RE NUDO - Anno VIII - n. 59 - novembre 1977

GERMANIA . . {:{. . . . ~ Un terrorista di buon cuore lil,JJ ~.v.11 .o;,,~~b'.t:~tl Michael Baumann, divenuto terrorista.dopo l'attentato a Rudi Dut- schke, spiega e critica il proprio passaggio alla guerriglia. Queste le rifles- sioni finali di •sonni•, r autobiografia di prossima pubblicazione con le edizioni i.a Pietra• Perchè si diventa terroristi? La decisìone di darsi al terrorismo è psicologicamente predeterminata. L'ho visto in me, è stata semplicemente la paura dell'amore che mi ha fatto fug– gire in avanti, per rifugiarmi nella violenza assoluta. Se avessi esperimen– tato meglio l'amore in tutte le sue dimensioni, non sarebbe accaduto. Sa– rei .arrivato a capire per altre vie. L'unico momento in cui avrei potuto rendermi conto di ciò è stato nel mio rapporto con Hella. E proprio in quel momento sono andato in galera. Di nuovo la rottura. La prigione genera solo odio, e poi il fatto che Hella sia sta~ distrutta dagli sbirri sul suo letto d'ospedale ha decuplicato il mio odio. E stato cosi per molti dei nostri, se non per tutti: i rapporti sessuali erano rivelator1. L'ha scoperto il vecchio anarchico Malatesta e pm tardi Fromm ha dimostrato attraverso la psicanalisi che la paura della libertà è una componente della psicologia delle masse. Questa paura nasce dal non– sapere, perchè l'educazione che si rice– ve oggi ti insegna ad aver paura di ciò che non si conosce. E' così che anch'io ho capito che la "paura dell'amore" esiste davvero. L'ho scoperto alla fine del mio impegno. Ho visto molti com– pagni che davanti a certe cose, cioè quando la storia è diventata·veramente seria, si sono sgonfiati: li ho visti riprendere i loro vecchi atteggiamenti borghesi: in fondo erano rimasti i soliti Non ho nessun messaggio. Racconto la mia storia COJne un contributo fra i tanti, il mio contributo, per dire come vedo le cose ora, sulla base delle esperien– ze da me fatte, cosi come le'ho elaborate. Certamente questa visione non sarà valida per tutti. Anche la: critica contenuta nel libro ha il solo scopo di permettere ad altri di fare un confronto con il proprio cammi– no, imparare cioè dalle esperienze e dagli errori altrui. Vorrei• far capire come mai certuni si mettono sulla strada dtlla lotta armata, perchè capita che si facciano que– ste cose, su quale terreno nasce questo particolare impegno, quali riflessioni e quali condizioni psicologiche .permettono anche di vincere la paura fino a fare queste cose. In fondo la mia è una "storia di blues" berlinese piuttosto' banale; acquista qual– che importanza solo perchè ha sconfinato dal tradizionale quadro della contestazione verbale per tentare, con tutta serietà, di cambiare le cose attraverso l'azione arma– ta. Nonostante il fallimento, il tentativo a me è sembrato giusto e utile. Con questa testimonianza non voglio dire ottusi oppressori di donne; stalloni sessisti. Tutti quelli che non hanno retto, son caduti su cose del genere. Brockman è un caso tipico. Tutto quello stress, più il fatto che alla fine non faceva altro che correre a destra e dl essere oggi più intelligente da altri e neanche di essere diventato pacifista da un momento.all'altro. Ho creduto a lungo che la guerriglia fo se la via migliore; qui cerco di ricostruire come sono diventato un guerrigliero e perchè a un certo punto, ho preso invece la decisione opposta. Devo aggiungere che già prima dell'uscita di questo libro e specialmente dopo lo straordinario rapimento di Lorenz, un vero capolavoro di guerriglia urbana europea, c'è stato chi avrebbe voluto censurarlo o addirittura impedirne la pubblicazione. Il mio invito a buttar via la pistola è stato giudicato da certi rivoluzionari come una deviazione politica o addirittura come un tradimento. Invece vorrei che fosse inteso come un appello a orientarsi verso una concezione più costruttiva, un appello ad aprirsi a conoscenze ed esperienze nuove che permettano di conservare la vita, un appello a non farsi seppe)Jirt, sotto le macerie di un sistema in via di decomposi– zione. Al no tro annientamento ci pensa già abbastanza la parte avversa. So manyroads,so many/rainsloride I am strandingal my window Michael Baumann

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