RE NUDO - Anno IX - n. 61 - gennaio 1978

RE NUDO/50 RACCONTO Buchmesse Franceforte. Ombre zariste si aggirano nella Buchmesse. "Uccidete quei fanta– smi" grida un attore impazzito irrom– pendo nella Halle 5 travestito da Lieb– knecht. Editori in pigiama si svegliano di soprassalto. Poliziotti inciampano nei materassi. Segretarie in· sacco a pelo smettono improvvisamente di rus– sare. Un'orda di maniaci sessuali, te– cnici della contestazione, mangiatori di cataloghi si precipita all'interno obbe– dendo all'irresistibile richiamo della Cultura. "E' il trionfo di Ubu" dichiara uno seri ttore vestito da motociclista. Un editore francese spiega a Belinda, il noto travestito inglese, miss Bagdad 1975: "mi sono sposato cinque volte e ogni matrimonio è stato più felice del precedente". "Al fatto" risponde Belinda tirandosi su le calze, "quante pesetas per Roman– ticismoa A1acao?" "Ne parliamo stasera ~l FrankfarterHoj, bellezza." L'agente letterario si allontana sculet– tando. "E' una vera business-woman" com– menta l'editore. "In che senso capo?" chiede con ghi– gno idiota il suo scagnozzo. Si avvicina una mano malese facendosi largo fra un gruppo di fumettari abissi– ni. "Sono il re della pornografia. Avete indirizzi italiani?" L'editore gli indica il cestino della carta straccia. Allo stand danese preservativi con acu– lei, cappucci da boia, gatti a nove code, corde, catene, testi "specifici" ... Un tale circondato da ragazze della pubblicità in mutande di visone, stivali e colbacco, sbraita con un arnese in mano: "Gente, questo è il partner ideale per chi sa badare a se stesso!" Più in là, passeggeri di un treno dera– gliato fanno incetta di orari ferroviari indiani. Agenti della catena Springer blandiscono un bizzoso· mongoloide scambiandolo per un editore giappo– nese. Nello stand della Paranoie Book lnc., seduto dietro la scrivania con la paletta delle mosche in mano, Cartelli– no Jim, il direttore della rivista– Melange, un periodico arbitrario a cui possono collaborare soltanto noti chia– ·roveggenti, legge attentamente– L'Avanti: "ma qui ci stiamo sputtanan– do" esclama indignato. "Adesso ci met– tiamo a difendere anche i contadini!" Un colombo di razza belga atterra sulla sua -scrivania. Da un tubetto di celluloide appeso a una delle timoniere estrae un dispaccio su carta leggerissi– ma. "Mi rifiuto di difendervi. Tutto quello che possono fare per voi è non denunciarvi alle autorità di polizia. Il vostro avvocato." Un tale vestito da Zorro entra caracol- _lando su un cavallo da circo. Un ballerino si toglie un fiore dai capelli e lo lancia al bell'avventuriero. Flash dei fotografi. Applausi. E' il lancio della serie "Le amiche di Zorro", una incre– dibile storia di checche che sventano un complotto atomico campeggiato da un eunuco, scatenando un esercito di salamandre comandate via satellite da San Marino. Addentando filetti di pescecane affu– micato l'editore italiano Danilo de Vajont si muove nella Buchmesse con passo da indossatore parlando un ita– liano fantastico. Davanti allo stand del Nicaragua in– crocia l'Astuto Cavaliere in compagnia di Adorabile Infedele. Lei gli strizza l'occhio ma l'Astuto Cavaliere se ne accorge e fulmineo le· tira un pugno nelle costole, così lei procede piegata in due facendo finta di niente. "Non so bene se straparlo in offset, in rotocalco o in panavision" racconta svagato Danilo de Vajont a un'avve– nente funzionaria del!' Analfasud. "Perchè non sei venuto da me stanotte? Ti ho aspettato fino all'alba!" "Buon giorno altezza" lo saluta con un mezzo inchino il professor Kalanag, un social-climber himalaiano. "Ciao caro" gli risponde Danilo. Poi abbassando la voce: "Stanotte ero col ministro". "Bugiardo! Ti ho visto uscire dal Makombo con quella stronza della Bal– kan Verlag." "Mi dispiace" dice Danilo con tono dimesso. "Non ti voglio più vedere!" esclama furibonda la bella funzionaria. "Giuro· che questa è l'ultima volta che vengo a questa fiera di merda!" Furio Belfiore

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