RE NUDO - Anno IX - n. 62 - febbraio 1978

RE NUDO/40 E così ridendo e scherzando Re Nudo: Vabbè, potremmo comin– ciare nella maniera più tradizionale, dicci un po' chi sei, cosa fai, cosa hai fatto. R.V.: Ma, le cose più importanti per me sono state più o meno queste, cioè: a ventanni, adesso ne ho 33 quindi parlo del '64, ho piantato casa. Natu– ralmente è stato un rifiuto personale, molto singolarista, non avevo nessun tipo di impegno, volevo solo avere un senso di indipendenza. La scelta in principio è stata buona, però i risultati che ho ottenuto non sono stati altret– tanto buoni, perchè, per essere indipen– dente ho cominciato a lavorare per le case editrici musicali, che, sopratutto a quei tempi, erano un ambiente squalli– dissimo. Potrei raccontarvi vita, morte e miracoli di tutto quello che succed~ va_nèlle varie case editrici, perchè sono stato in tutte le edizioni, poi, ovvia– mente, uno si stufa di vedere tutto quello che succede nel mondo della musica, allora nel '69 ho piantato lì perchè ho cominciato ad insegnare. Poi ho conosciuto Guccini, andavo sempre più spesso a Bologna, poi Lolli e altra gente e ho visto che ci poteva essere un modo non solo commerciale di fare canzoni. Re Nudo: Ecco, a proposito di Lolli, per _esempio, tu rispetto a lui e a tanti altri, hai un'immagine più sbiadita, di essere meno _impegnato, più ambiguo, cosa ne pensi? R.V.: M~, l'aggettivo (àmbiguo) è giu– sto. Certo se lo vedi in maniera dispr~ giativa è tremendo. Cioè, il fatto di essere ambiguo perchè ·parli di te, riporta subito, secondo me, al pr.oble– ma del personale e politico e subito al fatto che il personale deve essere vio– lentato dal politico, sempre e in ogni caso, invece io credo che queste siano Intervista a Roberto Vecchioni due sfere conciliabilissime. Anche se penso che lo schema della canzone non sia molto adatto per fare della pro– grammatica politica, cioè un articolo o un libro lo puoi allungare e approfon– dire quanto vuoi, mentre lo schema della canzone ti imprigiona in modo clamoroso. Si corre il rischio di non essere sufficentemente precisi, anche in un disco intero. Re Nudo: Rispetto al linguaggio, ho visto che nel disco ci sono parecchie allegorie, parecchi simboli, cosa ne pensi? R.V.: Io credo che la rnaniera realisti– ca, comunque fotografica, di desctivere un ambiente, una vita, un tratto di qualcuno, le caratteristiche peculiari del soggetto non sono sempre indispen– sabili. Il simbolo, secondo me, ha un valore contenutistico abbastanza uni– versale; è nato, in tutte le culture, dalla mentalità popolare. Se mi vengono a dire che è usato soltanto come scappa– toia dalla realtà non sono d'accordo, vorrei si capisse quanta possibili~ di comunicazione può dare l'uso dei sim– boli e quanto poco possa dare il reale. Cioè, il reale ti dà l'impressione di quel momento e non esci dall'impressione di quel momento. Re Nudo: A me il pezzo che è piaciuto di più è: "Due giornate Fiorentine" dove parli di crisi di rapporto con una donna, mi interesserebbe sapere cosa ne pensi della coppia, della crisi della coppia dell'apertura della coppia, ecc. R.V.: Io ho opinioni di esperienza personale. Trovo che sia molto impor– tante la coppia, perchè sfuggi alla solitudine che quando non ti prepari e non vuoi ti sta malissi~o, perchè quando la vuoi và bene, ma ci sono certi momenti che hai bisogno di un colloquio, di un aiuto, di qualche cosa ... io, personalmente, non sono mai stato d'accordo con i cambiamenti continui, con la libertà assoluta sessua– le, con la libertà assoluta sentimentale, nè quando ero più giovane, nè tanto meno adesso. Cioè, penso ,che la cosa importante sia un rapporto di coppia, finchè può durare, e l'abbondono quando non dura più, quando non c'è più niente da fare, anche se è per uno solo. Naturalmente non deve essere una cosa che si chiude in un isolamen– to e quindi in una conservazione di principi. Comunque il fatto che si abbia un punto di riferimento in mez– zo ai vari disastri, di pensiero e di azione, è importante; anche accusarsi, incolparsi, quando ci si conosce bene è una specie di presa di coscenza conti– nua su se stessi, che mi sta benissimo. Re Nudo:_di questo testo mi ha colpito la sincerità, per esempio, quando am– metti tra i denti, di avere pensato: puttana. R.V.: Bè, è chiaro, avevo tanto baga– glio educativo che mi spingeva a pen– sare questa cosa, che non puoi nascon– derti di fronte a una realtà così pesan– te. Il rapporto di coppia porta da secoli e secoli queste disfunzioni spaventose ...

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