RE NUDO - Anno VIII - n. 59 - novembre 1977

RE NUD0/56 EDIZIONIL FORMICHIERE Ferdinanda Pivano . MOSTRI DEGLI ANNI VENTI Ferdinanda Pivano AMERICA ROSSA ENERA Thomas De Qµincey L'ASSASSINIO COME UNA DELLE BELLE ARTI Giorgio De Maria LE 20 GIORNATE DI TORINO Tullio Kezich IL MILLEFILM . Giannalberto Bendazzi MELBROOKS L'ULTIMA FOLLIA DI HOLLYWOOD 20121 Milano via del Lauro 3 Tullio Kezich IL MILLEFILM Giannalberto Bendazzi MEL BROOKS L'ULTIMA FOLLIA DI HOLLIWOOD 20121 Milano via del Lauro 3 .,, Un mantra di massa Intervista a Claudio Rocchl e Pino Masi Claudio Rocchi e Pino Masi. Vien voglia di chiamarli "Due vite parallele". Tutto tu.ori a gridare, cantare con rab– bia nelle piazze l'uno, tutto dentro ad esplorarsi dentro l'altro. Ma c'è un punto, nel tempo e nello spazio dove chiunque può incontrare chiunque, cos1dopo sette anni passati a costruire o ad essere loro malgrado delle figure emblematiche che mostravano due aspetti diversi e spesso antagonisti del movimento, i due si sono incontrati. Su cosa, è presto per dirlo. La conversazione che segue, registrata a Mi/ano tra la notte del 22 e de/ 23 Ottobre, mi ha fatto temere spesso che l'incontro potesse fissarsi sugli aspetti più deleteri dell'uno o dell'altro. Eccola qui comunque, senza commento: Ho desiderato a momenti di avere qualcu– na delle loro certezze, essere un albero anch'io, con radici profonde nella terra e rami alti verso il cielo. Gli è che io non ho più certezza alcuna, non ci riesco proprio più e /a disgregazione e /a confusione sono ormai il mio terreno abituale; si fa presto a dire socialismo, amore, rivoluzione, cambiare l'uomo. E poi'?Di Pino Masi preferisco ricordare un verso di una canzone. "Qui finisce che siccome la strada è tortuosa, c'è chi si perde subito e c'è chi si riposa." Di Claudio ho un'immagine: "Tu gridi amore e credi che possa bastare ... far de/l'amore una fede senza sapere am~ re... " (da la "Norma del cielo"). Ke Nudo: "La prima volta che vi ho visto insieme è stato a Ballabio, al primo festival di Re Nudo, o al "primo giorno della' nostra era" ... come diceva un nostro amico... poco più di sette anni fa (nel 1912... fa eco Pino Masi ...) e Pino cantava "La Ballata di Pinelli". L'inno di Lotta .Continua. "L'ora del fucile". (Va detto per inciso che a quel tempo Lotta Continua aveva diffidato formalmente i comparai ad aderire a questo raduno di drogati, fricchettoni ecc). Pino invece, che già da allora si · ribellava alla "linea" venne cantò e fu molto applaudito, ricordo. Ricordo an– che che riuscì a creare una atmosfera dura, tesa, di!Jotta per così dire, come se a Ballabio avesse un senso il 'mobilitarsi', cosi subito dopo, quando presentammo Claudio Rocchi io dissi che la rivoluzione "ha bisogno di poeti ed eccone qua uno ecc. ecc.!", ed era Claudio che cantava "La tua prima luna". "Volo Magico" e "Giusto Amo– re". Ora sono passati sette anni, effetti- vamente sembra un secolo e molte cose sono cambiate (è cambiata anche Lot– ta Continua per esempio) Pino Masi esce in questi giorni con un disco di "tutta musica" che si chiama "Alla Ricerca della Madre Mediterranea" e Claudio è invece tornato alle canzoni, dopo un periodo di sperimentazione e fa "A Fuoco". (Risate. Pino Masi nota che i due titoli potrebbero appartenere rispettivamente all'Altro di pochi anni fa.) Spieghiamo com'è che si sta verifi– cando questa congiunzione, che passa attraverso tutto il movimento, credo." Claudio:"Per quel che mi riguarda "a Fuoco" significa dare fuoco~ dare alle fiamme... e significa anche"Mettere a fuoco". dentro un obiettivo, dentro la propria mente. Quindi per me dal tempo di Ballabio, per restare sulla musica ho fatto µn disco l'anno-, cinque di canzoni, e due da "musicista elettro– nico", cercando suoni, e adesso uno completamente diverso, da cantautore, perchè sono canzoni cantate, da musi– cista che fa un'altra esperienza coi suoni, scrivendo le musiche, gli arran– giamenti per una grande orchesta di archi, di fiati, una ricerca per me più completa. Cosa è successo: da Ballabio in poi, e per molti anni, la gente mi viveva come quello che stava sull'onda prima hippie, poi freak, poi la roba, poi il misticismo, quindi la fuga dalla realtà, il disimpegno, quindi la reazio– ne, addirittura il fascismo, no? lo non ho cambiato minimamente direzione da allora, credo che l'unica cosa sensa– ta che ciascuno di noi possa fare sia quella di chiarirsi continuamente, di mettere "a fuoco" se stessi e l'ambiente in cui viviamo, i rapporti che giochia– mo con gli altri ecc. Per cui due anni fa ero giunto al compimento di un ciclo, con un ~omento molto involutivo an– che, attorno al mio quinto disco per intenderci, con un titolo che misura la mia involuzione di allora "Il miele dei pianeti delle isole delle api". Poi non ho sentito di aver più nulla da dire irf quel senso per almeno due anni e mezzo, e non ho più scritto canzoni, fino a che, a giugno di quest'anno, ho ritrovato gli stimoli per dire delle cose, perchè ho ripreso a girare, suonando, portando in giro una esperienza di

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