RE NUDO - Anno IX - n. 62 - febbraio 1978

RE NUDO/10 A PROPOSITO DI UN NUOVO FILOSOFO Il vero volto àella barbar ·e~ Un'analisi del libro di Levy. Nuovi punti cli vista su stato, utopia, politica e marxi forse pm dello stesso capi~· mo,... il marxismo lungi dall'e re lo stnime to di liberazione di tutti gli u 1, ' viene considerato come un'immensa ' fabbrica di gulag che spazi'a,da M"Qsca dai difensori d'ufficio dei comi tat1 cen– trali revisionisti al balbettio livido dei tardo-situazionisti milanesi, alle giova- ni m nti "desideranti" ... tanto per fare g h o , scelto a caso nel mazzo d o 1 é\ Deleuz • da Lucio ompar o acti a G.E. monetti Reg1s Del?ra mberto Eto, dalla Macciocchi a Guattàri uperstar tutti uniti nel dare addosso al 'nuov fµoso– fo", a lanciargli rov ti aco se di e sere il creatore della "nuova d s ra euro– pea' , ne l additarlo al comune disprez– zo com prod ttò di un abile operazio– n ed'tor-ale, na uralmente soldo della az10 (e viene da ridere pen– sando cl}e a denuncia di v ndersi t f b ne proviene da autori del cal rq éli Guattari e Debray, di cùi è 1 n a la profonda ripugnan~a v rso cpialsivoglia forma di notori tà moder– na). "La Barbarie dal volto umano" di Bernard-Henry Levy stato il primo libro di un "nuovo filosofo" ad essere pubblicato in Italia. In poco meno di 140 pagine, Levy parla un po' di tutto, dalla litania "gauchogauchista" incar– ntta dalla coppia dei desid ranti, San Gilles e San Felix (Deleuze Guattari gli autori dell'Anti dipo), al crepuscolo del socialismo, dal fascismo òrdinario al nuovo Principe. Il libro inizia con una affermazione sulla quale ca si può trovare d'accordo in molti: la ocietà del Capi tale è una delle forme di barbarie più violenta e terribile che il mondo abbia conosciuto. Secondo Levy il capi talismo è una macchina di morte, e fin qui niente di strano, eh la società occidentale modema non fo se quel che si dice un Paradiso in terra e ne eravamo già. accorti e lo avevam sentito dire anche prima della compar– sa dei "nuovi filosofi". Ma il beJlo è che lo scrittore francese (ai suoi accusa– tori l'arduo compito di scoprire se sia "filosofo" e "nuovo") non si ferma alla denuncia della società capitalista, ma va a ficcare il naso anche in quel luogo magico in cui molti credono di poter trovare tutto (e anche il contrario di tutto) di quanto il Capitale e il suo stato negano all'uomo. Levy si mette a rovistare in quello scrigno incantato che è il mondo deÌ marxismo e del socialismo, sia di quello realizzato, che di quello che ancora si libra angelico nei mondi dell'utopia e del sogno. Indagando dalle parti del marxismo e del socialismo il nostro "nuovo filoso– fo" viene a scoprire che, grande scandalo!, l'universo socialista non è affatto quel mondo radioso che si sostituirà (o che in qualche angolo paradisiaco di questo pianeta si è già sostituito, dalle parti del mar della Cina ad esempio, o un poco più sotto verso la penisola indocinese) al mondo del Capitale. Piuttosto, il socialismo viene visto come una società oppressi– va, totalizzante e brutale quanto e a Pechino, da Cuba alla Cambog' . Secondo Henri Levy, che, co / asi, r tutti i "nuovi filosofi", viene da · a', ./ '/ lunga militanza marxista, il sociali mo ./Unsz.1afflca d'ibsulti è il continuatore storico delle sociefà capitaliste, è allo stesso tempo una "parvenza e un'impostura", che si pre– senta agli occhi dei popoli con il sorriso radioso di una speranza, anzi dell'uni– ca speranza, di liberazione autentica ma che ben presto si tramuta in un dramma spaventoso. "Il socialismo, come ho già detto, è sotto molti aspetti una parvenza e un'impostura; quando promette, mente; quando decifra, si sbaglia; non è ( e come potrebbe?) l'alternativa che dice di essere. Ma vorrei aggiungere qui che proprio in questo errore il socialismo produce anche effetti concreti; se non è capace di portare la f eticità agli uomini, si accanisce a farlo credere e cosi può anche portar loro l'infelicità; non è soltanto un'esca, l'esca può diventare catastrofe. Non ripeterò le precauzio– ni d'uso; farò notare solamente come, preso alla· lettera del sµo discorso e alla radice delle sue pratiche., lo stesso socialismo hon faccia che · re e jncar– nare, con la massirn,a ser.'età, il sognd del Capitale; anzi, paradossalmepte, è il sociaiismo a pensarlo e a formulado, a nominare l'innominabile e a fondar– lo ontologicamente; insomma, quando la borghesia arretra ed esita dinanzi all'orrore, il socialismo lo dipinge alle– gramente, anzi ne fa i colori della propria tavolozza e del proprio avve– nire..." Fine della citazione, ecco quà il motivo di tanto scandalo, l'odiosa idea che ha saputo magicamente cementare nell'ingiuria e nel linciaggio contro la "nuova filosofia" voci così diver~e... dai rottami dell'apparato stalinista, alle giovani speranze del neo-marxismo, Sutla testa di Levy e degli altri "nuovi filos<)~", u a vera e propria raffica di insul i, articoli e denunce intrisi di un clima di rica to e di intimidazione. Una reazione così violenta da fare gira la t sta, o meglio da far pensare se veram nte il sasso lanciato da que ti "scherani della reazione" non avesse colpit6 nel segno. chi ha o ato mette in dubbio le rosse c rtezzc sull'avvenire del socialismo e della sto– .ria, e si rifiuta di chiudere gli occhi su cosa avviene in alcuni un~versi politici e ideolqgici si è risposto dicendo che faceva "oggettivamente il gioco d lla destra e indeboliva l'azione delle sini– stre". Con virulenza staliniana, gli ap– parati partitici e intellettuali di chi affei,:tna OJni momento di essere "più democratico degli altri" hanno chiesto a degli intellettuali di esibire la loro scheda di voto, di subordinare la loro riçerca alla scelta tra adesione e silenr z~o, di soffocarli sotto l'accusa di irre– sponsabilità cominciando fin d'ora a . richiamare all'ordine i dissidenti. Ma tornando al no tr'o eretico, a que– sta moderna strega, appena venuta alla luce grazie agli sforzi delle l vatri– ci del Capitale, cosa dice ancora "La Barbarie dal volto umano" di ·co ì rivoltante che ha potuto far scrivere a Debray riferendosi al libro in questione che, "chi non ha assimilato le più recenti esperienze della biologia, della termodinamica, della teoria dell'infor– mazione, della storia delle religioni, dell'etnologia e della psicanalisi ..." non avrebbe diritto di parola? Questo testo afferma che il socialismo è un compie-

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