che tutt'ora, ancora, si spaventano del– la propria immagine; spavento che viene tradotto in vergogna, che provie– ne dalla forma statica in cui ci dimen– sioniamo nello spazio. Vedete che sta• biliamo la vergogna anche quandc

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