RE NUDO - Anno VIII - n. 60 - dicembre 1977

RE NUD0/8 INTERVISTA BERNARDH. LEVY Fcir piangere il reale Le accuse sono state moltissime: c'è chi lo ha considerato immediatamente un personaggio legato alla destra gi– scardiana, chi ancora un semplice per– sonaggio pubblicitario interessato a vendere e "vendersi" bene, chi ancora un semplice fenomeno "da baracco– ne":B ernard Henry Levy, l'autore de "La barbarie del volto umano" (edito d~ Marsilio e giunto già, alla terza edizione) è venuto a Milano nei giorni scorsi per rispondere a tutte queste accuse e per illustrare meglio la sue posizioni ad un pubblico che, come al solito, nella stragrande maggioranza, ha parlato e parla di lui, senza nemme– no avere letto il suo libro. Chi è Bernard Levy? Si considera, come si legge nel– l'introduzione della "barbarie" "figlio naturale di un accoppiamento diaboli– co: il fascismo e lo stalinismo"; nato nel 1948 e laureato in filosofia; ad appena ventisette anni, dopo aver vis– suto in prima persona il maggio '68 e dopo aver passato un certo periodo nel Bangladesh assieme ai guerriglieri, Levy ha articolato, nella sua analisi filosofica, una serie di considerazioni G1 o "esplosive" attorno al tema della bar– barie dello st~to moderno, giungendo a delle conclusioni assolutamente diver– se da quelle che la "mentalità comu– ne", sia essa conservatrice o marxpro– gressista, ci ha offerto sin'ora sui temi quali la democrazia, il socialismo, il totalitarismo, la rivoluzione. La rivolu– zione, momento di speranza per un capovolgimento delle situazioni socio– politiche, sia essa stata cristiana, bor– ghese, bolscevica, per Levy, è sempre stata e sempre sarà un morbo: i "re– pressi" diventati repressori, mostri di Lina unica barbarie, servi di Principi e della Politica, dittatori o "democratici", tutti figli della Ragion di Stato. D:che cosa vuol dire la tua frase: "il socialismo è morto nel '68 ma il marxi– smo è oggi più che mai vivo"? R:quando parlo di socialismo io parlo pure di marxismo, parlo cioè del socia– lismo e del marxismo che sono · il "destino del mondo" futuro, infatti in questo. senso oggi sono più che vivi, e lo si vede in mille espressioni "politiche": in Italia, per esempio con l'avanzata del Pci nella sua compromissione con il

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