RE NUDO - Anno VIII - n. 60 - dicembre 1977
RE NUD0/54 Librazione Alberto Arbasino Certi romanzi Einauidi - L. 4.800 Certi Romanzi è solo la prima parte del libro, ed è la più "colta", nel senso che docu– menta il lavoro di bottega dell'intellettuale anni '50 per orientarsi nel labirinto della critica letteraria. La seconda parte è invece di interesse più generale perchè coinvolge la· scuola e i suoi programmi d'insegnamento. E s'intitola: la Belle Epoque per le scuole. Si tratta di una rassegna dei nostri "grandi scrittori", da Verga a Marinetti, che cado– no tra la fine del secolo e l'inizio del nostro: D' Annu'n– zio e Pascoli, De Amicis e Dossi, Gozzano e Lucini... "quale mai altra nazione mo– derna può vantare una Galle– ria di Antenati così imbaraz– zanti, così ingombranti, così profondamente avvinghiati al carattere più equivoco di un intero popolo?" L'operazione che lni fa è sem– plicemente quella di guardare gli autori in quanto uomini che scrivono, senza timori re– verenziali, idealizzazioni ecc., osservando come si muovono nel quotidiano. La realtà che ne viene fuori è sconsolante, oltre che grotte– sca. Un Pascoli sessualmente inibito e vittimista, gretto, avaro, sadico, che distorce la libido su contenuti coprofili condivisi dalle sorelle zitelle. De Amicis e Puccini (in quan– to suscitatore di storie melo– drammatiche e di libretti) che mascherano il sadismo di buo– ni sentimenti, per venderlo a un pubblico altrettanto sadi– co e per di più ipocrita. Goz– zano, che per snobismo rifiuta la sua epoca per l'ottocento– cinquanta più italiota e di cartapesta, Marinetti che la rifiuta accaparrandosi invece tutto il futuro. E ogni giudi– zio viene documentato, da lettere, testi, testimonianze di familiari e amici, ecc. Dopo aver letto questi profili si ha la netta sensazione che in fondo anche noi lo aveva– mo pensato, ma non abbiamo quasi mai avuto il coraggio di dirlo. Unica riabilitazione: quella di D'Annunzio, così cialtrone da risultare sincero, così megalo– mane da lasciarci al negativo un inventario preciso delle velleità (sempre mancate nella pratica) di tutta la so– cietà umbertina scolarizzata. John D. Blakelev La torre mistièa dei tarocchi Astrolabio L. 4.000 w.p. Questo libro è stato pubblica– to nel 1976, e non è quindi una "novità" assoluta. Tutta– via riteniamo che sia il caso di segnalarlo perchè s'inserisce nella ristrettissima cerchia dei libri seri dedicati alla via occidentale della conoscenza del Sé. Sui tarocchi, da un paio di secoli a questa parte, si sono spese centinaia di migliaia di parole, in gran parte frutto di fantasie malate, di esaltazioni settarie, di giuochi anche poli– ticamente equivoci e contorti. Blakeley, fortunatamente, NON E' uno di quelli che si professano "grandi iniziati", maestri di saggezza, deposita-. ri della verità universale, in– viati da dio. E' soltanto una persona onesta sulla via della conoscenza del Sé, una perso– na saggia che, senza esaltazio– ni puerili, ha intrapreso la lunga strada della conquista della conoscenza. Il suo libro, quindi, non è una divertente accozzaglia di stu– pidaggini, ma è invece una costruzione serena che si arti– cola sulla base di un testo tradizionale dei Sufi, LA ROSA MISTICA DEL GIARDINO DEL RE, che racconta in chiave poetica ed esoterica il mondo dei venti– due arcani maggiori del taroc– co. E' un testo di una bellezza difficilmente comprensibile, che ha tra l'altro il grande merito di far ponte tra la via occidentale e la via orientale alla conoscenza: il sufismo, infatti, nasce in Medio Orien– te, e contiene una sintesi posi– tiva delle dottrine tradiziona– li sia dell'oriente che dell'occi– dente. O, meglio. rinea l'uni– tà tra due strade che hanno un'origine comune, e che nel tempo si sono separate. "Gli Arcani Maggiori dei Ta– rocchi" dice l'autore "merita– no una lunga e silenziosa con– templazione: aiutandoci a scopnre anche parzialmente la saggezza degli antichi mae– stri, ci saranno di incalcolabi– le aiuto nella nostra ricerca dell'unica verità fondamenta- le ed indivisibile''. Per ragioni varie, ci siamo letti - in svariati anni - una larga fettà di quanto è stato finora pubblicato sull'argo– mento: quasi tutto quello che 'e stato edito in Italia e diver– se cose che il mercato edito– riale italiano non ha mai pre– so in considerazione. Trattati, manuali ad uso carismatico, analisi storiche, e via di segui– to. Ma non ci siamo mai im– battuti in una trattazione così valida, così stimolante, così onesta, e così esauriente sotto tutti gli aspetti possibili. Questo è uno dei più rari libri che 11011 soltanto si leggono, ma che si amano, perchè en– tra inevitabilmente a far par– te della vita di chiunque stia percorrendo la via della cono– scenza, e· diventa un punto fermo di riferimento. s.b.
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