RE NUDO - Anno VIII - n. 60 - dicembre 1977

~ India o Cinisello? Per qualche migliaio d'anni la "ricer– ca spirituale" è stato un alibi gestito dal potere per tener buono il "popoli– no". Ma !'esplorazione degli stati su– periori dell'essere, la rjcerca del sé, è una delle esigenze primarie dell'uomo, come la sessualità. E' possibile riap– propiarsi del tema, ed affrontarlo "da sinistra" senza cadere nella trappola delle religioni istituzionalizzat#. "E' migliore la legge intrinseca che a ciascuno appartiene, anche se solo ina– deguatamente si riesca a praticarla, che non la legge altrui, anche se ben praticata". (Bhagavad Gita - La Via dell'agire) Per un bel po' di anni ai movimenti di sinistra ha fatto schifo anche soltanto sentir parlare di "ricerca spirituale": dato che la religione è l'oppio dei popoli, e dato anche che - almeno ufficialmente - la religione si occupa dello spirito, è evidente che la ricerca spirituale è anch'essa una droga. Inol– tre, il marxismo è materialista, lo spiri– to NON E' materia, dunque "non c'entra". Il risultato più immediato di questo puerile modo di interpretare il marxi– smo è stato - inizialmente - il gentilissi– mo regalo che la sinistra ha fatto al nazifascismo, che ha potuto appro– priarsi di Nietzeche e della sua filosofia con il beneplacito cretino della sinistra LA RICERCA INTERIOR Milano.Durante l'autunno il colletti– vo di Re Nudo si è riunito più volte per parlare della spiritualità - ricer– ca interiore. Dopo Guello molti sentivano l'esi– genza a, anaare avanti su questa strada. Pensavamo tutti che potes– se derivarne anche qualche artico– lo per il giornale. La discussione, fra noi del colletti– vo, è stata difficile, spesso impac– ciata e con momenti di grande tAnsione. I/ linguaggio e la termino– logia contribuivano ad esasperare le incomprensioni: era un argomen– to arrugginito, lasciato in un angolo per troppo tempo. Altro che articoli sul giornale! Non solo non si trovava omogeneità ma qualche volta s, perdeva là comuni– cazione. Allora è successo che alcuni di noi spontaneamente hanno cominciato a scrivere qualcosa: frammenti di riflessioni, di esperienze. Non era– no "tesi" e neanche "interventi or– ganici", ma proprio brandelli di ra– gionamenti dentro una discussione comune per cercare di aiutare a fare chiarezza dentro di sè e dentro i nostri compagni. Per ritrovare il filo di una comunicazione. Pubbli– chiamo due di questi intervent~ altri seguiranno; prendeteli per quello che sono. Il dibattito è aperto, come sempre, a tutti.

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